(Le immagini sono tratte dal sito internet di Fastned).
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Con le ricariche perdi soldi? Non per Fastned, uno dei più importanti operatori europei del settore, che chiude un bilancio positivo per il 2°anno consecutivo.
Colonnine ad alta potenza in 7 Paesi europei (dal 2025 anche in Italia)
Premessa: Fastned ha un grande vantaggio, quello di essere nata e cresciuta in un mercato come i Paesi Bassi in cui le auto elettriche si vendono alla grande.
E ha il merito di avere impostato una crescita graduale: al momento ha 346 charging locations ad alta potenza (con 2.109 colonnine) in 7 Paesi, con altre 200 già pianificate. E con l’obbiettivo di arrivare a mille entro il 2030. Le sessioni di ricarica sono aumentate del 35% a 5 milioni nel 2024 (+35%), con 140 GWh di energia rinnovabile (+41%).
E continua la graduale espansione in tutta Europa: 44 stazioni in Francia, 42 in Germania, 36 in Belgio, 30 nel Regno Unito, 10 in Svizzera… Quest’anno sarà la volta di Italia e Spagna, con Polonia e Irlanda già nel mirino. Con la Alpitronic di Bolzano come fornitore privilegiato.
Con le ricariche perdi soldi? Da due anni Fastned è in positivo
Quanto al risultato, Fastned ha chiuso con un EBITDA positivo per il secondo anno consecutivo: 7,4 milioni di euro, rispetto ai 4,6 milioni del 2023. Non sono grandi margini, ma danno l’idea di un’azienda che comincia a reggersi sulle proprie gambe. Con ricavi che crescono a due cifre: l’anno scorso 86 milioni di euro (+43%). Più che raddoppiati rispetto al 2022, quando ai arrivò a 34 milioni.
Quanto al fatturato medio annuo per stazione, Fastned è salita a 270 mila euro (+21%), con un erogato di 440 MWh (+20%). Sono cifre rassicuranti per un’azienda che è ancora in fase di espansione: per quest’anno i costi per le nuove aperture sono stimati in 23 milioni di euro.
Ma gli investitori continuano a crederci e anche lo scorso anno la società olandese si è finanziata con 82 milioni di euro di emissioni obbligazionarie.
Le ultime offerte di elettriche usate sul nostro sito: Model S, e-208, 500e, e-Up, Kia EV6, Zoe…
Tesla Model 3 del dicembre 2021 – Anno: 12-2021 – km: 75.300 – Stato Batteria: n.d. – Località: Montopoli Val d’Arno (PI) – Prezzo: 29.000 euro
Dacia Spring del 2022 – Anno: 01-2022 – km: 45.000 Stato Batteria:94% – Località: Ravenna – Prezzo: 8.900 euro
Volkswagen e-Up – Anno: 2020 – km: 64.000 – Stato Batteria: n.d. –Località: Vicenza –Prezzo richiesto : 10 mila euro
Peugeot e-208 – Anno:01/2021 –km percorsi: 52.900 – Località: Sicilia – Prezzo richiesto: 18 mila euro
Fiat 500e del 2021 – Fiat 500e del 2021 con 74 mila km e batteria 91,7% vendesi. La propone Giuseppe, da Ascoli. Prezzo: 13.300 euro
Volkswagen e-Up del 2021 – Volkswagen e-Up del settembre 2021 vendesi – km: 30.000 – Stato Batteria: 96% – Località: Padova – Prezzo: 14.500 euro.
KIA EV6 GT Line del 2022 –KIA EV6 GT Line dell’aprile 2022 vendesi. – km: 25000 – Stato Batteria: n.d. – Località: TRENTINO – Prezzo: 32.000 euro.
Tesla Model 3 Long Range 2021 –Model 3 LR 2021 con 66 mila km vendesi. Anno: 03/2021 Km: 66 mila – Luogo: Venezia. Prezzo: 29.500 euro.
Renault Zoe – Anno: 08/2020 – km: 53.000 – Stato Batteria: n.d. – Località: Alessandria – Prezzo: 15.900 euro
Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Il titolo è ingannevole. Andando a vedere sui vari siti finanziari si scopre che 86 milioni di ricavo nel corrispondono esattamente, ma nel 2024 ha avuto oltre 20 milioni di perdite in aumento rispetto agli anni precedenti, sempre in perdita. L’azione quotava 100 euro nel 2021, è scesa a 25 nel gennaio 2025, oggi è sotto i 19 euro. Non so chi ha guadagnato, la società è sempre in perdita, gli azionisti malcapitati che sono entrati negli ultimi anni sono tutti in grave perdita. Poi se si va a cercare il bicchiere mezzo pieno, lo si può anche trovare.
La verità da fastidio.
