Concessionari scettici sull’elettrico, altro racconto. Qui non si trattava di vendere l’auto, come nel caso di Elio (una Zoe usata), ma di una ID.3 in assistenza. Vaielettrico risponde. Per contattarci, scrivete alla mail info@vaielettrico.it
Concessionari scettici: “Si può parlar male del proprio prodotto? Dove lavoro io, no”
“Da agosto sono possessore di una Volkswagen Id.3 45 kWh e di una VW e-Up e percorro giornalmente 200 km per recarmi al lavoro. Qualche giorno fa mi sono recato in concessionaria per ritirare la ID.3 dopo un atto vandalico (taglio di una gomma). La cosa che mi ha lasciato sconcertato, essendo anch’io nel mondo dell’auto e seguendo le auto elettriche, è la domanda dell’accertatore. Mi ha chiesto come mi trovo e, alla mia risposta positiva, ha espresso il suo stupore, dicendo che sono l’unico: tutti gli altri hanno problemi di spie o non si trovano bene. Mi chiedo: ma si può in un concessionario parlare male del proprio prodotto? Almeno dove lavoro io no. Grazie“. Stefano.
La Volkswagen spinge sull’EV, ma cambiare non è facile
Risposta. È vero che la ID.3 più di un problema di software (e di spie che si accendevano a casaccio) l’ha avuto. Un altro lettore che possiede questa Volkswagen, Luca Dell’Oca, ha raccontato bene la situazione in un report pubblicato pochi giorni fa. Tra info approssimative sull’autonomia residua e aggiornamenti promessi e ancora da farsi, la conclusione è stata: “Speriamo che la VW impari a fare il software come sa fare le auto“. È anche vero, però, che complessivamente il giudizio sull’auto è comunque positivo. E lo scetticismo che Stefano ha incontrato nella concessionaria Volkswagen non fa che dimostrare quant’è difficile nelle reti di vendita digerire il passaggio all’elettrico. Sarà perché l’assistenza (con relativi introiti) è molto più ridotta, sarà perché c’è da reinventarsi in un mondo nuovo, fatto più di software che di meccanica…Sarà quel che sarà, resta il fatto che lo scetticismo impera. E forse non è un caso che sia più forte in una marca come la VW che più di tutte spinge sulla conversione all’EV.
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In generale, sarà perché vivo in mezzo a commerciali, venditori, promotori di ogni genere e ogni livello di “peli sullo stomaco”, un qualsiasi venditore che mi parla solo bene di tutto quello che ha da vendere non è affidabile, ti dirà sempre quello che vuoi sentirti dire e ti parlerà in modo da evitare il più possibile di farti sorgere dubbi o domande legittime sui lati negativi, che ricordo non esiste niente che non abbia lati negativi, come ad esempio l’inutilità in un dato contesto (non proponi la polizza sul cane se uno il cane non lo ha no?)
Ora, fatto salvo lindubbia ignoranza di buona parte del popolo venditore (si vi stupirà sapere che la maggioranza dei venditori non sa minimamente come funziona quello che vende e anzi in molti contesti è incentivato) c’è però tutta quella enorme fetta di veri professionisti che sono attenti ai feedback dei clienti e si muovono di conseguenza, se una azienda mi chiede 3 persone in somministrazione per tre giorni a scaricare bancali e dopo tot volte mi dicono che uno è particolarmente bravo o particolarmente scarso non devo tenerne conto quando un mese dopo un’altra azienda mi fa la stessa richiesta di una sola persona ? Gli proporrò a colloquio più facilmente quello scarso o quello bravo? Glieli proporrò entrambi ovviamente ma per fare bene il mio lavoro nei confronti dei clienti presenterò la situazione per quella che è evidenziando i feedback positivi e negativi di entrambi e poi lui prenderà una decisione dopo averci parlato (dato che è illegale fare favoritismi dal mio ruolo ) c’è un però.. Io sto parlando con una persona che è competente nell’argomento, sa già tutti i fattori di cui deve tene conto per assumere tre persone in più, si è già fatto dei conti prima di vedermi etc… La differenza sta qua, come fa un venditore a mettervi nelle condizioni di prendere le vostre decisioni se la stragrande maggioranza delle persone che gli si parano davanti ha difficoltà a salvarsi il suo numero di telefono sul cellulare? Che non ha ancora capito se la corrente è in kwh o smc che pensano che stia per super metri cubi e la prima domanda che gli fa è “ma celha l’aria condizionata?”
