Comprare un sillfrullino elettrico? Quando mai…Così, similfrullini, definiscono le auto elettriche due simpaticoni di Aosta che ci scrivono fingendo di chiedere consigli su che tipo di auto acquistare. Per poi infilare una serie di sgradevoli sciocchezze. Vaielettrico risponde. Per scriverci la mail è info@vaielettrico.it
Comprare un similfriullino? Non ne vediamo la ragione, ecco tutti i motivi…
“Dovrei cambiare la mia macchina, Euro 4 benzina e ne parlavo con un amico che ha un Euro 5 diesel con lo stesso mio problema. Cercavamo una sola ragione che ci convincesse a comprare un’auto elettrica a pile, ma con tutta la buona volontà non ne abbiamo trovata neanche una. 1) Autonomia insufficiente, usiamo l’auto per lavoro non solo in città e non possiamo stare fermi ogni giorno a ricaricare. 2) Colonnine non ce ne sono, un paio di stazioni da tre colonnine in tutta Aosta. 3) Viviamo come il 70% degli italiani in condominio e noi, in più, in ZTL storica dove impensabile avere colonnine private. 4) Costo di acquisto dell’auto a pile esorbitante. 5) Valore del mio usato termico , praticamente è da demolire. 6) Batterie in caso di sostituzione, da 10.000 a 40.000 euro escluso il montaggio. 7) Quanto dura una batteria? 5- 6 anni con decadimento quanto? ancora meno km? 8) Con il progredire della tecnologia è probabile che un’auto elettrica acquistata oggi valga zero tra due anni“.
I prezzi dell’elettricità saliranno alle stelle e serviranno centrali nucleari
“9) pericolo di incendio, costi in aumento dei meccanici per magazzini e trasporti e stoccaggio delle batterie nuove e usate, assicurazioni e chi paga? 10) ci viene da ridere a pensare ad una giornata di esodo estivo con milioni di macchine di vacanzieri che devono ricaricaricare almeno una volta per andare da Torino a Rimini a 70 all’ora. 11) Il prezzo dell’energia elettrica alle colonnine aumenterà in modo vertiginoso dato che lo Stato non rinuncerà alle accise. 12) Con un calcoletto da scuola media inferiore si evince che di energia elettrica non ne abbiamo a sufficienza senza fare grosse centrali. Sarebbero necessarie almeno alcune centrali nucleari (come fanno tutti, Cinesi in testa), ma per il 2035 🤣 non è immaginabile anche perché non abbiamo ancora neppure deciso dove mettere le scorie radioattive degli ospedali). E non saranno certo immaginabili milioni di pannelli e ventole“.
Comprare un similfrullino cinese? In fronte non ci abbiamo scritto Giocondo…
“Per il resto non abbiamo trovato un solo punto a favore che non sconfinasse nel masochismo. Ed è ancora da verificare se veramente l’intero ciclo delle pile sarà virtuoso per la CO2 e altre emissioni. PER FAVORE, voi che siete giornalisti colti e informati su come gira il mondo, DITECI COSA fare che siamo la stragrande maggioranza dei potenziali utenti EV. Però in fronte non ci abbiamo scritto Giocondo per ora ci teniamo cari i nostri Euro 4 e 5 e cucù auto elettrica…Mi sa che difendete una causa persa, persa soprattutto per noi che usiamo l’auto ogni giorno per campare. E vediamo il disastro colpevole della nostra prestigiosa tradizione termica automobilistica europea a favore dei ‘similfrullini’ cinesi“. Marco Broglio e Massimo, Aosta

Un cumulo di sciocchezza scritte con toni inaccettabili
Risposta. Visto che chiedete cosa fare, il primo consiglio è imparare l’educazione e mettere da parte la vostra stupida strafottenza. Il messaggio è pieno di sciocchezze, ma la cosa più grave è proprio il tono da presa in giro e di arroganza che accompagna ogni riga. Scrivere che cambiare le batterie (perché mai, poi?) costerebbe fino a 40 mila euro già qualifica la serietà delle vostre considerazioni. Così come affermare che in tutta Aosta ci saranno un paio di stazioni di ricarica o che un’elettrica usata vale zero. O che l’autonomia è insufficiente per i normali spostamenti giornalieri e che i prezzi delle auto sono inavvicinabili (la Dacia Spring parte da 14.900, la Leapmotor T03 da 15.500). E che di energia elettrica non ne abbiamo a sufficienza e avremo bisogno di centrali nucleari. Date che “non ci avete scritto Giocondo“, dovreste sapere che possiamo farcella benissimo, grazie anche all’aumento della produzione da rinnovabili. Con quelli che definite “pannelli e ventole“, già nel 2024, su un totale di consumi di 312,3 miliardi di kWh, la copertura da rinnovabili è salita al 41,2%. Ed è in continuo aumento. Per finire: comprate quel che vi pare, ma evitate di scrivere stupidaggini copiate (male) dai social.
