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Con ricariche così care torno all’auto termica

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Immagine d'archivio

Con ricariche così care sto pensando di tornare all’auto termica. Questo lo sfogo di un imprenditore pescarese, che opera anche nelle installazioni colonnine. La risposta di Vaielettrico. Per scriverci la mail è : info@vaielettrico.it .

Con ricariche così careCon ricariche così care…”Per rimediare sono passato a Freshmile…”

“Circa due mesi fa le maggiori aziende si sono coalizzate per aumentare il costo dell’energia alla colonnina. E voi avete comunicato che una società francese, Freshmile, offriva la ricarica in roaming presso le colonnine Free To X a prezzi concorrenziali. Immediatamente ho acquistato la tessera RFID per usufruire del servizio (primi € 50,00 per il solo acquisto della carta). Inizialmente la tariffa per la ricarica alla colonnina ultrafast era € 0,30 per Kw e € 0,qualcosa per ogni minuto. Subito dopo la società aumenta il costo per il minuto trascorso alla colonnina e porta il prezzo a € 0,30. Per tale motivo il rifornimento diventava economico se arrivavi alla colonnina con poca percentuale. ‘Va bene, avranno aggiustato il tiro strada facendo’, mi sono detto. Tutto bene per un po ‘di tempo, poi le cose cambiano.

Con ricariche così care“Cerchi di attivare la ricarica e non va: il call center ti risponde in francese…”

Viaggio molto in autostrada con l’elettrica. Qualche giorno fa all’altezza dell’uscita di Città Sant’Angelo andando verso Nord sull’A14 trovo le 3 colonnine Free To X funzionanti. Ho ricaricato quanto basta per andare e ritornare, per poi ricaricare prima di uscire dall’autostrada alla stessa altezza della stazione di servizio, ma in direzione Sud (ero andato ad Ascoli). Cosicché, arrivato al distributore, posiziono l’auto e tento una ricarica. La prima colonnina mi dice che non è valida la mia tessera Freshmile, la seconda è in manutenzione. Telefono al numero dedicato per l’assistenza. Appena saputo che stavo tentando a ricarica con tessera Freshmile, la risposta è stata pressappoco questa: “Abbiamo dei problemi di roaming, deve chiamare direttamente loro per azionare la ricarica. Il numero di riferimento è francese, chiamo e l’operatore parla solo in francese. Ringrazio e chiudo la telefonata. Cosicchè, rammaricato, tramite la app di Be Charge attivo la colonnina e carico quanto necessario per uscire dall’autostrada.

con ricariche così care“Finisce che devo usare sempre la tessere Be Charge, ma il costo…”

La domenica dopo parto per Taranto, certo che ci sono colonnine a sufficienza per arrivare a destinazione. Ricarico tranquillamente in prossimità di Andria (Canne Battaglia) e Modugno (Murge). Qui ricarico fino al 65% della mia Tesla per avere sufficiente energia per il ritorno. Al ritorno inizia l’apoteosi del disastro. Parto e supero Murge Ovest, in quanto la macchina mi dava indicazioni che potevo proseguire fino ad Andria. Eseguo l’identificazione e non succede nulla, non riesco a ricaricare. Prendo il sottopasso e vado alla colonnina dove qualche ora prima avevo ricaricato tranquillamente: nulla. Deluso per quanto accaduto, apro l’app di Be Charge e ricarico quanto basta per arrivare al Supercharger di Tesla a Cerignola. Preciso che ho noleggiato la Tesla e quindi non ho i vantaggi offerti dalla società sul costo della ricarica. Esco dalla stazione di Murge, dove ho pagato il doppio di quanto avrei potuto pagare con Freshmile.

Con ricariche così careCon ricariche così care…”Dopo un anno e 40 mila km in Tesla penso di tornare al termico”

Senza farla troppo lunga, ad ogni stazione di servizio dove c’è una Free to X, non ha mai funzionato la tessera Freshmile. Lunedì 9 dalle 6 alle e 10 è accaduta una concomitanza di malfunzionamento su tutte le colonnine in A14: che cosa devo pensare? Che l’ottimo prezzo che offre Freshmile alle colonnine di Free to X dà fastidio agli stessi che da due mesi hanno alzato i prezzi della ricarica. Devo pensare che la società francese con più di 300.000 colonnine in roaming e più di 100.000 download dell’app, ha deciso di tirarsi indietro senza avvertire. Fatto che per tornare da Taranto ho eseguito circa 4 ricariche tra Supercharger e Free to X, pagando € 65 per percorrere 350 km. Cosicchè, dopo un anno e 40.000 km in autostrada con l’elettrico, sto pensando di tornare al termico. La cosa mi dispiace perché nel contempo ho aperto un’azienda per vendere colonnine elettriche con relativa gestione per 5 anni con energia 100% green. Da realizzare nel Parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga. Con rammaricoArch. Enrico Iacomini

Risposta. Non si può continuare così, costringendo che sceglie l’elettrica a saltare da una app all’altra come degli acrobati. E soprattutto, lo ribadiamo, serve una grande operazione di trasparenza da parte dei due operatori maggiori, Enel X e Eni Be Charge, entrambi controllati dallo Stato. Devono spiegare come nascono queste tariffe e perché sono tra le più care d’Europa.

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208 COMMENTI

  1. Con 2000 € ho comprato una peugeot 407 sw dwl 2008 con 180.000 km e viaggio pensando al lavoro e non alle ricariche coi soldi che risparmio ne faccio di strada senza preoccuparmi che me la freghino o rovinino

  2. Che dire , mi sembra l’ennesimo troll contro EV .
    Perché si superchrge Tesla i prezzi sono veramente buoni anche per i non possessori tesla, quindi questo imprenditore fa poco l’imprenditore, visto che con una semplice ricerca ci si può informare e come ha trovato per potersi lamentare e dire che torna al endotermico poteva benissimo sentire il gruppo Tesla che c’è e avrebbe avuto tutte le informazioni che gli servivano .
    Spero che non lavori allo stesso modo 🤦

    • Anche secondo me è un troll.
      40.000 km di tesla in un anno, quindi utente esperto, come si fa a credere che ha fatto 4 ricariche per 350km con una tesla? Vuol dire fermarsi ogni 90 km, che fatti ai 130 km/h è una sosta ogni 40 minuti di guida.

      Con una model y rwd ho percorso 430 km con una sola ricarica intermedia di 10 minuti e arrivando a destinazione con una buona capacità residua.

  3. Siamo il paese occidentale con la più alta bolletta energetica, cosa ci si aspetta?
    Quando iniziò questa storia dell’elettrificazione forzata lo dissi subito (e non certo solo io!) che in Italia sarebbe stato un bagno di sangue, da dove pensiamo che provenga la “corrente” che preleviamo dalle prese? Dai, basta una veloce ricerca su Google…

    • Mi è appena arrivata la bolletta ( luglio/agosto) tolto il canone Rai: kWh 500 x € 89,44 e quindi una media di 0,17888/kwh…nel mio caso la kona64 in quei mesi non è mai andata oltre i13kwh/100 km…quanto fa? A me dispiace x chi abita in condominio( bisogna anche lottare x ottenere e o cambiare le cose) ma faccio notare che qui dove abito ( x esempio e mi pare che riguarda una bella fetta del paese)la quasi totalità potrebbe caricare a casa o davanti casa e, ancora una volta: non abitiamo nelle fantastiche villette che vengono spesso menzionate! Poi anche in questo momento c’è quel gran signore di Tabarelli che fa la sua parte su rai3…fortuna che c’è anche Jacopo Fo’…mi auguro che venga tolto lo stop 2035…e fate come vi pare gente!! P.S. Mi sembra di aver letto che la Sardegna ha chiesto lo stato di calamità…interessante…Perbacco ! Ho appena sentito un giornalista ( di rilievo e di certo non di sinistra !) affermare che è otto anni che usa auto elettrica…con soddisfazione…molto interessante…vedi Restart su Rai3.

      • qualcosa non quadra nella sua bolletta, a meno che non abbia una tariffa bloccata nel momento migliore per farlo (marzo 2024). Per 580 kWh a luglio 2024 io ho speso circa 0,31 €/kWh, tariffa variabile con spread di 0,01 e fisso annuo di 90€.

        • Si tariffa bloccata…un ragionamento su Enel andrebbe fatto visto che mi ha DIMINUITO drasticamente il costo materia prima unilateralmente e sorprendentemente ( ovviamente dal mio punto di vista!) giustificando il trattamento di “ riguardo verso i clienti “ con il calo del loro costo della materia prima! Non dovrebbe valere anche x le colonnine? Se vuole capire la mia situazione molto favorevole si cerchi “ 2€ x 100 km “ dove c’è la spiegazione.

    • Ma tutti a piangere.. e quando metteranno le accise sulle colonnine?( e tranquilli che prima o poi arriveranno)

  4. “Preciso che ho noleggiato la Tesla e quindi non ho i vantaggi offerti dalla società sul costo della ricarica” ERRORE
    Precisazione sbagliata, perchè il prezzo praticato nei Supercharger alle Tesla PRESCINDE dalla proprietà della stessa. Basta che sia una Tesla (che lo stallo, ovviamente, riconosce come tale, dato che si scambiano il VIN).

  5. Volevo fare un appunto sul fatto che Enel ed Eni non sono controllate dallo stato …. Sono aziende private s.p.a. in cui lo stato detiene circa il 30%…. quindi sono aziende che devono fare utili per gli azionisti (il restante 70%) quindi spennare i clienti dando un servizio che non sempre è top….ma se detieni in qualche modo un monopolio del mercato , come credo ci sia sulle colonnine, va da sé che fai cartello con i tuoi pochi concorrenti e spenni il pollo….visto che in UE si è puntato sull’energia “verde” questa non è sempre disponibile (eolico e solare dipendono ovviamente dalle condizioni climatiche) e per questo più cara del nucleare o di quella creata dai combustibili fossili (abbiamo deciso che il gas russo a basso costo è cattivo e compriamo quello americano che via nave costa x3 o x4) ecco che chi offre il servizio per evitare di andare in perdita, perché di auto elettriche non c’è ne sono molte, alzerà il prezzo fino a quando potrà poi man mano smantellerà un servizio che non è più redditizio ma inizierà ad essere gravato dalle manutenzioni.

    • “(abbiamo deciso che il gas russo a basso costo è cattivo e compriamo quello americano che via nave costa x3 o x4)”….
      Col gas (Gazprome) e petrolio (Lukoil) abbiamo finanziato l’oligarchia russa, che nel 2014 ha invaso militarmente la Crimea (ufficialmente territorio ucraino da decenni) annettendola.. ; nel 2022 il Donbass, est Ucraina al confine , nel tentativo di prendere poi anche l’oblast di Odessa e congiungersi con la Transnistria (regione della Moldavia)….

      Secondo me … non è il caso di continuare a finanziare certi stati…. Purtroppo col piano Mattei anche alcuni paesi africani non hanno idee molto pacifiche e democratiche…

      Comunque sarebbe tanto, tanto meglio essere indipendenti energeticamente… prima possibile… altrimenti ci crollerà l’intera economia nazionale..

