Comprare una Tesla usata, che calvario. Ce lo racconta Stefano, un lettore che ha dovuto affrontare mille ostacoli per il pagamento, uno specchio dell’Italia d’oggi.
di Stefano Pinardi
“Vi seguo da un po’ e, oltre a leggere numerosi articoli ho espostola mia esperienzanell’acquisto (consegna 13 mesi fa) di una Dacia Spring (nella foto). Ora ho fatto il bis e ho sostituito la prima auto di famiglia con una Tesla M3 RWD usata. La compravendita si è rivelata un vero e proprio “parto”: sofferta, adrenalinica e piena di (ahimè) colpi di scena. Per motivi estranei all’auto, tantomeno perché elettrica“.
Comprare una Tesla usata, da un privato a 800 km…
“Dopo aver monitorato nel tempo i siti di compravendita di auto trovo quella che fa per me. Telefono al venditore (un privato) e mi accordo per andarla a vedere e, se tutto mi convince, di acquistarla il giorno stesso trovandosi l’auto a 800 km da dove abito.
Modalità di pagamento: essendo una trattativa tra privati un minimo di diffidenza è naturale se non doverosa. Io propongo ovviamente l’assegno circolare. Il venditore suggerisce il bonifico istantaneo avendo difficoltà ad incassare assegni cartacei in quanto cliente di banca solo digitale.Non ho esperienze pregresse di bonifici istantanei quindi, diligentemente, nei giorni precedenti mi preparo all’appuntamento. Chiamo la mia filiale per avere informazioni sul bonifico istantaneo: se è possibile effettuarlo da App e con che limiti operativi (questi ultimi infatti non sono indicati, why ???, nelle numerose pagine di “condizioni contrattuali del servizio” che periodicamente ricevo dalla Banca)“.
Il prezzo è di 31.500 euro, ma pagare è una via crucis
“Mi viene risposto che il bonifico istantaneo è fattibile da App, ma che il limite operativo per ragioni di sicurezza è di 15.000 euro e che tale limite non può essere modificato.
Essendoci accordati per una cifra di 31.500 euro, ne deriva la necessità che la parte restante del pagamento sia coperta con assegno circolare.In tal senso, paventando la necessità di produrre l’assegno circolare in presenza del Venditore e quindi lontano dalla mia filiale, mi viene assicurato di avere la “piena operatività sul mio conto” in tutte le filiali italiane della mia banca. Fortunatamente (??) la referente si accorge che la Banca è in possesso della copia della mia carta d’indentità da poco scaduta. Mi invita quindi in filiale a registrare la nuova carta d’identità “altrimenti non riuscirà a fare nulla nella filiale dove si recherà”. Per fortuna che ho telefonato! Perchè la Banca non è dotata di sistema automatizzato di warning che avvisi il correntista di questa periodica necessità burocratica?“.
Provo a fare sponda con il conto di mia figlia…
“Successivamente mi viene un’altra idea. I rimanenti 16.500 euro che non riuscirei a pagare tramite bonifico istantaneo potrei trasferirli sul conto di mia figlia (altra banca). E, il giorno della vendita, fare eseguire a lei il secondo bonifico istantaneo a favore del venditore. Ci informiamo, presso la sua filiale, giungendo alla conclusione che, con la sua banca la cifra in oggetto è tranquillamente bonificabile istantaneamente. Procedo al trasferimento della somma con bonifico bancario ordinario presso il conto di mia figlia. Per precauzione inoltre, volendo testare la fattibilità del bonifico istantaneo, io e mia figlia ci scambiamo una cifra mediante bonifico istantaneo. Entrambe le operazioni hanno esito immediato e positivo. Bene. Sono fiducioso. Posso attendere il giorno dell’appuntamento“.
Si parte, ma l’auto a noleggio non si sblocca…
“Sveglia alle 5 per andare all’aeroporto. Per non scomodare la moglie ho deciso di prenotare un’auto elettrica a noleggio (a Bologna c’è Corrente). La prenotazione, gratuita, deve avvenire non prima di 15 minuti del suo utilizzo. Appena sveglio quindi mi accingo a cercare l’auto (la trovo sotto casa, che fortuna) e a prenotarla ma…………. la prenotazione non viene accettata perchè hanno una versione scaduta del mio documento d’indentità!!!! Anche caricando in real time il nuovo documento la prenotazione non va a buon fine perchè il nuovo documento deve essere approvato ed i tempi di tale operazione non sono noti. A cosa serve il documento d’identità aggiornato quando hanno anche la patente di guida? Butto giù dal letto la paziente moglie che mi accompagna all’aeroporto. Prendo l’aereo e arrivo a destinazione senza ulteriori contrattempi. Dopo aver visionato l’auto (praticamente nuova), insieme al Venditore mi reco all’agenzia pratiche auto per effettuare il passaggio di proprietà“.
