Con la mia MG4 da 51 kWh sono un pò “stretto” in autostrada

mg4 autostrada

Eugenio, un lettore campano, fa due conti sulla sua esperienza d’uso della MG4 Standard e conclude che manca ancora qualcosa, nei viaggi in autostrada, per poterla definire un’auto da famiglia. Vaielettrico non è del tutto d’accordo e spiega perchè. Potete inviare domande e osservazioni a info@vaielettrico.it.

mg4 luxuryCosa manca alla mia MG4 Standard? Manca un’autonomia reale di almeno 450 km in autostrada

Vi scrivo perché vorrei dare la mia testimonianza sull’uso della mia Mg4 da 51kw di batteria. La mia auto è dichiarata per 350 km di autonomia sul misto, dato che confermo pienamente. Tale autonomia diventa di 250 km per percorrenze autostradali con media di 115/120 km/h. Io abito a Caserta e con questa autonomia riesco ad arrivare a Fiumicino o a Roma senza soste.

Il problema sorge quando il viaggio si allunga, perché in realtà il range di utilizzo è circa il 60% dell’ autonomia dell’ auto. In pratica su lunghe percorrenze, qualsiasi pianificatore di viaggi, come ABRP per esempio, ti calcola le fermate ogni 150 km. Il che significa che ogni 80 minuti di viaggio mi devo fermare per 30 minuti di sosta.

Ritengo che potrebbe essere corretto fermarsi almeno ogni 120 minuti di viaggio, quindi un’ auto elettrica da usare come prima auto di famiglia dovrebbe avere una batteria che di base consente di fare almeno 600 km, che in autostrada diventano circa 420 con soste ogni 252 km.

Secondo la mia esperienza questa autonomia consente di usare l’ auto elettrica come prima auto. Eugenio Riccardelli

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La mia MG4 Standard in ricarica sull’autostrada A1

Ottimizzi soste e ricariche e cambierà idea. Ma forse una ricarica DC più veloce non guasterebbe

Risposta- Da proprietario della stessa identica auto, la MG4 Standard, mi permetto di non essere d’accordo con lei. Questo modello, come lei saprà, monta una batteria LFP (litio-ferro-fosfato) che ha la caratteristica di non soffrire per le cariche complete al 100%.

Questo, tanto per cominciare, le dà la possibilità di sfruttare un range di ricarica superiore al 60% suggeritole da ABRP. Del resto lei stesso ci dice di poter percorrere il viaggio Caserta-Roma di circa 200 km senza effettuare ricariche intermedie e ritengo in due ore o poco più, che è esattamente il tempo di guida che lei ritiene ottimale.

Io faccio altrettanto, anzi 30 km in più, da Bologna e Milano, partendo con il 100% di carica e arrivando a destinazione con il 23% residuo in estate e attorno al 15% in inverno. Non ci metto mai meno di 2 ore e mezzo, cioè 150 minuti.

Nei viaggi più lunghi, ovviamente, le tratte intermedie si accorciano, con rabbocchi che non superano mai l’80-85% della ricarica e una durata di 20-30 minuti, come giustamente dice lei.

Un recente Bologna-Brindisi di oltre 800 km ha comportato tre soste intermedie, la prima e l’ultima più brevi (caffè e toilette in autogrill per poco più di 15 minuti), la seconda più lunga, 45 minuti con ricarica al 100%, in concomitanza con il pranzo. In totale ho viaggiato per 9 ore e mezzo. Con un diesel o un’auto a benzina, considerando una sola sosta per il rifornimento, un salto al bagno e un panino, ci avrei messo ben più di 8 ore, ma viaggiando come un dannato.

Tutto questo per dire che i suoi criteri base per identificare “un’auto di famiglia”, mi sembrano decisamente eccessivi. A mio giudizio la MG4 standard è già a tutti gli effetti  tale.  Con una potenza di ricarica DC un pò superiore – diciamo a 120 kW anzichè 80 – sarebbe perfetta.

  • LEGGI anche “Sfida elettrica in A14. Chi arriva prima a Rimini?” e guarda il VIDEO che documenta la sfida

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Visualizza commenti (78)
  1. Ho la stessa auto mi permetto di condividere la mia strategia: arrivare alle colonnine in autostrada con non più del 15/20% di carica residua mi permette di sfruttare al massimo la curva di ricarica fino al 70% ( e ci vuole una mezz’oretta) se invece voglio ripartire quasi subito mi “accontento” di ricaricare per 10/15min che mi possono garantire altri 100/120km di percorrenza. Un altro consiglio fatevi una tessera tipo electroverse, in questo modo il processo autorizzativo alla colonnina dura meno di un minuto, per mia esperienza con l’app è tutto più lento e macchinoso…ricarica lunga solo se pranzo e a quel punto esco dall’autostrada perché risparmio sia sulla ricarica che sul pranzo! Condivido che una ricarica a 130/150kWh sarebbe tanta roba