    • Il top management di entrambi i gruppi deve essere gradito al Governo, non è un caso che i CEO cambino dopo le elezioni.
      E sarà un caso anche che le nuove tariffe sono arrivate subito dopo le nuove nomine. Però lo ammetto alle volte il caso ha il senso dell’umorismo.
      Le rinnovabili non costano più dei fossili anzi è il contrario, oppure sarà un caso che quando la domanda è soddisfatta dalle rinnovabili il PUN scende mentre quando è soddisfatta dal gas il PUN sale.
      Troppe cose che capitano per caso, non trova?

    • Claude77 hai dato alcune informazioni sbagliate. 1º è falso che l’elettricità da rinnovabili costa 4 volte di più rispetto a quella nucleare, anzi è il contrario e questo avviene già dal 2016 (guarda qua: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Levelized_energy_cost_chart_1,_2011_DOE_report.gif).
      Secondo, in enel lavora un mio amico ed ogni volta si meraviglia come le politiche aziendali anticipano di mesi le decisioni di governo e guarda caso il costo alle colonnine è salito.

      • Quando nel mix ci sono tante rinnovabili il PUN scende, quando c’è tanto gas il PUN sale.
        Sic et simpliciter

        • allora come mai il PUN italiano dai minimi di febbraio-marzo 2024 è risalito costantemente in primavera – estate, quando a idroelettrico ed eolico si aggiunge il solare alla massima potenza? Rispetto a Febbraio-Marzo siamo a + 45%.

          • Chissà?
            Forse perché la quota di mix da gas è ancora troppo alta e il gas da febbraio a oggi è salito di prezzo!?

          • Perchè il prezzo è determinato dalla fonte più cara, in parole povere segue il prezzo del gas.

  6. Ho una bev da quasi tre anni senza alcun problema di ricarica. Uso regolarmente freshmile su freetox pagando dai 0,41 ai 0,46 cent/kwh e trovo che sia al momento l’operatore più economico insieme a ionity (con abbonamento passport, ma non è in autostrada). La tessera freshmile costa 5 euro, non 50! 50 è la preautorizzazione che ti danno indietro (dopo circa 5 giorni!). Quindi tutte queste difficoltà raccontate nell’articolo proprio non le vedo (anche se indubbiamente negli ultimi due anni i prezzi delle ricariche sono lievitati).

    • “Con 10 euro faccio più di 100 km” pensi che io per fare 100 km (ai 130) spendo 3 euro, ma a girare in città ne spendo meno di 2, lei? Beh, se ricarico ai Supercharger e faccio i 140 di tachimetro, anche io spendo 10€. Siamo pari, così?

      “Disel per sempre” Gasolio, dato che parliamo di carburante. Diesel è il nome del tipo di motore, dal suo inventore. Nessuno chiama la propria auto “Otto” “Atkinson” o “Miller” intendendo a benzina.

      “posso partire e arrivare ad Amburgo” con o senza il catetere?

      “Alla disperata potrei metterci dentro una miscela di olio di semi e benzina avio comprati al supermercato dicono.” guardi, dicono anche che la Terra sia piatta e non siamo mai stati sulla Luna. Faccia una prova, metta nel serbatoio olio di semi e benzina avio (che notoriamente vendono nel reparto solventi dei supermercati, lo trova anche in profumeria) poi ci sappia dire.

      “In futuro faranno impianto a gas o metano.” dove? Nel suo “Disel”? Nel suo giardino? O intende auto a metano? Eh, chissà, magari un giorno le faranno…

      “In autostrada supero sempre quei poveracci con le Tesla che vanno ad 80 per poter arrivare a casa” porca miseria, ma allora non è vero che in Italia non si vendono elettriche!! Le autostrade sono piene di Tesla che fanno gli 80!! Credo sia per colpa loro che il traffico è così rallentato.

      “Mi sembra tutta una pazzia.” magari fosse pazzia…. invece è tanta, ma proprio tanta, ignoranza.

      E mi chiedo: ma che ci fa su Vaielettrico per raccontare a noi che abbiamo guidato “Disel” magari per 30 anni quanto è bello girare in “Disel” senza che magari sia mai salito su una elettrica (sì, le Tesla oltre a fare gli 80 possono anche essere ferme parcheggiate, in modo che gli utenti possano salirci se hanno tempo da perdere a guardarle caricarsi).

      • Tutte le imprese petrolifere chiamano “diesel” il gasolio per autotrazione. Anche sulle pompe, c’è scritto “diesel”.
        Nel linguaggio comune, usare “diesel” per il gasolio per autotrazione è più che adeguato
        Era proprio necessario fare i precisetti su cose inutili (e anche fuori luogo), solo per far vedere di sapere una pagina più del libro?
        Dai, su, atteggiamenti di questo tipo non aiutano certamente il dialogo (e non fanno nemmeno fare bella figura).

  7. 😂😂😂🤣🤣🤣

    scusa … non ho resistito…

    ps. purtroppo per te … conosco condomini popolari e loro problematiche (che tutt’ora seguo per vicende che non ti sto a spiegare…)

    Comunque … tranquilli tutti… nessuno vi obbligherà a comprare auto che non volete o non riuscite ad usare…
    Sicuramente salterà anche il limite al 2035 (che comunque il “suo lavoro” di far rincorrere alle case europee la concorrenza internazione su tecnologie nuove e non ottocentesche lo ha fatto).

    Saluti 👋👋

    • Il blocco al 2035 non credo che salterà, mio personalissimo parere. Sarà annacquato? Forse, verdi e socialisti permettendo.

  8. Secondo me sbagli qualcosa… anche io uso regolarmente Free to X con freshmile e mai avuto problemi. Costa circa 0,47 €/Kw e così lo preferisco ai SuC per non uscire e rientrare dall’autostrada. Ultima ricarica fatta su free to x la settimana scorsa in A14 direzione Padova

  9. Con la plugin ho eliminato tutti gli abbonamenti che avevo alle colonnine.
    Se ricarico fuori calcolando l’utilizzo dell’elettrico solo in città, mi costa comuqnue uguale andare a benzina, più lo sbattimento di andare fino alla colonnina e le relative perdite di tempo.
    Ormai ricarico per strada solo quando mi serve parcheggio perchè ci sono così poche elettriche che spesso se si trova occupato è perchè ci parcheggia qualche termico abusivo.

    • Vedi, con l’aumento delle tariffe ci siamo tolti dai piedi le plug-in che un tempo occupavano le colonnine per mezze giornate, a volte giornate intere.
      Il vantaggio per quelli con la BEV in effetti è che ora sono tutte libere. Ti serve caricare? La colonnina è quasi sempre disponibile, certo pagando un botto.
      Ma come facciano a essere redditizie in questo modo è un mistero, forse l’intento è effettivamente un altro.

      • E si penso anche io, colonnine che non funzionano, o costruite in posti assurdi e tariffe fuori di testa.
        O sono dei totali incompetenti, oppure lo scopo è sicuramente un altro.

      • Leonardo il problema di T.F. è che qualcuno lo ha convinto a prendere una vettura plug-in quando non era nelle condizioni ottimali d’uso

        Vari anni fa ai corsi per consegnare le prime plug-in veniva comunque specificato di aver base di ricarica a casa, tanto che con le vetture veniva fornita consulenza per verificare che fosse possibile installare la wallbox, che a seconda dei casi poteva essere già compresa con l’auto acquistata o presa a parte..

        Ho paura che T.F. sia solo una delle tante vittime dei venditori con pochi scrupoli… con capo-vendite che pensavano solo a chiudere bene il trimestre di vendita…. vittime che poi trovi giustamente inviperite a scrivere sui blog…

        Plug-in van bene solo a chi fa pochi km al giorno, possibilmente sempre nel range della batteria.. Nei saltuari viaggi devono esser consapevoli che viaggeranno a benzina con auto più pesa di una ICE normale o full-hybrid, e che incontreranno problemi nel trovare colonnine libere, funzionanti, e che le occuperanno per tempi più lunghi rispetto a chi ha BEV (a volte può far comodo.. ma se stai facendo un viaggio lungo certamente no!)…. di sicuro queste cose i venditori non le dicono…
        Purtroppo le fabbriche nazionali ancora per un po’ saranno impegnate ad assemblare queste vetture… in attesa che mandino in produzione nuovi modelli full-electric ed allora dovrà cambiare il “sentiment” nazionale, altrimenti saran vendute solo all’esterno d’Italia (sempre che rimangano stipendi capaci di acquistarle.. se non danno una bella sforbiciata ai prezzi).

        • Scusa, non sai chi sono e come sto con la plugin o hai sbagliato interlocutore, a me addirittura i venditori (ignoranti) la sconsigliavano e dicevo allora fatemi lo sconto.

          Io con la plugin sto da dio e non tornerei mai indietro, è la seconda che compro (Defender p400e) perchè malauguratamente la prima (Wrangler 4xe) è andata distrutta in un incidente e quando è stato il momento di ricomprare non ho avuto dubbi su prenderne un’altra.

          Io guido auto di grosse dimensioni, fuoristrada perchè sono appassionato e mi serve spazio di carico per il lavoro con oggetti ingombranti, i consumi di queste auto sono esorbitanti, anche di più se gommate da fuoristrada.

          Invece con la plugin ricarico in azienda a costi irrisori e percorro fra i 30-50 km al giorno tutti in elettrico, tanto che lo scorso anno dei miei 16.000km 11 erano in elettrico… il resto è libertà pura a benzina, senza mai il vincolo della colonnina.
          Quest’anno macchina nuova a maggio di 7000km complici le ferie solo la metà sono in elettrico, vacanze in cui con hotel a ricariche gratuite ho girato per la corsica 300 km gratis.

          Non c’è nessuno più felice e probabilmente più adatto di me per possedere un plugin e ho avuto una bev in mano per oltre un mese, certamente ha i suoi pregi, ma mi ha fatto capire ulteriormente come non sia adatta a me e a tantissime persone.

          • grazie T.F. per avermi spiegato bene la situazione… così né io né altri fraintenderemo…

            Hai confermato che il tuo modo d’uso coincide con quanto può offrire la vettura (con soddisfazione) … e pure il comportamento di certi venditori….

            Per 4×4 full electric ovviamente è presto per le case occidentali…(ma sia Jeep che Range Rover ci stanno lavorando); in Cina già molti modelli a prezzi (senza dazi) molto competitivi li stanno vendendo; hanno “capability” incredibili rispetto ad ICE dai test che ho letto …. vedremo in futuro…

          • Rispondo a Leonardo(R)
            Senza offesa commento sterile e non hai evidentemente capito.

            Quei 5000 (che poi erano quasi 6 su quasi 17, ma ok) sono quelli di estrema libertà in cui non ho vincoli di alcun tipo e per l’80% sono per vacanza.

            Senza contare che gran parte di quei viaggi sono in elettrico e vanno nella conta dei restanti perchè per andare al mare per esempio e facendo la cisa, con una ricarica da 45km in elettrico ne percorro circa un centinaio e tornando con qualche km elettrico di riserva, quindi non sono solo quei 5-6000.

            Vado al mare senza colonnina privata e dove le colonnine sono lontane chilometri (parliamo di 40 minuti di strada per le prime) ed esattamente ad una distanza che mette in difficoltà le autonomie elettriche, soprattutto se si fanno anche spostamenti sul posto) costringendo a soste durante i viaggi, che per stare via spesso meno di 48 ore e con un bambino piccolo da gestire non hanno nessun senso.

