Home Vaielettrico risponde Compro la Renault 5 base, ma la ricarica poi?

Compro la Renault 5 base, ma la ricarica poi?

40

Vuoi leggere questo articolo senza pubblicità? Entra qui e abbonati a Vaielettrico Premium
Webinar

Compro la Renault 5 base e non ho problemi nell’uso quotidiano potendo ricaricare a casa. Ma in viaggio, in autostrada, che succede? Lo chiede Stefano. Vaielettrico risponde. Ricordiamo la mail per scriverci: info@vaielettrico.it

compro la Renault 5Compro la Renault 5, ma in viaggio troverò le colonnine giuste in autostrada?

“Mi sto interessando da un po’ all’elettrico e sto aspettando l’uscita della versione base della Renault 5 che, per caratteristiche e budget, sarebbe la mia preferita. Da quello che si legge, pare però che il modello base non potrà accettare le ricariche veloci (vi risulta anche a voi?). E questo mi apre un dubbio , accentuato anche dalla mia scarsa conoscenza delle colonnine di ricarica presenti in giro. Ho  la possibilità di ricaricare da casa per l’uso quotidiano. Ma nei viaggi più lunghi  non riesco a a capire se posso avere difficoltà. Vedo ormai in giro, specie in autostrada, molti punti di ricarica, ma non mi rendo conto se si tratta di  quelle a corrente alternata o a corrente continua. Sapete indicarmi quanto mediamente sono diffuse le une e le altre?  Le colonnine a carica rapida si possono utilizzare  anche in ricarica lenta o no? Vi ringrazio in anticipo se vorrete rispondermi e vi ringrazio per il servizio che fate e per le vostre battaglie in difesa della giusta informazioneStefano Severi

Compro la Renault 5Rifornire non è un problema, ma occhio all’autonomia…

Risposta. Risulta anche a noi che la R5 nella versione base (ancora non disponibile, ma in arrivo nel corso dell’anno) ricarica solo in corrente alternata, massimo a 11 kW. In viaggio occorre dunque tener presente che le soste sono piuttosto lunghe: un’ora di ricarica permette di inserire energia per coprire 50-60 km, non di più a velocità autostradale. Si tratta di una versione studiata per un pubblico che la usa come seconda auto, per spostamenti in città e dintorni. Con il prezzo più competitivo (circa 25 mila euro) e 300 km di autonomia, percorrenza che cala sensibilmente se la velocità è alta e il clima esterno è freddo. Quanto alla disponibilità di ricariche in AC, in genere tutte le stazioni in autostrada ne sono dotate, a partire dalle Free to X presenti nei rami gestiti da Autostrade per l’Italia.

Apri commenti

40 COMMENTI

  1. Le case automobilistiche europee continuano con i soliti “giochetti”, versioni base con troppi compromessi per costringere di fatto gli acquirenti ad acquistare quelle più “accessoriate”, anche se molte delle opzioni aggiuntive non si possono definire “accessori” in quanto sono di fatto necessarie. A me sembra che mettere in vendita nel 2025 un’auto con velocità massima di ricarica a 11 kW è una presa in giro dei clienti.

  2. ma con quel prezzo si prende la grande panda elettrica (forse anche a meno) nuova e che carica a 100kw in continua, mi pare.

    • E’ un piacere: non inquinare, non respirare gas di scarico, non armeggiare con pompe di benzina, non armeggiare con il cambio, non pestare la frizione, non pestare quasi mai il freno, viaggiare in silenzio, disporre immediatamente della massima coppia, trovare l’auto con il “pieno” ogni mattina in garage, già riscaldata in inverno e già raffrescata in estate. Può bastare?

      • lasciamo tutti gli @Achille a respirare nelle strade trafficate tutti i giorni… poi vedremo se scopre dov’è il suo …tallone..

  3. Anche se ho bocciato la R5 per una serie di altri motivi (estetica e prezzo), io sono dell’opinione che se si acquista una vettura destinata ad un uso urbano, qualsiasi altro uso comporterà dei disagi. Se una volta l’anno si fa un viaggio autostradale da 200km con una urban range per andare alla sagra del canarino con sosta nei borghi lungo il percorso, basta armarsi di fantasia e ce la puoi fare. Se sei un rappresentante che passa la giornata in macchina no. Analogamente, uscendo dal mondo dell’elettrico, se tutti i weekend porti la famiglia in giro allora ha senso avere un camper, se in ferie ci vai una settimana all’anno, probabilmente ha più senso armarsi di santa pazienza e adeguarsi al disagio di caricare all’inverosimile l’auto di famiglia.
    La R5 “low range” così come tutte le altre della stessa fascia di autonomia va vista per l’uso per la quale è stata pensata.
    Prezzo ed estetica sono elementi soggettivi che vanno valutati solo dopo aver considerato l’uso che se ne farà.