  2. Concordo pienamente con la redazione. Ho una EX30 LFP, 51kWh lordi (49kWh netti) e consumi qualcosa più alti della MG4 in autostrada eppure la trovo perfetta come prima auto di famiglia, facendo pochi km quotidiani tutto l’anno e 1-2 viaggi lunghi per andare in vacanza. Avevo intenzione di prendere la MG4 Standard ma anche a me gli 80kW di potenza max di ricarica impensierivano un po’ e devo dire che i 137kW effettivi (di picco) della EX30 sono decisamente un vantaggio: in 26min carica davvero 10-80% (l’altroieri ho fatto 20-81% in 26min esatti senza aver programmato la ricarica e quindi senza preriscaldamento batteria) e questo significa avere 70+% utile di batteria anche nelle tratte intermedie. La presenza ormai fitta di colonnine in autostrada ti permette di scendere anche sotto il 10% senza la minima ansia da ricarica. Infine 1 carica in più su un lungo viaggio lo ritengo un “sacrificio” accettabile in cambio di oltre 4000 EUR di differenza sul prezzo di acquisto e il vantaggio di portarsi dietro una batteria più leggera tutti i giorni per fare pochi km.

  3. Abbiamo capito che agli amici dell’ elettrico piace sostare per varie mezz’ore agli autogrill, posti piuttosto…. tristi. Io per contro col mio mild Hybrid posso decidere quando e dove fermarmi… Che un benzinaio sempre ci sarà.

    1. I punti di ricarica pubblici in Italia sono tre volte più numerosi delle pompe di benzina. Per l’esattezza 65.992 a fine aprile contro circa 22 mila. Più 400.000 caricatori domestici privati nei garages, contro…zero. Ma Pippo non lo sa.

      1. Sì, peccato che ogni punto di ricarica debba esser occupato per ALMENO 6-8 volte il tempo che io occupo una pompa di carburante, che in 3-4 minuti ti riempie il serbatoio raso, non all’80% e con la stessa velocità durante tutto il processo di riempimento.
        Sempre obiettivi eh..

        1. Leonardo (R)

          Sì peccato che il parco circolante di auto alla spina sia una percentuale a una cifra rispetto alle auto fossili

      1. Non dovendomi fermare dai benzinai per un tempo superiore al pieno (3-4 minuti) ed eventualmente per cambiare l’acqua alle olive, non ho la necessità di un posto ameno in cui far passare del tempo durante le soste nei miei viaggi, a differenza sua. Io in massimo 5 minuti se ho voglia riparto, lei no.

        1. niente…non riesce proprio a capirne il funzionamento. mi saluti le olive e non si preoccupi: l’elettrico non e’ per tutti. lo diciamo da una vita. gli ultimi saranno gli ultimi, come sempre…

  4. “che in autostrada diventano circa 420 con soste ogni 252 km.”
    Ma se avessi l’autonomia che dici perchè ti fermeresti 170 km prima? E’ ridicolo,

  5. “un’auto elettrica da usare come prima auto di famiglia dovrebbe avere una batteria che di base consente di fare almeno 600 km”

    Quindi perché non hai preso una Model 3 che: consuma meno, si carica molto più velocemente, ha più autonomia, è molto più spaziosa, hai una rete di ricarica “privata” ed il costo è praticamente identico?

    “eh ma non ho spazio” e allora devi scendere a compromessi, non puoi volere tutto.

    1. Leonardo (R)

      Tora, qui il problema non è né l’auto elettrica, né lo spazio.
      È che evolversi è un processo faticoso… come diceva Darwin richiede capacità di adattamento.
      In realtà diceva di più: “sopravvive il più adatto”. Probabilmente basterà attendere.

    2. Un’auto che risponde a tutte le caratteristiche è la id3 pro, che ha batteria da 77kwh. Sfora però totalmente col prezzo, almeno del nuovo; magari nel mercato dell’usato si trova qualcosa che rientra nel range.
      Altrimenti tutte le hatchback solitamente hanno circa 60 kWh, che non sono comunque pochi visto oltretutto il tipo di auto. MG ha un modello da 64 kWh.

        1. No Luca i 77KWh della iD3 sono netti (82KWh lordi se non erro).
          I 77KWh della MG4 sono lordi.

          Inoltre iD3 consuma almeno un 10% in meno di MG4 in autostrada.