Comprare una Tesla usata: sembra tutto a posto: bonifico effettuato, ma…
“Mentre viene sbrigata la pratica comincio ad effettuare i pagamenti. Chiamo mia figlia per farle eseguire il bonifico da 16.500 euro.ì 1° incaglio: il bonifico viene rifiutato perchè supera la cifra limite di 15.000 euro (????? Diversamente da quanto avevano assicurato!) Proviamo quindi a ridurre la cifra a 15.000 euro. 2° incaglio: il bonifico viene rifiutato per imprecisate “ragioni di sicurezza”. Comincio ad essere pervaso da sentimenti criminogeni……. chiamo la filiale di mia figlia, loro non sanno aiutarmi, mi suggeriscono di chiamare l’assistenza telefonica digitale. Finalmente riusciamo a sbloccare (perchè era bloccata? Non si sa…….) l’operazione e finalmente la prima tranche del pagamento (15.000 euro) arriva a destinazione. A questo punto suggerisco a mia figlia di fare anche la restante parte del pagamento (1.500 euro) che avevo destinato essere in capo a lei. Risultato: bonifico effettuato“.
Mi aspettano 8-9 ore di viaggio di ritorno…
“Procedo quindi per completare il pagamento tramite la mia app: il bonifico da 15.000 euro mi viene rifiutato “per ragioni di sicurezza”. Chiamo la filiale un po’ alterato. Infatti sto tenendo “in ostaggio” sia il Venditore che l’Agenzia pratiche auto che stanno attendendo pazientemente che io riesca a risolvere questi intoppi incomprensibili. Mi risponde una operatrice che, scocciata, mi chiede se voglio “fare polemica o risolvere il problema”. Io rispondo che “il problema” me lo stanno creando loro e nonostante tutte le precauzioni e le informazioni raccolte anticipatamente. Mi viene risposto che loro “non possono fare niente” e di rivolgermi ad una filiale locale della mia banca dove effettuare il bonifico. Chiedo quindi gentilmente di annunciarmi a tale filiale in modo da non avere sorprese (sigh…). Sono ormai le 12.30 e l’Agenzia Pratiche auto ci segnala gentilmente che alle 13 chiudono per riaprire alle 16.30. Comincio a immaginarmi l’orario di arrivo a casa: mi attendono i non meno di 8/9 ore di viaggio“.
Bonifico bloccato per ragioni di sicurezza (??)
“Andiamo quindi alla Filiale, mi metto in fila. Mentre sono in fila attendendo il mio turno mi viene un’idea. Se l’assistenza telefonica digitale della banca di mia figlia è riuscita a sbloccare il suo bonifico istantaneo magari potrei riuscire a sbloccare il mio chiamando la mia assistenza. Approfittando della fila chiamo e dopo diversi minuti di attesa (“ha chiamato in un momento di elevato traffico telefonico”…. sigh) espongo il problema all’operatrice. Risposta: “il bonifico è stato bloccato per ragioni di sicurezza i cui criteri non sono noti quindi non possiamo fare nulla”. Mi sono fatto ripetere la risposta perchè non volevo credere a quanto sentito…A cosa serve e che affidabilità può avere uno strumento operativo (il bonifico istantaneo) se questi sono gli esiti (imprevedibili)? Con l’aggravante che in genere si ricorre a tale strumento perchè si ha fretta!“.
E alla fine me la cavo con un assegno circolare
“Rassegnato rimango in fila, arriva il mio turno, mi presento, confermano che la mail dalla mia filiale è arrivata. Chiedo quindi di procedere al bonifico. Risposta: No! Perchè la mail della mia filiale li autorizza a fare un assegno circolare non un bonifico. Ma non mi avevano assicurato che avrei avuto “la piena operabilità sul mio conto in qualunque filiale”? Perchè devo chiedere il permesso alla mia filale per poter utilizzare i MIEI soldi?
Facendo fatica a trattenermi richiamo la mia filiale ricordando loro che io avevo necessità di effettuare un bonifico istantaneo e non di produrre un assegno circolare. Li invito quindi a ri-inviare una mail alla filiale del posto per autorizzarli a ciò. Rimango in attesa della nuova mail. Al ricevimento della stessa procediamo ad effettuare il bonifico. Risultato: bonifico rifiutato per ragioni sconosciute. Ripetuti ma inefficaci i tentativi. L’operatrice si chiede “se questo sia dovuto al fatto che sono passate le ore 13” (cosa ??). Stremato, ripiego sull’emissione di assegno circolare scusandomi con il Venditore per non essere riuscito a soddisfare completamente la sua richiesta“.