            Se non frequenti hotel sotto le 4 stelle (che capita ma non sempre) è quasi impossibile trovare ricariche nelle strutture e anche quelle spesso sono “claudicanti”.

            Dopo 3 anni di ricerche di colonnine e oltre un mese con la bev pura nel mezzo mi permetto di parlare avendo raccolto una discreta esperienza.

            La plug in non è per tutti, con gli attuali prezzi fuori casa ha ancora meno senso della bev per chi non può caricare in autonomia e prezzi ridicoli.

            Ma la bev è nella stessa identica situazione, più il disagio di non potersi muovere come si vuole, i costi esorbitanti di acquisto per chi fatica a permettersi un’auto e nel mio caso l’assoluta assenza di una proposta di mercato per il genere di auto che guido io.

            La maggior parte delle persone non sono pronte, le strutture non sono pronte, i costi peggiorano il tutto e la cecità di alcuni fan dell’elettrico a prescindere a volte non rende nemmeno simpatico il settore, che dall’altra parte ha detrattori ugualmente ottusi se non peggio, con l’aggravante che sono di più e sono un gran freno alla sua diffusione.

            Saluti.

          • @T.F.
            Non sono sicuro di aver capito la questione dei 45 km sulla Cisa, quello che intendo è che se con la plug-in si ha un’autonomia di circa 60 km e poi si va a benzina, con un’elettrica se ne fanno almeno 250 km quindi la quantità di chilometri impattati dai disagi sono anche meno di quei 5-6000 km.
            Per il discorso delle colonnine al mare, inutile dire che se la più vicina è a 40 minuti è chiaro che il disagio c’è, anche se mi restano i dubbi, non sapendo quanti chilometri fa per andare al mare e non so dirle neppure quanto sarebbe il “disagio” in termini di tempi di ricarica senza sapere i suoi percorsi effettivi.
            Non posso che fidarmi di quanto dice, rimarrò con i dubbi di chi non conosce la sua situazione effettiva.
            Saluti

          • Provo a rispondere io a Leonardo su questo:
            “quello che intendo è che se con la plug-in si ha un’autonomia di circa 60 km e poi si va a benzina, con un’elettrica se ne fanno almeno 250 km quindi la quantità di chilometri impattati dai disagi sono anche meno di quei 5-6000 km.”
            Il punto è che con la plugin, come dici correttamente, dopo i 60 km si va a benzina. Però si va, per circa 7-800 km (Niro), e se non si trova da ricaricare si fa benzina in pochissimi minuti (spendendo cifre non esorbitanti rispetto ad una ricarica elettrica) e si continua ad andare, e andare, e andare.

            Con l’elettrico, fatti i 250 km, o 300 (in autostrada, difficile far meglio), o ricarichi o stai fermo.

            E non tutti hanno la possibilità (o anche la voglia) di programmare ogni viaggio.
            Io che faccio il rappresentante, ad esempio, “vivo” di imprevisti, e la plugin mi va benissimo.
            Andrebbe bene (anzi, forse anche meglio) una BEV con extender, ma sembra una strada abbandonata dai più.

            Ps: attualmente non ho possibilità di ricaricare la Niro a casa se non saltuariamente, per cui viaggio spesso come fosse la versione full hybrid che avevo prima. Soddisfatto comunque, i costi sono comparabili con l’altra GPL che possiedo.

            Ci arriverò, alla BEV (che avevo anche ordinato in condizioni di mercato più favorevoli, ma MG in un anno non è stata capace di consegnarmela), ma ora attendo evoluzioni che la rendano più appetibile ed adatta alle mie esigenze

          • @Leonardo (R)
            I km per il mare sono fra i 220 e i 300, non nomino i miei luoghi per privacy) a volte devo passare a prendere mia moglie al lavoro, altre invece di rimanere stanziali ci muoviamo in zona e la distanza si allunga quanto basta per creare disagio ad una autonomia che forse reggerebbe il viaggio di 440 km ricaricando in discesa sulla cisa…

            Ed è questo il punto che credo non le sia chiaro, una autonomia che sulla mia auto (e sulla precedente) si assesta sui 40-45 km, permette su un percorso come la cisa di risparmiare e ricaricare in discesa tanto da garantire tra i 90 e i 110 km in elettrico con anche spesso un residuo di carica (che tengo sempre per climatizzare l’auto) quindi in un viaggio da 450 km minimo può capitarmi di andare a benzina per meno di tre quarti con una ricarica aziendale dal costo vicino allo zero.

            Nel posto che frequento più spesso ci sono colonnine oltre le colline quick a 25 km e 40 minuti di strada a curve, l’unica alternativa possibile per una elettrica sono ricariche autostradali in postazioni che h visto spesso rotte e che includerebbero un periodo di sosta forzata su un percorso che di suo è anche rallentato quasi sempre dalle code.

            Ripeto, ho chiesto ad un paio di amici con la bev come se la caverebbero in situazioni come questa è la risposta era per entrambi partire col diesel della moglie.

            Aggiunga che in questi anni di esperienza mi sono trovato a testare le collonine tante volte, anche come esperimento per capre la fruibilità effettiva dell’elettrica in casi di emergenza e non conto le volte in cui senza una preparazione notevole come minimo e senza perdere comunque molto tempo alla ricerca di una buona non si sarebbe concluso il viaggio.

            Non ultima con la bev che avevo in mano in un viaggio autostradale di 100 km (in cui la autonomia urbana di 400km era scesa a meno di 300 pur andando piano) ho tentato il rifornimento in a1 con 4 colonnine di cui nessuna funzionava e ho perso almeno 20-30 minuti per non concludere niente.

            Per me ora come ora per la diffusione delle bev è davvero un brutto momento e gli appassionati del settore hanno un po’ finito gli argomenti.

  10. Io son sempre piu preoccupato… l’ elettrica l ho ordinata, a fine anno arriva…. son 6 stramaledetti mesi che tento di installare la colonnina in garage… mi ero detto va beh sei mesi e ce la facciamo, tra progetti permessi e balle varie… macchè…. sono ancora al punto di partenza… in 6 mesi e dopo infinite liti e chiamate sono riuscito ad avere 1 (uno !!!) solo preventivo di massima per il progetto dall’ ingegnere… mi viene il voltastomaco ogni maledetto giorno ormai…

    • Questo è il vero problema: burocrazia, incompetenza, norme contraddittorie, pigrizia mentale (anche dei costruttori). Altro che autonomia di 1.000 km, ricarica in 5 minuti e prezzo massimo di 20.000 euro. Le Bev andrebbero già bene così per gran parte degli automobilisti. Il resto..Pare che in Italia tutto quello che ruota attorno all’auto elettrica sia per i più, governo compreso, una inutile seccatura.

  11. Vademecum per l’auto elettrica: ricaricare primariamente a casa e’ un requisito fondamentale. La maggioranza degli utilizzatori felici ricarica a casa il 90% del tempo e si sposta su distanze gestibili con l’autonomia della singola ricarica.
    Devo ritrovare l’articolo su AutomotiveNews a riguardo.

    Se non ci sono queste condizioni, ad oggi, ci sono oggettivamente complicazioni e costi elevati, che probabilmente pochi sono pronti ad accettare. Che questo cambi in meglio nel prossimo futuro, visto il modello di business delle ricariche, e’ molto difficile.

    • Concordo in pieno, la sua è la risposta più concisa ed esaustiva che si sia letta in questi commenti.

      Personalmente continuo a pensare che l’elettrico abbia molti vantaggi, ma vale per chi se lo può permettere con condizioni precise.

      In primis economicamente, acquisto e ricariche esterne al momento e a conti fatti sono veramente scoraggianti per i più, ma non solo, ci vuole una accettazione dei limiti di spostamento che comporta e la capacità psicologica di assorbire determinati disagi quando si esce dagli schemi imposti dai suddetti limiti.

      E senza una reale diffusione, non ci può essere quella di massa, che di suo comporterebbe ulteriori disagi…

      Continuo a pensare che l’elettrico sia un eccellente alternativa per la mobilità, ma non sarà mai l’unica che sostituisce tutte le altre.

  12. Sono io che avevo proposto Freshmile per le ricariche, la tessera costa 5€( come il tag ) e non 50€,( verificate sul sito) a meno che tu non abbia chiesto qualcosa di business, i 50 Euro li blocca sulla carta di credito al momento della ricarica, ma poi fa pagare il consumo reale , come fanno tutti i distributori. Iocontinuo ad usarla con Freetox senza problemi e senza mai chiedere assistenza, certo devi controllare con la loro app che la colonnina possa essere pagata dal loro servizio e che sia conveniente. Ad esempio copre anche Ionity, ma costa 82 cent, più di Ionity stesso, non è che si possa caricare sperando nella tariffa immaginata…

  13. Io ho una tesla model 3 long range, per 1 mese son rimasto senza garage (avendo la fortuna di ricaricare a lavorare) è stata una discreta rottura di pal… senza box assolutamente no elettrica. E lo dico da amante della mia tesla.

    • C’è molta gente che dopo 140 anni di motore a scoppio dentro una vettura, ancora non sa usare bene una endotermica.

      Non mi sorprende quindi che qualcuno usi in modo inesatto una elettrica (spero comunque che non debbano passare altri 140 anni).

    • Se tutti quelli che hanno effettivamente posto auto lo facessero… avremmo una bella quota BEV circolante!

      Nel mio quartiere (tante palazzine fine anni ’70 primi ’80) son quasi tutte dotate di garage e posti auto a piano terra… Ne vedo ferme tutti i giorni e tutto il giorno una gran parte… visto che molte famiglie ne hanno più di una… Fossero elettriche… avrebbero tutto il tempo che vogliono per ricaricare.. a costo kWh di casa .. (medio 0.30x100km).

      Molti (come me) si spostano a piedi o in bici o in moto(rino)…e prendono l’auto per fare la spesa ai supermercati (e li ci sono abbondanti AC/HPC).

      Non è così ovunque…ma ci si può “lavorare”. A proposito di lavoro… basterebbe una presa industriale (GreenUp) per caricare bene un’ auto ferma 8 ore …

      • Forse hai sempre abitato in villetta e ti sfugge come funziona la corrente nei box dei condomini. Te lo spiego io che ci abito da 55 anni. Tutti i box hanno la presa di corrente,ma non e’ collegata al tuo contatore di casa, ma bensi al contatore condominiale, che ha una potenza limitata. Capisci bene che se in 5 o 6 si attaccano a caricare , salta la corrente di tutte le aree comuni del condominio. Ti lascio immaginare a casa mia con 90 box cosa potrebbe succedere. Portare la corrente in box, da ogni contatore di casa, vuol dire rifare tutto l’impianto elettrico, con quali costi non lo voglio nemmeno immaginare. Vuoi venire tu in assemblea condominiale a proporre una cosa del genere? bene, armati di coraggio. I posti auto nel cortile esterno non hanno prese di corrente. Cosa facciamo? caliamo le prolunghe dal quarto piano fino alla macchina? Intorno a dove abito ci sono centinaia di condomini e sono tutti in questa situazione. Poi continua pure a sognare…in villetta

        • In effetti è meglio mettere il proprio destino automobilistico nelle mani dei petrolieri, ora impegnati a tenere i prezzi più bassi possibile per evitare che le auto elettriche si diffondano troppo in fretta. Poi magari domani si svegliano col piede sbagliato e in un attimo ti trovi col pieno che tu costa 100€ e non ci puoi fare proprio niente.
          Nel box condominiale si può sempre mettere un contatore dedicato per altri usi, l’unico inconveniente è che il canone mensile solo per avere il contatore è intorno ai 25€. Era (ed è ancora) il mio piano B nel caso in cui le colonnine vicino a casa non fossero state affidabili.