  6. Io possiedo una MG4 Comfort, modello che ha avuto meno fortuna della standard e della luxury, però ha di pregio che ha una batteria da 64 kwh e un consumo inferiore alla luxury (niente spoiler e niente telecamere, stesso hardware e software della standard). Purtroppo visto la mia non più tenera età, ho sempre faticato a ricaricare fuori casa, le mie esperienze di ricarica alle colonnine sono limitate all’AC. Nonostante questo devo dire che anche con viaggi extraurbani e autostradali di più di 400 km (complessivi di andata e ritorno) la “ragazza” mi ha sempre riportato a casa.

  7. Se uno deve fare molta strada tiene i 130 o 140 di tachimetro, non i 110…
    A mio parere l’auto elettrica é pronta come seconda auto, come prima auto siamo ancora lontani dal viaggiare senza pensieri…
    È qui mi verrà detto che del mio parere non interessa a nessuno dato che dimostro ancora un pó di scetticismo e terró le mie auto a metano fino a che respirano….
    Come seconda auto la prenderei domani, ma non cambio auto ancora in forma…. E non ultimo problema, la seconda auto é della moglie che non molla…..

    1. A 140 di media vuol dire che sta andando a molto di più. Colleziona multe? Anche 130 di media è abbastanza irrealistico, sulle autostrade italiane se si rispetta il codice della strada. A parte questo non sono d’accordo con lei. Un elettrica si può usare anche per i lunghi viaggi. Non tutte, e personalmente ritengo la MG4 con batteria da 51kW non sufficiente. Però io ho fatto 900 km da Trieste a Strasburgo in giornata con una Tesla M3 con batteria piccola, in pieno inverno e passando pure per Austria e la Germania che ho preferito alle autostrade italiane per costi e presenza di colonnine di ricarica nonostante i km in più. Se fossi andata a benzina senza mai fermarmi (improbabile) ci avrei messo un’ora e 45 minuti di meno, invece ci ho messo un po’ di più ma non sono arrivata cotta a destinazione.

      1. Ho scritto 130/140 di tachimetro (è risaputo che segnano di piu’ del reale), quindi niente a che fare con la velocità media che sarà molto piu’ bassa….
        Certo che faccio una sosta dopo 250 km, ma come autonomia sono sui 400 e quando mi fermo in 5 minuti faccio il pieno e poi se devo mangiare un panino all’ombra lo faccio pure con calma, ma non per il bisogno dell’auto,per il mio….
        E ho di nuovo 400 km in canna a disposizione ,se voglio….

    2. Tenga pure i 130/140 per mille mila km. Vedrà che alla fine la sua media non supererà i 115 km/h e una volta ogni 250-300 km dovrà fare una sosta. A meno che non sia costretto a viaggiare in piena notte, quando l’autostrada è deserta. Ma nessuno glielo augura

      1. Non viaggio piu’ tutta la notte perchè non ho piu’ 20 anni ne 30 ne 40 ma le assicuro che viaggiare con l’autostrada deserta è una cosa piacevolissima…..
        Poi di notte per fare metano bisogna beccare i pochi self service autostradali quindi è poco proponibile….
        I 130 piu’ che 140 li tengo dove chiaramente si puo’ farlo non certo sulla Cisa o in zone trafficate, ma non mi metto ai 110 per consumare meno metano….

        1. Nemmeno io ho più 40 anni, stia certo però che ho viaggiato anch’io con l’autostrada deserta. Ma secondo lei, ha più senso scegliere un’auto sulla base di viaggi che si fanno una volta ogni cinque anni, oppure funzionali ai tragitti quotidiani?

          1. La prima auto deve fare il quotidiano e anche i 4/5 viaggi all’anno ( non ogni 5 anni) per andare in vacanza o a trovare parenti lontani per mio conto….

          2. Tutti di notte ai 150 km/h? Tutti con l’urgenza di non perdere 5 minuti in più? Via, non esageri. Qualsiasi viaggio è fattibile anche con un’auto dei segmenti B o C perdendo al massimo un’ora ogni 700-800 km.

          3. Ho detto che non viaggio piu’ di notte e tengo velocità codice…..non 150 Km/h .
            5 minuti li perdo ogni volta che rifornisco di metano + sicuramente altri 15 per bagno e 1 panino all’ombra e non in autogrill
            Un auto del segmento B o C quanto costa?

          4. La mia monovalente paga 1/4 del bollo per tutta la sua vita dato che ha un serbatoio di benzina pari ad 1/4 dello standard e comunque sotto i 14 litri.
            La conversione a metano ormai non si fa quasi piu’, è difficile con gli euro 5-6 mi dicono vari impiantisti.
            Con il GPL sembra ci siano meno magagne.
            Anche le termiche nuove ormai costano un botto quindi se le tenessero pure……

      2. Federico Facchinetti

        Perché si dice sempre che devo fare per forza una sosta ogni 250-300km?