Noi qua siamo persone estremamente fuori dalla media, ci informiamo addirittura da soli! Con diversi gradi di successo è vero, ma sicuramente è meglio capire un cazzo da soli che non capire un cazzo perché guardi solo amici la durso e porta a porta per sentirsi più impegnati… Il venditore è con queste persone che deve fare il suo lavoro, quanti di noi prima di passare allelettrico andavano in concessionario per scegliere l’auto? O forse arrivavate sapendo già quello che volevate e vi serviva fare una configurazione reale con gli sconti reali? Quindi sostanzialmente per noi a che serve il venditore? Basterebbe un chiosco in concessionaria già tarato coi suoi sconti.. Ma perché ci stupiamo quindi se quando si arriva poi sono inutili per chi sa già tutto quello che gli serve sapere?
So che per chi non è mai stato commerciale è una cosa molto difficile da accettare, ma la stragrande maggioranza delle persone (quelle non informate inteso) non sa cosa vuole, ed è sempre molto lontana da quello che gli serve, ci vogliono le mezzore per tirargli fuori i reali bisogni, arrivano con una idea che si son maturati in settimane dopo un sentito dire e col contagocce devi spostare quella mole di boiate che son maturate nella testa, generalmente a causa del marketing spudorato delle pubblicità degli ultimi tempi.
Se vendi cellulari , ti arriva un signore anziano ma super in forma, contadino, ti dice che non capisce un cavolo di ste cose e ha la tv con l’antenna a baffi anni 70, vuole un telefono perché deve parlare con la figlia che si è trasferita e non ha mai avuto il fisso perché non gli serviva (estremizzo per adattare il livello di conoscenza a quello medio delle auto elettriche rispetto agli smartphone) ti dice “mi han detto che un amico ha il galaxy s21 Pro ho visto che chiama come servirebbe a me, posso averlo?”
Ora, il venditore che volete voi per le elettriche, gli risponde ” certo certosino caro vicino” pensando alla provvigione su 1400 euro rispetto a quella su 200 euro di quello che gli sarebbe servito più l’assicurazione sul telefono, più la cover, più una sim a rata altissima
Il venditore che fa il suo lavoro “si certo è il telefono migliore sulla piazza e samsung è una delle migliori produttrici, ma diceva che le serve solo per telefonare a su figlia giusto? Forse non le conviene spendere 1400€ più altri per l’assicurazione dello schermo, col lavoro che fa rischia che le cada e butta via tutto, però guardi, qua ho anche questo telefono, non è così fighetto come estetica ma è fatto per lei, si chiamano rugged phone, in pratica parola difficile per dire che è da cantiere, vede tutta sta gomma e le protezioni ovunque? Questo se le cade dal trattore finché non gli passa sopra con le ruote non si fa niente, e probabilmente nemmeno così ma meglio non rischiare, soprattutto costa solo 200 euro, se capita un guaio non sarà felice ma meglio che 1400 no? ”
Poteva anche solo dirgli” no non fa per lei, si fidi di me che quest’altro con le protezioni è meglio ” come fanno per tagliar breve alcuni sulle elettriche… Ma voi da che venditore vorreste essere serviti? Secondo voi il contadino dopo l’inevitabile distruzione del telefono cosa farà? Da quale tornerà per cambiarlo? Sempre se avrà soldi per un’altro da 1400…
Siamo un po’ off topic rispetto alla vicenda raccontata nel post ma in linea generale il commento non fa una piega, sebbene oggi il venditore potrebbe partire da una domanda per vendere l’elettrico a chi già gli chiede dell’auto elettrica: ha una presa di corrente in garage? E se la risposta è sì, il discorso è in discesa, diversamente è il caso di approfondire meglio …
Credo che la concessionaria dovrebbe stringere accordi anche con elettricisti locali per l’installazione della wallbox, così da poter presentare al cliente il “pacchetto completo” chiavi in mano.
