La Smart EQ elettrica impegnata in un ambiente insolito, una pista di rally-cross. L’ha provata Paolo Ciccarone, un giornalista esperto di automotive.
di Paolo Ciccarone
La voglia di corse è sempre tanta, ma i costi sono elevati e il futuro è un’incognita. Mettendo insieme questi elementi, a Massimo Arduini e allo staff di LPD è venuta l’idea vincente: correre con una vettura elettrica. Zero impatto ambientale e costi contenuti, ma alto divertimento di guida. Operazione riuscita. L’anno scorso il trofeo Smart EQ ha avuto successo, in pista e con partecipazione di piloti (alcuni pure esperti e campioni di altre categorie).

Ma nelle gare non c’è solo la pista. E qui è stato semplice abbinare ai circuiti i percorsi da Rally Cross o neve e ghiaccio. Ci si chiede: elettrico è bello ma da guidare come è? I puristi delle competizioni storcono il naso. Ma qualcuno che ci capisce di corse (leggi Arduini e lo staff LPD) ha voluto preparare una normale vettura stradale, in questo caso la Smart. Adeguandola ai sistemi di sicurezza (roll bar, estintori etc). E portarla a correre.
Divertimento allo stato puro
Il risultato finale è da sballo: divertimento allo stato puro. Anche per i ragazzi di 16 anni abilitati alla guida di queste vetture, per i quali è un primo passo importante. Sia per prendere confidenza coi nuovi sistemi di propulsione, sia perché i costi sono abbordabili. Per il rallycross bastano 15 mila euro tutta la stagione (6 eventi), 3 mila euro la gara singola. Se si aggiungono anche i costi pista, diventano 19.500 € per tutta la stagione (6 eventi con doppia gara) o 3500 euro la gara singola. Oppure si può scegliere la formula danni inclusi, quindi senza franchigia, a 24.000. Nel trofeo in pista ci sono 30.000 euro di montepremi, tra gara per gara e fine campionato. I prezzi, più Iva, si intendono tutto incluso: trasporto, rialzo, meccanici, gomme, iscrizione, prove libere, tuta e assicurazione con franchigia. Per la pista c’è l’opzione dell’abbattimento della franchigia, quindi anche danni tutti inclusi, che costa 24 mila euro. Le gare tutte in diretta streaming su più pagine, a cominciare da quella di Smart Italia con i suoi 2,6 milioni di like.
Il motore elettrico spinge da paura…
Ci si allaccia il casco, si stringono le cinture, si mette in moto e…non succede niente. Il quadro strumenti, infatti, è là che brilla, davanti si aprono i cancelli del tracciato di Maggiora, che ospita eventi internazionali ed è fra le eccellenze italiane. Bisogna abituarsi al fatto che l’interruttore dia solo contatto e non ci sia la solita vibrazione di un motore termico. Basta spostare la leva su Drive, accelerare e sentire la Smart che si muove. Si comincia con circospezione. Ovvero, prima regola: capire dove girano le curve. Seconda regola, dove sono i punti pericolosi, ovvero dove far danni contro il muro (e relativa figuraccia che fa più male non tanto per il botto, quanto per il passa parola fra colleghi…). Poi ci si prende le misure. Il motore elettrico spinge da paura, la coppia è immediata e sullo sterrato basta dare di gas per sentire la Smart che scivola. Si mette di traverso ma la controlli normalmente. A questo punto la sorpresa è tanta: elettrico o benzina, si guida lo stesso, importante che ci sia qualcosa che spinge.
Impari un mondo nuovo mentre la guidi
E più si gira, si dà di gas, sullo sterrato, si fa qualche timido traverso (sempre per la nota legge del meglio evitare errori o metterla per cappello). La carica della batteria compare sul cruscotto, leggi 90 poi 80 poi 77 per cento e capisci quanto stai consumando. L’autonomia di queste batterie è ridotta rispetto a quelle stradali ,per la semplice ragione che si sfrutta al massimo la potenza. Ma proprio questo sfruttamento e l’utilizzo improprio fa sì che la ricerca sulla durata e sui tempi di ricarica, aprano la porta alle auto elettriche del domani. Con la Smart elettrica versione Rally Cross si impara a guidare, perché sia in pista sia fuori, occorre una pulizia di guida notevole per non perdere tempo. Una capacità di gestire l’energia a disposizione per averla al momento buono, per fare un sorpasso o per non calare il ritmo. Ci siamo divertiti, abbiamo imparato qualcosa di nuovo e la risposta alla domanda: vorresti provarla ancora magari in gara? E’ un sì forte e chiaro. Magari cominciando ad abituarci a usarla anche per strada tutti i giorni…
Leggi qui i dettagli del Trofeo monomarca Smart EQ. E quila guida all’acquisto della Smart EQ.