        Quando ero tornato da Vieste, a Milano, avevo rischiato di farla tutta d’un fiato (per provare a fare il record di percorrenza) con la IX20 1.4 diesel.
        Mi sarebbero rimasti 10km d’autonomia, ma ce l’avrei fatta!

        1. Il buon senso, la vescica, lo stomaco, l’abbiocco e perfino gli Adas dell’auto consigliano una sosta ogni 250/300 km. I camionisti sono obbligati per legge a sostare per 45 minuti ogni quattro ore di guida. Soli gli adolescenti fanno a gara a chi l’ha più lungo (intendo il record di viaggio)

    3. @Franco

      In altri tempi viaggiare a metano fra ricerca del distributore e ricarica comportava dei tempi non molto diversi dall’attuale ricarica di una EV.
      Anzi in qualche caso forse di più.
      Ricordo quando in autostrada non c’era e nel tratto FI-BO dovetti inerpircami su per gli Apennini in posti che… neanche i lupi… arrivando 5 minuti prima della chiusura dell’impianto (già perchè salvo qualche raro impianto della snam gli impianti chiudevano).
      Oppure a Vasto con una cartina poco precisa che mi fece girovagare per 3/4 d’ora, sorte simile, mi pare, fra Ravenna e Rimini.
      Senza contare la necessità di fare il pieno almeno settimanalmente fuori casa.
      Voglio dire che passando da metano a EV ho trovato solamente vantaggi… ma forse oggi la situazione degli impianti sono nettamente migliorate.

      1. Ho abitato per 25 anni vicino ad una stazione di rifornimento a metano… negli anni ho visto file assurde, che invadevano per un centinaio di metri la sede stradale (già stretta ed in curva) ed aspettavano anche 1 ora per far risparmiare qualche lira (poi euro)… Mi son sempre detto “ma chi ve lo fa fare” … Adesso tanti scrivono lo stesso di chi in Italia rappresenta ancora la fase “pionieristica” della mobilità elettrica…. Chi ce lo fa fare?
        I progressi ci sono, le auto migliorano autonomie e consumi, le reti rifornimento si espandono ed anche in posti più logici (fin qui non scontato), i prezzi non son sempre bassi ma gli automobilisti più informati imparano i “trucchi” per trovare sconti apprezzabili (es TariffEV e NextCharge) tra le tante App/CPO presenti…

        Resta il fatto che in Italia ancora non sono passati a BEV tantissimi che hanno la situazione potenzialmente ottimale, con posto auto e magari ricarica da casa / azienda (e magari pure FV): se lo facessero pure loro raggiungeremmo subito 15/20% quota BEV e magari aumenterebbe uso colonnine HPC pubbliche e concorrenza tra CPO…

        1. Quelle file erano visibili anche a Verona negli anni 70 quando c’èra 1 solo distributore di metano…ne sono passati di anni e ne hanno aperti di distributori.
          Allora non si risparmiavano 2 lire…..per fare 1 esempio quando ho iniziato io con il metano nel 1996 si spendeva 1/4 rispetto alla benzina….1/4…….
          Ora abbiamo perfino 1 self service 1 solo, ma esiste e funziona, ma i prezzi sono lievitati si spende come il GPL , 1/2 rispetto alla benzina…..ma si inquina molto meno della benzina e del gasolio pur essendo sempre una combustione….

          1. Si Franco. Sono aumentati..ma solo dove passa la pipeline… Non vengono messi ove non sono collegabili. .non li trovi in montagna… o nelle isole minori ..alla fine son comunque complicazioni ..per non parlare delle manutenzioni (sono ex accertatore officina ).
            Per l’ inquinamento…. sicuramente meglio del benzina sulla combustione locale . restano i problemi dell’ inquinamento planetario per le gravi perdite in atmosfera di tutto l’ apparato estrattivo-deposito e distribuzione…che come ha accertato in questo primo anno di “servizio in orbita” MethaneSat. .va peggio delle già negative previsioni.

        2. Facevo il pieno con 7.000 lire, poi passati in un attimo a 14.000, ho smesso di farlo a circa 16,5 €…. cioè più del 400% in più in 30 anni e passa.
          Ma si risparmiava bene, ho sempre calcolato circa il 60% e salvo qualche rara volta non ho mai fatto delle lunghe attese.
          Ritengo chi viaggiava a metano il soggetto ideale per passare alle EV, pure con qualche vantaggio, soprattutto se non fa grosse percorrenze giornaliere.