- Le vostre auto usate in vendita raccontate sul nostro canale YouTube da Edoardo. Ma potete essere voi a illustrarle mandando un breve video a info@vaielettrico.it
Da possessore Tesla Model 3 LR AWD e appassionato di motori, moto, kart, ecc. Posso dire che son passato all’elettrico perché ero stufo di rompere turbine, ad Blue, iniettori, FAP, tagliandi, ecc. Faccio dai 20k ai 30k km l’anno e non è poi questo gran disagio. È vero, sono appassionato di tecnologia, per cui è tutto più semplice e credo e spero che ormai il mio futuro sarà solo elettrico. Però non neghiamo l’evidenza, per avere un’autonomia decente bisogna spendere da 40k € in sù. Se non hai un garage dove ricaricare diventa un incubo. I prezzi alle colonnine sono indecenti. Servono mille app e abbonamenti. Senza contare che se hai fretta, piove o altro, e vivi in città, parcheggio dove trovi posto, non puoi essere vincolato a restare in auto a caricare prima di tornare a casa o farti venire a prendere e riportare per staccare l’auto finita la ricarica. Ne ho 4 a 10 minuti a piedi da casa, ma quando le bollette erano schizzate alle stelle, non sapendo quanto avrei pagato quel periodo ho preferito andare di abbonamenti a scalare, ma era una schiavitù. Inoltre se si tratta di persone che l’auto la usano per lavoro, al mattino partono e vanno, non puoi prevedere sempre se, dove e per quanto ti fermerai, se c’è da correre si corre e magari si salta il pranzo o si posticipa con un panino dove capita. Poi concordo, avendone una, sono tutti problemi che se si è disposti a scendere a compromessi si possono risolvere. Certo, se uno le odia perché è ignorante, di certo non è disposti a scendere a compromessi. Infine, la Dacia Duster con l’autonomia ridicola non la vorrei nemmeno se me la regalassero, a quel punto uno si prende una panda usata del 2010 e ci corre senza tanti pensieri. Ah, in A4 tocca andare ai 100/110 perché tocca stare in 2a corsia e inevitabilmente si finisce per accodarsi a qualcuno che va a quella velocità, l’autopilot non va oltre i 140 e c’è una marea di Audi station e similari che arrivano come dei missili e sfanalano per cui, tocca stare in centro. Anche volendo, a 150/160 l’autonomia crolla e poi tocca stare fermi 30/40 minuti se si deve fare ancora parecchia strada o ritornare a casa, e in A4 è pieno di gente che sfreccia. Diverso è in Francia, Slovenia, Svizzera, passato il confine metti l’AutoPilot e vai sereno ai 110. Peccato per quando si gira in Germania, lì con una termica 1 ora abbondante la togli in un viaggio da 5 ore, spingi e non ti fermi, se la si fa spesso la termica serve. Per il restante 50% che ha un garage, fa casa lavoro e magari usata se la può permettere (ormai si trovano belle Tesla a 30k con motori e batterie in garanzia), per loro sì può procedere senza pensieri. Certo… Va messo in conto che non te la fai riparare dal meccanico sotto casa. Per cui altro soldi per l’assicurazione Kasko. PS. Il vostro sito è pieno zeppo di pubblicità che mi si apre ovunque.
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In realtà trattavasi del testo di un’audizione per i provini di Zelig, ma essendo stati ‘rimbalzati male’ da lì, avevano provato a non sprecare tutto il lavoro realizzato nei 6 mesi di aspettativa che avevano richiesto al datore di lavoro per comporlo.