Comprare una Tesla, che faticaccia: arrivo a casa alle 4,45 con il 13% di carica (e il sottoscritto allo 0%)
“Torniamo all’Agenzia che però è già chiusa. Attendiamo pazientemente la riapertura. Alle 16.30 riapriamo la procedura che va a buon fine ma…………. la stampa del documento finale di passaggio (che mi serve per attivare l’assicurazione sull’auto) é bloccata per ragioni………sconosciute! Bisogna aspettare. Andiamo al bar e dopo mezz’ora torniamo in Agenzia. Finalmente la stampa del documento si è sbloccata. Deo gratias. Salutiamo, attivo l’assicurazione e trasferiamo l’account Tesla dal precedente Proprietario al sottoscritto. Sono le 18.30. Mi metto in viaggio. Dopo 800 km e tre soste per ricaricare arrivo finalmente a casa. Sono le 4.45 di mattina. L’auto è al 13% di carica, io sono allo 0%, ho finito anche l’adrenalina che il mio organismo ha profuso a quantità durante la lunga giornata“.
Commento finale: Comprare una Tesla usata? Un’ avventura tragi-comica e che fortunatamente si è conclusa faticosamente ma positivamente (poteva anche andare peggio: se non fossi riuscito a completare il pagamento sarei stato costretto a tornare con le pive nel sacco cioè senza auto……). Tutto quello che potevo fare per prepararmi ed arrivare all’appuntamento è stato fatto ma non è bastato. Una amara riflessione sulle “magnifiche sorti e progressive” (cit. Leopardi) e le celebrate e ostentate “digital facilities“: quando si mettono di traverso trasformano un’operazione ordinaria in un incubo. L’auto elettrica, nello specifico Tesla, che ho acquistato non ha nessuna colpa. Anzi è stata l’unica nota piacevole e soddisfacente di una giornata che ricorderò a lungo.
Risposta. Questa è l’Italia di oggi, un Paese in cui le banche col digitale hanno trasferito tutta l’operatività sulle spalle dei clienti. Salvo trattarti da pezzente se hai bisogno di aiuto perché qualcosa va storto.
per queste cose io opto per bonifico bancario; ad oggi, considerato che le vetture le compero all’estero, non ho mai avuto problemi.
Mi son sempre organizzato in questo modo: contattato il -i venditori dove ho identificato il prodotto che mi interessava , concordato con la banca la somma da avere disponibile con qualcosa in più per eventuali spese accessorie (pratiche auto, carro attrezzi ecc.) vista ai rivenditori e accordo con pagamento. questo generalmente mi prende 3-4 giorni via da casa.
all’estero poi in molti paesi non c’è alcun problema a mettergli in mano anche 15-30 k euro in contanti ma il bonifico è la miglior cosa
Beh le banche italiane son quello che sono. Dipendenti che camminano avanti e indietro per far vedere che lavorano stampando cumuli di carta inutile e pronunciare termini strani che solo loro conoscono. Ce lo chiede l’Europa. Eppure giri l’angolo e c’è ad esempio Revolut che consente bonifici istantanei gratuiti e illimitati fino alla soglia massima consentita dal circuito SEPA, ovvero 100.000 euro.
Cioè non solo non si paga la commissione di bonifico, ma il bonifico di serie è istantaneo. Così ho fatto il bonifico istantaneo quando ho comprato la Tesla Model 3 a 40.000 euro, nessun problema di nessun genere. Ho anche comprato un immobile con Revolut l’anno scorso, avessi aspettato le banche italiane sarei dovuto andarmi a prendere il caffé con l’impiegata di banca che nel frattempo avrebbe stampato una pila di scartoffie meglio note come “normativa” che solo la banca si inventa come procedure interne e le spaccia per legge. Diffidate dalle banche italiane laddove possibile, siamo in Unione Europea, approfittate laddove potete, questa è la concorrenza. Revolut è un esempio, esistono N26, Bunq, Monzo, Wise e molti altri.
Sono passato anche io attraverso il calvario dei bonifici istantanei (nel mio caso ero il venditore, ho assistito al calvario dell’acquirente).
Informarsi presso la propria filiale non basta, ti assicurano che il bonifico funzionerà, ma pochi sanno quali sono i limiti. Le banche di default applicano un limite di €15000 sui bonifici istantanei – vecchio limite imposto per tutte le banche dell’area SEPA – ma alcune hanno dei limiti diversi, visto che il vecchio limite non esiste più.
Per chi dovesse fare pagamenti sopra i €15000 consiglio l’assegno circolare, da incassare rigorosamente prima di ultimare il passaggio di proprietà (si sono anche visti assegni circolari falsificati), oppure due bonifici, facendo attenzione ad eventuali limiti ed alert giornalieri e/o mensili che la banca potrebbe aver posto.
Attenzione che per bonifici sopra i €15000 la banca potrebbe dare l’opzione “bonifico RAPIDO”: non è istantaneo, ci mette alcune ore (comunque più rapido del tradizionale).
Bitcoin fixes this.
E il titolo “Comprare una Tesla usata, che calvario” a cosa serve? Colpa di Tesla???? E per fortuna che siamo su vaielettrico.it ……….