    • Personalmente faro’ 5 viaggi/anno di 500 Km, per il resto non avrei problemi.
      Con una ipotetica Opel Corsa e (usata) per andare in Toscana ieri ho provato con una pianificazione automatica, mi fa fermare per 3 rabbocchi; tolale 1 ora e 1/2 su 4/5 di viaggio….
      Direi poco accettabile…se poi dovessi prendere il traghetto per la Sardegna…dovrei tenermi un tempo di sicurezza notevole….
      Lo scorso anno tornando proprio dalla Sardegna fatto il pieno di metano a Livorno e 400 Km senza soste (ammetto che non è piu’ cosa da fare a quasi 60 anni, almeno 10 minuti di sosta ci potevano stare).

  4. Uno che anche solo pensa di comprare una ev senza ricarica veloce non ha capito una fava di auto elettriche. Una marca che propone per ragioni di marketing un’ auto simile si sta tagliando i cosidetti da sola apportando un danno enorme all idea stessa di auto elettrica. Me lo sarei aspettato da stellantis , non da renault che sulle ev ha investito il suo futuro.
    Ma piuttosto compratevi un diesel .
    Dovrebbero essere vietate dalla legge simili schifezze commerciali

    • Dipende tutto dal prezzo. A 25k sono d’accordo con te che sia una follia, ne costasse 18k (il prezzo di una microlino, più o meno) perchè no? Larga parte delle auto segmento A o B non si allontanano mai da un raggio di qualche decina di km dall’abitazione, potendo caricare a casa perchè no? Certo, ripeto, non a 25k.

      • Il punto è che la carica rapida non è un costo, anzi lo è quella in AC. Non supportare la DC è solo una markettata per giustificare il prezzo della versione più costosa. Comunque ancora non ho visto fonti ufficiali di questa limitazione.

    • Come auto per spostamenti locali potrebbe anche andare bene, non la trovo insensata, se verrà proposta a prezzi davvero concorrenziali.
      Certo non è un’alternativa al diesel come percorrenze annue!

  5. Ma infatti non ha senso prendere sto bidone a 25k che carica a 11kw?
    Ma stiamo scherzando? Pure la Zoe che presi 4 anni fa a 18k caricava “””veloce””” in DC alla strabiliante potenza di 44kw
    Spero che ne vendano 0 di ste auto che sembrano una presa per il cu… Costasse 10k come seconda auto da città potrei anche sorvolare ma a prezzo pieno è proprio una presa per i fondelli.

  6. Non lo faccia. Non è possibile fare un viaggio in autostrada ricaricando a 11kW in AC. Significa 4h di sosta per fare 2h di guida a 100kmh. Il problema non è la disponibilità di colonnine in AC ma i tempi che richiedono le soste.

    • Oppure una Hyundai Inster nuova. La versione base parte da 24900 e ha la ricarica in DC. Se anche le dimensioni contano, è indubbiamente più corta di una model 3.

  7. Comprare una macchina senza ricarica dc nel 2025 mi sembra un po’ anacronistico, ci sono tantissimi modelli anche economici che ce l’hanno
    Secondo me è irrinunciabile, non averla limita davvero tanto.. e spesso viene offerta come optional per poche centinaia di euro anche nei modelli base

      • è criminale, non anacronistico. sanno di star fregando qualche povero cristo non informato che poi si ritroverà con un prodotto tarpato.

    • L’assenza la limita a viaggiare ESCLUSIVAMENTE entro la sua autonomia reale. Un conto è non essere adatti ai lunghi viaggi un conto è rendere impossibile un viaggio oltre i 200km. Anche la eUp è un’auto da città ma all’occorrenza la usi anche in autostrada perché una sosta di 40min carica in DC a 80% e riparti… Non comodo ma fattibile. Se invece la sosta mìnima per un 10->80% diventa di 5h è davvero inaccettabile. Ha senso prenderla come 3′ auto di famiglia, manco 2′.

  8. In famiglia abbiamo una Renault Zoe a noleggio dal 2020 con carica solo in AC fino a 22 kWh con la quale abbiamo prrcorso 42.000 km, fatti per la maggior parte in città ed extraurbano. 4 o 5 volte ci siamo avventurati a fare viaggi di quasi 400 km in giornata con un’unica sosta di poco più di 45 minuti. Non riesco però a concepire come poter affrontare il medesimo viaggio con una R5 con batteria più piccola e con carica solo a 11 kWh! Davvero anacronistico nel 2025!