C’è chi preferisce viaggiare su puzzolenti caldaie a benzina/gasolio con ruote e volante.
Va bene voler dare un’immagine imparziale, va bene anche cercare i click anche dei no-watt, ma dare così tanta rilevanza a questi due poveracci da Facebook a me sembra eccessivo e controproducente, per voi e un po’ anche per la “causa”, se così si può chiamare.
Ma io qui sono solo ospite quindi immagino abbiate le vostre ragioni.
Visto che odiate tanto i frullini a pile perché non siete coerenti nella vita e fate una casa no elettricità, caldaia e piano cottura e forno a gas , lavatrice e lavastoviglie con un bel 2 tempi acqua calda l’avete e il motore per fare girare il cestello pure , per tutto il resto che non si può trasformare lo eliminate , così smartphone PC internet non lo avrete e non e non inviate più mail come questa , così sia voi che noi saremmo più felici
altri due che hanno sfruttato la loro ignoranza per avere i 15 minuti di notorietà. Bene, bravi, ma niente bis. grazie
Delle due l’una: o è davvero una “stupida strafottenza”, oppure ci credono davvero.
E non so quale delle due sia peggio. Temo la seconda.
Visto il compendio di stupidate scritte è evidente siano giocondi e forse senza manco la 5′ elementare (dato che i calcoli delle medie non li sanno evidentemente fare).
Consiglio alla redazione: non perdiamo tempo tutti a leggwrw/rispondwre/commentare. Ignoriamo i troll e che si comprino un bel bidone a gasolio, affari loro.
Un motivo per dare visibilità a questa gente? Mi sembra molto il classico “articolo” per fare in modo che la gente (io compreso) si metta a commentare per pompare l’algoritmo. Vediamo di essere superiori e ignorare personaggi del genere.
Penso sia fatto per evitare accuse di censura…per quanto io sia d’accordo con te.
Perché rispondere ancora a queste provocazioni nowatt dei laureati in tuttologia sui social? È come cercare di convincere un novax, ognuno ha punti di forza e punti di debolezza, ma rimarrà inevitabilmente della propria opinione. Rimane quella non tanto mascherata presa per i fondelli che non depone a favore del dialogo culturale. Tempo perso.
ehm, io vivo nel centro storico di Aosta, città in cui ci sono almeno una ventina di colonnine, sia quick sia HPC, ma anche diverse private negli alberghi. Utilizzo, a seconda delle necessità, due BEV, che conviene acquistare qui perché c’è un contributo regionale piuttosto importante, anche per l’installazione di wallbox. Ne stanno installando delle nuove ed in tutta la regione ce ne sono oltre 500.
In Valle d’Aosta, se si volesse, si potrebbe andare solo in elettrico da ieri, visto anche che la produzione energetica è esclusivamente rinnovabile.
Chissà perché questi due ignoranti si siano presi la briga di scrivere a vaielettrico per esprimere tutta la loro incompetenza, ma posso capire il disagio, visto che tempo fa, a bordo della mia BEV piccola sono stato oggetto di sputi ed insulti mentre ero in coda ad un incrocio.
Qui c’è una diffusa “cultura” dell’elaborazione meccanica, spesso illegale, a partire dai pericolosi ed inquinanti “Ape 50” che intossicano l’aria dove passano oltre ad infastidire l’udito. Posso immaginare che la prolungata esposizione a queste sostanze cancerogene influenzi il pensiero di questi personaggi che, forse, non dovrebbero neanche mettersi alla guida di una bicicletta.
Invece di essere contenti di poter spendere moooolto meno con le ricariche, i tagliandi, gli olii e le riparazioni, continuano a mostrare la parte peggiore di sé ammettendo palesemente la loro stupidità ed ignoranza. Possessore di 2 elettriche, una piccola per la città ed una Tesla per i viaggi lunghi, quelli oltre i 500km, nei quali mi diletto a viaggiare con calma, a prendere un caffè con calma, a ricaricare con calma, a guardarmi intorno con calma, a pisciare con calma, a guidare con calma, spero che la calma aiuti questi poveri irrequieti a vivere con più calma perché lo stress logora e fa cadere i capelli!
