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Con il traghetto elettrico Nova emissioni tagliate del 95%

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Nova, il traghetto elettrico di Candela della serie P-12, riduce del 95% le emissioni climalteranti. Dati preziosi visto che in Italia solo da due settimane c’è un traghetto a batteria – un altro a brevissimo – in servizio. Sono tra i primi numeri a disposizione e arrivano dal Nord Europa. Qui sono in servizio diverse unità trasporto passeggeri.

Il traghetto elettrico promosso: “Consumi giù dell’84%”

«Nova è stato un successo». La versione è di parte e interessata, ma i dati accumulati in questi mesi sono stati condivisi da Candela Boats con le autorità di Stoccolma. Eccoli: «Nova emette il 95% in meno di COâ‚‚ rispetto alle tradizionali imbarcazioni a gasolio Lux e Sunnan, che operano sulla stessa rotta, e consumano l’84% in meno di energia per passeggero-chilometro».

Nova il traghetto elettrico di Candela in servizio a Stoccolma

Il dato sulle emissioni era prevedibile visto che si tratta di navigazione a emissioni zero. La forte riduzione dei consumi è data dal sistema che combina la propulsione elettrica con la tecnologia degli aliscafi. I foil permettono di volare  sopra la superficie dell’acqua, ridurre l’attrito con un consumo energetico inferiore e velocità più elevate.

Il servizio, dopo la pausa invernale dovuta al ghiaccio, riprende il 15 aprile. Con alcune novità: la regione di Stoccolma, che gestisce il servizio, aumenterà entro maggio l’offerta da cinque a sette giorni alla settimana .

Il traghetto Nova arriva 30 minuti prima di bus e auto

Da Candela Boats sottolineano che Nova è popolare: «La maggior parte delle partenze è stata completamente prenotata, spesso con lunghe code».

In assoluto non parliamo di grandi numeri, ma è pur sempre un buon indice di gradimento. «Nova ha ridotto il tempo di percorrenza tra Tappström (centro di Ekerö) e il Municipio di Stoccolma a 30 minuti, rispetto a circa un’ora in auto o in autobus».

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Il debutto di Candela P12 a Stoccolma

Va veloce il traghetto e i pendolari ci si tuffano. Parlano i numeri: aumento del 30% dei passeggeri sulla rotta 89.

«Nova sta attirando pendolari anche sulle altre imbarcazioni. Ciò è particolarmente entusiasmante, poiché uno dei nostri obiettivi è dimostrare che con un trasporto veloce e confortevole sull’acqua, possiamo convincere i pendolari in auto a passare al trasporto sull’acqua». Parole di Gustav Hasselskog, CEO e fondatore di Candela.

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P12 ospita fino a 30 passeggeri

La Candela P-12 ha una velocità di crociera di 25 nodi  ed è più veloce dei traghetti a gasolio dell’arcipelago di Stoccolma. Un altro dato positivo sottolineato è la «scia bassa». Candela ha già clienti P-12 in tutto il mondo, dall’Arabia Saudita alla Nuova Zelanda e agli Stati Uniti.

«È importante dimostrare che la tecnologia è matura e adatta all’uso impegnativo del trasporto pubblico. Questa è la terza generazione della nostra tecnologia foiling e, con le lezioni apprese dalla produzione di oltre 100 imbarcazioni da diporto, stiamo aumentando la produzione per soddisfare la domanda», conclude Gustav Hasselskog.

Nel centro di Amsterdam solo barche elettriche dal 1 aprile, a Stoccolma una linea elettrica, ad Oslo dal 2026 nei fiordi solo a emissioni zero,  a Parigi sulla Senna decine di barche convertite con la propulsione a batteria. Tanto movimento in Europa, veramente poco in Italia. Bene l’Iseo, aspettiamo Torino e soprattutto attendiamo una svolta a Venezia.

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5 COMMENTI

  1. Penso sia normale, il nuovo è offerto a prezzi minori rispetto al passato con anche il vantaggio di ricariche incluse per un paio d’anni, se ho letto bene.
    L’usato, beh, non si sa mai cosa puoi ritrovarti, può essere che tutto sia in ordine ma possono essere anche dei mal di testa notevoli.

  2. Questo tipo di applicazione chissà se potrebbe trovare applicazione, servendo l’area dello Stretto di Messina nel collegamento tra la sponda calabrese e sicula rispettivamente per gli approdi di Villa S.G. e Messina. Il tratto di mare è molto breve e a giudicare dalle caratteristiche del mezzo sembra possa adattarsi facilmente alle condizioni meteo marine dell’area in questione. Si tratterebbe solo di portare l’infrastruttura di carica ai rispettivi moli di attracco. Il che, nel medio periodo e a quelle latitudini, la vedo davvero complicata rispetto agli infiniti iter autorizzativi da ottemperare e a una classe dirigente probabilmente poco sensibile e proattiva rispetto la tematica trasportistica a impatto zero. Mi auguro solo che la Vostra opera divulgativa passi almeno a livello informativo ai piani alti degli enti preposti quantomeno per far conoscere a chi di dovere che esiste già la tecnologia e che la sua applicazione commerciale è già fattiva e non una sperimentazione da verificare e testare. Dietro queste decisioni a mio avviso si dovrebbero bypassare gli schieramenti di bandiera e andare tutti verso una unica direzione nell’interesse della comunità. Ho sempre sognato una flotta comunale con mezzi simili ma qui si entra nel campo della pura fantascienza, già è utopistico vedere tappate le “voragini” stradali che disseminano il territorio figuriamoci questo tipo di servizio trasportistico.

      • Io intendevo per quel tipo di battello, come impiego nel trasporto rapido, dedicato ai soli passeggeri, in sostituzione degli attuali mezzi veloci delle ferrovie da affiancare ovviamente a mezzi più capienti atti ad ospitare veicoli e treni. In esercizio commerciale anche fuori dal contesto europeo esistono già queste flotte green.

    • Pensa che cosa succederebbe se si investissero i 13 miliardi per il ponte in flotte elettriche? A parte Salvini in esilio, ovviamente.

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