Però, sì, capisco bene la difficoltà di vendere un prodotto oggettivamente più complesso …
Si mi son fatto prendere la mano in modo particolare sta volta 😅😂
La complessità di un prodotto non ne inficia la vendita, avete tutti un pc in casa, portatile o fisso o cellulare, ma quanti sanno che esiste un bus di sistema da gestire per le periferiche interne, tutti un’auto termica e non ci capiamo una fava di chimica meccanica ed elettrotecnica… Il problema è la mancanza totale di dati certi e soprattutto non confutabili con una minima variazione di stili di vita, l’unica cosa certa è che i dati forniti dalle case non sono mai reali, non che sia un grande aiuto ma è già qualcosa 😅
A proposito di venditori scettici,io mi reco in una concessionaria Volkswagen a chiedere dell id4 e specifico che mi serve con il gancio traino.Lui mi stoppa subito e dice ” No le elettriche non trainano,è il loro limite.Si può mettere solo un portabici”.Io però insisto e allora andiamo in ufficio e dal suo PC,forse nel configuratore,gli esce che traina fino a 1200 kg.Mi dice “vedi se ti può bastare”..
“No le elettriche non trainano”, grazie per le risate che mi sto facendo.
Mi chiedo davvero come si possano dire certe cose, da parte di un venditore soprattutto.
Non dimentichiamo che il 50% degli introiti dei concessionari arriva dalla manutenzione e le elettriche non ne hanno o quasi, quindi…
Officina Alfa Romeo, fine agosto 2021. Ammiravo una Giulia 2.2 JTD 180cv Sport AT8 col pack performance, la mia preferita della gamma. Auto da intenditori perché è l’unica con il differenziale autobloccante meccanico, ero indeciso tra questa e la Abarth ai tempi.
Mi avvicino al meccanico, il proprietario dell’auto non c’era. Gli dico: “auto fantastica, quanto la desidero. Ma tu che le ripari, me la consiglieresti?”. Lui mi ha sorriso e mi ha detto: “No, dà problemi”.
Ora la Giulia è un’ottima auto e i fastidi che dà si superano e forse l’avrei presa lo stesso, ma il meccanico è stato onesto, lui un’auto così, mi ha detto, non l’avrebbe presa per le noie che l’auto dà.
Io credo che il concessionario sia più contento se l’auto che vende non dà problemi che non il contrario. Ho un amico che acquista da 40 anni solo Citroen perché non ha mai avuto un problema, ogni 15 anni va dal concessionario e sostituisce la vecchia Citroen con un’altra. Esagerazione (ma è vero): ha acquistato da poco la seconda auto e ha scelto non solo una Citroen ma addirittura lo stesso modello che già aveva (un’assurdità, ora ha 2 auto uguali). Ho un altro invece che è fissato con Toyota (ha 4 Toyota in casa, almeno 3 sono modelli diversi).
Ora mi metto nei panni del concessionario che deve ritirare un’auto elettrica nuova di pacca a cui si è accesa una spia e magari spedirla chissà dove per la riparazione col cliente che chiama tutti i giorni incavolato e col rischio concreto di ritrovarsi in causa col cliente (e mia moglie, avvocato, di cause così ne ha fatte e vinte!): ma vi pare che un concessionario vuole trovarsi un cliente imbufalito davanti? Chiaro che tende a suggerire i modelli che non danno problemi. Ricordatevi che i concessionari VW sono già arrabbiati per tutte le noie che hanno dovuto subire per il dieselgate.
Comunque pare sia uscito l’aggiornamento alla 3.0 per le ID, forse qualcosa migliorerà …
Si leggevo ieri anche se riguarda solo la versione con batteria grossa, dicono “solo tre mesi” per il rollout completo.. Ma se qui nei commenti l’auto in è ancora ad oggi al 2.1…mi chiedo se poi questi aggiornamenti arrivano veramente, o se son in ritardo di anni, per assurdo sulle auto la distribuzione dovrebbe essere estremamente rapida, sono tutte identiche con identico hw (almeno in teoria così dicono) una volta fatti i test su un numero ridotto non capisco la necessità di rollout incrementali così diluiti nel tempo… Manco Windows li fa così male!
Io cerco in giro da tempo i dati di vendita di id.3, perchè vorrei capire quante auto ci sono in giro e quindi a quante andrebbe inviato l’aggiornamento. E capire quindi anche io questi rollout come li stanno (mal)gestendo.
Essendo come hai giustamente fatto notare un ambiente chiuso (come Apple per fare un altro esempio) non ci sono variabili software o hardware che potrebbero far fallire gli update.