Pensa che io sono nella tua stessa situazione (una Tesla ed una utilitaria), ma non ho calma 🙂 perché viaggio soprattutto per lavoro. E nonostante i 45/50.000 km/anno con una sola delle due auto, non ho bisogno di tutto questo tempo “in più”
La realtà è che al 90% questa gente ha palesi problemi mentali
Ma c’è ancora gente che scrive con questi toni?
Sembra quasi che siano lettere che vi scrivete da soli per alimentare il sito!
Lasci perdere i toni e le squallide allusioni (in privato, se vuole, le diamo i recapiti degli autori) e si chieda piuttosto perché c’è in giro tanto astio e tanta disinformazione. Magari capirà qualcosa guardandosi allo specchio…
Ciao a tutti. Ho letto attentamente quanto scritto da Marco e Massimo e pure tutti i commenti. Credo che si stia commettendo un errore di valutazione basilare. Non sono i toni provocatori o la competenza discutibile dei nostri amici valdostani a dover essere giudicati, ma l’errore di base che caratterizza la loro valutazione: il frullino! Tale oggetto è definito come un “elettrodomestico con organo rotante per ridurre in poltiglia gli ingredienti di bevande o salse”. Ecco, un’auto (elettrica) non fa proprio questo. Certo, a volte le auto riducono in poltiglia pedoni o ciclisti, ma sono comunque prive di un organo rotante atto a tale scopo. E’ il paragone che è sbagliato in partenza. Se volessimo analizzare la questione, concentrandoci sulle auto a pile, potremmo dire che in un’auto si può tranquillamente telefonare. Possiamo rilassarci ascoltando buona musica stando al caldo d’inverno ed al fresco d’estate e nel bagagliaio (talvolta anche posto dal lato sbagliato) possiamo riporre variegati oggetti di uso comune. Volendo fare paragoni sensati, quindi, potremmo dire che l’auto a pile è un telefono, uno speaker bluetooth, una stufetta, un condizionatore o un armadio. Questi sarebbero paragoni sensati e più coerenti con la voglia di fare cabaret che spesso accomuna i detrattori. Altro elemento fondamentale è che i frullini, quelli definibili come tali, sono molto spesso dotati di cavo. Un’auto elettrica viaggia tranquillamente senza cavo altrimenti il problema non sarebbe la citata carenza di energia, ma la sovrabbondanza di prolunghe per le strade italiane. Sono nato negli anni 70 e ricordo benissimo quanto fosse frustrante correre dietro alle automobiline filoguidate. Su alcuni forum diciamo “alternativi” le nostre macchine a pile vengono chiamate “elettrauto”, ma posso garantire che non riparandosi da sole anche questo paragone non è proprio azzeccato. Tornando più o meno seri, ho provato ad aprire una qualsiasi APP per la ricerca di colonnine e nel solo perimetro di Aosta ne vedo comparire 25, non mi risulta poi che si debba cambiare la batteria ogni 5/6 anni a meno che non c si riferisca alla “banale” batteria da 12V che alimenta i servizi ausiliari. Di quelle nella mia vita ne ho cambiate tante, è vero che non sono proprio economiche, ma ho sempre speso meno di 30.000 euro, montaggio incluso. Ovviamente guido un’auto elettrica, l’ho scelta dopo aver fatto i miei conti e dopo aver valutato che, per le mie abitudini e per tanti altri motivi, poteva essere una valida alternativa. Così è stato. Viviamo in un mondo dove esiste il libero arbitrio e dove deve esistere il rispetto delle scelte individuali. Una volta c’erano i vegani che criticavano tutti gli onnivori, oggi ci sono quelli che criticano la mobilità elettrica. Curioso notare che i vegani siano letteralmente scomparsi dai social contemporaneamente alla diffusione della mobilità elettrica. A volte mi piace pensare che tutti i vegani del mondo oggi siano carnivori ed adorino spostarsi tra i ristoranti del globo terracqueo con le loro auto diesel. Marco, Massimo, smettiamola di criticarci. Viviamo serenamente ognuno con le proprie scelte. Non vi piacciono le auto elettriche? Non compratele! Avete una dieta basata sulla fontina? Va benissimo, piace anche a me. Siate liberi di fare le vostre scelte e lasciate a noi fare le nostre. C’è abbastanza spazio per tutti su questo pianeta e finché ci sarà la possibilità di scegliere su che mezzo spostarsi, ognuno sarà libero di decidere ciò che è meglio per lui. Certo, un giorno il pianeta ci restituirà tutto ciò che di male abbiamo fatto e pur guidando un’auto elettrica ho la piena consapevolezza che il mio apporto ecologico è quanto meno trascurabile, ma intanto c’è. L’auto elettrica non è LA soluzione ma è UNA delle possibili soluzioni e se in futuro ci imporranno qualcosa è solo perché la maggior parte delle persone vive ancora su pregiudizi e preconcetti duri da eradicare. Una volta c’era Goldrake che combatteva i “vegani” oggi il problema è un altro: la popolazione mondiale è in continuo aumento ma il tasso medio di intelligenza è costante ed i mega robot non esistono più. Sono stati sconfitti dai social media e questo è quanto. Un caro saluto a tutti, Marco e Massimo inclusi.