  9. Riporto quanto detto da esperti (Daniele Invernizzi della fondazione Ev Now e di tesla Owner Italia): non mettere la presa CCS2 per la carica in DC non comporta nessun risparmio. Anzi, magari provoca pure costi maggiori di produzione, visto che poi la presa sarà offerta come opzione (e gestire le opzioni costa).
    Quindi per me è un furto legalizzato vendere la ricarica in DC come option, siamo al livello di pagare al prezzo base per aggiungere ruote e volante…

  10. Per 25 k si possono acquistare ottime ibride, tipo la Suzuki Swift senza menate per la ricarica e una svalutazione nel tempo molto minore….

  11. Auto con carica solo AC (e ad 11KW manco a 22) dovrebbero essere solo citycar per viaggi entro l’autonomia della macchina.
    Se l’uso prevede autostrada direi di considerare auto con DC dai 100KW a salire.

  12. per le economie di scala , non mettere una ricarica DC , nel 2025 su un EV è folle ..
    anzi rincaro la dose
    secondo me sarebbe cosa buona e giusta dal 2035 in poi abolire la ricarica AC

    ricarica DC anche a casa da 15kW in su , abbinati ad accumuli e fotovoltaico
    è questo il futuro prossimo
    tra 10 anni , la tensione a 800V per le batterie auto sarà normalizzata per tutte le auto
    e il cavo a parità di potenza caricata sarà molto più leggero di uno AC

    • Perché mai uno com me che al giorno faccio 30 km dovrebbe essere in futuro”obbligato” a ricaricare a minimo 15 kW di potenza?
      Che senso ha voler obbligare s ricaricare in 20 minuti anche a casa dove l’auto sta ferma ore ed ore?
      Nulla in contrario a rendere disponibile questa opzione (wall box domestiche in D.C.) a chi reputa gli possa servire ma visto che statisticamente sono un assoluta miniranzs ipotizzare che sia imposta come unica soluzione possibile mi sembra senza alcun senso…

      • Diciamo che se uno carica in DC usando l’elettricità prodotta da un impianto FV (che produce in DC) evita la doppia conversione DC-AC-DC che comporta meno energia elettrica sprecata che può andare direttamente in batteria.

    • Nello, forse sei troppo avanti… In famiglia abbiamo 2 BEV, e un trifase 10KW sarebbe anche comodo,… ho personalmente pensato di a inizio 2022 installare un impianto FV da 4,8KWp monofase, a gennaio 2023 prima BEV, a febbraio 2024 seconda BEV, visto che siamo in 5 a casa… passato anche a 6KW la fornitura… c’è un piccolo problema, che la fornitura di tensione, è bassa, per cui succede molte volte di scendere sotto i 200V, e il misuratore di tensione sulla Wallbox, decide di diminuire l’amperaggio per sospetta perdita nell’impianto (fatto nuovo quando ho installato il FV)… DI per sè un 6KW anche se su una faso sola, sarebbe un bel colpo… il problema è sfruttarlo.
      Forse quindi mettere contatore Trifase alla partenza dovrebbe diventare lo standard.
      Per batterie MegaPack e FER dovrebbe essere a monte, fatto dallo stato che con grano salis, decida di impiegare i nostri soldi per ridurre le dipendenze da fossili…

      • forse un pelino avanti ,
        ma potrei scommetterci , visti i progressi degli ultimi 10 anni
        io uso la DC per l’illuminazione del giardino a 24V , da un bel pò
        i power wall accumulano in DC ,
        alcuni utenti trovano “conveniente” installare ,già oggi 60kWh di accumulo
        trovo naturale integrarli con una wallbox in DC e il fotovoltaico
        alzando la tensione , riducendo la sezione dei cavi (il rame sta andando alle stelle)

        io credo che per i prossimi 20 anni molti caricheraranno ancora in AC
        ma sarebbe illogico che non si cominci a usare la DC anche a casa tra una decina d’anni , soprattutto con la diffusione della 800V sulle auto
        che permetterà di caricare “lentamente” con cavi sottili e economici

        è la rivincita di Edison , non mi stupirei anche elettrodomestici in dc

        la DC è più sicura della AC
        fino a 120V non è nemmeno letale , mentre l’AC è pericolosa da 50V

        so che sembra strano in un paese che ancora punta tutto sul gas per la produzione di energia elettrica e calore

        oggi una wallbox DC da 30KW costa 5000 eur
        solo 5 anni fa una WallBox da 3KW AC ne costava un migliaio

        il punto che vorrei far capire è che secondo me l’accumulo domestico diventerà il cuore della casa e modulera i prelievi per rendere economici i consumi ,
        non solo per chi dispone di fotovoltaico , ma anche pe chi non lo avrà

        le fasce orarie proposte dai gestori saranno molto diverse dalle attuali ,se l’Italia sarà ancora un paese avanzato , adottando rinnovabili massivamente come Spagna e Portogallo

