Commons, l’app che ti “avverte” se inquini troppo

Commons è un’App per smartphone che monitora l’impronta di carbonio dello stile di vita degli utenti, tracciando in tempo reale le emissioni per ogni acquisto e spingendo ad adattare di conseguenza le proprie abitudini.

Ormai siamo abituati ad avere applicazioni sul nostro smartphone per qualsiasi genere di esigenza. Oggi spopolano soprattutto quelle che permettono di monitorare la propria salute e benessere, in qualche modo spronandoti a mangiar meglio, a muoverti di più ecc… Con l’ambizioso obiettivo di farti vivere una vita più sana e “green” ne esistono anche alcune di recente uscita molto particolari.

Parliamo nello specifico di App che calcolano e monitorano la cosiddetta impronta ambientale o carbonica (carbon footprint) di ognuno di noi, tracciando automaticamente la quantità di emissioni nocive che il nostro stile di vita, ad esempio attraverso quello che acquistiamo, comportano. Il tutto in tempo reale.

Queste App iniziano ad avere un certo successo, soprattutto di questi tempi in cui le tematiche legate al clima e all’ambiente vanno per la maggiore. È il caso ad esempio di una delle più elaborate, Commons, ideata qualche anno fa da una giovane studentessa paladina della vita sostenibile, Sanchali Pal, e oggi utilizzata in Nord America da centinaia di migliaia di utenti.

Persone che, secondo la fondatrice e CEO della start-up, utilizzando correttamente l’app sarebbero in grado di ridurre le proprie emissioni annuali in media del 20%.

Commons traccia la tua impronta carbonica

Una volta immagazzinate le informazioni di base relative allo stile di vita quotidiano dell’utente (abitudini, trasporti, acquisti..) e collegata al sistema la sua carta di credito, l’applicazione è in grado di stimare in automatico le emissioni nocive legate ad ogni attività o spesa d’acquisto della persona in questione. Come? Con un calcolo in tempo reale delle intensità delle emissioni basato su dati e parametri dell’Università di Oxford, dell’Università di Yale, della US Energy Information Administration, della US Environmental Protection Agency e di altre istituzioni.

In sostanza: compro una maglietta, mangio una bistecca, scelgo un determinato volo aereo? L’app ti dice in tempo reale quali sono i livelli di emissioni nocive legate a queste azioni d’acquisto. E via così per ogni cosa.

Da qui la possibilità di tracciare per ciascuno la propria “impronta ecologica” e, nel caso, agire di conseguenza. Che è poi lo scopo ultimo dell’iniziativa: far sì che l’utente, avendo sott’occhio i dati in tempo reale, imposti la sua vita in maniera più sostenibile. Nel caso di Commons, con un certo stimolo a farlo.

Impostare una vita green

L’evoluzione della App, che agli inizi si chiamava Joro, ha infatti portato ad un incremento delle sue potenzialità. Oltre a monitorare l’impronta carbonica dell’utente, infatti, Commons dà consigli personalizzati su come ridurla ed elenca diverse opzioni per comprare meno e passare a marchi più sostenibili (c’è una lunga lista divisa per settori merceologici a cui attingere).

Permette anche all’utente di guadagnare denaro nel suo percorso di vita sostenibile, eventualmente utile a finanziare azioni pro-clima, e anche di compensare le emissioni ritenute inevitabili sostenendo un portafoglio di soluzioni climatiche collaudate.

Questo per uno scopo più ampio al servizio di tutta la collettività.
Commons prova ad aiutare migliaia di persone a usare il loro potere d’acquisto per chiedere un pianeta più sostenibile”, sostiene la Pal, che per ideare quest’app è partita da un concetto semplice: ogni azione individuale, anche la più piccola, può contare per il bene comune.

Non solo Commons

Commons, che è considerata una delle applicazioni più influenti ed è sostenuta da importanti investitori sul clima, per quanto particolare non è un unicum in questo campo.

Esistono infatti diverse app simili che aiutano gli utenti a tenere sotto controllo le proprie emissioni individuali in diversi settori della propria vita. Da quella che utilizza il GPS per individuare le emissioni legate ai viaggi (Tracky) a quella di stampo aziendale, dove i datori di lavoro possono aiutare i dipendenti a misurare la propria carbon footprint e a valutare le iniziative di sostenibilità sul posto di lavoro (Pawprint).

Nota ai più è anche Klarna, piattaforma svedese di shopping online che nella sua app dedicata ha introdotto la funzionalità che offre informazioni sui livelli di CO2 relativi agli acquisti effettuati, indicando anche quelli a più alto impatto ambientale.

Visualizza commenti (4)
  1. Iorio Cavallini

    X come la vedo io ( da felice possessore di EV da oltre 4 anni) questa è una di quelle ( tante) cose di cui , proprio, non sento il bisogno!!

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