Gentili (?) Marco e Massimo, la mia esperienza non coincide assolutamente con la vostra, e provo ad argomentare il mio punto di vista.
Abito a circa 120 km da Aosta, una città che raggiungo con un “frullino” elettrico almeno 3-4 volte al mese, per lavoro. Il percorso più conveniente prevede circa 80km di autostrada (San Giorgio Canavese-Aosta).
“1) Autonomia insufficiente, usiamo l’auto per lavoro non solo in città e non possiamo stare fermi ogni giorno a ricaricare.”
Anche io uso l’auto per lavoro (e non sono costretto a ricaricare ad Aosta per ritornare a casa) e la mia non è un’auto costosa. Inoltre, non devo stare fermo per ricaricare, la ricarica è notturna…
“2) Colonnine non ce ne sono, un paio di stazioni da tre colonnine in tutta Aosta.”
Tutte le volte che ho ricaricato ad Aosta, ho avuto la possibilità di scegliere tra almeno dieci colonnine. Anzi, devo informarvi che un eccellente produttore locale di vino (anche distilleria) permette la ricarica gratis delle auto elettriche. E’ vero, non è ad Aosta, ma a Quart, distante meno di dieci minuti dal centro città.
“3) Viviamo come il 70% degli italiani in condominio e noi, in più, in ZTL storica dove impensabile avere colonnine private.”
E’ vero, io non abito in condominio, però, a volte, invidio gli abitanti dei condomini in città. Non è necessario usare l’auto per andare ad acquistare il pane o, in passato, per accompagnare mia figlia a scuola (abito in una cascina, ereditata).
“4) Costo di acquisto dell’auto a pile esorbitante.!
Da poco più di tre anni, in famiglia, utilizziamo in pool una Opel Corsa. Pagata poco più di 20k€ (km 0). Non mi sembra costosa. E’ vero, in quel periodo avremmo potuto acquistare un Panda a 15 k€. Effettivamente abbiamo deciso di “sprecare” 5 k€ per la Corsa. Lascio a voi fare i calcoli del “ritorno dell’investimento”: spendo circa €10 per raggiungere Aosta, contro i circa €20 per viaggiare con la Panda.
Non ho inserito, volutamente, nel calcolo il risparmio aggiuntivo dell’energia autoprodotta. Mi permetto, ancora, solo di ricordarvi che sono felice di non inquinare la vostra bellissima città, durante i miei viaggi di lavoro, e se tutti noi “minoranza (?) del 30%” viaggiassimo con frullini, anche gli abitanti delle città ne trarrebbero vantaggio, non trascurabile.
Si può essere negazionisti e rosiconi, confusi e poco o male informati quanto si vuole, e questi Marco e Massimo lo sono parecchio, ma non ci vuole molto a capire che i motori termici non sono così salubri per l’ambiente, il clima e la salute delle persone, poiché i fumi che si vedono uscire dai tubi di scappamento non sono deliziosi vapori aromatizzati piacevoli da godere ma sono in realtà gas con un mix di sostanze cancerogene e climalteranti assai pericolose e fastidiose. Me ne accorgo personalmente ogni qualvolta mi accingo ad entrare nell’autorimessa dove ho il posto auto e ci sono due auto “termiche” accese che fanno manovra e l’aria è più calda e talmente sgradevole ed irrespirabile che mi viene quasi da svenire se non da vomitare, invece se ci sono due auto “elettriche” in manovra l’aria è di buona qualità, senza dimenticarsi del fastidioso rumore molesto. Parlo quindi per esperienza personale oggettiva che chiunque può fare o avrà anche già fatto. Il motivo principale per passare all’elettrico è questo, salvaguardia della salute di tutti e dell’ambiente in cui tutti viviamo.