        • Prima o poi l’impianto elettrico siffatto andrà adeguato.
          Per fortuna ci sono condomini, anche vecchi, in cui la corrente al box arriva dal proprio contatore.
          Auguri per il tuo vecchio condominio con 90 box, non vorrei mai abitarci ne tantomeno partecipare alle assemblee. 😁

        • ciao Marco
          in realtà di assemblee condominiali me ne intendo (faccio pure parte di un consiglio di condominio); ovviamente non tutti i palazzi hanno le stesse problematiche: quelli più datati spesso già sono scarsi sull’illuminazione… o sugli spazi interni…
          Quelli cui mi riferisco io attorno casa sono costruiti (per loro fortuna) abbastanza bene; basterebbe quindi che venisse approvata una WB condominiale con contatore per contabilizzare i prelievi e addebitarli.
          Se sei già incappato in qualche mio commento magari saprai che personalmente non ho mai consigliato in tutta la vita lavorativa di far comprare una vettura inadatta ad un cliente…
          Mi spiace che anche tu sei in questa situazione, cosi come anche @federicofacchinettimilano … e milioni di altri in Italia …

          Nessuno è obbligato a comprare le BEV… Né Ora nè (penso io) nel 2035 …
          Però anche voi … invece che sfogarvi Contro chi ce l’ha (e riesce ad usarla… nonostante tutto e …alcuni sabotatori) dovreste collaborare utilmente a far partire il processo anche in Italia… altrimenti questo Paese è destinato al tracollo completo, visto che ci stan portando via tutte le produzioni all’estero…
          La più grossa tragedia è proprio il fatto di essere enormemente indietro nel settore F.E.R. per cui Qualunque produzione in Italia diventerà eccessivamente cara per il mercato globale, vista la concorrenza agguerrita e spesso più attrezzata di noi…
          Sarà una nuova forma di “carestia” … i barconi dovremo prenderli noi ed emigrare.. se continuiamo cosi…

      • Sig. Damiano,
        Ho un box privato al piano -1 in condominio a Milano, anni 50.
        La presa che arriva al box è sotto contatore condominiale dedicato al corsello box, che a malapena regge un asciugacapelli, quindi scordiamoci che io possa collegarla alla suddetta presa.
        L’abitazione è lontana (abito al 5° piano ed il box è lontano) e quindi portare un cavo dedicato dal mio contatore al box non è fattibile.
        Dovrei portare una linea dedicata dalla strada? Con contatore aggiuntivo dedicato? Con quali pratiche amministrative e con quali spese (da aggiungere all’eventuale costo di un’auto BEV, simile alla mia attuale Sportage 2018)?

        • Le spese di adeguamento sono come i lampadari, magari trecento euro per un lampadario sembrano tanti, ma poi non lo cambi più per almeno una decina d’anni.
          L’alternativa è restare appesi al costo del petrolio, al netto di guerre e scaramucce internazionali. Alla fine è sempre una questione di scelte.

        • sig. Federico … può dirmi chi le chiede di comprare ora una vettura elettrica o elettrificata?
          La sua attuale è del 2018… dovrebbe andar bene per molti anni …

          Cosa la preoccupa? cosa le fa passar tempo a scrivere su un sito di vetture elettriche… se Non può comprarla e usarla convenientemente?

          Faccia in modo invece che tanti concittadini di Milano e hinterland (con villette… o appartamenti in torri con prese 11kWh .. e tante possibilità economiche) abbiano le LORO vetture elettriche/elettrificate al posto di puzzolenti e tossici veicoli con gas di scarico pericolosi, così respirerete meglio tutti…
          Non rischierete blocchi del traffico per PMx eccessive (magari neppure limitazioni sulle temperature estive/invernali negli edifici); scorreranno facilmente anche nelle Zone30 (che con i cambi mecc/autom è più scomodo) senza strappi, rumori, sprechi di carburante.

          Saluti…

  14. Lo Stato è contrario all’elettrificazione del comparto automotive. In primis perché perderebbe l introito delle accise sui carburanti i fine per la pressione esercitata dall industria che gura attorno l auto a combustione.

      • quella è una speranza di chi non vuole pensare al cambiamento, l’imposizione non è mai la strada corretta, ma se guardi la Cina ( da oltre 20 anni) e l’India ( da pochissimo tempo) stanno virando completamente all’elettrico. In Cina puoi scegliere di iscriverti ad una lotteria annuale per avere la targa e con questa comprare l’auto termica inquinante ( ma le targhe disponibili sono 1/1000 delle richieste) , oppure sceglierla elettrica e vai dal concessionario in giornata a ritirarla… quando arriveremo a quel punto la decisione sarà presto fatta !

        • La lenta morte industriale dell’ Italia è iniziata tanto anni fa . ..
          Avevano industrie all’ avanguardia in tanti campi. automobili, elettrodomestici per casa cucina e TV, persino PC ..
          Internet è stata “traghettata” in campo civile anche grazie all’ università di Pisa .

          Poi ci siamo adagiati a fare solo le solite vecchie produzioni…a vivacchiare di rendita…recuperare competitività solo svalutando la lira e diminuendo i salari (già decurtati da cuneo fiscale ed alta inflazione..quasi sempre importata da fuori causa aumento prezzi idrocarburi..
          Siamo assolutamente incapaci di seguire le novità del mondo.
          Invece che competere sui prodotti innovativi pretendiamo di arroccarci e impedire l’ ingresso di ottimi prodotti innovativi.

          Prima di commentare…
          Se c’è l’ avete contro auto cinesi (BEV.plug full o mildhybrid) controllate di NON usare PC o smartphone cinesi o con componenti cinesi= Addio a tutti!

          Prima di usare la vostra attuale auto.. siate certi che non contenga qualche componente di provenienza cinese..= Buona passeggiata a tutti.

        • Scusa, i numeri interni di cina e india forse non sono noti nemmeno a loro, quindi boh… non farei affidamento su un certo tipo di propaganza “ecologista”.

          Sulla cina non conosco direttamente quindi non mi esprimo, sull’India invece dove sono stato molte volte posso assicurarti che un mercato in espansione dell’elettrico è impensabile.

          Per darti un’idea stanno rilanciando le centrali a carbone, quindi fosse anche vero il 10% di quello che dici chi gira elettrico in india è più inquinante e retrogrado di chi gira a benzina, è paradossale ma da loro è meglio che non aumenti il consumo di energia elettrica…

    • I gran bast…i dei dirigenti delle suddette società pubbliche, pur da vivere come nababbi (stipendi menageriali da fame) , se ne fregano di chi poi usa i servizi pagati dall’UE in primis e dall’Italia poi. Devono ottenere risultati, poco importa che l’ambiente non trovi giovamento. (Poche elettriche + termiche di massa = sconvolgimento climatico) A loro alla fine dell’anno interessano “gli sghei”, altrimenti come giustificherebbero i loro stipendi. E voi ancora a chiedervi perché l’energia in Italia costa più degli altri paesi UE. Mah!

    • che pizza ste accise !
      ancora non lo avete capito ?
      le accise vengono girate in TOTO ai sussidi degli idrocarburi ..
      anzi mi sa che va aggiunto anche dell’altro
      idrocarburi che da soli non stanno più in piedi

      “Giorgia” lo aveva detto in campagna elettorale che le avrebbe tolte ..
      ma forse gli hanno fatto un disegnino su come funziona e ha fatto marcia indietro

      confidando nella memoria da pesce rosso dei cittadini italiani

      • è male informata, la Meloni in questa campagna elettorale non ha mai promesso il taglio delle accise. Che le accise vengano girate in toto ai sussidi agli idrocarburi è un’altra cosa del tutto inventata. Lo stato dalle auto termiche incassa una montagna di soldi tra accise, IVA e bollo auto. Infatti se e quanto l’auto elettrica inizierà ad avere numeri impattanti sul bilancio pubblico troveranno il modo di recuperare le accise perse, non si preoccupi.

        • Ha ragione, lo ha “promesso” effettivamente nel 2019.

          Meloni nel programma elettorale ultimo ha scritto:
          «Sterilizzazione delle entrate dello Stato da imposte su energia e carburanti e automatica riduzione di Iva e accise».

          Utilizzando il termine “Sterilizzazione” e “riduzione” per confondere le acque a suo piacimento e poter affermare che non aveva promesso di tagliarle.

          Ma non ha sterilizzato (chissà cosa vuol dire) né tantomeno ridotto nulla.

          Beh, ma ci possiamo consolare con gli incentiv… Ah no sono insufficienti e ridicoli?

    • Ma scusa… Mi sembra dall’articolo che ha noleggiato una Tesla e non ha accesso agli sconti o offerte dedicate, a quanto dichiara l’imprenditore. Che fai? Chiedi scusa per lo sberleffo del tuo commento? O gli utenti elettrificati sono esenti?

      • Non è come dici, il lettore ha la Tesla da un anno e ci ha fatto 40’000 km, non l’ha noleggiata solo per in giorno, quindi ha un account Tesla grazie al quale ha l’addebito diretto per le ricariche plug&charge presso i Supercharger, quello che dovrebbe fare il lettore durante i suoi frequenti viaggi, come giustamente suggerito da molti. Forse così è più chiaro e facile da comprendere come sia semplice, conveniente e soprattutto sostenibile guidare quotidianamente un’auto elettrica.

        • pensa che alcuni “teslari” non sanno che ogni charger ha una tariffa diversa, basta selezionarli sull’app e vedi la tariffa, e tante volte varia di 15/18 cent al kwh , ma lo so io che non ho una tesla e che mi piace informarmi, non chi si affida al navigatore che ti porta al più comodo per il viaggio.

      • Ma scusa… che imprenditore è quello che “viaggio molto in autostrada con l’elettrica”, ma non verifica che, con il pass da 9,99 €/mese, ha acceso alle tariffe riservate ai possessori di Tesla?

        • Hmm, onestamente andrebbe verificato, ma credo proprio che il noleggio tesla dia accesso DIRETTO alla ricarica nei supercharger, senza pagare la quota mensile. È così per il leasing, perché non dovrebbe esserlo per il noleggio?
          Io ho il leasing e non devo pagare i 9 euro, è incluso, è un servizio tesla.

          • l’abbonamento per i suc è solo per chi NON HA UNA TESLA!

            chi ha una tesla non ha bisogno di nessun abbonamento per caricare ai Super Charger Tesla

  15. non stà scritto da nessuna parte che l’elettrico debba essere più economico del benzina… non sta scritto da nessuna parte che tu debba acquistare una vettura nuova… nessuno ti punta una pistola alla testa per acquistare una elettrica… etc..etc…etc…

    • Verissimo… l’ unica cosa che è scritta… è che non inquinano l’aria dove circoli… .ma è solo una questione di salute .. a chi frega qualcosa?