Il titolo è stato corretto, chiarendo che il calvario riguarda il pagamento e non la Tesla.
Effettivamente così è chiaro il problema. Bene, grazie
Ottima scelta correggere il titolo
Dal titolo del post sembrava che il problema fosse dovuto al venditore o a Tesla, invece era un problema dell’acquirente con le banche. Mah…
perche hanno i tuoi soldi investiti. nei loro giri strani. ovvio che non te li danno
Comunque basterebbe informarsi prima di fare certe operazioni….
Le banche hanno diversi segnali di alert che ovviamente tendono a garantire il corretto esito dei bonifici e vietano il saccheggio dei conti correnti.
Di al venditore che l’assegno circolare lo può versare comodamente in banca….ogni conto online collabora con una banca fisica proprio per queste esigenze.
>Comunque basterebbe informarsi prima di fare certe operazioni….
A me sembra che si sia informato eccome.
Alcune banche online gli assegni circolari chiedono di spedirli in sede centrale per poterli intascare. Operazione secondo me un po’ a rischio, non tanto perché qualcun altro potrebbe incassarli, ma perché se l’assegno viene perso che faccio, chiedo all’acquirente di farmene un altro?
Il fatto è che se esiste un altro strumento e quest’altro strumento consente di fare l’operazione in maniera soddisfacente per le parti, il fatto che non funzioni come dovrebbe è un problema.
“Comunque basterebbe informarsi prima di fare certe operazioni….”
Hai letto l’articolo?
FACCIO L’AVVOCATO DEL DIAVOLO….
… FORSE PERCHE’ CI LAVORO?
L’acquisto di un’auto è un momento importante della nostra vita, sborsiamo decine di migliaia di euro e in questo caso è stato fatto verso uno sconosciuto residente a più di 800 km di distanza per un’autovettura che mi sembra di capire è stata contrattata ad un prezzo molto competitivo.
Di fronte a queste situazioni io credo sia opportuno fare un assegno circolare, vedere l’auto, magari valutarla con un esperto del settore (vedi valutazione batteria) e poi andare in agenzia pratiche auto per concludere il passaggio al pra.
Ora… veniamo all’innumerevole serie di errori fatti dall’acquirente:
1) Se intendo fare le operazioni on line prima di tutto è opportuno controllare i massimali dell’home banking e aumentarli una tantum per poter procedere.
2) Se ho a che fare con un cliente di banca on line comunque lo stesso dovrebbe avere delle agenzie di appoggio dove poter versare in casi eccezionali assegni.
3) I bonifici di un certo importo (fatti on line) generano degli alert che sono opportuni perché ci sono delle truffe che con questi metodi hanno prosciugato i conti di clienti ignari di eseguire delle operazioni di addebito piuttosto che di accredito.
4) L’acquirente avrebbe potuto recarsi di persona con il venditore in un’agenzia della propria banca sulla piazza del venditore e far emettere in loco l’assegno circolare contestualmente al benemissione sul titolo (anticipandosi con una e mail dove ci sarebbero state tutte le autorizzazioni necessarie). Questo avrebbe dato la garanzia al venditore che l’assegno era stato fatto dall’acquirente, che non sarebbe annullabile senza il titolo fisico restituito, che era coperto da fondi precostituiti e anche qualche altra garanzia del tipo… “ho visto che l’acquirente è una persona conosciuta nella banca” … ma ci sarebbero state anche altre sicurezze perché un venditore in mala fede non si presenta con l’acquirente sotto le telecamere di una banca facendosi riconoscere e sapendo che i filmati sarebbero poi disponibili alle forze dell’ordine perché conservati per 7 e più giorni in un armadio blindato.
5)L’acquirente, preso dal panico, ha girato i fondi alla figlia .. che poi li ha girati al venditore.
Ora… sorvoliamo sull’aspetto di antiriciclaggio che ha l’operazione ma soprattutto sui rischi legati alla stessa. Comunque è un errore da non compiere.
Scritto ciò… io non posso dare la colpa all’istituto di credito ma la do all’accordo tra le parti che ha visto l’acquirente fare esattamente quello che voleva il venditore (sopperire).
E se il venditore gli avesse rifilato un pacco? Oggi leggeremmo di un acquirente che ha eseguito un bonifico di 30k istantaneo (non cancellabile) e accuserebbe il suo istituto di credito perché gli ha permesso di fare un’operazione di tale importo senza alcun controllo o comunque per una cifra a suo dire eccessiva. Gli aprirebbe una causa e vincerebbe a mani basse perché è compito dell’istituto di credito cercare di prevenire delle operazioni potenzialmente pericolose.
Mettiamo per esempio che il venditore sia una persona astuta e induca il compratore a fare un giro di denaro come quello effettivamente avvenuto. Ricevuto il secondo bonifico dalla figlia il venditore si oppone al perfezionamento della vendita perché la somma lui non l’ha ricevuta dall’acquirente ma da una persona estranea che nulla ha a che fare con il contratto di compravendita.