          1. Concordo… Sia per la mentalità (disposta a modificare abitudini e vizi..come l’ andare troppo forte)..sia per l’ attenzione ad ambiente (alcuni) che al risparmio (i più)…
            Quelli che possono ricaricare a casa di sicuro apprezzeranno i tanti vantaggi (auto rifornita e climatizzata ogni mattina..e tutto sommato, la possibilità di ricaricare persino ove c’ è solo 1 presa elettrica 😉😂)

          2. “sia per l’ attenzione ad ambiente (alcuni)”

            @damiano dai siamo seri, lo han fatto TUTTI per risparmiare, perchè bruciare il metano è più pulito che bruciare petrolio per l’inquinamento locale, ma di contro è molto più climalterante.

        3. Purtroppo hanno aperto distributori anche dove non passano le condutture principali con l’avvento del metano liquido che viene immesso tale e quale nei camion con serbatoi criogenici e rigassificato al momento per le autovetture.
          Dico purtroppo perchè deve essere reso liquido trasportato via nave e poi rigassificato con consumo notevole di energia……

          1. Infatti… l’ enorme difetto dei carburanti liquidi & gassosi è l’ enorme spreco di energia per estrarli,raffinarli,depositarli e distribuirli fino al consumatore finale ..
            Basti pensare che per produrre 1 solo litro di carburante una raffineria consuma almeno 15kW di energia (solo lei ! ) che con la mia BEV ci posso percorrere almeno 120km. . Senza tenere conto delle perdite e dell’ inquinamento provocato!

      2. Fare metano oggi non è come 20 anni fa, e poi con 1 sosta sola in 5 minuti riporto l’autonomia disponibile a 400 e piu’ Km….
        Ora ci sono anche i navigatori che aiutano anche per il metano non solo per le elettriche.
        Se devo andare a Livorno da Verona per prendere traghetto per la Sardegna personalmente sono piu’ tranquillo con il metano.
        Per tutti i giorni ripeto…la prenderei domani una Zoe usata, ma non ci posso andare di sicuro in vacanza ne come autonomia ne come bagagliaio a disposizione….
        Ricaricherei nel box di notte adeguando impianto elettrico e sono già entrato in una cooperativa produttrice di energia con fotovoltaico anche se con piccola quota per ora.
        Per la quotidianità non avrei nemmeno bisogno di caricare ogni sera…..

  8. leggendo i commenti mi pare di capire che, in autostrada, i “non problemi” siano rimasti gli stessi: alcuni vorrebbero “serbatoi” ultracapienti per fare 50 km in più, altri velocità di ricarica maggiore per sostare meno tempo agli autogrill.
    il tutto per fare 200 km alla volta a 120 orari massimo: e lo state dicendo voi, non è una fake news di giornali prezzolati.

    ora, se io che ormai sono avvezzo a kw, kw/h, curve di ricarica, lpf, nmc, 20/80%, ecosistema ecc, continuo a trovare assurdo vivere in funzione dei bisogni dell’auto, cosa credete ne pensi di quanto sopra quel 95% che a malapena si disturba a gonfiare le gomme (cosa importante)?

    1. Leonardo (R)

      Il 95% che a malapena si disturba a gonfiare le gomme si divertirà a vivere sulla propria pelle gli effetti del picco del petrolio.
      È il prezzo che si paga tutte le volte che ci si rifiuta di capire il mondo in cui si vive.

      1. C’è una piccola parte del mio cervello che ogni tanto pensa a Wanna Marchi (o come esempio più recente Donald Trump) e a quello che diceva dei clienti sprovveduti…

        1. Leonardo (R)

          Purtroppo non posso fare altro che ripetermi: è il prezzo che quel 95% dovrà pagare per aver ascoltato le melodie del pifferaio.

    2. Ma quante volte l’anno fate 500/1000km tutti in un unico viaggio senza mai fermarvi?
      Se fate 1000km al giorno, il problema non è l’auto elettrica, premesso che tantissimi taxi, ogni giorno, ne percorrono infinitamente di più anche con le auto elettriche…

  9. Alessio Zamboni

    La risposta è imprecisa: viene detto “una batteria LFP (litio-ferro-fosfato) che ha la caratteristica di non soffrire per le cariche complete al 100%.” non è vero, soffre meno, ma comunque l’utilizzo nei range centrali è sempre meglio. In più anche contando il range all’80% (la parte bassa della batteria è sempre meglio evitarla, anche solo per sicurezza in caso di guasti imprevisti alla colonnina) la sosta dovrebbe avvenire ogni 107minuti, quindi 13 in meno rispetto ai 120 min desiderati dal lettore. E questo senza contare lo stato della batteria che va a degradarsi nel tempo… Io posseggo una Corsa 50kWh: mentre in urbano o extraurbano sono sotto il consumo dichiarato e riesco a superare tranquillamente l’autonomia dichiarata nel misto, con una batteria vecchia di 4 anni, in autostrada ha sempre fatto male…. e condivido che per il viaggio in autostrada sarebbe auspicabile avere un’auto con 550~600 km di autonomia WLTP.