    • Sta scritto che devi comprare un elettrica da qui al 2035 perché i parametri per euro 7 prevedono questo se sei un utente medio. Allo stato attuale, poi cambierà qualcosa.

      • Euro 7 che dopo piagnistei delle case europee è stato “sterilizzato” a ben più modesti valori simil-Euro6..
        causa manifesta incapacità di raggiungere coi motori termici quel risultato (ricordo perfettamente le tematiche di qualche anno fa…quando ancora Tesla e cinesi non venivano neppure presi in considerazione).

        L’ unica strada trovata per mantenere in vita i motori termici è…renderli un po’ elettrici !
        ( eREV, plug-in, full-hybrid…sempre con batterie e 2 o più motori Elettrici..come le BEV 🤣)

  16. Boh, io ho da tre anni una Hyundai Kona, da Milano sono andato a Padova, Bormio, Siena, Cervinia, Riva del garda, Brunico, Pila, mai avuto problemi di ricarica

    • bhe questo uccede a tutti gli automobilisti con delle endotermice, compreso wuelli come me che hanno.il GPL, la sola differenza che io, non potendo ricaricare a casa, ho risparmiato in tempo e denaro rispetto a ricaricare in DC (AC vicine casa per ticaricare la notte non ne ho manco mezza)

    • Sono d’accordo. Con la Tesla è così conveniente e semplice caricare presso i SuC. Aggiungo, non solo per chi ha la Tesla. Oggi chiunque può andare dai i SuC Tesla.

      Mi viene a pormi la domanda se questi articoli non sono scritti per provocare o diffondere informazione erronea.
      Veramente, non capisco perché non vada a caricare presso un SuC….bah…

  17. Comprendo che bisogna dare voce a tutti, ma ci deve essere un limite a determinate cose.
    Salerno Milano con la testa ho speso 70 euro per se non sbaglio sono più dei chilometri comunicati dal lettore.

    • Forse con i primi 432 indicati a paddone (cerchio da 18) o 391km (con cerchio da 19)
      Gratis….?!
      O attraverso altri canali…di acquisto delle ricariche.
      Perché sennò non mi trovo proprio…

      • Ho una normale id4 77kwh, dalla provincia di Brescia a Stoccarda (635 km) ho caricato solo al Gottardo ( 23€ 37kwh in 18 minuti ), e sono arrivato con oltre il 30% , ho ricaricato prima di tornare con altri 18€ … quindi spesa totale pieno/pieno 635 km €41.
        Io posso partire al 100% gratis grazie ai pannelli , per benzina o gasolio non si può fare una buca in giardino e rifornirsi….

        • Ogni volta che qualcuno scrive che ha caricato l’auto con i pannelli solari a un petroliere viene un attacco di cuore!?

          • Per quello hanno vietato il fotovoltaico a terra! Bastavano CER con partecipazione popolare (500-600 €/KWp) e prese a bassa potenza nei parcheggi (quindi ricarica gratis quando c’è il sole). Io ho fatto 55000 Km quasi tutto da fotovoltaico e non ho speso praticamente niente per il “carburante”.

        • beato te che abiti nella villetta.
          sappi che in Italia ci sono anche i “poveVy” (oddio, che oVVoVe!) che abitano nei “palazzoni” (hai presente una roba tipo “Le Vele di Scampia”) che se mettono il FV sul tetto ci accendono a malapena le luci dei citofoni.

          • Guarda che vi dovete mettere in testa che I pannelli non li dovete per forza avere sul tetto, la corrente che usa ora viene dal suo tetto o da lontano?

  18. Spesso viene preso come esempio di paradiso delle BEV in Europa la Norvegia, Norvegia che ricordiamolo bene esporta petrolio.
    Ma allora viene da chiedersi, i norvegesi sono tutti ambientalisti convinti, amanti del green e delle BEV? La risposta ovviamente è no, i norvegesi comprano le BEV perchè il GOVERNO ha semplicemente fatto si che gli “convenisse” sotto ogni aspetto.
    Con il 98% di elettricità da fonti idroelettriche i costi di ricarica sono irrisori se proporzionati allo stipendio medio di un norvegese che sta sui 3.000 euro.
    E’ stato il governo con tutto un processo a detassare le elettriche rispetto alle termiche, a fare infrastrutture di ricarica e a dare agevolazioni come:
    esenzione tassa di circolazione,
    parcheggio quasi sempre gratuito,
    Tasse ridotte per le auto elettriche aziendali,
    Pedaggi ridotti e/o gratuito, o sconti del 50% per il trasporto su traghetto.
    circolazione sulle corsie preferenziali di autobus e taxi con un passeggero.
    Oggi diverse di queste agevolazioni stanno diminuendo perchè anche per la piccola e ricca Norvegia avevano un costonon sostenibile all’infinto ma l’obiettivo di avere la maggioranza del parco circolante a zero emissioni e ormai quasi vicino.
    Cosa fa capire questo? Che se l’UE non si impegna veramente con misure di sovvenzione e politiche industriali per raggiungere gli obbiettivi invece di scaricare i propri fallimenti burocratici sull’industria e i cittadini, il 2035 non porterà a nulla.
    La transizione ecologica ha un costo, se il parlamento europeo è in grado di assumerlo si può fare, altrimenti parlare di green e pretendere di farlo con due spicci sono solo parole da burocrati puntualmente smentite dalle realtà sul territorio.
    Chiaramente è impensabile che paesi come l’Italia, ma non solo, con 60M di persone possano applicare questo modello se non con una politica comunitaria efficace.
    Poi anche in Norvegia si stanno ponendo il problema delle batterie ma questo è un altro discorso.

    • Al tuo discorso, uno dei pochi sensati in questo sito, aggiungo che in Norvegia è elettrificato l 87% del parco circolante di AUTO, i mezzi operatori, quali spazzaneve, camion, ruspe, escavatori… Etc… Sono ancora a combustione interna e vorrei ben vedere ad avere mezzi che a – 30 si fermano dopo 30 minuti di lavoro.
      Però non gliene frega niente di vendere il petrolio agli altri ed inquinare nello stesso modo… Come nel resto del mondo hanno interesse a far quadrare i conti ed in questo caso non inquinare dentro le città. Non sono santi e non sono ecologisti… Ma ce li fanno credere.

      • Ma il petrolio non serve solo a produrre carburanti da bruciare, che inquinano. Non ha alcun senso quanto sostieni a proposito della Norvegia

      • Un dubbio: chi è più fesso dei due?

        A) Quello che vende petrolio agli altri ma a casa sua produce energia elettrica per il 98% con l’idroelettrico e ci rifornisce un parco auto ormai tutto elettrico.

        B) Quello che, pur avendo sole, vento, idroelettrico e anche geotermico in casa, ma non il petrolio, invece di sfruttarli per autoprodursi energia elettrica ed elettrificare il parco auto come i norvegesi, continua a tenersi un parco auto che ha costantemente bisogno del petrolio dei norvegesi (e di altri).

        Io una risposta me la sono data…

      • Domanda: per quale motivo una macchina operatrice elettrica dovrebbe fermarsi dopo soli 30 minuti a – 30ºC?
        E perché invece le auto elettriche non lo fanno?
        Non è magari che usano ancora macchine operatrici termiche semplicemente perché macchine operatrici elettriche non ce ne sono ancora?
        Chiedo per un amico norvegese… 😎

        • Nei paesi del circolo polare e in Siberia i “motori termici” non possono essere spenti se all’ aperto altrimenti si bloccano… Nei posti più “poveri” tengono accesi bracieri sotto le coppe motore.

          In Norvegia basta avere delle colonnine di ricarica (come quelle AC italiane!) per mantenere carica la batteria.. e trovare persino l’ abitacolo dell’ auto a temperatura comfort..ed i vetri meno ghiacciati…

          Son proprio scemi i norvegesi 😂

          • Partiamo dal presupposto che a temperature estreme hanno problemi tutte le tipologie di powertrain.
            Mettiamoci che la Norvegia non è la Siberia ma neanche è il Trentino e che la concentrazione della popolazione sta in città come Oslo, Bergen, ecc. dove il clima non è di – 40°C come in Lapponia.
            Va detto che le auto termiche per questi paesi con clima più rigido hanno degli accorgimenti costruttivi non presenti per quelli “normali”, idem il carburante/olio usato, quindi di problemi nel circolare i Norvegesi non ne hanno avuti anche con le termiche. E non è che prima erano più scemi e adesso sono più intelligenti perchè usano le BEV, il motivo del successo delle BEV l’ho specificato sopra.
            Ora che si voglia mistificare anche che la batteria di una BEV ha un range operativo ottimale entro certe temperature, diciamo i 21 gradi, mi sembra troppo.
            Se fuori ci sono oltre 40 gradi la batteria ne risente, se fuori ci sono -20 gradi o anche meno la batteria ne risente, tu puoi stare collegato alla colonnina quanto vuoi ma poi ci devi camminare con l’auto e l’autonomia diminuisce di molto.
            E questo non lo dico io ma diversi studi, ad esempio le statistiche Geotab.
            Poi se invece ce ne andiamo a Oymyakon dove si arriva a -71 gradi li non ti muovi ne in BEV ne in ICE ma forse con la slitta.

  19. Già lo vedo Formigli che se la ride … Piuttosto con questi prezzi sono spariti i video che parlavano della maggior efficienza dell’elettrico con la benzina che spreca energia, video in cui il costo finale per l’utente era assente o nascosto in un asterisco e che ho sempre contestato perché secondo me ai consumatori interessa in primis il tco e poi quanti km si fanno con un euro, non quanto è efficiente il motore.

    Nel frattempo un mio parente mi ha detto che sta per acquistare un X4 3000 diesel 265cv usato al posto del suo Stelvio 2200 diesel: l’acquisterebbe volentieri nuovo a prezzo pieno ma BMW ha deciso di non vendere più il diesel e lui invece quello vuole. Non sorprende che il diesel sia crollato nelle vendite del nuovo (perché non più offerto dai costruttori) ma svetta prepotentemente nelle vendite dell’usato (che in Italia costituiscono il 66% del venduto).

    Il primo che darà al mercato quello che il mercato chiede si prende il trono di spade.

    • Però Enzo, per fortuna che nel mondo c’è ancora qualcuno che al momento dell’acquisto del mercato non gli interessa molto ma gli interessa di più non inquinare mentre gira con l’auto, godendosi la guida elettrica che è molto più appagante della guida di un’auto con motore che scoppietta, che friziona, che cambia, che sgasa.

      • … è evidente che non hai mai guidato, tanto per fare qualche esempio, una Giulia Quadrifoglio Verde piuttosto che una Porsche 911 Turbo piuttosto che una Chevrolet Corvette; credo che cambieresti idea!

        • Con auto elettriche che costano la metà o un terzo di quelle da te citate, belle auto che conosco avendo la patente ahimè da quasi 40 anni, hai un maggiore appagamento alla guida godendo naturalmente anche del maggior comfort dovuto evidentemente alla silenziosità, alla coppia massima istantanea, al baricentro ribassato per esempio; e poi la guida one pedal vince a mani basse 10 a 0.

        • Sono divertentissime auto da usare ogni tanto…
          Per girare tutti i giorni…non servono…non sono indispensabili… È solo ego.