        60kWh oggi costano 8000 eur ,
        fino a pochi anni fa 5kWh ne costavano 10000

        per caricarli d’estate possono bastare 10kW di pannelli
        nei due mesi invernali bisognerà dimezzare i consumi , a meno che anche i pannelli olttre a costare sempre meno facciano dei balzi improbabili di efficenza

        per il to caso , capisco che oggi è comodo attaccare l’AC e sfruttare la notte per caricare 100 o 200 km di autonomia
        ma non cambierà nulla tranne che verranno caricati in un ora o 2
        grazie alla batteria stazionaria di casa
        potresti cenare e ripartire per andare a una festa nel paese a 50 km di distanza
        senza problemi
        la comodità è quello che la massa vuole e l’industria darà se rimarrà uno straccio di libero mercato nel mondo nei prossimi decenni

        per la nonna che sta male improvvisamente a 1000 km di ditanza
        resta un problema insolubile per la mia mente debole
        😛

    • Nello non sono d’accordo, il bello di una BEV è che la quota giornaliera di energia necessaria per il 99% della popolazione può essere fornita da un semplice impianto domestico con contatore a 3 kW. Basta e avanza, abbiamo già praticamente tutto quello che serve in milioni di garage. Semmai il “brutto” è che, per complicazioni normative (vedi condomini) diventa difficile sfruttare qualcosa che è già lì, bello che pronto all’uso. Poi d’accordo con te che produrre nel 2025 un’auto senza possibilità di ricarica “veloce” sia fuori dal mondo.

      • cosa cambia se carichi lento in DC o in AC
        a parte il costo della WallBox oggi ?
        quella in DC da 20 kW oggi costa 2000 dollari ma tra 10 anni ?

        il passaggio agli 800V dimezzerà la sezione dei cavi a parità di potenza
        oggi per caricare a 22kW AC(trifase) servonono 4 conduttori da 6 mmq più 2 fili di controllo
        la stessa potenza ,22KW, con un ipotetica colonnina DC a 800V con accumulo integrato di 30KWh

        bastano 2 condutturi di 6 mmq in DC più due fili di controllo
        praticamente dimezzato il peso del cavo
        praticamente il peso del cavo in dc sarà inferiore a quello in AC per caricare in AC a 7kW monofase

        chi usa un elettrica oggi non dovrà cambiare abitudini
        chi userà un elettrica domani ,tra 10 anni spero,nemmeno

        dato che caricherà come la miglior wallbox ac odierna potrà caricare
        100 km di autonomia in meno di un ora

        la wallbox/powerwall comprerà energia al prezzo più basso della giornata
        e la metterà nel veicolo la sera quando torniamo
        sarebbe bello che un sistema del genere costasse 2000 eur al lancio

        questa è la mia visone di progresso

  13. La mia idea è che una BEV deve poter ricaricare almeno in AC a 11 kWh e in DC a non meno di 80 kWh di picco.
    Poi per auto come Dacia Spring posso chiudere un occhio visto il prezzo e la tipologia d’auto (pacco da 27 kWh) ma in ogni caso poter ricaricare in DC a 30 kWh vs 7,4 kWh in AC (nel caso di Spring significa 5-100% in mezz’ora) permette di ridurre notevolmente i tempi di ricarica per quelle rarissime volte che si dovesse usare l‘auto per un viaggio fuori dalla comfort zone.

  14. Mi sembra una scelta molto limitante. Sulla mia eC4, che ha una autonomia simile, la ricarica a 100kw rende possibili anche gli occasionali viaggi autostradali.

  15. -nei viaggi più lunghi non riesco a a capire se posso avere difficoltà.-

    Ma certo che ne avrà, amico mio.
    E quei due/tre giorni l’anno dove quasi certamente le capiterà qualcosa di notevolmente fastidioso, le faranno dimenticare le notevoli comodità sperimentate nel resto dell’anno potendo caricare a casa.
    Un’auto elettrica che si prende per un utilizzo a 360° ed è senza la possibilità di ricaricare in corrente continua semplicemente va ignorata, ignorata per principio, è un oggetto che non va comprato perchè è una presa in giro. Specie a 25.000 euro.
    Non essere in grado di gestire anche solo un imprevisto con un minimo di decenza, è semplicemente improponibile.
    Se le devono picchiare tutte là dove non batte il sole. 😉

Rispondi