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Come ricarico la Ami se l’adattatore per la walllbox del garage non funzione? E perchè? Ce lo chiede Marcello. Vaielettrico risponde ringraziando Paolo Perotti per la consulenza. Inviate i vostri quesiti a info@vaielettrico.it.
“Buongiorno, volevo chiedere, avendo istallato il fotovoltaico in casa e la relativa Wallbox, ho acquistato un adattatore da Type2 a presa Schuko 230V/16A monofase per ricaricare la mia Citroen AMI (che per la ricarica ha una “spina” Schuko) ma dalla Schuko non esce corrente (ho fatto la stessa prova anche con la wallbox di un vicino di casa) e non ho capito il motivo; potrebbe essere un problema della wallbox oppure non ho considerato qualcosa di più importante?„ Marcello De Rossi
Wallbox e adattatore devono dialogare, questo è il problema. Ma non tutti lo fanno
Risposta- Purtroppo il problema è dato dal fatto che l’adattatore da lei acquistato non comunica correttamente con la wallbox. La comunicazione tra la wallbox e l’auto è un elemento cruciale nel processo di ricarica, consentendo di gestire in modo sicuro ed efficiente il flusso di energia. Una volta infilata la spina, la wallbox e l’adattatore dovrebbero iniziare a comunicare attraverso un protocollo specifico (IEC 61851).
Questo protocollo definisce come le due unità si “parlano” tra loro per stabilire una connessione sicura e iniziare l’erogazione della corrente per avviare la ricarica.
non conformeconforme
Occhio all’adattatore: ci sono quelli conformi e quelli no
Avendolo lei testato anche su altre wallbox è evidente che il suo adattatore (da Type2 a presa Schuko 230V/16A monofase) è di quelli non conformi alla vigente normativa IEC 61851. Si tratta in genere di dispositivi molto economici, venduti on line (per esempio questo) che possono trarre in inganno perchè solo nelle note tecniche a margine si legge: «Questo adattatore non può inviare segnali “auto connected” e “pronto per caricare” alla stazione di ricarica. Se la stazione di ricarica richiede tali segnali, potrebbe non essere possibile estrarre l’alimentazione dalla stazione».
Che fare, dunque? La soluzione più semplice per caricare la sua Ami sarà bypassare la WallBox collegandosi direttamente ad una normale presa Schuko da 16 A.
Diversamente dovrà sostituire l’adattatore con uno abilitato e compatibile, il cui costo però può raggiungere i 200 euro. Per esempio questo.
sbagliato, la ami come anche dacia spring e altre mini car elettriche non hanno bisogno di wallbox , si ricarica direttamente dall’impianto di casa ! ( previa verfica di ottima messa a terra e adeguata sezione cavi , minimo 2.5 mm2 .
Si Franco esattamente come tutte le altre EV nessuna se caricata a 10 A necessita obbligatoriamente di wallbox ovvio e scontato che l’impianto sia a norma
Un adattatore come quello citato nella risposta può essere utilizzato anche per ricaricare da colonnine pubbliche o è solamente per uso domestico? Aprendo il link dell’adattatore “a norma”, la descrizione parla di uso “su una stazione di ricarica dotata di presa Tipo 2 (Mennekes)”, non facendo ulteriori distinzioni.
Qualora la risposta sia sì, si potrebbe anche fare con uno scooter elettrico, che ha il caricatore, come nel caso della ami immagino, unicamente con una schuko?
Quell’adattatore funziona perfettamente con le colonnine pubbliche!
Quindi nessun problema dal punto di funzionamento elettrico.
Ma la Normativa vieta l’uso di adattatori in ambito di ricarica in aree pubbliche e quindi potrebbe esserne vietato l’uso … Ma questo è un argomento da avvocati 🙂
Perche’ complicarsi la vita, basta un semplice adattatore schuko alla 16A, quella della lavastoviglie. In giro dovrebbe andar bene la 3a, la mennekes e’ vietata .