        • E si vede che tu non hai mai provato una Tesla dual motor o una Porsche Taycan o altre decine di vetture elettriche con cui devi appoggiare la testa al poggiatesta per non rischiare il colpo di frusta in accelerazione, si parla di 2,4/3 secondi da 0a 100km/h, nessuna di quelle citate starebbe dietro ad una elettrica sportiva… e non tiriamo fuori quanti km farebbe la batteria perchè una sportiva a benzina tirata al limite non fa più di 3/4 km al litro

          • …ma per carità! Mica si guida soltanto accelerando!
            Il fascino non appartiene alle EV ma alle vere automobili!

      • c’è anche chi va in bici o a piedi che è molto più appagante della guida di un’auto che è ferma nel traffico, non accede alla ztl, non riesce a trovare parcheggio e non ti tiene in forma fisica. Per fortuna non siamo tutti uguali a questo mondo

      • E così tramonta il sogno di avere un parco circolante elettrico e mi viene da ridere perché quando lo dicevo io che la plugin non la ricarico perché non conviene sono stato quasi insultato da voi illuminati green…. ma dove volete che vada la gente con auto del genere? Devi fare un viaggio e sei schiavo dell’auto, dei suoi tempi e delle colonnine, è capitato anche a me di aver fretta e la colonnina non funzionava, e se funziona poi a fine carica non si blocca e devi chiamare l’assistenza e tu devi andare perché hai un appuntamento e dulcis in fundo con le tariffe attuali mi conviene viaggiare a benzina con un’auto da 240cv piuttosto che andare in elettrico…. una follia! Qualcuno pagherà per queste imposizioni assurde visto che al momento chi paga sono i dipendenti e le aziende del settore automotive europee e i clienti che si trovano auto care ed inutilizzabili!

        • Non le sembra strano che il funerale all’auto elettrica, che lei si sta affrettando a fare, sia soltanto in Italia, grazie a tariffe marziane che sono un misto di cattiva pianificazione e volontà politica!?

    • Beh, è comunque vero che i motori a benzina sprecano energia.
      Ma è anche vero che alle colonnine vendono la corrente a prezzi da strozzinaggio.
      Giusto per intenderci: un litro di benzina contiene energia per 9,6 kWh.
      Alla colonnina il KWh te lo vendono dai 0,42 ai 0,90 €.

      Quindi 9,6 kWh costano:
      – tra gli 1,65 e gli 1,80 € alla pompa di benzina;
      – tra i 4,03 e gli 8,64 € alla colonnina.

      A questi prezzi, ad avere un motore a benzina abbastanza efficiente (basta l’efficienza attorno al 40% dei motori moderni), che muove un’auto dimensionata il giusto, è meglio muoversi a benzina.

        • Stiamo… ce l’ha piazzati qualcuno, non li abbiamo certamente scelti noi. Ma chi li ha piazzati lì durerà in eterno? No, perché quando le cose inizieranno a prendere una brutta piega, oppure quando arriverà un po’ di concorrenza…

      • Il calcolo 9,6 kWh = 1,7€ per benzina e sempre 9,6 kWh = 4,4€ ad un SUC Tesla per esempio non regge. I senza fatica con 1lt di benzina ed una fullhibrid (Kia Niro) si possono percorrere 25km/lt ovvero 0,068€/km. Con una elettrica che consuma 0,15kWh/km sempre ai SUC spenderebbe 0,68€/km (ho ipotizzato costo a 0,45€/kWh). Il costo deve essere rapportato ai km percorsi a mio modesto parere.

        • Certo, alla fine al cliente finale interessa sapere quanto gli costa percorrere il km., ma ragionando così si introducono migliaia di variabili: c’è l’endotermica che fa i 10 km con un litro, c’è quella che ne percorre 30; così come c’è l’elettrica accreditata per un consumo di 0,12 kWh/km, e quella che ne usa 0,20.

          E poi ci sono da aggiungere stile di guida, pesantezza del piede, ecc…

          È per questo che continuo a pensare che il mio discorso regga: trovo molto più coretto vedere a quanto i gestori mi vendono lo stesso quantitativo di energia, per poi fare i miei ragionamenti sul veicolo più efficiente a me accessibile.

          • Okay, allora devi rapportare il tutto all’efficienza di un ICE (seppur ibrido) e questa non arriva al 40%. Ma spesso che sia così avremo che alla fine stiamo su 0,45€/kWh = (1,7€/ (9,6kWh*40%)) per un termico e guarda caso ai SUC il costo a kWh è lo stesso

        • Perché i motori endotermici sprecano più energia di quanta invece ne sfruttano.
          Ma basta un motore a benzina moderno, più efficiente, che faccia al litro 25-30 km, affinché la benzina diventi economicamente vantaggiosa rispetto alla ricarica alla colonnina.

  20. Sulla situazione vergognosa dei costi di ricarica concordo. L’affermazione però mi sembra una provocazione o voglio sperare sia così. Per chi ha una Tesla i SuC sono la miglior risorsa per combattere il caro colonnine, quella e la ricarica a casa. Infatti quando ho scelto di passare all’’elettrico questa estate ho scelto un Tesla anche per i SuC e mai mi sarei sognata di fare questo passo senza un box in cui ricaricare.

    • Bravissimo. Concordo in pieno .
      Oggi comprare una BEV con i costi di ricarica fuori circuito Tesla e senza Box è pura follia

      • Non è così.. Magari è complicato dalle numerose App..che spuntano di continuo con l’ offerta migliore… magari bisogna studiare un po’.
        Ma rispetto al termico ci sono grandi vantaggi di minori spese nel tempo…
        che in gran parte dei casi compensano qualche ricarica a prezzi folli.

  21. Più passa il tempo, è più sono convinto di NON comprare un EV, costi d’acquisto più cari, gestione stessa dell’ auto assurdamente complicata, non ultimo i costi di esercizio, mi tengo stretta la mia termica.

      • Ogni suo commento è l’apoteosi della spocchiosità senza aggiungere una minima chiosa costruttiva… Forse anche dei suoi commenti non interessa niente a nessuno e si regoli di conseguenza…

        • Il resto del suo commento è la solita minestra stantia letta già mille volte. Ragion per cui, essendo l’amministratore del blog, ho tutto il diritto di decidere cosa interessi o no dei miei e dei suoi commenti. Quindi si regoli lei di conseguenza. Può accomodarsi altrove.

          • vedo che in questo forum la democrazia regna sovrana…🤣🤣🤣 solo i like sono ben accolti
            Ma forse ha ragione lei … conviene andarsene ragionare qua è spesso assolutamente impossibile…

          • magari cercare di capire le ragioni altrui potrebbe aiutare chi ne capisce di meno a cambiare idea.
            Forse era questa l’idea originale del blog: fare proselitismo aiutando chi ne capisce di meno.
            Ed invece è diventato un blog in cui vi date pacche sulle spalle e ridete di chi non capisce?

          • Se quelli come lei capissero le nostre ragioni la pianterebbero di venire qui solo a far caciara. E dovremmo provare a convincervi? Ci faccia il piacere…

      • Lei però dovrebbe accettare le opinioni di tutti, soprattutto se espresse in maniera civile. Si chiama democrazia, che le piaccia oppure no

        • La democrazia non c’entra nulla: non siamo in Parlamento, siamo in casa nostra. Giudichiamo noi se i nostri ospiti meritano di frequentarci o cercano visibilità per disinformare e seminare zizzania.

    • Non capisco che cosa fa a seguire questo blog che non ha niente da vedere con l’endotermico così tanto amato da lei.
      Ci sarà un motivo che mi piacerebbe capire.

    • Scrivere che qualcosa non si farà mai è poco saggio.. c’è molto poca considerazione della storia..delle vicende che ci hanno portato a certi stili di vita ..di tecnologie adottate..
      Non abbiamo più lo scaldino nel letto…la stufa a legna…i lumi a petrolio…
      Negli anni ci siamo abituati a tanti nuovi dispositivi…orologi elettrici e calcolatrici. registratori.. CD e PC. Ora smartphone con 1000 App che si aggiornano continuamente ..

      Comunque su questo blog noi “ospiti in chat” cerchiamo di condividere esperienze e soprattutto Soluzioni…
      Io ho imparato molto in questi anni (pur essendo del settore automotive)..e difatti, dopo 7 consecutive a gasolio) mi trovo benissimo con la BEV…

      Non la.potrei consigliare a tutti.. così come in precedenza Non consigliavo a tutti le Diesel o le vetture a GPL o Metano…

      Però le persone che possono prenderle con grande soddisfazione sono tantissime. E avrebbero bene a tutti (per l’ ambiente…prima che scattino blocchi al traffico termico.. riduzioni di uso Caldaia o climatizzatore in casa e posti di lavoro…
      prima che troope tempeste ed alluvioni ci mettano definitivamente in ginocchio.

      E comunque.. questo blog non serve a fare “la conta” di chi Vuole ICE o BEV.
      È inutile scrivere “non fa per me”.. non aiuta nessuno.. anzi.

      Continui a leggere, informarsi, capire pro e contro…
      Quando magari farà anche per lei un miglioramento … sarà pronto…e magari non avrà fatto la figura di quello che ha scritto/detto “io non farò mai…” perché le persone attorno a lei hanno memoria…non solo il WEB 😉
      Saluti

      • “Continui a leggere, informarsi, capire pro e contro…”
        io continuo a leggere, ma se quando chiedo info, voialtri mi sfottete, allora mi crolla la fiducia nel genere umano.

        • “Voi altri ..”

          Io comunico ciò che penso ed ho imparato… riscontrato in tanti anni di lavoro.

          Se ha bisogno di chiarimenti su qualcosa ..io dirò ciò che so e che penso .. altri (essendo un blog .. aperto) scriveranno i loro pensieri in merito.. a volte capita che i toni non siano cordiali ed adeguati ad un confronto civile (se mi è capitato..capita o capiterà…me ne scuso fin da adesso).

    • Quando si fa un confronto bisogna avere gli strumenti giusti per decidere:
      *** costo iniziale, non è corretto paragonare una vettura elettrica da 50 o 60 mila euro con la panda da 18 mila o la polo da 24, ma con una dello stesso segmento (bmw , mercedes o altro ) che ha un costo molto simile se non superiore;
      *** gestione complicata… se hai la spina normale shuko in box e fai meno di 200 km al giorno ( mi sembra che in Italia non ci siano così tanti rappresentanti da 50 km al giorno), le colonnine le vedi solo quando vai in vacanza e l’auto è sempre piena alla mattina già calda o fredda in base alle stagioni;
      *** costi di esercizio… i tagliandi non esistono, ogni 2/3 anni si cambiano i filtri abitacolo con 80/90 € ,la spesa con ricarica a casa si aggira sui 3 € x 100 km…
      *** tieniti ben stretta la termica, voglio vederti tra qualche mese con i blocchi del traffico per l’inquinamento a sgomitare per l’autobus o il treno visto che il tuo mezzo starà in garage ad aspettarti…

      • Questa storia della media del pollo sui km giornalieri procapite non si puo piu sentire ( allora visto la media stipendi da 22000 euro poveri non ne esistono) , state paragonando , mediando i miei con quelli di mio padre che ha 90 anni o quelli di mia madre che ha la.patente ma non guida da 10 anni
        Riguardo la banalità del caldo freddo la mattina basta una buona auto moderna per avviare questi sistemi via app direttamente da casa
        Infine il blocco auto , qui si vede chi vive in altro mondo, al di là che basta pagare e hai un tot di km disponibili , poi questo blocco non si applica alle arterie ma solo nelle citta e in fine se anziche stare seduti in poltrona guidaste veramente come il sottoscritto, vi rendereste conto che alle persone di questo blocco frega niente e altrettanto niente interessa fare controlli se non quei pochi nei centri città che servono ai TGregionali

        • La sua auto moderna a benzina o gasolio il preriscaldamento o raffreddamento non lo puó fare in garage ma solo all’aperto, ed all’aperto è in contravvenzione, se lo ricordi.