Però il business è salvo!
Prima ci vendono auto inquinanti…
Poi ci vendono carburanti inquinanti…
Dopo ci vendono farmaci e cure costosissime per le patologie da inquinamento..
Infine qualcuno ci deve ricostruire pure le case e le aziende distrutte dai cambiamenti climatici…
Vuoi mettere il P.I.L. ??
Condivido pienamente la vostra risposta e tengo a precisare che oltre ad essere strafottenti non sanno che si dice ” e che c’ho scritto Jo Condor”
La frase ripetuta in un vecchio cartone animato
Veramente sono le tre cilindri a sembrare frullini…
E’ tutto un imBroglio.
Il bello è che siamo stati ad Aosta, è pieno di colonnine e costa 4,48€ al kW
In una riga lei ha detto tutto: mai vista un’auto elettrica in vita sua
Avrà sbagliato a mettere il 4 prima della virgola 🤣🤣🤣🤦🤦🤦🤦
E anche a indicare il prezzo a kW anzichè kWh. Due sviste in una sola riga, per pura disattenzione.
Che figura di…
Ha ragione Armaroli, parlare con i terrapiattisti è tempo sprecato
Un vero peccato che Marco e Massimo non possano risparmiare un mucchio di soldi come sto facendo io che ho acquistato 4 anni fa una Twingo elettrica e grazie alla possibilità di ricaricare a casa, di risparmiare sui tagliandi e sui bolli me la sto praticamente ripagando. A fine vita avrò un’auto pagata dai risparmi fatti. Non tutti possono ricaricare a casa, chi può……….
ricordiamolo:
nel mondo si sta andando verso 100% rinnovabili
Grafico installazioni fonti energia 2021-2022-2023-2024
https://www.pv-magazine.com/wp-content/uploads/2025/01/thumbnail_Picture1-2048×1518.png
Gli stupidi leggendo si sentiranno bene perché sono i formazioni (false) che fanno bene alla loro coscienza.. le persone sagge e i formate i vece avranno un ulteriore conferma dell’ignoranza che c’è in giro.. mamma mia che livelli che abbiamo in Italia.. proprio analfabeti funzionali..
Io sono contento che ci siano ancora oggi persone che “non sanno fare di conto” e soprattutto ascoltano i discorsi da bar Senza documentarsi .
Almeno andremo avanti a divertirci con le nostre elettriche .
Chissà come mai si vedono sempre più Taxi elettrici e camioncini per le consegne .
Lei ha pienamente ragione, le do un consiglio, non lo dica a nessuno quanto conviene.
Qui nessuno lo ha ancora capito, solo pochissimi ci arrivano 😉
ringrazio Marco Broglio e Massimo di Aosta per la divertente lettera che vi hanno inviato…. era tanto che non ridevo così davanti a tante credenze sbagliate, salvo qualcuna che purtroppo ancora non ha trovato la giusta risposta, e ci vorrà tempo per riuscire a farlo… mi riferisco ai punti 3 e 4 … gli altri son già stati ampiamente trattati e smentiti dagli studi e discussi qui su Vaielettrico….
Lascerei perdere la conclusione (per qualcuno offensiva ? ) che a me fa tenerezza perché rimanda ad Esopo (“La volpe e l’uva”), e richiede comprensione ed aiuto, non disprezzo.
il punto 3 sulle difficoltà di ricarica per milioni di italiani (in condominio principalmente) è superabile (come han fatto i norvegesi) semplicemente facendo norme che Agevolino anche le iniziative private per installare punti di ricarica (anziché mettere paletti per privilegiare idrocarburi); la maggior parte dei lavoratori ha una sede fissa e si sposta raramente.. non siamo tutti pendolari a migliaia di km o agenti di commercio fissi in autostrada…
il punto 4 sui prezzi di acquisto di auto (made in Europe) è più complicato….