Ci troveremmo davanti a una situazione imbarazzante in cui il venditore, pur avendo ricevuto la somma, si rifiuterebbe di fare il passaggio.
Effettivamente avrebbe il suo grado di ragione ma su questo potremmo aprire una parentesi graffa enorme.
E’ andata male, o forse meno male di quanto avrebbe potuto andare.
Ma… se non sai utilizzare gli strumenti a tua disposizione ed organizzarti non puoi dare la colpa agli altri… anche se dare la colpa alle banche è parecchio di moda … e in certi casi è giusto visto ciò che è successo in certi istituti.
Potrei farvi decine di esempi ma ragazzi…questo caso non mi sembra riconducibile ad una colpa della banca dell’acquirente…
Tante belle parole ed alcune giustissime osservazioni. Rimane il fatto che se la banca mi dice che posso fare un bonifico istantaneo di 15.000 euro e poi in realtà me lo nega senza dare spiegazioni né senza praticamente poter risolvere il problema, avendolo fatto in modo lecito e con tutte le misure di sicurezza del caso (autenticazione a mille fatturi sull’app e quant’altro), di fatto la banca sta trattenendo indebitamente dei MIEI soldi di cui io devo poter disporre in quanto sono MIEI.
Per cui io avrei già chiuso il conto.
di parte anchio ma concordo in toto.
Grazie “Avvocato del diavolo”. Provo a rispondere della mia ’innumerevole serie di errori”:
1) Fatto. Peccato che nel caso della banca di mia figlia sia stato fuorviato da informazioni sbagliate fornite dalla Banca stessa. Nel caso della mia Banca il limite indicatomi e’ quello che ho cercato di trasferire ma non mi e’ stato concesso nemmeno quello.
2) Vero. Mi ha pero’ chiesto la gentilezza di operare diversamente ed io, ingenuo e fiducioso dei “potenti ” e “celebrati” strumenti digitali bancari, ho pensato che fosse agevolmente possibile accontentarlo. Ancora una volta fuorviato dalla banca……
3) Quindi? E’ possibile farli o no? che le banche si decidano e soprattutto informino correttamente l’utente.
4) Certo. ma vedere risposta al punto 2)
5) Non preso dal panico. Ho cercato di risolvere il problema del limite del bonifico operativo e l’ho fatto preventivamente. E per gli “sceriffi” dell’antiriciclaggio credo che sia una operazione facile da capire se spiegata. Che ne dice?
“E se il venditore gli avesse rifilato un pacco?”. E se il venditore mi avesse puntato un coltello alla gola e mi avesse sottratto l’assegno circolare prodotto con la dovizia di particolari da Lei descritti? Alla fine bisogna cominciare a fidarsi…
“Ma… se non sai utilizzare gli strumenti a tua disposizione ed organizzarti non puoi dare la colpa agli altri… anche se dare la colpa alle banche è parecchio di moda ”
Ma ha letto l’articolo? Mi sono organizzato e mi sono FIDATO degli strumenti che mi ha fornito la banca.
Sig. “avvocato del diavolo”: non e’ che per caso Lei e’ un avvocato di qualche banca? In tal caso sarebbe tutto chiaro l’intento delle sue argomentazioni……….
Saluti
VEDO CHE SE L’E’ PRESA…
Non era mia intenzione suscitare la sua irritazione tantopiù che vedo e mi rattrista il fatto che alla fine pensa che io sia il legale di qualche gruppo bancario, magari un azionista in chiaro conflitto di interessi, oppure un dirigente del consiglio di amministrazione…. anzi no… il CEO… … … … .. siamo un pò complottisti?
Forse dovrebbe fare ammenda di ciò che è successo e cominciare a leggere con attenzione le condizioni dei suoi rapporti. Anche se migrasse su un nuovo istituto le regole rimangono sempre le stesse. Leggere con attenzione piuttosto che accusare gli altri di un disservizio…. o accusare chi invece cerca di fare un’analisi generale degli errori commessi.
Vuole che le dia una spiegazione a ciò che le è successo?
Non ho gli elementi oggettivamente per poter trarre una conclusione ma lei potrà sicuramente ottenerli scrivendo una lettera di reclamo al suo attuale istituto di credito.
Poi, per correttezza nei confronti dello scrivente e dei partecipanti al sito e del sito stesso dovrebbe pubblicarla omettendo i dati sensibili.
Cosa ne pensa? facciamo chiarezza sull’accaduto invece di navigare nelle nuvole tutti quanti?
Io sono curioso di vedere la risposta del suo istituto che dovrà pervenire entro 30 giorni dall’inoltro.
ps: mi accodo anch’io ai sostenitori della tesi che l’articolo … con le auto elettriche… non ha proprio nulla a che fare. Sembra un manifesto contro le banche in generale.