In realtà lho detto come provocazione, le auto han continue revision, manca un componente ne metti un’altro e sistemi il fw per farlo andare come l’altro etc etc… Però anche tesla lo fa e lo dice tranquillamente ma con gli aggiornamenti ci sa fare.. È anche menomale, una falla critica su un’auto riparata dopo tre o sei mesi quanti pericoli potenziali può generare? Anche solo una piccola cosa da sistemare nel bms che ti fa scoprire di rovinare di più la batteria a ogni ricarica,, cosa fai la lasci andare? Beh si al massimo ti sbloccano 2kw che han tenuto nascosti fin ora appena so avvicina la scadenza della garanzia così magicamente hai ancora più del minimo garantito in capacità… Insomma, tutte cose che abbiamo già visto in quasi vent’anni di maturazione degli smartphone li rivedremo qua, la fame di soldi facili c’è sempre
Sì, ma sono comunque un elenco finito di combinazioni note, vuoi mettere fare rollout massivi di software per windows, ad esempio, con milioni di combinazioni tra componenti e altri software potenzialmente in conflitto tra loro?
Argomento security, ah non lo dire a me, io ho un passato in infosec, quando un’aggiornamento esce dopo sei mesi (se va bene) penso a tutti i mesi in cui l’auto (o qualunque sia il componente) è rimasto esposto a falle e possibili attacchi. C’è da dire che su WeConnect ci sono talmente poche cose da fare che temo al massimo mi possano accendere a tradimento l’aria condizionata. (si scherza per non piangere).
Considera che Tesla rilascia aggiornamenti per 2 milioni di veicoli.
Da giugno 2021 a oggi mi si è aggiornata 14 volte. A volte rilasciano bug fix dopo due settimane dal precedente o ritirano un aggiornamento e lo sostituiscono con il successivo direttamente.
E’ incomprensibile, ai miei occhi (informatico anche io di professione)
Penso che la ID.3 sia rimasta vittima di un pregiudizio e della memoria asimmetrica che affligge i consumatori: tra una ID.3 con la versione 2.3 o precedenti e una con la versione 2.4 c’è in mezzo un “mondo”, ma tutti ricordano i problemi delle prime, ad libitum. I ritardi nel rilascio della procedura di aggiornamento OTA e la scarsa frequenza degli stessi hanno amplificato questa sensazione. Ho parlato di asimmetria memoriale perché chi è affetto da bias cognitivi ricorderà sempre i difetti evitando di prendere atto dei progressi.
Analogamente, i detrattori delle Model 3 continuano a lamentarsi della scarsa qualità costruttiva degli esemplari made in USA fino al 2020 compreso, quando quelle prodotte successivamente e soprattutto quelle provenienti da Shanghai hanno un tasso di difettosità estremamente basso e sono spariti i problemi di verniciatura, allineamento pezzi etc. ma i detrattori continuano a citarne la bassa qualità costruttiva, retaggio del passato, bollando chi la nega come “fanboy”.
I concessionari, purtroppo, spesso sono commerciali puri, cioè hanno come unico obbiettivo di massimizzare il margine, senza alcuna politica di fidelizzazione e con il minimo sindacale (per essere generosi) di conoscenza tecnica del prodotto venduto. Il paradigma deve cambiare, sia lato venditore che lato compratore: non puoi comprare qualcosa da decine di migliaia di euro senza esserti informato un minimo.
La nostra id.3 citata nell’articolo è ancora alla versione 2.1 dallo scorso maggio , non ho deficit cognitivi o bias, semplicemente non posso parlare bene e riconsiderare il mio giudizio complessivo su versioni di software che in mesi non ho mai ricevuto quindi non ho mai testato.
Luca buongiorno,
il pensiero a chi ha bias è rivolto soprattutto ai NON possessori che si permettono di giudicare negativamente qualcosa che non conoscono basandosi sul sentito dire, non importa quanto sia superato il concetto. Nel caso del software, il problema si risolverebbe con un aggiornamento e il prodotto tornerebbe “come nuovo” (salvo modifiche anche hardware ovviamente): peccato VW non lo faccia! Il che la rende ancora più colpevole, perchè potrebbero, se volessero. Ma questo non significa che la Id.3 sia un cattivo prodotto, è l’intera infrastruttura inadeguata e incapace di valorizzarla.