Se lasciassimo comprare auto cinesi a prezzi “cinesi+costo importazione” senza dazi potremmo dire che è già “quasi” risolto…. ma avremmo sepolto l’automotive del nostro continente pari pari come è già accaduto con gli elettrodomestici ed i cellulari.
Per le persone a basso reddito non è ancora facile acquistare un’auto famigliare che possa percorre in autostrada almeno 3/400km senza sosta (almeno 1 per bagno, sgranchirsi e .. HPC spero se la concedano dopo 2 o 3 ore di guida ininterrotta); troppa gente arriva a permettersi soltanto una Dacia Sandero come vettura principale.. inutile indirizzarli alla T03 ed altre….
Come con tutte le altre tecnologie, pure quelle usate da Marco Broglio e Massimo per scrivere in Redazione (pc o smartphone), occorre ancora un po’ di tempo perché siano democraticamente disponibili per tutti tutti….
Paradossalmente è proprio la strenua difesa dello status quo a creare ed aggravare i loro problemi, in una spirale che rischia di arrivare veramente al fondo: prima di tutto occorre portare l’Italia e l’Europa all’indipendenza energetica con fonti pulite e rinnovabili (altrimenti saremo strangolati dalle economie più forti ed attrezzate in campo energetico), quindi difendere la permanenza delle aziende sui territori, lo sviluppo e la conseguente crescita degli stipendi…. solo così i lavoratori meno qualificati (e fortunati..) potranno ambire ad un tenore di vita che negli anni ’70/80 sembrava “normale” per chiunque (casa, famiglia con figli, auto, ferie etc).
un “abbraccio virtuale ” ed un incoraggiamento a Marco & Massimo…. spero che capiscano che qui su Vaielettrico ci battiamo anche per loro…
Ma come mai tutti sti frustrati stanno saltando fuori ora?
Vuoi viaggiare per 1000km senza mai fermarti, mangiando una rustichella e pisciando in una bottiglia vuota mentre guidi? Vuoi fare rifornimento in 3 minuti spaccati? La parola “diesel”causa un incremento del flusso sanguigno verso i tuoi genitali? Bene, continua a farlo e non venire a mostrare la tua frustrazione qui.
Sai com’è credono di essere in USA dove c’è il loro nuovo presidente.
drill baby drill…vediamo come va a finire…
Quando verranno messi di fronte all’inevitabile, allora saranno quelli delle “lacrime di cocco-drill”…
..ma anche che gli europei si sveglino e si “disbelinino” un pò
Ah beh, se per te gli intelligenti sono gli americani… Allora sei messo male
tutt’altro, anzi direi il contrario per la scelta che hanno fatto a maggioranza. Il senso della mia frase è “proprio per questo la vecchia Europa deve tornare a determinare le linee di un moderno sviluppo economico sostenibile e green. In antitesi allo scellerato drill baby drill. Spero di essere stato più chiaro
Vai avanti tu che mi vien da ridere
Io mi domando sempre il perché date spazio a questi personaggi… cmq il problema è finito, risolto, e con buona pace dei detrattori dei Frullini… Mr President Trump ha detto che ognuno si può comprare l’auto che vuole e basta con l’imposizione dell’elettrico. Quindi comprate auto a gasolio, benza, ecc. ecc.. smetteranno le critiche e noi godremo ancora di più delle nostre belle macchine elettriche.
sfottere non vi rende piu’ intelligenti e neanche raccontarvela in modo che vi piaccia vi rende meno irritanti . la situazione del clima e’ e resta il problema principale per l’umanita’, le persone concrete e intelligenti chiederebbero : da che parte cominciamo a migliorare le cose ? le ” persone che vivono in altre realta’ ” ovvero quelli che sparlano non sapendo cosa dire non sono utili e danno fiato tanto per farlo , inutilmente !
Bravi! finalmente avete risposto con tono a questi due str…ti,piagnoni e miserabili.
buona risposta tranne “stupida strafottenza”, che vi mette un po’ sul piano degli “accusatori”, che comunque non vi hanno offesi, anche se hanno trollato.