Compro la VW ID.3 o aspetto la Trinity? E la e-Up…?

Compro la VW ID.3 o aspetto la Trinity, l’auto che la Volkswagen lancerà tra qualche anno? Ce lo chiede Federico. Alessia è invece interessata alla e-Up. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

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Compro la VW ID.3 o è meglio soprassedere in attesa del nuovo modello

“Vorrei avere delle informazioni riguardo al progetto Trinity di Volkswagen che dovrebbe arrivare nel 2026. Io sarei molto interessato ad acquistare una Id.3, però la tentazione di aspettare questo nuovo progetto mi attrae molto…Secondo voi varrebbe la pena aspettare ancora qualche anno? Voi cosa vi aspettate da quel progetto?“. Federico Bertocchi.

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L’immagine laterale della Trinity messo in rete da Volkswagen.

Compro la VW o…/ Il timore di scegliere troppo presto ti frena

Risposta. Il dilemma su quel che ti potrà dare in più un modello completamente nelle auto è sempre esistito: meglio comprare subito o aspettare?. Ma nell’elettrico il progresso è talmente rapido (batterie, ma non solo) da far sì che molti potenziali acquirenti si pongano il quesito di Federico. Queste auto sono computer con le ruote ed è un po’ il dilemma di chi deve cambiare l’i-Phone ed è disorientato dai continui arrivo di nuove versioni. Che cosa aspettarsi, dunque, dalla Trinity? La Volkswagen presenta questa auto con grande enfasi, come il modello che finalmente non avrà nulla da invidiare alle Tesla, anzi….Per produrla, ripartirà dal foglio bianco, costruendo una nuova fabbrica a Wolfsburg e inaugurando una nuova piattaforma tecnica, la SSP, con guida autonoma di livello 4, un gradino sotto il massimo. Da quel che se ne sa, però, non sarà un’auto delle stesse dimensioni della ID.3, ma decisamente più importante, come mostra anche lo schizzo messo in rete da VW.

Se la ID.3 la noleggiasse, invece di comprarla?

L’enfasi non riguarda solo contenuti dell’auto, ma anche tempi e modi di produzione. Finora il gap nei confronti di Tesla è stato enorme. Si calcola che, nella nuova fabbrica tedesca di Grunheide, Elon Musk costruisca un Model 3 in 10 ore, con 90 unità all’ora. La Volkswagen finora si è attestata su livelli di circa il doppio. Nel nuovo stabilimento di Wolfsburg a regime ogni Trinity uscirà dalla catena di montaggio negli stessi tempi, con un evidente impatto positivo sui costi e sul prezzo finale. Val la pena aspettare? Una soluzione salomonica ci sarebbe: invece di acquistarla, la ID.3 (o qualsiasi altro modello) si noleggia con contratto a lungo termine, 3 o 4 anni. A scadenza si deciderà se le EV in arrivo (Trinity, ma non solo) sono talmente “più avanti” da consigliare di restituire l’auto e puntare si qualcosa di più fresco. In genere questi noleggi sono più appetibili per chi ha la partita IVA, ma ci sono offerta accessibili a tutti.

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Alessia fa 130 km al giorno “La Volkswagen e-Up è l’auto giusta per me?”

“Ho bisogno di una consulenza, sono stanca di sentire cose campate in aria. Devo acquistare l’auto e sto valutando di prendere l’e-Up! Perché ho un budget limitato a 20.000€ e perché, avendone urgenza, l’ho già a disposizione presso la concessionaria VW di fiducia. La scelta è caduta su quest’auto anche perché ho sempre guidato auto tedesche. E l’unica volta che ho cambiato (Peugeot 2008 elettrica) mi sono trovata malissimo in termini di guida e visibilità, oltre che di componenti plastici con scarsa sensazione di solidità. I quesiti principali sono legati al fatto che percorro 3.000 km al mese, in quanto lavoro a 65km da casa. Sulla ricarica avrei risolto perché in azienda potrei caricare alla presa schuko. Cosa che farei anche a casa (tra qualche mese metterei la wall-box…purché sia supportata dal contratto del garage!). Da quanto leggo sul web, in 8 ore dovrei completare la carica (visto che carico anche al lavoro, dovrei arrivare a casa con metà dell’autonomia). Il tragitto casa-lavoro è di 65km, 55km autostrada pianeggiante). La e-Up regge bene la guida in autostrada? Come si comporta con curve e vento? Dopo un anno di utilizzo avrà almeno 36.000km: come si comporta? La batteria perde autonomia? A quanti km sarebbe consigliabile cambiarla? Grazie 🙏🏻. Alessia Z.