    1. Permetta che un minimo di esperienza non mi manchi, essendo proprietario da tre anni della stessa vettura MG4 Standard. Le batterie LFP hanno un’altra caratteristica: con 3/4 mila cicli di vita utile, il degrado è lentissimo. E sul percorso abituale Bologna-Milano (230 km, di cui 200 in autostrada, e 150 minuti minimo di viaggio, non sono mai costretto a ricaricare. L’ho già scritto nella risposta. Perchè non vuole credermi?

      1. Perchè lui non sa che tu fai da Bologna a Milano a cento all’ora per trovar la bimba tua (Ye ye ye ye – Ye ye ye ye)
        E quando c’è l’amore i chilometri sono più brevi.

        Del resto se c’era quello che

        “Veniva a piedi da Lodi a Milano – per incontrarsi con la bella Gigogin”

        Tu da Bologna a Milano con la “MG4 standard” sei un signore in carrozza.
        Alla peggio un buon caffè a San Zenone prima di arrivare, così quando arrivi non sei costretto a cercare proprio subito la colonnina, che in quel momento un po’ ammazza la passione, diciamolo.
        (Ma tu non hai un bavero color zafferano e la marsina color ciclamino, vero?)

          1. Sì, ok a Bologna, ma per Milano non dirglielo alla tua innamorata.
            Sai come sono fatte: sono capaci di offendersi tantissimo se scoprono che perdi tempo a caricare la macchina piuttosto che correre a perdifiato da lei, appena arrivato.
            Quindi meglio caricare un po’ prima, quando lei non può saperlo.

  10. Ho fatto Milano-Kalamata lo scorso Agosto passando per Slovenia, Serbia, Macedonia etc.
    Con Mg4 Xpower facevo soste ogni 200km circa, colonnine permettendo visto che sopratutto in Macedonia del Nord e Serbia la situazione non è rosea.
    Cruise sempre a 120/125kmh.
    La curva di ricarica è sempre stata buona, consumo medio su 6000km quasi tutte autostrade 21 kWh/100km.
    Se uno viaggia spesso in autostrada forse conviene guardare altrove, ma per un viaggio ogni tanto e qualche weekend personalmente non è così tragica.
    Certo l’evoluzione è rapida, paragonata ad auto che caricano al doppio della velocità la differenza è notevole.

  11. Michail Terrusa

    Io ho un x-power, viaggio spesso con a seguito 2 bimbi ed 1 cane .
    Da Sassuolo a Bellinzona Ticino , non avrei problemi se mi metto a 100/110km/h , ma io ho come vizio da sempre di partire in notturna da sempre , almeno 2 o 3 ore prima dell’ alba.
    Questa cosa mi porta ad aver la prima ricarica in fase di colazione della famiglia e conseguenza vuole che si carica ben oltre 80%.
    Per i brevi viaggi summenzionati prima , di circa 300km ho buna abitudine di fermarmi ugualmente a metà strada circa per 1 caffè o all’ ultima FreetoX prima della svizzera, ed anche lì il tempo di scendere tutti tra caffè, bagno , cane ecc nemmeno mi rendo conto.
    Infine la MG4 ha una buona curva di ricarica circa fino al 60% che tiene una media di oltre 120kw poi scende gradualmente. Questa % l raggiungi in circa di 15 minuti partendo da circa il 10% . Ed infatti è capitato che delle volte mi metto in autostrada fermandomi giusto quel 15 minuti che mi servono e riparto senza alcun problema. Più soste ma brevi sfruttando la curva di ricarica dell’ auto è molto meglio di tirate lunghe perché aiuta anche a sgranchirsi e rimanere più lucidi per lunghi viaggi…

  12. Per me che sono apprensivo e sbadato in cose non fondamentali, letto questi ragionamenti limpidi, credo sempre di più nel range extender che verrà. 100km elettrici e il resto con aiutino.

    1. Il range extender, come le ibride plug-in, ha solo molti problemi in più.
      Con una batteria più grande che ricarica a potenza di 250-400kW non si porrà più il problema, certo dovrà andare a braccetto con una più ampia diffusione delle colonnine HPC in autostrada.

    2. Non dovrebbe neanche chiamarsi range extender ma semplicemente generatore al seguito quindi un apparecchio che non ha proprio niente se non un terminale di scarico e un serbatoio benzina.

      1. Leonardo (R)

        Se proprio non se ne può fare a meno, preferirei a bioetanolo. Sempre poco sostenibile sul lungo periodo ma in ogni caso molto meglio della benzina.