Non so se me la sono presa e non sono complottista, almeno a questi livelli. Lei pero’ sicuramente non risponde in merito alle mie risposte alle sue osservazioni sulla ’innumerevole serie di errori” che, secondo lei, avrei commesso.
Per non farla troppo lunga ho omesso di raccontare di avere letto (nei giorni precedenti all’ “impresa”) le condizioni contrattuali (come lei suggerisce) ma francamente non ho trovato o non sono riuscito le specifiche informazioni. Non contento (pensi che superficialita’….) ho telefonato alla mia filiale per avere da loro (gli addetti ai lavori, cioe’ gli Esperti) l’informazione che mi serviva. Risultato: info sbagliate.
“Leggere con attenzione piuttosto che accusare gli altri di un disservizio”: e’ veramente convinto di quello che sta dicendo? Se si, chiudo la discussione e la saluto sottolineando che se Lei sia coinvolto con banche e affini francamente non mi interessa. Noto solo dai suoi commenti come sia molto comprensivo nei loro confronti…….
Gentile Stefano, non prenda le mie affermazioni come un’accusa, sono semplici considerazioni sulla base di ciò che ha raccontato.
Io, effettivamente, non devo rispondere alle sue obiezioni. Mi limito a dare il mio punto di vista ma la invito comunque a esporre la risposta al reclamo che avrà sicuramente fatto. In base a questo si potranno dare delle valutazioni oggettive più precise.
Possiamo insinuare entrambi tutto ciò che vogliamo ma se lei ha avuto delle comunicazioni con la sua banca queste saranno sicuramente tracciate da un sistema di telefonia ip e se il suo istituto le ha creato un disservizio dovuto da un errore probabilmente andrà ad intervenire per evitare che questo succeda ancora per i clienti che, come lei, dovranno transare su queste operazioni in futuro.
Tutto ciò richiamerà l’attenzione per seguire meglio i clienti in digitale e non farli imbarazzare di fronte a dei potenziali affari da concludere con più facilità.
Ps: quelli che definisce gli “esperti” sono a volte limitati nell’operatività da remoto in quanto i massimali delle operazioni sono variabili solo su firma del cliente oppure lo stesso cliente può ritoccarli dalla propria banca multicanale entrando e chiedendone l’aumento (con dei tempi di attesa comunque che non sono immediati).
Scusate amici di vaielettrico, a parte che se fossi Tesla Italia via avrei già cercato per chiedere conto di un titolo non lusinghiero per il marchio che nulla c’entra…
che la disavventura del lettore è dovuta alla banca e non all’oggetto acquistato.. vorrei fare “un giochino” con voi:
titolo: “SITO VAIELETTRICO INAFFIDABILE CHIUSO PERCHE’ PRIVO DEI NECESSARI CERTIFICATI E AUTORIZZAZIONI”
poi nell’articolo ci scrivo che il sito era irraggiungibile perchè i DNS di TIM avevano problemi
boho…. consiglierei di cambiare titolo .. così per non perdere di credibilità
un affettuoso saluto
Concordo in pieno, se anche Vai elettrico fa i giochetti nel fuorviare i lettori tirando in ballo Tesla quando non c’entra nulla, stiamo freschi. Da lettore sono profondamente deluso.
Non capisco. 3 soste per fare 800 km????? Che carica residua aveva l’auto al momento del passaggio di proprietà????
Se è astuto come dice lo dovrebbe capire da solo. 😬
Sei così astuto che non hai capito il senso del mio intervento, non che la cosa mi sorprenda.
Ma io non sono astuto.
Non c’era bisogno di scriverlo, si capisce.
Io non l’ho capito. Me lo può spiegare?
A onor del vero il nostro stefano ha compiuto il viaggio di 8/9 ore in 8 ore e un quarto comprendendo 3 soste per la ricarica. Sarebbe curioso sapere qualche dettaglio sul viaggio, perché a occhio e croce il nostro amico non vedeva l’ora di tornare a casa
Sul fatto che non vedessi l’ora di arrivare non c’è dubbio…… Da totale “inesperto Tesla” mi sono affidato al navigatore dell’auto che mi ha accompagnato a 3 soste di 20/25 minuti ciascuna come da lui stabilito. E devo riconoscere: molto comodo. Da quel che ricordo arrivavo al SuC con circa 15% residuo
Spesso il modo più veloce di viaggiare con una Tesla, se non si devono fare soste fisiologiche, è quello di arrivare al 5% al Supercharger e caricare fino al 50/60% godendo della massima curve di veloce di ricarica, 15 minuti ogni volta, anziché poche soste da 40 minuti.
Per cui ha sicuramente senso, se si ha fretta. Alla fine conta il tempo complessivo, non quante volte devi fermarti e la Model 3 per fare 1000 km nella Biorn Challenge richiede 15 minuti in più della macchina a benzina di riferimento.
bel titolo acchiappa click da un sito che critica i siti acchiappaclick.