compro la vwRisposta. In autostrada per la e-Up bisogna contare su un’autonomia reale di circa 150 km. Lo conferma il nostro test svolto sulla A22 da Paolo Mariano e lo confermano analoghe prove svolte da alcune testate straniere L’idea del rabbocco in azienda ci sembra quindi molto opportuno, per poter viaggiare serenamente anche al ritorno. Certo, disporre di un modello con una batteria più consistente (la e-Up ha una capacità netta di 32,3 kWh) la farebbe viaggiare più serena, ma se il budget è questo…Non ci sono problemi sul “reggere la guida in autostrada, anche con curve e vento”. Quanto alla perdita di autonomia nel tempo, impossibile fornire un dato unico e certo, dipende anche dall’uso che si fa dell’auto. La Volkswagen raccomanda di mantenere la batteria nell’intervallo di carica tra il 20 e l’80% (in alcuni modelli è addirittura possibile impostare un blocco oltre questa soglia). Con un uso corretto, la perdita nel tempo non dovrebbe essere tale da imporle di cambiare auto dopo pochi anni. E comunque è sempre possibile fare un test per vedere quanta capacità si è effettivamente persa.

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Visualizza commenti (13)
  1. Noi abbiamo acquistato una Zoe 52kwh a gennaio 2020 con contratto a 36 mesi e batteria a noleggio 10.000 km annui. A gennaio 2023 scadra’ il contratto ed il valore di riscatto è circa 12 emia. Avevamo tutti i dubbi di chi non conosce ma è curioso di provare. Adesso le paure ci sono passate tutte anche grazie a PCC di Leonardo Spacone che consiglio vivamente a tutti. A gennaio prossimo dovremo decidere se riscattare l’auto o restituirla oppure prendere una nuova Zoe e continuare l’avventura elettrica. Sarebbe nostra ferma intenzione avere un’altra auto elettrica. Ad oggi non ho le idee tanto chiare sul nome dell’auto nuova visto che con molta probabilità fra un anno la Zoe sarà sempre la stessa e questo potrebbe essere un bene ma anche un elemento che ci potrebbe portare a cambiare marca. Vedremo…si accettano consigli e se posso darne uno ad Alessia compra, come prima esperienza, una Zoe usata che ha un’autonomia sicuramente più alta della e-up ed ancora 5 anni di garanzia sulla batteria. Un saluto.

  2. Giuseppe Andrea Licata

    Per il budget di Alessia valuterei anche auto Km0 o aziendali con 10-20.000km e batterie da 50KWh o più.
    Comunque direi che anche mantenendo la batteria tra il 20% e l’80% per garantire una durata maggiore, e potendo ricaricare sul posto di lavoro la E-Up andrà più che bene. L’unico adattamento che Alessia dovrà fare rispetto ad un’auto termica sarà di dover ricaricare ogni giorno, per il resto non si accorgerà della differenza e viaggerà in modo più confortevole.

  3. ernesto grottaferrata

    sarebbe interessante sapere che auto tedesche ha guidato prima della e2008 per avere problemi di guida(?) e visibilità(??): non ci è mai salita sopra prima di acquistarla?
    sorvolo sulla “sensazione” delle plastiche..
    sono più di 20 anni che la qualità delle tetesche (e loro associate) è in continua discesa: pannelli porta, volanti, cruscotti, tunnel che dopo qualche decina di migliaia di km si scollano, deteriorano, staccano ecc.. o i proprietari sudano acido, o le plastiche non sono esattamente il “nonplusultra”..

  4. Sono possessore di una e – up da due anni che utilizzo per andare a lavorare tutti i giorni con percorso autostrada 80 km circa + 30 di statale con salite importanti, posso confermare alla lettrice che con 3/4 di carica riesco tranquillamente a percorrere l’intero percorso anche d’inverno, una ricarica al giorno a casa , completamente soddisfatto dell’acquisto.