Io faccio un distinguo tra problemi software e problemi hardware strutturali: una ID.3 può togliersi praticamente tutti i problemi aggiornando il software; una Audi e-tron S Sportback rimarrà stabilmente in coda alla classifica del consumo… (non mi si dica che chi compra quella macchina se ne frega del consumo, perchè se in autostrada ai 130 nonostante la batteria da quasi 90kWh deve fermarsi più spesso di me coi miei miseri 50kWh e non hai nemmeno una rete dedicata come Tesla, alla fine il disagio ce l’hai)
Come scritto nel nostro report, anche noi siamo contentissimi della nostra id.3, ma (ahime per loro lavoro nel campo software, e facciamo update a mezzo milione di clienti) le carenze software nelle auto elettriche, per come sono concepite, non sono accettabili. Per tutto il resto l’auto va benissimo, mai avuto spie strane o altri problemi. E spero anche io di avere i nuovi aggiornamenti e risolvere i piccoli problemi visti. Ma siamo a 10 mesi…
Per i concessionari invece concordo con gli autori, l’altro giorno per sfizio siamo andati a vedere la id.4 e chiesto circa il Buzz (no Enzo, non lo prendo, era pura curiosità), ecco il venditore ci voleva far vedere il Traveller Hybrid, perchè immagino giusto quello aveva in casa. Ma io dico, sono vostro cliente id.3, sto girando intorno alla id.4 e ti chiedo del Buzz, ti viene il sospetto che sia un errore madornale parlarmi di un ibrido? Il ragazzo che ci aveva venduto la id.3 era molto più bravo e competente, e guarda caso è andato a lavorare altrove, sarà un caso?
Io temo che questo rivoluzione ha bisogno di persone totalmente nuove, dal venditore al meccanico, chi è nato e cresciuto col termico difficilmente cambierà. Non dico tutti, noi stessi siamo negli “anta” e abbiamo cambiato, ma percentualmente quanti siamo?
Bravo Luca, resisti. Non farti tentare (né dall’ibrida né dalla ID.Buzz)! 😀 😀 😀
Luca mi scusi se salto di palo in frasca, ma non saprei come contattarla direttamente.
So che lei ambisce a un van elettrico con cui sostituire il Dacia “Lögia” (se mastica il dialetto apprezzerà…).
Ho una pista che potrebbe essere interessante, ci sono arrivato in quanto io per motivi di lavoro ho una certa “domesticità” coi furgoni e sono un curioso.
https://www.koelliker.it/maxus/
Si guardi l’eDELIVER 3. Ovvio che non le sto dicendo di prendersi il furgone lastrato, la cosa interessante che però ho letto in giro sull’internetto è che parlano di mettere in vendita anche una versione “vetrata” per trasporto persone. Per tagliare la testa al toro, visto che la cosa in prospettiva potrebbe interessare anche a me, ho provato a contattarli per mail facendo la domanda diretta. Se le interessa le faccio sapere cosa (eventualmente) mi rispondono. Però non saprei come contattarla direttamente per eventuale inoltro…
Ah, grazie ma anche no. Cerchiamo comunque qualcosa che sia anche “simil auto” come forme, non un furgone vero e proprio. E per 50kwh allora mi prendo il eRifter. Ma stiamo anche pensando di rinunciare a un pò di spazio (800lt di bagagliaio sono un plus comodissimo, ma possiamo farcela anche con meno) e puntare a un semplice SUV.
Grazie in ogni caso, e si in effetti tra utenti sarebbe carino potersi scrivere in privato, mi pare che ormai dopo mesi qui nei commenti ci stiamo conoscendo tra noi, anche se solo virtualmente.
Si figuri. 😉
E’ che avendo l’esperienza del Transit 8 posti “vetrato”, ormai trovo decisamente “priceless” la possibilità di “lanciare” letteramente nel bagagliaio cose tipo nonne, biciclette, “bambinate varie”, eventuali sci e attrezzature sportive e persino il cane dentro ad un trasportino king size (pora bestia, anche lei facciamola viaggiare un mimino larga). Senza dimenticare eventuali bancali di materiali da lavoro o comunque oggetti fino a una tonnellata di peso, ma questa è una cosa tutta mia ovviamente. Finchè non si prova, lecitamente si sottovaluta. Una volta provato scatta un processo mentale irreversibile e abbastanza pericoloso. ahaha