Se volessi farmi una doccia tempestata di diamanti e con rubinetti in oro massiccio mi costerebbe più della casa. Quindi non conviene avere la doccia!
A parte gli scherzi: dopo 1000 km, principalmente in città, consumati 120 kWh , quindi circa 13 litri di benzina: oltre 80 km con 1 litro!!!
Dal punto di vista economico è un po’ più complicato il calcolo, ma comunque sempre molto conveniente!
Per chi avesse budget più ridotto, vuole attenuare gli effetti dell’inflazione e vuole allungare la vita in salute, consiglio la bici elettrica.
In città, pur non avendo la frenata rigenerativa, con l’energia di 1 litro di benzina percorre più di 1.000 km!!!
L’unica vera curiosità, e chiedo scusa se potesse suonare maligno, sarebbe quella di sapere se il nostro amico ha comprato una wallbox apposta per la Ami oppure se dispone anche di un’altra macchina elettrica.
Spero di sì altrimenti non si spiega questo spreco di moneta per poi non funzionare ma a questo signore non hanno spiegato che una qualsiasi spina naturalmente a norma può caricare la sua ami senza spendere un centesimo.probalmente con la spesa effettuata per non funzionare ci caricava gratis qualche anno
Magari vuole passare dalla wallbox per sfruttare la gestione dinamica del carico ed evitare il distacco del contatore, che ne sappiamo noi? Non basta rispondergli come è stato fatto nell’articolo indicando quale prodotto usare? O come leggo dobbiamo subito insinuare che sia una wallbox “pagata da tutti noi per rifarsi la casa aggratis col superbonus”? (Che anche fosse, prendetevela coi 5stalle che han fatto la legge, non con chi ne ha usufruito magari facendo tutto a norma).
Luca evitiamo gli insulti grazie. Lei è una persona gradevole e pacata.
Il Superbonus è “causa” dell’aumento del PIL e dell’occupazione (dati Istat), infatti ora che non c’è più siamo tornati in negativo.
Le truffe, cmq accertate, sono da imputare al 65% al bonus facciate mentre per il superbonus riguardano meno del 10%.
Quel “anche fosse” voleva intendere che io nella sostanza non sono contro il superbonus, magari mi sono espresso male. Mi ha dato fastidio quel buttar li “non ha speso nulla”, classico commento contro chi ha usufruito di tale bonus. Io stesso lo sto facendo quest’anno, al 90% e senza cessioni, quindi sarei ipocrita a dire che non andava fatto.
Ami si ricarica in qualsiasi presa. Ha presente una presa elettrica? Ho contato quante ce ne sono in casa sua e in ogni casa? Lei evidentemente ha un comoda pompa di benzina in cortile…
Ottima Risposta,finalmente non si sostiene più a spada tratta la wallbox , indispensabile per chi vuole caricare con molti kW ora ma che necessità anche di un cambio contatore,per la ricarica casalinga, come ho suggerito da sempre il carichino fornito dalla casa madre soddisfa benissimo le esigenze di una ricarica casalinga ,ho già caricato con questo sistema 3450 kW senza che mai il termico sia intervenuto certo che l’impianto deve essere fatto a norma per sopportare il massimo prelievo che è di 10 A da una spina a 16 A come max è più che sufficiente considerando il fatto che comunque il K di sicurezza è sicuramente più alto.
Si Luca il tuo commento si giudica da solo altri commenti simili danno l’ impressione di una sorta di bruciore al didietro ,mi piacerebbe ma non posso allora critico.Fidati l’auto elettrica è fantastica e praticamente priva di difetti.Ci sono alcune difficoltà si ma non sono proprie dell’ auto sono le infrastrutture fatte da noi con i ns.interessi , piuttosto incasinate ,poco chiare
Con le leggi e con i cittadini che se fregano delle
Regole e dei diritti ma le auto elettriche sono eccezionali.
ciao a tutti,
i cavi di tipo 2 normativa IEC62196 (16a 250v) vanno per la ricarica dell’Ami dalle colonnine?
grazie mille,
vale
sbagliato, la ami come anche dacia spring e altre mini car elettriche non hanno bisogno di wallbox , si ricarica direttamente dall’impianto di casa ! ( previa verfica di ottima messa a terra e adeguata sezione cavi , minimo 2.5 mm2 .