  22. L’ elettrico non è per tutti: l’ho visto scritto qui decine di volte ed è vero. Non sono un vecchietto, ma leggere di App e di frasi tecniche relative ai rifornimenti di ricarica mi confonde abbastanza: figuriamoci a un vecchietto vero. Così si vorrebbe sostituire il termico? Dovrei comprare una elettrica con costi non accessibili per poi impazzire per una ricarica? Non mi esprimo in termini assoluti, ma così non si può fare. Non credo che durerà molto questo fenomeno.

    • Come sempre, è la solita storia: l’auto elettrica non è per tutti.

      Va bene per chi ha un posto privato dove ricaricare (anche senza fotovoltaico: il prezzo della corrente elettricadomestica comunque è conveniente).
      Idem, se non meglio, per chi ha una postazione di ricarica al lavoro (so che qualche datore di lavoro la offre, anche se io non ne ho ancora viste).
      Va bene anche per chi ha una endotermica dagli alti consumi, vuoi per l’alta cilindrata, vuoi per un motore di vecchia concezione: passando all’elettrico può vedere grossi risparmi nel rifornimento.

      Per tutti gli altri, soprattutto quando hanno un’auto dai consumi molto bassi (perché l’auto è piccola e leggera, o perché è ibrida, oppure per entrambe le ragioni, tipo Yaris), l’auto elettrica può diventare troppo onerosa economicamente.

    • Non tutti i vecchietti 🧓sono rincoglioniti…
      Magari sono in pensione…ma persone capaci ed istruite ..anche ex ingegneri.. ex tecnici.. ex programmatori di SW …

      Posso garantire dopo decenni di concessionarie che il fattore “età” non conta ..
      Conta il fatto di imparare a gestire cose nuove.

      Mia madre ultraottantenne ha imparato ad usare (molto !) felicemente fornelli a induzione (niente gas in cucina !!) e fornetto a microonde (tolto il vecchio forno a resistenze).

      Ha imparato l’ uso dello smartphone…della messaggistica…della posta elettronica e pure la PEC..lei che è andata in pensione Prima di avere il PC sulla scrivania…

      A tanta gente più giovane lei può tranquillamente dire “vecchia sono io… rincoglionito sarai tu ..”

  23. Ma vi rendete conto che i vostri non sono viaggi, ma tour delle colonnine?
    Autonomie risicate, ricerca di colonnine, continue installazioni di App. Non è il mezzo al vostro servizio ma voi a servizio del mezzo.

    • Ci sono tante persone cui piace impegnare il cervello…chi con giochi… Sport .. fantacalcio ..programmare i viaggi estivi durante l’ inverno….

      Per qualcuno non è uno sforzo programmare viaggi in base alle percorrenze del mezzo…. Io l’ ho sempre dovuto fare anche con la moto… visto che negli anni ’80 la diffusione dei distributori non era quella attuale… spesso erano i primi “automatici” che spesso non funzionavano bene…o non prendevano banconote stropicciate..

      Questione di abitudine.

  24. Buongiorno,ma comprare un elettrica non è un gesto a favore dell’ambiente? Qua si parla sempre di costi delle ricariche, incentivi,nessuno che mette in primo piano la mancanza di inquinamento.

    • In teoria sì, e sarebbe bellissimo poter parlare di auto elettriche solo a livello ecologico e climatico.
      Poi però si deve anche fare i conti con l’arrivare a fine mese.

  25. Non ho Tesla, ma fuori casa ricarico solo ai Supercharger (senza o con abbonamento mensile se ipotizzo che è un mese con più viaggi lunghi).
    Purtroppo/per fortuna, sono gli unici affidabili al 100%, i più economici, e non da ultimo con un numero di colonnine tale che non fai mai fila.

  26. Con la propria Tesla si possono, anzi si devono, usare preferibilmente i Supercharger, diffusi ovunque a distanze di sicurezza e molto convenienti (nessun abbonamento necessario). Con altre auto usare anche i Supercharger Tesla in abbonamento, oppure consultare TariffEv, in questo momento con l’operatore Repower tramite la sua app si paga “solo” 0.60 €/kWh anche alle ultra fast, tipo Free to X, SENZA ABBONAMENTO. Semplice e fattibile, pratico e conveniente. Non mollare mai, per tornare al termico poi! No grazie

  27. Ho una Kuga phev. Non ho abbonamenti a fornitori di ricarica quindi sporadicamente mi tocca usare le colonnine e il costo va da 0,7 a 0,9 €/kw…. su 11 kw sono circa 10 euro…. benzina sarebbero 6 litri circa, a 25km/l vuol dire 150km contro i 60 in elettrico.
    Se non avessi pannelli fotovoltaici e batterie di accumulo a casa sarebbe un bagno di sangue….

    • Se hai pannelli fotovoltaici e batterie, e una casa in cui poter caricare, direi che il bagno di sangue è aver preso una phev che costa come una Model 3!

      Ma chi ve lo fa fare?

      • Se usasse correttamente la phev…in elettrico per gran parte degli spostamenti… risparmierebbe tanti soldi da fregarsene delle poche volte che ricarica a tariffe 0.90….

        Secondo me è come gran parte di quelli che prendono Plug-in e non ricarica perché… è scomodo… Poi così hanno una Hybrid azzoppata dal quintale di batterie che si porta comunque dietro…
        E che costa più di una termica pura per manutenzione…visto che ci sono operazioni specifiche per la parte elettrificata ..

  28. Il costo infrastrutturale è altissimo così come la gestione, costi scaricati su tutti le utenze elettriche.Il costo kw applicato ora è ancora largamente in perdita e non remunera il capitale investito. Gli incentivi sono soldi presi da chi non può permettersi l’acquisto di una nuova auto. È ora che l’elettrico dimostri finalmente che è in grado di camminare con le proprie gambe.

    • Dario io non ne sarei così certo se a un euro a kW ci rimettono , poverini, quelli di Tesla cosa dovrebbero fare ,spararsi.

      • Dipende da quanti kWh eroga ogni anno un colonnina. Installarla e mantenerla funzionanti costa caro: se fattura zero è tutta in perdita, qualunque sia la tariffa.

        • Tanti anni fa ho avuto diversi problemi con i distributori…son rimasto fermo con la moto diverse volte…
          Quando perché Non erogava benzina Ma si era preso i soldi (e non c’ era nessun addetto cui chiedere aiuto)
          Quando Non prendeva le banconote (e non c’ era nessuno per cambiarle..o talvolta aspettare ore perché si fermasse qualcuno a cambiar banconote con taglio accettato)
          Una volta perché mi ha erogato carburante Molto sporco e la moto si è bloccata tra stradine di montagna lontano da paesini ..
          Poi ci sono tutte le esperienze professionali di auto di clienti arrivate in officina col carroattrezzi..per carburante sbagliato, sporco.. ed anche blocchi di catalizzatori e FIltri Antiparticolato.

          Non è che le carenze di corretta gestione dei distributori ci han fatto tornare alle carrozze a cavallo.

          Le colonnine vanno aumentate (visto che specialmente le AC sono infinitamente facili da installare ovunque…basta non siano in posti poi chiusi all’ accesso.

          E per avere i soldi per la manutenzione.. basta Non rubare…8 volte il PUN..dai !

          • Le colonnine lente vanno installate dove realmente servono (evitare posti ameni e piazze di paese grazie), e soprattutto non dai soliti noti ma da operatori con business plan ragionati.

          • Infatti…io auspicherei addirittura iniziative private.. qualcuno che possiede (o affitta) un capannone o area parcheggio sfitto e lo riempie di WB… così chi lavora o abita in zona ha un riferimento…
            Al momento di operatori che si muovono come Tesla coi suoi SUC però non ne vedo …(e purtroppo mi pare che pure Tesla non stia incrementando quanto servirebbe qui in Italia…)

          • È difficile investire in un Paese che ha idee confuse sulla diffusione delle rinnovabili e che ha dimostrato di non essere BEV friendly. Io aspetterei l’arrivo di un Governo un po’ più illuminato

          • Non credo basti cambiare governo per cambiare la mentalità nazionale.. soprattutto visto che è una eccezione quando il governo in carica arriva a fine mandato.
            Gli investitori stranieri poi attendono che recuperiamo il divario sul costo dell’ energia… sulla semplificazione delle procedure…il rilascio di autorizzazioni…

          • Concordo, non basta cambiare Governo. Ma questo oltre agli annosi problemi italici sta mettendo i bastoni fra le ruote a qualsiasi tentativo di transizione dai fossili, quindi se di fortuna ne arrivasse uno un po’ più illuminato probabilmente per molti non sarebbe così impossibile comprare un’auto elettrica.

          • Per fare arrivare un governo illuminato qui in Italia o in Europa… servono gli elettori illuminati (non a petrolio 😂)

            Non ho ancora capito quante tragedie (tra inondazioni, siccità estive, trombe d’aria, grandinate devastanti etc) dovranno ancora capitare in Italia per farlo capire agli italiani..che è urgentissimo (quelle all’ estero ci sono tutti i giorni…ma non fregano niente a nessuno… mai sentito 1 solo commento sul disastro in Vietnam o in altre parti del mondo).

            Quando poi …tra pochi mesi… cominceranno ad arrivare raffiche di lettere di licenziamento (o SMS.. c’è chi fa così…) perché molte aziende chiudono per eccessivo costi energetici (come A.T. di Terni ed altre)…forse capiranno…forse ..che il problema del costo energia ( autoprodotra e pulita) NON è un desiderio elitario di “noi snob” con la BEV…

            È pura sopravvivenza…fisica ed economica.

  29. Basta la frase “Enel X e Eni Be Charge, entrambi controllati dallo Stato” per capire un po’ di cose.
    Questa dinamica sarà ancora per un po’ l’arma perfetta per disincentivare l’acquisto di una elettrica. Non si vuole e non si farà nulla per cambiare la situazione.

    Se ti basta quello che ricarichi a casa bene, altrimenti sono affari tuoi. Bel modo direi.

  30. Serve semplificare e attivare le colonnine con la carta di credito, senza passare dalle app. Come con la benzina, poi giustamente se il prezzo delle
    Ricariche diventa una giungla è normale che uno si fa due conti e comincia a riflettere : questo è un paese che vuole tornare ai cavalli, servono ditte per produrre diligenze, calessi, bighe da corsa con 4 cavalli. Tocca rendersene conto..

    • Però il pagamento con la carta di credito a me non va, io alla colonnina preferisco poter scegliere quale operatore utilizzare a dipendenza del costo che mi propone, cosa che non ho mai potuto fare in 33 anni di rifornimenti di carburante. Viva le rfid, viva le app, viva il plug&charge (tipo la Tesla).