Esatto
Sono d’accordo con chi ha condiviso questa esperienza perché mi sono riconosciuto pienamente.
Gli utilizzatori delle auto elettriche devono avere qualcosa in comune! Forse l’essere previdenti, prepararsi al futuro, dare il proprio contributo perché sia migliore, essere resilienti, e così come anche nelle piccole cose, come prepararsi ad un viaggio cercando le colonnine di ricarica o verificando la possibilità di effettuare bonifici… Ma è il resto del mondo che la pensa diversamente e agisce di conseguenza! Il resto del mondo non fa altro che tenere il piede sul freno, e così le banche, che sono uno degli elementi più conservatori della nostra società, pronti a fare guadagni e restii a concedere servizi.
Grazie per la comprensione…. Da certi commenti sembrava avessi bestemmiato in chiesa….
A mio modo di vedere, erano tutti segnali del karma. Al suo posto avrei lasciato perdere l’acquisto.
Fossi stato Stefano, il giorno dopo sarei andato a chiudere il conto…
Ciao Stefano, anche io opero con una banca virtuale.2 anni fa ho venduto la mia auto (45k euro) e l’acquirente mi ha fatto 3 bonifici immediati dallo stesso conto. Strano che la tua banca non te lo permetta
Spesso quando una banca vede un bonifico istantaneo di un certo importo verso un iban mai utilizzato prima dal cliente tende a mettere il bonifico in stato congelato per questioni di sicurezza
Ok. Ci può stare. Ma devi avvertire l’utente e soprattutto fornire alternative altrimenti è una roulette russa….
Ok, ci può stare. Ma devi avvertire l’utente se no diventa una roulette russa
Stefano: Non sono d’accordo con te !
A leggere il titolo sembra che tu abbia avuto problemi con Tesla invece hai avuto problemi con le banche che tra l’altro NON ti degni nemmeno di indicare !
NON mi sembra onesto impostare in questo modo un articolo: sarebbe il caso di correggere il titolo citando magari il nome della Banche coinvolte.
È la redazione a dare titoli fuorvianti alle lettere dei lettori. Spesso e volentieri sono titoli “acchiappaclick”.
Dovreste farvi un bel sito e fare i titoli giusti voi, ne avremmo tutti da guadagnare ( e da imparare).
Behe.. certe volte si insegna, altre si impara.. che risposta è “fatevi il proprio sito e fatevi i titoli giusti”?
io quando sbaglio lo ammetto… se proprio la figura è barbina e non sono disposto ad affrontarla psicologicamente mi invento una supercazzola… sempre che regga.. altrimenti chiedo scusa.
Questo ve lo devo dire perchè avete ragione se la mettete sul “che volete? chi siete? andate altrove se non vi va bene” ma c’è un ma.. e questo ma è che il vostro è un sito che è una comunità una “famiglia” e “siamo amici anche se non ci conosciamo”.. quindi io per voi sono nessuno, ma per me voi siete un punto di riferimento! considerando che gli utenti sono il vostro patrimonio e la vostra credibilità vi “obbligherebbe” a comportarvi come buoni padri di famiglia sia quando arrivano gli strameritati complimenti e parimenti quando arrivano le critiche, fondate o meno che siano.
Complimenti mai, spesso invece ricerca del pelo nell’uovo per criticarci. Google per rilanciarti nei motori di ricerca esige titoli corti e non è facile riassumere certi concetti in tre parole, tre.
A parte che Google non ha mai raccomandato nessuna lunghezza nei titoli, ma scrivere eventualmente “Comprare un’auto usata coi bonifici istantanei, che calvario” sarebbero 60 caratteri, che rientra perfettamente nei criteri SEO attuali che suggeriscono tra 55 e 70.
Il SEO è una “scienza” affascinante, ma spesso la si prende troppo sul serio.
PS: mettere semplicemente “auto” al posto di “tesla” nel titolo avrebbe anche fatto risparmiare un carattere. Anche perchè la disavventura non ha niente a che fare con una Tesla, ma volendo nemmeno con un’auto. Poteva succedere con qualsiasi bene acquistato in questa modalità.
Bastava sostituire “Tesla” con “auto”, semplice.
Le vostre risposte ai commenti di chi vi fa notare inesattezze sono sempre molto permalose: “fatevi un bel sito voi” ne è un esempio.
Anche voi, giustamente, segnalate i titoli fuorvianti:
https://www.vaielettrico.it/il-titolo-malandrino-del-sole-come-demolire-le-ev/
Poteva risparmiarsela questa risposta. Capisco che bisogna attrarre i lettori e che guadagnate sui click, ma ciò non toglie che il titolo è scorretto e che con il mondo dell’elettrico non c’entra nulla. Questi problemi l’acquirente in questione li avrebbe riscontrati in qualsiasi tipo di transizione ma poichè c’è di mezzo una Tesla, pubblichiamolo sul sito.
correggo: transazione anzichè transizione
Il titolo è stato corretto, chiarendo che il calvario riguarda il pagamento e non la Tesla.