        1. Generatore al seguìto. Alimentato da cosa volete, basta che si trovi ampiamente sul mercato e abbia una densità di carica simile alla benzina. No cambio no frizione un semplice generatore che non so neppure che potenza minima debba avere. Ma che anche il meccanico di campagna sappia metterci le mani.

          1. Mettiamo che lei sia appassionato di Golf. Che fa? Si porta sulle spalle ogni giorno la sacca delle mazze perchè così, la volta al mese che va a giocare, risparmia il tempo di passare da casa a prenderle?

      2. “un apparecchio che non ha proprio niente se non un terminale di scarico e un serbatoio benzina.”
        Esattamente come il motore termico che equipaggia qualsiasi auto ICE, sia essa normale, mild-hybrid, full Hybrid oppure plug-in.

        Quindi, la novità quale sarebbe?
        Brucia combustibile fossile, emette inquinanti come le altre ICE.

  13. Non conosco i consumi della vettura ma sono sicuro che partendo con carica al 100% e viaggiando in prima corsia e a velocità camion (90-95km/h) riuscirà a fare un viaggio di 500km con una singola sosta intermedia (ricaricando al 90-100%), risparmiando anche tempo e denaro.
    Provare per credere.

    1. Non carico troppo l’argomento poiché credo che a breve avrò una prova reale con un’elettrica che potrebbe confermare o modificare i miei giudizi e di cui darò volentieri conto su come si sposa o.no con i miei desiderata.
      Su due piedi però vi dico che per fare i 90/95 kmh preferisco la bicicletta elettrica, battuta a parte qualcuno dovrebbe spiegarmi come fare , che so un week end lungo ( 3nt) a koln o a vienna ( chi come me fa queste cose in macchina e perché vuole avere libertà di acquistare quello che crede da riportare in Italia senza vincolo dell’aereo) senza passare in auto 2 giorni su 3 , oppure spostamenti di lavoro veloci che richiedono una certa solerzia
      Passo in autostrada italiana e europea molti km della mia vita da guidatore e già io rispetto molto poco i limiti di velocità ma credetemi il numero di auto che la supera ulteriormente o almeno la pareggia è enorme, saranno una minoranza ma chi fa paragoni tra le 2 motorizzazioni a queste velocità non è una fascia residuale

      1. Per l’uso che ne farebbe quest’auto è evidentemente inadeguata, ci sono auto con percorrenze estremamente più lunghe in autostrada e potenze di ricarica superiori.
        Inutile lamentarsi che una panda 1000 in autostrada non spinge come una mercedes.

    2. La macchietta dell’auto elettrica che viaggia a velocità dei camion è trita e ritrita. Nell’articolo, e nella vita reale, si parla di una velocità autostradale media, entro i limiti di legge e i vincoli del traffico. Cioè fra i 105 e i 115 km/h. Provare per credere

      1. Immagino sia così, stave però, spero cogliendono l’ironia, al commento che citava testualmente 90/95 kmh

          1. Che tanti poi dovrebbero capire di non essere Raikkonen in autostrada , che fare i 170 è reato ed è molto pericoloso. Parliamo di quasi 50 metri al secondo e l’autostrada non è una pista, può esserci di tutto sul percorso. Anche io per un anno ho girato per lavoro e di fare i 150 anche no, piuttosto mandavo a cagare l’azienda. Poi ok col 2.0 diesel i 130/135 li teneva bene ma tante volte mi è capitato di essere molto rallentato nel traffico o verso Bologna, o dalle parti del Catullo o nel bergamasco ma anche nelle marche. Se un auto tiene i 110/120 è già più che sufficiente ..
            Altra cosa che non capisco è un conto se uno me le paragona a Mercedes, Volvo o toh anche una Passat ma una bravo , una tipo, una stessa focus non è che fossero auto senza fruscii e comodissime per viaggi frequenti lunghissimi. Per quelli servono mezzi idonei che da elettrici hanno autonomie ben diverse.
            P.s: mi sa che molti non abbiano idea degli effetti sui corpi di incidenti a certe velocità, avendo avuto a che fare con procuratori e polizia stradale di casi ne ho intravisti e sono terrificanti. Il tutto per cosa? Arrivare mezz’ora prima senza più gambe e vescica?

          2. Guardi che si sta sbagliando, io non stavo facendo ironia sull’auto elettrica, tant’è che la possiedo da più di 10anni.
            Quello che ho detto lo faccio veramente (al prossimo viaggio le manderò resoconto).
            Quando ho poco tempo/fretta utilizzo una vecchia vettura Euro4 a gasolio ma quando non ho fretta o posso fare un viaggio A/R spendendo solo i soldi dell’autostrada li faccio volentieri e non mi pesa. Me ne vado in giro senza arricchire i petrolieri o l’ENEL e senza inquinare.
            Prima dell’aumento delle tariffe facevo anche qualche viaggio più lungo che includeva soste con ricariche DC, come ho suggerito nel primo intervento.