Il documento indicato PDF di 207 pagine della Fastned conferma un ricavato nel 2024 di 86.736 euro con una perdita di 26.641 euro.
Prima dovresti imparare cosa sono gli ammortamenti e come funziona l’EBIDTA, che è esattamente quanto riportato nell’articolo, subito dopo aver imparato come funziona un bilancio, tornare a commentare se qualcosa di errato è stato riportato in un, spoiler, non e questo il caso. Ma siete così ansiosi di dire che qualsiasi cosa abbia a che fare con l’elettrico è una perdita di soldi, che non vi rendete nemmeno conto di mostrarvi ridicoli. You are welcome
Anche in autostrada i distributori hanno prezzi-rapina sui carburanti, con rapide impennate nei periodi di massimo afflusso.
Il vantaggio dei sistemi di ricarica è che sono possibili ingressi anche di piccoli operatori locali che, come documentato spesso anche qui su Vaielettrico, offrono tariffe molto più convenienti.
Col tempo e l’ aumento degli operatori succederà come nella telefonia cellulare… E prima o poi arriveremo ad avere tariffe Flat per fasce di consumo.
Ogni nuovo operatore (come Fastned) ben efficiente è un vantaggio per i consumatori e anche per le aziende che ne installano e mantengono gli impianti.
il fondo americano KKR investe in partecipazioni consistenti sia con ENEL X che ENI Plenitude .. di sicuro non lo fanno per beneficienza ma sanno che le reti di ricarica cresceranno sia in distribuzione che in redditività.
Il tasso di adozione italiano è molto sotto a quello medio europeo ma pian piano crescerà, anche se sicuramente verremo scavalcati pure dagli spagnoli, che stanno beneficiando di nuovi prodotti BEV nei loro stabilimenti (es. Stellantis Lancia e Leapmotor B10 a Saragozza ) grazie anche ad una miglior tariffazione del costo energetico (con un PUN medio decisamente più basso del nostro, grazie anche alla grande quota F.E.R. mentre da noi siamo ancora fortemente ancorati agli idrocarburi liquidi/gassosi importati e non avremo grandi sviluppi prima di 4/5 anni con gli impianti tardivamente (e colpevolmente) approvati solo in extremis come vari parchi eolici on/off-shore, BESS, nuovi pozzi geotermici ed i necessari cavi TERNA per lo spostamento dell’energia prodotta verso le aziende di grande consumo).
Come al solito, come con altre tecnologie, arriveremo tardi, ma arriveremo pure noi.
leggevo che in Germania hanno ereditato una rete di trasmissione elettrica un po scarsa e vetusta rispetto alla nostra, e infatti stanno correndo per aggiornarla e stare dietro alla crescita da loro molto rapida delle rinnovabili
ma nel frattempo si sono accorti che possono collegare alla stessa cabina un impianto FTV ed uno Eolico, la cui potenza totale teorica nominale supera la portata delle cabina e della linea di un un buon 60%, senza quasi mai avere sprechi di taglio della potenza, perche’ poi in pratica FTV ed Eolico saranno complementari nei momenti di funzionamento, quando raggiunge potenza massima uno, l’altro e’ al minimo, e viceversa
stesso effetto di risparmio sulla portata necessaria della rete, se al FTV o all’ eolico abbini un accumulo BESS, i picchi di potenza li assorbe lui invece della rete, poi in rete ci manderai con calma meno potenza elettrica ma per piu’ ore
Il bello è che se investono sempre più nell’ ammodernamento rete (in una modalità simil-internet, per resilienza agli eventi climatici ed agli “attacchi esterni” ) ed integriamo il tutto a livello pan-europeo si può abbassare o abbattere i momenti di scarsa o eccessiva produzione da fonti discontinue; ogni nazione può partecipare secondo capacità propria (con eolico on/off-shore, FV, idroelettrico e nucleare ove presente). In questa ottica anche gli attuali piani di collegamento tra Asia (traverso Albania+Puglia) e nord Africa sono molto, molto validi in una visione più collaborativa e pacifica (peccato che la Cina ha appena “presentato” al mondo una nave specializzata in “trancia condotte” (v. Reuter) per interrompere cavi e pipeline anche a grandi profondità (mala tempora currunt sed pejora…😠)
Il titolo è ingannevole. Andando a vedere sui vari siti finanziari si scopre che 86 milioni di ricavo nel corrispondono esattamente, ma nel 2024 ha avuto oltre 20 milioni di perdite in aumento rispetto agli anni precedenti, sempre in perdita. L’azione quotava 100 euro nel 2021, è scesa a 25 nel gennaio 2025, oggi è sotto i 19 euro. Non so chi ha guadagnato, la società è sempre in perdita, gli azionisti malcapitati che sono entrati negli ultimi anni sono tutti in grave perdita. Poi se si va a cercare il bicchiere mezzo pieno, lo si può anche trovare.