Buona sera, l’articolo sotto è la spiegazione incontrovertibile per la quale non ha senso acquistare una Tesla.
Ci sono poi altri motivi etici ecc.. e con il ns. acquisto dobbiamo premiare le aziende che rispettano le persone e gli operai.
Ad majora.
https://www.vaielettrico.it/problemone-riparare-le-elettriche-dopo-certi-incidenti/
Si vede che ti fermi sempre ai titoli.
Di incontrovertibile c’è solo il fatto che hai letto solo il titolo, ad andar bene, e non tutto l’articolo compresi i commenti.
Complimenti.
Infatti se tu sapessi leggere, scopriresti che l’articolo non c’entra niente con Tesla e ancor di più che l’articolo non c’entra nulla con il mondo dell’elettrico.
….sì, ma…..vi sembra offensivo un ricco e sonoro “CHISSENEFREGA”?
Mi spiegate cosa c’entrano le beghe bancarie di Stefano con VAIELETTRICO?
Sarebbe stato ben più interessante capire come mai il venditore ha dato via la Tesla, praticamente NUOVA….o no?
..ma infatti, se al posto della Tesla avesse comprato un orologio dello stesso valore sarebbe cambiato poco….
Sono d’accordo con Gerry. Cosa c’entra Tesla? Poteva essere un’auto qualsiasi. Io con la mia precedente banca avevo sempre problemi simili, cambiato banca e tutto magicamente funziona bene
Gentilissimi
1) il titolo non l’ho deciso io. Leggere la conclusione (che ho scritto io invece) per capire la mia posizione in merito a BEV in generale e Tesla in particolare
2) il precedente proprietario ha venduto l’auto perché deve trasferirsi in UK e quindi ha preferito venderla per poi prenderne una là (con lato guida adeguato)
3) nella mail che ho inviato alla Redazione ho premesso che il racconto lambiva solo superficialmente il core del sito ma mi sembrava giusto condividere una esperienza che per quanto sfortunata la dice lunga sul funzionamento della Società in cui viviamo.
4) Se addirittura qualcuno deduce dalla lettura “la spiegazione incontrovertibile per la quale non ha senso acquistare una Tesla” siamo.a.posto…..
5) la banca mi riservo di nominarla una volta che avrò avuto modo di confrontarmi con il direttore della mia filiale
Saluti
Stefano, tu affermi: “il titolo non l’ho deciso io” ed io ti credo .
Ma per favore toglimi una curiosità: sei stato informato del titolo scelto dalla Redazione di Vaielettrico
grazie a Presto
Ovviamente no
i casini che cita riguardano zero auto elettriche e ben 3 banche il cui funzionamento è deprecabile.
i casini non sono della “Società” in cui vive ma sono delle vostre banche e basta.
la sua e di sua figlia per prime, che non lo sanno dire in anticipo come e se può fare un bb istantaneo da 31k .
quella del compratore per seconda, che non vuole accettare un assegno circolare… ok che è scomodo ed è da portare in filiale , ma le filiali ci sono e se uno proprio deve adattarsi lo può riscuotere
Dove sono collocate le 3 banche: su Marte o nella Società? Guardiamo la luna e non il dito che la indica. Grazie
Ti capisco bene Stefano!
Ho acquistato anch’io una tesla in questi giorni e tra bonifico instantaneo che non andavano e soldi bloccati per motivi sconosciuti a un certo punto ti fan passare la voglia di affidargli i soldi…se solo non fossimo ormai condannati alla schiavitù del denaro digitale.
In un altro forum in cui ho pubblicato la mia esperienza un gentile e competente lettore mi ha suggerito una tecnica forse risolutiva che il sottoscritto (ingenuamente perché fiducioso dei “potenti mezzi” bancari) non aveva preso in considerazione: fare nei giorni precedenti un bonifico istantaneo di 1 euro al venditore così da “abituare” “Hal9000” e non correre il rischio di “irrigidirlo” nel momento cruciale. Magari potevano dirlo anche quelli della mia banca…….
Oppure Stefano la butto lì : non è che la tua filiale poteva fare il bonifico ( mettendosi d’accordo prima ) direttamente loro che hanno canali prioritari a differenza di quelli fatti da privati , cioè mi spiego : tu prelevi i soldi che ti servono ( 30000/40000….) le trasferisci a loro e quando hanno il tuo OK fanno il trasferimento istantaneo alla banca.
Poi ho detto una castronata.
Grazie per le precisazioni (superflue per gli affezionati e senzienti lettori di Vaielettrico e purtroppo inutili per chi si ferma comunque al titolo).
E complimenti per l’acquisto!