Si chiama Competr l’ultima sfida dell’Università di Bologna. Gli studenti, dopo aver conquistato più volte il podio della Monaco Energy Boat Challenge sono pronti a lanciare un fuoribordo elettrico innovativo. Un dispositivo a doppia elica e con maggiore efficienza. Un prodotto che sarà sul mercato grazie alla spin-off universitaria supportata dalla collaborazione con partner industriali.

Parla il professor Cavina: Un sistema innovativo che aumenta l’efficienza
Il professor Nicolò Cavina – insieme a Giangiacomo Minak, collega al Dipartimento di Ingegneria Industriale – coordina il progetto Competr.
Un lavoro di ricerca premiato a livello internazionale. Ha vinto il bando di progetto – 65 i partecipanti – dell’incubatore d’impresa MonacoTech.
Questa l’idea premiata in estrema sintesi: «Un fuoribordo elettrico con eliche controrotanti e traenti». Si è presentata la domanda di brevetto e si vuole commercializzare. Il professor Cavina spiega a Vaielettrico il percorso che porterà ad attivare una spin-off. Dalla teoria alla pratica, dall’idea al mercato. «Siamo partiti da un’innovazione introdotta nel progetto di partecipazione alla Monaco Energy Boat Challenge 2024».
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«Con il team UniBoAT si è sviluppato il prototipo, ci si è concentrati su quella parte critica del sistema di propulsione ovvero la parte fino all’elica con l’obiettivo di aumentare la sua efficienza».

Da Competr un sistema a doppia elica. “Si risparmia sui consumi, aumenta l’autonomia, batterie meno pesanti”
«Abbiamo pensato ad un propulsore elettrico innovativo a partire dalla parte in acqua con doppia elettrica: eliche controrotanti e traenti. Non spingono ma tirano l’imbarcazione. Questo consente di incrementare l’efficienza. La seconda elica recupera parte dell’energia dissipata dalla prima».
«Non è novità assoluta – sottolinea il professore – già Volvo Penta l’ha sperimentata ma su un entrobordo, la novità è portare su fuoribordo questa soluzione particolarmente interessante e sinergica a una propulsione elettrica».

Sono diversi i benefici che elenca il professor Cavina: «Il motore potrebbe migliorare l’efficienza energetica, riducendo la resistenza idrodinamica e migliorando l’autonomia. Significa meno consumi e di conseguenza associare batterie più piccole, meno costose e ingombranti». Risparmio su tutti i fronti.
Questo risultato è stato reso possibile grazie al lavoro dei due coordinatori e di un gruppo di studenti guidati da Iacopo Roncuzzi, con il supporto di Federico Vanzini, Andrea Gennari, Letizia Floris, Alessio Ruben Cogo, Alessandro Gaggioli e Mattia Gamberini.
I passi verso il mercato? «Grazie a Monaco Tech abbiamo vinto un percorso di 18 mesi di accelerazione, con spazi a Monaco, stiamo interagendo con l’ecosistema a monegasco e ricevendo consulenza e formazione». Al premio di Monaco si aggiunge quello della Call for startup dell’Università di Bologna.

Elementi concreti per la realizzazione del business plans e «porteremo due imbarcazioni con questa soluzione in due classi diverse al Monaco Energy Boat Challenge».
Un test in un contesto agonistico dove far emergere le performance del fuoribordo elettrico. Dalle manifestazioni sportive al mercato. «Un paradigma per gli studenti che sviluppano prototipi per poi andare a competere. Questa è una finalità formativa, ma emergono molti spunti di innovazione e di ricerca applicata che grazie ai partner industriali possono arrivare e trovare spazio sul mercato».