    1. Io valuterei anche una Opel Corsa-E km0 che come budget si avvicina e sarebbe quindi in pronta consegna. Batteria da 50kWh, 200km di autostrada li fa tranquillamente, e in caso di bisogno supporta la ricarica in DC fino a 100Kw. Quanto alle plastiche economiche non credo che e-up possa vantare chissà cosa,

  5. roberto de falco

    io ho una e-up da settembre 2020 . ho fatto quai 50000 km . va molto bene e consuma poco. la ricarico tranquillamente con la scuko , non ho installato wall box non voglio installarla e non voglio aumentare la potenza del contatore. sto e rimango con 3kw . la macchina va bene sulle strade statali, si ottiene il meglio viaggiando a 70/80 km/h perche’ con 1kw/h fai 8/9 e anche 10 km. in autostrada se vai a 90/100va ancora bene ma se ti metti a 120/130 scarichi troppo velocemente la batteria. 65 km con rabbocco non sono un problema per l’e-up , li regge tranquillamente , ma se devi fare viaggi piu’ lunghi come ho fatto io per andare da roma ad augusta germania devi programmare molto bene le tappe o ti troverai in forte difficolta’.

  6. Se la lettrice può effettivamente caricare sia al lavoro che a casa, potrebbe valutare anche la Twingo ZE. Molto più spaziosa della UP ma con una batteria da 22kwh (autonomia estate 200 km, Inverno 130 km). In casa nostra la troviamo eccellente sotto tutti i punti di vista. Davvero una sorpresa positiva.

  7. Compra una Zoe di un anno, se ti va bene spendi poco di più e la batteria è da 52. Inoltre è più grande è più comoda.

  8. Ho una e-up da giugno 2020. Ad oggi ha quiz 60.000 km quindi le percorrenze sono simili a quelle di Alessia.
    Problemi zero qualità percepita molto buona e piacere di guida bel superiore a quello che ci si aspetterebbe da una city car.

  9. Luca Dell'Oca

    Noi abbiamo una id.3, di cui siamo molto contenti (al netto di alcune magagne) e l’abbiamo presa a noleggio di 3 anni/60.000 km. E il motivo è esattamente quello indicato: nel 2024 quando scadrà il noleggio non vorremmo avere un’auto obsoleta che sul mercato dell’usato varrebbe molto meno del valore garantito ad oggi.
    Ovvio che il costo mensile è più alto di un acquisto a rate, ma questa tecnologia ci è parsa ancora agli albori e quindi abbiamo voluto ridurre il rischio di obsolescenza precoce. E abbiamo pensato esattamente ai primi anni degli smartphone come paragone.

    1. Il paragone è corretto, ricorderei però che il mercato degli iPhone usati è sempre stato abbastanza effervescente, per varie ragioni, al contrario del mercato dei cellulari tradizionali, che si era nel frattempo annichilito.
      Dov’è lo spartiacque?
      Fondamentalmente nell’intenzione di tenere a lungo o sostituire a breve l’auto. Nel primo caso, se l’auto soddisfa a pieno le proprie esigenze, la sì può tranquillamente acquistare: sappiamo che un’auto elettrica potrà perdere alcuni privilegi, ad esempio bollo e parcheggio gratuiti, ma non altri come diventare oggetto di restrizioni all’uso per ragioni di emissioni e questo ne fa una scelta migliore come usato rispetto a una termica.
      Nel secondo caso, il noleggio garantisce che il costo sia predeterminato.
      Come ho detto sopra però mi aspetto che il mercato dell’usato delle auto elettriche sia molto più vivace del resto del mercato, perché se è vero che le nuove generazioni di auto elettriche saranno sempre migliori e costeranno meno delle precedenti, chi avesse un’auto elettrica della generazione precedente deciderebbe probabilmente di tenerla se le quotazioni dell’usato fossero poco attraenti. Di contro, se decidesse di acquistare un’auto nuova migliore come prestazioni e a prezzo più basso della precedente, la minore valutazione dell’usato influirebbe meno sulla differenza di prezzo da pagare al concessionario.
      Ritengo pertanto che la preoccupazione di una eccessiva svalutazione dell’auto elettrica sia più simile all’ansia da autonomia e quindi fortemente sovrastimata dal sentimento comune.

      1. Luca Dell'Oca

        Non c’è ancora uno storico delle quotazioni dell’usato elettrico, quindi non saprei dire se la svalutazione è sotto o sovra stimata. Può essere che il noleggio è stata una forma inconscia di garanzia psicologica da parte nostra, essendo la nostra prima auto elettrica. Vedremo nel 2024 quando scadrà il noleggio quanto varrà l’auto e cosa vorremo farne.

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