Il titolo ed il contenuto dell’articolo è assolutamente corretto, c’è il report con tutti i dati finanziari sul sito Fastned
https://www.fastnedcharging.com/media/pdqhkguh/2024-annual-report_workiva-design-final.pdf
Perché scrivere queste stupidate?
La verità da fastidio.
Il documento indicato PDF di 207 pagine della Fastned conferma un ricavato nel 2024 di 86.736 euro con una perdita di 26.641 euro.
Prima dovresti imparare cosa sono gli ammortamenti e come funziona l’EBIDTA, che è esattamente quanto riportato nell’articolo, subito dopo aver imparato come funziona un bilancio, tornare a commentare se qualcosa di errato è stato riportato in un, spoiler, non e questo il caso. Ma siete così ansiosi di dire che qualsiasi cosa abbia a che fare con l’elettrico è una perdita di soldi, che non vi rendete nemmeno conto di mostrarvi ridicoli. You are welcome
83cent a KWh. Abbonamento 11,99/mese -25% tariffa.
Se sei per strada e rischi di non tornare a casa OK.
Insomma è la solita questione, serve come servizio.
Anche in autostrada i distributori hanno prezzi-rapina sui carburanti, con rapide impennate nei periodi di massimo afflusso.
Il vantaggio dei sistemi di ricarica è che sono possibili ingressi anche di piccoli operatori locali che, come documentato spesso anche qui su Vaielettrico, offrono tariffe molto più convenienti.
Col tempo e l’ aumento degli operatori succederà come nella telefonia cellulare… E prima o poi arriveremo ad avere tariffe Flat per fasce di consumo.
Ogni nuovo operatore (come Fastned) ben efficiente è un vantaggio per i consumatori e anche per le aziende che ne installano e mantengono gli impianti.
il fondo americano KKR investe in partecipazioni consistenti sia con ENEL X che ENI Plenitude .. di sicuro non lo fanno per beneficienza ma sanno che le reti di ricarica cresceranno sia in distribuzione che in redditività.
Il tasso di adozione italiano è molto sotto a quello medio europeo ma pian piano crescerà, anche se sicuramente verremo scavalcati pure dagli spagnoli, che stanno beneficiando di nuovi prodotti BEV nei loro stabilimenti (es. Stellantis Lancia e Leapmotor B10 a Saragozza ) grazie anche ad una miglior tariffazione del costo energetico (con un PUN medio decisamente più basso del nostro, grazie anche alla grande quota F.E.R. mentre da noi siamo ancora fortemente ancorati agli idrocarburi liquidi/gassosi importati e non avremo grandi sviluppi prima di 4/5 anni con gli impianti tardivamente (e colpevolmente) approvati solo in extremis come vari parchi eolici on/off-shore, BESS, nuovi pozzi geotermici ed i necessari cavi TERNA per lo spostamento dell’energia prodotta verso le aziende di grande consumo).
Come al solito, come con altre tecnologie, arriveremo tardi, ma arriveremo pure noi.
leggevo che in Germania hanno ereditato una rete di trasmissione elettrica un po scarsa e vetusta rispetto alla nostra, e infatti stanno correndo per aggiornarla e stare dietro alla crescita da loro molto rapida delle rinnovabili
ma nel frattempo si sono accorti che possono collegare alla stessa cabina un impianto FTV ed uno Eolico, la cui potenza totale teorica nominale supera la portata delle cabina e della linea di un un buon 60%, senza quasi mai avere sprechi di taglio della potenza, perche’ poi in pratica FTV ed Eolico saranno complementari nei momenti di funzionamento, quando raggiunge potenza massima uno, l’altro e’ al minimo, e viceversa
stesso effetto di risparmio sulla portata necessaria della rete, se al FTV o all’ eolico abbini un accumulo BESS, i picchi di potenza li assorbe lui invece della rete, poi in rete ci manderai con calma meno potenza elettrica ma per piu’ ore
Il bello è che se investono sempre più nell’ ammodernamento rete (in una modalità simil-internet, per resilienza agli eventi climatici ed agli “attacchi esterni” ) ed integriamo il tutto a livello pan-europeo si può abbassare o abbattere i momenti di scarsa o eccessiva produzione da fonti discontinue; ogni nazione può partecipare secondo capacità propria (con eolico on/off-shore, FV, idroelettrico e nucleare ove presente). In questa ottica anche gli attuali piani di collegamento tra Asia (traverso Albania+Puglia) e nord Africa sono molto, molto validi in una visione più collaborativa e pacifica (peccato che la Cina ha appena “presentato” al mondo una nave specializzata in “trancia condotte” (v. Reuter) per interrompere cavi e pipeline anche a grandi profondità (mala tempora currunt sed pejora…😠)