      • Peccato che quello che preferisci tu è il sistema più complicato e che allontana dell’elettrico una grande fetta della popolazione.

        • Sinceramente non vedo cosa ci sia di complicato nell’uso del plug&charge (staccare la spina dalla colonnina ed attaccarla al connettore dell’auto, stop. A fine ricarica staccare la spina dal connettore dell’auto e riattaccarla alla colonnina, stop) o della card rfid (semplice passaggio della card davanti al lettore per avviare ed arrestare la ricarica) o delle stesse app in un epoca in cui tutti utilizziamo decine e decine di app per svariati motivi o interessi. Non vedo complicazioni perché in effetti non ce ne sono

  31. Basta usare i Supercharger che hanno prezzi assolutamente onesti e direttamente collegati al reale andamento del costo dell’energia – infatti sono praticamente gli unici che nel tempo hanno avuto sia aumenti che ribassi.

    Ritocchi verso il basso dei prezzi degli altri operatori credo non si siano invece MAI visti.

      • Come si vede che hai zero esperienza pratica di elettriche Enzo!

        Il Supercharger sotto casa non serve a nessuno (io non ce l’ho).
        E i supercharger (non tutti ma moltissimi) li possono usare anche quelli senza Tesla.

        • Mi sa che la mia presa carica anteriore destra ed il cavo corto dei SUC mi renda parecchio complicato ricaricare lì…😔 però l’ App Tesla l’ ho anche io…

          • Se hai la presa nell’anteriore destro sei a posto: basta entrare con il muso e sei nelle condizioni perfette.

            In ogni caso nei Supercharger (tranne giorni/momenti particolari) c’è sempre parecchio spazio, quindi anche occupare temporaneamente due stalli non è la fine del mondo. Basta non aspettarsi di poterlo fare senza un minimo di cautela a ferragosto.

          • Grazie…non ne ho vicino casa..e non ho mai provato… anche se prima o poi penso mi capiterà di trovarne uno nelle gite …

            In attesa di una Model 2…

            Ciao.. grazie ancora 👋

  32. Ma con una Tesla non potrebbe far affidamento piu’ spesso sui Supercharger – che hanno prezzi piu’ competitivi e non necessitano App?

    In ogni caso, ci sono ancora casi in cui dal punto di vista di costi e di praticita’ le elettriche sono in svantaggio: chi fa lunghe tratte giornaliere e non ha possibilita’ di ricariche (lente, a basso costo) nelle fermate lunghe, puo’ trovarsi in situazioni in cui le termiche sono piu’ comode. C’e’ poco da dire.
    Sono casi mooolto specifici, ma 40K/anno non sono pochi e mi sembra che questa persona e’ precisamente in uno di questi scenari.

    • Sì chiaro. La stranezza ovviamente non è che sia in uno scenario di quel tipo ma che quando ha comprato l’auto aveva fatto le valutazioni sul prezzo di ricarica e per lui era conveniente. Poi c’è stato il ribaltone e la politica dei due player principali di alzare i prezzi anche a scapito della possibilità di avere più clienti in futuro. Poi magari tra un po’ cambia il vento e i prezzi scendono di nuovo. Il problema principale è che con i prezzi sull’ottovolante la mobilità elettrica è disincentivata e non si riuscirà a ridurre le emissioni.
      Altra cosa strana è che il problema sembra essere soprattutto italiano, perché in altri paesi i prezzi di ricarica non sono così alti.

  33. Freshmile non funziona a dovere, Wroom in roaming su enelx non è più conveniente ( disinstallata subito), Electroverse ha rimodulato per via dei costi del roaming, Northe non opera più con F2X e ha aumentato le tariffe su Becharge e EnelX (guarda caso…). Io sono arrivato alla conclusione che i 2 gestori italiani, che stabiliscono anche il prezzo del kwh per i roaming, stanno veicolando il mercato forti delle loro posizioni, e mi sembra strano che l’Antitrust non se ne sia ancora occupata.
    Fortunatamente ci sono i Supercharger di Tesla a circa 0.45€ al kwh!

  34. Scusate se mi intrometto ma qualcosa non mi torna…una ricarica supercharger da zero al 100% costa 35 euro circa e ci si fanno 350 km con una standard range e 420 con una long range. Per arrivare a fare 65 euro per 350 km e 4 soste…mah…personalmente con la vecchia 3 lr a velocità andanti (140-150) facevo appunto 450 km di autostrada reali. Poi, concordo sulla necessità di una class action o comunque un’azione collettiva perchè siamo gli unici in Europa ad avere mille applicazioni e mille tariffe sul territorio

    • Le azioni collettive non possono decidere il prezzo di un bene di un’azienda in un’economia di libero mercato come la nostra. Ma credo che neanche in Vietnam sia possibile una cosa del genere. Diverso se vi fosse un trust, un cartello o una posizione dominante, ma serve un’inchiesta da parte delle autorità competenti, non una azione collettiva.

    • Cristiano, con la cifra da te menzionata ci fai quasi due ricariche complete. Quindi se rifai i calcoli ti viene fuori il grande risparmio che si ha nell’usare i Supercharger. E ci giri tutta l’Europa tranquillamente. No stress, tanto godimento, zero inquinamento. Con qualsiasi modello elettrico.

  35. Finalmente ,NON SI PUÒ CONTINUARE COSÌ. 100 punti a vaielettrico cambiare opinione in certe situazioni è un buon sintomo di intelligenza siete stati strenui sostenitori e non solo voi ma moltissimi vostri lettori e commentatori di questa insostenibile situazione, bravi ,avete tutta la mia approvazione , nonostante le critiche che ho e abbiamo ricevuto nel corso di questi mesi.👍👍👍👏👏👏

  36. Purtroppo l’esperienza dell’ Arc. Iacomini è la tragica realtà. In Italia la ricarica è sempre una lotteria: non servirebbero autonomie da 1000 km se ci fosse certezza di potere caricare ovunque e a prezzi normali. 65€ per 350 km, abbiate pazienza se mi ripeto sempre ma con la benzina spendo poco più della metà. E senza impazzire. Con una disposizione oculata detto punti di ricarica e prezzi onesti non servirebbero incentivi per le bev

    • “Con una disposizione oculata detto punti di ricarica e prezzi onesti non servirebbero incentivi per le bev” : mai detto meglio !

      Ma non viene anche a te il sospetto che, a parte certe complessità, ci sia proprio un certo “impegno” per non far funzionare il settore, a costo di mandarlo in perdita?

      l’Arch. Enrico Iacomini poi è vittima due volte.. nel suo personale modo di viaggiare e pure nel suo (eroico ? ) tentativo di portare avanti la sua attività commerciale proprio nella vendita e gestione di punti di ricarica … e tutti i suoi potenziali dipendenti, fornitori e clienti ne seguono il destino.

    • “non servirebbero autonomie da 1000 km se ci fosse certezza di potere caricare ovunque e a prezzi normali. ”
      Hai descritto i supercharger…
      che non capisco perchè l’arch non possa usare, magari con abbonamento

    • Non è così. 350 km con la tesla li fai quasi senza ricaricare. Io con 65euro ho fatto torino napoli in peugeot e208 e sono 900km.

    • Bastava che usasse i Supercharger (o un abbonamento Ionity anche se le colonnine sono meno affidabili) e avrebbe risparmiato molto.
      Con 65€ faccio quasi 1.000 km con la mia elettrica, autostrada compresa.
      Poi c’è qualcosa che non quadra nelle 4 soste per fare 350 km, manco fosse una Twingo.

    • con 65 € caricati in 20 minuti al prezzo pieno senza abbonamenti alla colonnina superveloce ci fai circa 400 km… a quella lenta in prossimità di casa lasciandola qualche ora attaccata spenderesti 44 €… se usi la shuko in garage ne spenderesti 13/15 di Euro, ognuno vede il problema dove il problema non c’è !!
      Il tuo telefonino da o a 100 impiega 2 ore a caricarsi ? se arrivi in ufficio con il 70/80 % di batteria e lo attacchi alla presa impiega 10 minuti a caricarsi? la stessa cosa è l’auto elettrica, non la carichi mai da 0 a 100, ma da 65/70% a 100 % ( o 80% in base al modello delle batterie) e in 2 ore è stracarica…

  37. Caro vai elettrico, continuate a dire e consigliare, ma non si può aprire una “class action” tramite voi con raccolta di firme nazionali x costringere chi gestisce il tutto ad un operato più rispettoso in termini economici, il che ci starebbe tutto??

    • Sarebbe meglio un esposto all’antitrust visto che è nato per evitare questi comportamenti ma forse il governo è felice così e lo tiene buono.

    • Ma come si fa a fare 4 ricariche per 350 km e spendere 65 euro????? Con la tesla???? Io con la model y faccio 350km per andare in puglia (caricando alle freetox menzionate, mai un problema) e basta integrare un po di energia per arrivare a destinazione. 1 ricarica parziale per 350 km bastano e avanzano. La settimana scorsa ho fatto Torino – Napoli con la peugeot e208, 6 ricariche, 900km, 65 euro!!!

      • Io ho fatto Prato – Matera, 750 km, con un pieno alla C5Aircorss a benzina. 90 euro di carburante in meno di 2 minuti e 7 ore e mezzo di viaggio, cioè non mi sono mai fermato… Per ora ci metto meno tempo e mi costa molto meno di qualsiasi altro mezzo, treno compreso…
        Se l’auto fosse a gasolio spenderei ancora meno, ma siccome costava 5000 euro in più, e il gasolio non è che lo regalano, con il differenziale tra benzina e gasolio ci vado avanti 5-6 anni a 20000km all’anno… e fra 5 anni cambio auto…
        Purtroppo è triste dirlo, ma si passerà da una fonte energetica ad un’altra, solo quando questa diventerà più conveniente davvero, ed è già successo alla legna a favore del carbone, al carbone quando si è passati al petrolio e suoi derivati, e accadrà pure per all’elettrico, ma quando l’auto elettrica costerà quanto quella a benzina e l’elettricità meno della benzina a parità di prestazioni e reperibilità.
        Ricordiamoci inoltre, che in Italia la benzina si paga il triplo che negli USA e il costo del petrolio è tenuto artificialmente alto a 80 dollari al barile, quando potrebbe essere venduto anche a 15-20, senza intaccare i guadagni degli sceicchi!
        Le leggi del mercato purtroppo sono note da secoli, e quando i consumi di un bene calano, presto caleranno anche i costi; ed è quello che tristemente (per qualcuno) accadrà a breve anche ai carburanti endotermici.
        Io ho paura che l’unico modo per venirne fuori, sarà “accendere” qualche centrale nucleare qua e là.

        • Le leggi di mercato riguardano anche l’offerta. Il petrolio a 15-20 dollari non lo vedrà mai più. Non perché il prezzo sia tenuto artificialmente alto, ma perché stanno esaurendosi i giacimenti “comodi” e gran parte della domanda è coperta da greggio estratto con metodi non convenzionali come il fracking, i fanghi bituminosi o le acque profonde. Con costi di estrazione più che tripli.

          • Avrei anche da suggerire un impressionante servizio letto ieri su Reuters… a proposito degli effetti secondari dell’ estrazione di idrocarburi…

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