    3. antonio Gobbo

      Il problema è appunto quello ovvero la ricarjca al 100% (non tanto j 95 o i 110 cgevuno può tenere), se nkn puoj ricaricare a casa significa un’ora o giù di li a una DC, qui sj parla dj rucariche ak 110% con arrjvj al 19 – 15% se tieni la regola dei 20 – 80 I tempi si dimezzato na la tua autonomia sj riduce del 30 – 40%. Poi se uno ha tempo e voglia (e soldi) di ricaricare al 100 a una colonnina (soprattutto autostradale) ok non ci sono problemj se non ama attendere e non vuole rischiare a scendere sottonil 15 – 20% e rjcaricare all’80% e deve calcolare bebè il tragitto e le eventuali opzioni dj ricarica, cosa che forse non tutti hanno voglia dj fare.

      1. Luca Dell'Oca

        La MG4 con batteria da 50kwh ha chimica lfp, quindi il discorso 20-80 qui non ha applicazione, le lfp so caricano senza problemi al 100%.

      2. Daniele Sacilotto

        Avevo letto di un test che viene eseguito sulle elettriche, di cui non ricordo il nome, che prevede partenza con il 100% di batteria, autostrada a 130 fino al 20%, 15 minuti standard di ricarica HPC e ripartenza a 130 fino al 20% nuovamente.
        I risultati erano molto interessanti meriterebbe un articolo da parte di Vaielettrico

  14. Io ho la luxury 64KWh, intanto i consumi si impennano oltre i 115 e c’è qualche fruscio aerodinamico di troppo oltre quella soglia.

    Secondo la 51KWh non l’avrei scelta per questi compiti, batteria molto piccola e carica DC troppo lenta. Ma per 450 Km autostradali, considerando i 23KWhX100 Km dell’MG4, in autostrada ci vorrebbero circa 110KWh.

    Le BEV, potranno fare lunghi viaggi, agevolmente, quando avranno i consumi di Model 3 e batteria come la A6 SB con piattaforme ad 800V per la ricarica.

    Allora si che nel 20-80 potranno fare 300Km e caricare in 15 minuti.

    Ma ne manca ancora per quel livello. In attesa di questo step, chi fa viaggi in autostrada spesso prenda la ER 77KWh, cosí 200 Km nel 20-80 li fa.

    Nota a margine da tenere d’occhio la Mercedes CLA per le prestazioni in autostrada.

    1. Dipende anche con quale frequenza si va in autostrada, e per quale motivo. E per “autostrada” intendiamo comunque un viaggio che richiede una ricarica, perché gli esempi riportati anche nell’articolo – fatti con singola carica – sono irrilevanti secondo me. Ho fatto diverse volte casa – Milano (70 km) con la nostra Twingo che ha 20 kWh, ricaricando all’arrivo per poter tornare. Ma sono esempi limite.

      Viaggi di lavoro con tempistiche ristrette, fatti frequentemente? Allora assolutamente servono:
      – almeno 70-75 kWh
      – ricarica DC da almeno 150kw
      Questo si traduce in 60kwh reimmessi in mezz’ora, per poter fare tratte da più o meno 300 km, a seconda dell’efficienza.
      Ad oggi queste cose si fanno con Tesla LR, Kia/Hyundai, diversi modelli tedeschi e altri di diversi marchi. Ma la lista diventa ristretta, c’è chi pecca di capienza e chi do ricarica (byd ad esempio ha batterie voluminose ma ricariche non particolarmente veloci).

      Se invece è un viaggio con tempistiche più dilatate, dipende alla fine solo quanto uno vuole spendere per l’auto o quanto vuole accettare i tempi morti, noi per due anni abbiamo girato con la id.3 45 kWh facendo anche 800 km in una giornata. Ma son sempre state vacanze di almeno una settimana.

      1. Io ho la 64KWh che carica abbastanza rapidamente. Ma non è adattissima a viaggi autostradale. A 130 Kmh i consumi si alzano parecchio (sui 25KWh anche 27KWh se sei d’inverno).
        Personalmente non faccio viaggi di lavoro, nonostante ciò trovo ancora scomodo viaggiare in elettrico rispetto al termico.

        Servono 90KWh netti, piattaforme ad 800V e consumi da Model 3. Allora si che possiamo di viaggiare senza pensieri con autonomie ampie che pure che trovi la colonnina in manutenzione, in autostrada, non è una tragedia, ci vediamo alla prossima.

        Per ora questa roba è costosa. Ne parliamo più avanti e ci arrangiamo con la MG4. Fin dove arriva. Dove non arriva c’è la 308 che non ha certo problemi di autonomia.

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