Congratulazioni Ford, grazie Elon. Così’, con un inedito intreccio di tweet, il patron di Tesla Elon Musk e il colosso automobilistico Usa hanno lanciato la sfida elettrica, all’insegna della cavalleria.
Proprio ieri la Ford era scesa in campo presentando il suo primo, futuro Suv elettrico al quale ha dato il nome glorioso di Mustang Mach-E. Una vettura che per le caratteristiche di autonomia e connessione è forse quella che più si avvicina alla filosofia Tesla. Sarà sul mercato europeo alla fine dell’anno prossimo.

Musk si complimenta affermando che l’arrivo di Ford nel mondo della trazione elettrica è una notizia positiva e uno stimolo per tutti i costruttori. Ford replica che “non potrebbe essere più d’accordo”. Ford è universalmente considerata la casa costruttrice che ha inventato l’auto termica di massa lanciando all’inizio del secolo il leggendario Modello T, prima automobile venduta in milioni di esemplari.
I costruttori storici senza i piú recenti concorrenti a proporre l´elettrico sarebbero stati ben contenti di continuare con la produzione di endotermici in quanto l´elettrico vuol dire esternalizzare ulteriori componenti diventando sempre piú assemblatori a meno di non prendersi l´ulteriore rischio di diventare anche produttori di batterie, vuol dire avere nuovi modelli che faranno concorrenza ad altri all´interno della propria gamma, nuovi ed importanti investimenti per la riconversione degli stabilimenti, vincere la resistenza interna dei manager che sentono di perdere competenze o contrari per paura del nuovo e mentalitá arretrata
Per evitare tutto ció diversi gruppi automobilistici avevano iniziato ad investire nell´idrogeno, piú ad accontentare la politica che pressava per soluzioni piú ecologiche, a dimostrare che gli investimenti ci fossero ma la realizzabilitá un obiettivo lontano, a scusa per potere nel frattempo continuare a realizzare gli endotermici ed eventualmente in futuro disporre di una soluzione che richiedesse importanti competenze interne
Fortunatamente alcuni costruttori di storia ben piú recente hanno iniziato a dimostrare come sia possibile realizzare auto di successo anche con l´elettrico e di fronte all´evidente pericolo di rimanere troppo indietro, di venire sorpassati, anche i costruttori storici hanno iniziato a muoversi, cosa positiva per tutti in quanto porterá ad un maggiore e piú rapido sviluppo dell´infrastruttura di ricarica e l´aumento della produzione di batterie e componenti elettriche porterá un loro piú rapido sviluppo ed abbassamento dei costi
Siamo perfettamente d’accordo. Per questo abbiamo subito ripreso lo scambio di tweet fra Musk e Ford
Ford ha anche firmato insieme a Tesla ed alcuni altri costruttori un accordo con il governo della California per continuare a rispettare le loro regole sulle emissioni piú restrittive rispetto a quelle americane, regole che l´attuale amministrazione USA vuole impedire insieme ad ammorbidimento delle future normative, fiancheggiata anche da altri costruttori come GM, FCA e Toyota che pure é il produttore che piú ha creduto nelle soluzione ibride, evidentemente piú come strategia commerciale piuttosto che ambientale
Sono convinto della necessità delle due tecnologie: elettrico e elettrico fuelcell idrogeno verde. Non mi dilungo.
Vi lascio queste letture sul tema della coesistenza delle due tecnologie.
https://www.industriaitaliana.it/le-strategie-di-bosch-per-la-democratizzazione-dellauto-elettrica-e-lidrogeno/
https://www.fabioorecchini.it/idrogeno-elon-musk-ha-ragione-o-si-sbaglia/
Resta inteso che mi riferisco all’idrogeno verde ed alle tecnologie per produrlo da fonte rinnovabile per impiegarlo nelle fuelcell, dove per elettrolisi si ottiene un flusso costante di energia elettrica necessaria al funzionamento del motore elettrico a induzione.
Sostanziale è l’apporto della ricerca sulle fuelcell che trasformano dall’idrogeno energia elettrica per alimentare i motori elettrici, in quanto ritengo che le fuelcell sono valide alternative alle batterie o accumulatori elettrici, anche se hanno bisogno di idrogeno imbarcato in serbatoi ad alta pressione (superiore a 400 atmosfere), inoltre utilizzano la stessa tecnologia del motore elettrico ad induzione e piccola batteria tampone.
Tema da approfondire costantemente quello dell’Elettrico vs Idrogeno.
Ho acennato all´idrogeno in ambito automobilistico in altri settori ci sono analisi diverse da fare, tuttavia rimangono delle grosse criticitá, brevemente:
parlando di ¨idrogeno verde” il rendimento energetico con un utilizzo nelle fuel cells é circa un terzo rispetto a quello di un autoveicolo elettrico a batteria, e ció inevitabilmente si ripercuote sui costi.
Un autoveicolo ad idrogeno ha costi superiori rispetto ad uno analogo a batterie
ed ha potenziale esplosivo ben superiore, soprattutto in rapporto alle batterie di prossima generazione, ció incide sul rischio e quindi ulteriormente sui costi.
La rete di distribuzione dell´idrogeno é ben piú costosa di una elettrica, bisogna provvedere al loro rifornimento e rappresenta elevati rischi, si veda ad esempio quanto recentemente accaduto in Norvegia
É essenziale specificare in quale ambito se ne prevede l´utilizzo ed in quale orizzonte temporale anche per un confronto con le tecnologie alternative
Mi risulta che l’idrogeno sia stoccato a 700 atmosfere, e questo crea già qualche problema. In secondo luogo è costoso, sia in fase di produzione, sia per lo stoccaggio, sia per l’erogazione.
Ha ragione, la Mirai e la Green GT H2 dispongono di serbatoi che contengono 700 bar, così il Nikola 2.
Ho trovato questo interessante report per le stazioni di ricarica con erogazioni dell’idrogeno da 350 a 700 bar.
https://www.energiforsk.se/media/26377/10-fuel-cells-in-heavy-vehicles-hans-pohl.pdf