Milano chiusa (una gran fetta della città) a tutte le auto sotto l’Euro 5 (compresa per i diesel) dal 1° ottobre. In cambio un mega incentivo che può superare i 15mila euro, quasi un regalo visto che sommando gli incentivi statali la Dacia Spring si porta a casa con poco più di 3mila euro. Operazione ambiziosa e lodevole, ma con 3 milioni di euro si accontentano veramente pochi milanesi.
Dal 1 ottobre neanche i diesel euro 5 potranno entrare in centro. Anzi, a dire il vero nella fetta consistente di città cpntrassegnata dall’Area B. E tanti milanesi resteranno a piedi. L’incentivo molto vantaggioso, vale anche per l’alimentazione ibrida, a benzina ma sono completamente esclusi i diesel e i bi-fuel.
Sommando gli incentivi statali: Dacia a 3.200 euro, Twingo a 5.000, la 500e 9.800.
Vale quasi 13mila euro, 12.480 euro per la precisione, il contributo del Comune di Milano ai cittadini con reddito ISEE sotto i 12.000 euro per acquistare un’auto elettrica. Non va male anche ai “ricchi” che superano i 20.000 euro perché prendono 9.600 euro. Contributi anche per le due ruote: a fondo perduto fino al 60% del costo, ma massimo 3.000 euro.
Ma vediamo quanto spende un cittadino in concreto. Abbiamo simulato l’applicazione degli sconti comunali con quelli statali, chensono cumulabili, con Isee e senza (inteso quelli oltre i 20mila euro) e si scopre che la Dacia Spring si può prendere a soli 3.200 euro e per i “ricchi” a 6.050 euro; una Twingo poco più 5.000 euro o 8.150. La 500e 9.820 o 12.700 oppure la Renault Zoe a 16.220 e 19.100. Un modello più potente come la Hyundai Kona a 18.670 o 21.550. Insomma: nel peggiore dei casi il costo del passaggio all’elettrico si riduce di oltre un terzo, e più spesso si dimezza abbondantemente.
Il buon prezzo di Vw ID3, Peugeot 208e, Mini e VW e-Up
Anche la VW ID3 con prezzo di listino da 34.850 si può prendere a buon prezzo: a 17.370 e 20.250. Ma vediamo anche le quotazioni di Peugeot 208e (da 34.650 a 17.170 e 20.050), Mini (da 34.90 a 17.420 e 20.300) e VW e-Up (da 25.850 a 8.370 e 11.250).
Incentivo solo se si rottama
Grasso incentivo, ma solo per chi compra auto che costano meno di 45 mila euro e solo a una condizione: che si rottami un ‘auto inquinante. I contributi, ma con importi minori, sono destinati anche all’alimentazione ibrida o a benzina.
Attenzione: si può accedere al bando per l‘auto acquistata tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2022 e fino ad esaurimento dei fondi.
Contributo generoso anche alle ibride, 3.000 euro per moto o ciclomotore
Per alcune ibride o plug in (emissioni di CO2 tra i 21 e i 60 g/km) il contributo oscilla tra i 6.240 e i 4.800 euro, mentre per quelle fino a 135 grammi di emissioni di CO2 (ibride) tra i 4.680 e i 3.600 euro. Per l’acquisto di un motoveicolo o ciclomotore elettrico i contributi a fondo perduto sono pari al 60% del costo totale, fino a un massimo di 3.000 euro.
Ma si riesce con i tempi? “In considerazione del particolare momento in cui, per la mancanza di materie prime, si allungano i tempi di consegna la domanda di contributo potrà avvenire o in un’unica fase o in due momenti successivi: prima con la presentazione della fattura di anticipo e successivamente integrata con il saldo“.
Il link al bando
Deroghe per chi sostituisce un’auto diesel euro 5 con un mezzo sostenibile
L’Amministrazione comunica che “chi ha deciso di sostituire il proprio veicolo inquinante (e quindi soggetto al divieto) con un mezzo a basso impatto ambientale, sottoscrivendo un contratto di acquisto, leasing o noleggio a lungo termine, potrà continuare ad accedere in Area B e Area C fino alla consegna del nuovo veicolo – e comunque non oltre il 30 settembre 2023 – compilando la richiesta di deroga”.
La concessione della deroga vale anche per i tassisti e i titolari di licenza d’esercizio di noleggio con conducente. Solo per Area B sono compresi gli autobus adibiti al servizio di trasporto pubblico locale.
La deroga ha l’obiettivo di compensare chi ha già avviato la pratica per sostituire un diesel Euro 5 ma non è ancora in possesso del mezzo non inquinante a causa dei lunghi tempi di consegna, dilatati dalla mancanza delle materie prime.
La richiesta di deroga va inoltrata entro il 19 settembre, i contratti devono essere sottoscritti non oltre il 14 settembre.
Divieti i dal 1° di ottobre per Area C e per Area B
Il prossimo 1° ottobre è prevista l’entrata in vigore dei divieti di accesso in Area C per i veicoli trasporto persone Euro 2 benzina, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie, Euro 0, 1, 2, 3 e 4 diesel con FAP after-market installato entro il dicembre 2018 e con classe di adeguamento (riportata sulla carta di circolazione) per la massa di particolato pari almeno ad Euro 4 e gli Euro 5 diesel.
Per quanto riguarda invece Area B, dal prossimo 1° ottobre scatteranno i divieti di circolazione per auto Euro 2 a benzina, Euro 4 diesel senza FAP, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie, Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro 31/12/2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4, Euro 4 e Euro 5 diesel.
I veicoli diesel Euro 4 e 5 e i veicoli alimentati a benzina Euro 2 potranno circolare in Area B aderendo al progetto integrato Move-in / Area B. In alternativa potranno usufruire della deroga dei 50 giorni di accesso, anche non consecutivi, nel periodo compreso tra la data del primo accesso avvenuto e la data del 30 settembre 2023.