Si Franco esattamente come tutte le altre EV nessuna se caricata a 10 A necessita obbligatoriamente di wallbox ovvio e scontato che l’impianto sia a norma
Un adattatore come quello citato nella risposta può essere utilizzato anche per ricaricare da colonnine pubbliche o è solamente per uso domestico? Aprendo il link dell’adattatore “a norma”, la descrizione parla di uso “su una stazione di ricarica dotata di presa Tipo 2 (Mennekes)”, non facendo ulteriori distinzioni.
Qualora la risposta sia sì, si potrebbe anche fare con uno scooter elettrico, che ha il caricatore, come nel caso della ami immagino, unicamente con una schuko?
Quell’adattatore funziona perfettamente con le colonnine pubbliche!
Quindi nessun problema dal punto di funzionamento elettrico.
Ma la Normativa vieta l’uso di adattatori in ambito di ricarica in aree pubbliche e quindi potrebbe esserne vietato l’uso … Ma questo è un argomento da avvocati 🙂
Perche’ complicarsi la vita, basta un semplice adattatore schuko alla 16A, quella della lavastoviglie. In giro dovrebbe andar bene la 3a, la mennekes e’ vietata .
Se volessi farmi una doccia tempestata di diamanti e con rubinetti in oro massiccio mi costerebbe più della casa. Quindi non conviene avere la doccia!
A parte gli scherzi: dopo 1000 km, principalmente in città, consumati 120 kWh , quindi circa 13 litri di benzina: oltre 80 km con 1 litro!!!
Dal punto di vista economico è un po’ più complicato il calcolo, ma comunque sempre molto conveniente!
Per chi avesse budget più ridotto, vuole attenuare gli effetti dell’inflazione e vuole allungare la vita in salute, consiglio la bici elettrica.
In città, pur non avendo la frenata rigenerativa, con l’energia di 1 litro di benzina percorre più di 1.000 km!!!
L’unica vera curiosità, e chiedo scusa se potesse suonare maligno, sarebbe quella di sapere se il nostro amico ha comprato una wallbox apposta per la Ami oppure se dispone anche di un’altra macchina elettrica.
Spero di sì altrimenti non si spiega questo spreco di moneta per poi non funzionare ma a questo signore non hanno spiegato che una qualsiasi spina naturalmente a norma può caricare la sua ami senza spendere un centesimo.probalmente con la spesa effettuata per non funzionare ci caricava gratis qualche anno
O forse non ha speso nulla grazie al SB110?
Questo spiegherebbe l’accoppiata wallbox-ami
Magari vuole passare dalla wallbox per sfruttare la gestione dinamica del carico ed evitare il distacco del contatore, che ne sappiamo noi? Non basta rispondergli come è stato fatto nell’articolo indicando quale prodotto usare? O come leggo dobbiamo subito insinuare che sia una wallbox “pagata da tutti noi per rifarsi la casa aggratis col superbonus”? (Che anche fosse, prendetevela coi 5stalle che han fatto la legge, non con chi ne ha usufruito magari facendo tutto a norma).
Luca evitiamo gli insulti grazie. Lei è una persona gradevole e pacata.
Il Superbonus è “causa” dell’aumento del PIL e dell’occupazione (dati Istat), infatti ora che non c’è più siamo tornati in negativo.
Le truffe, cmq accertate, sono da imputare al 65% al bonus facciate mentre per il superbonus riguardano meno del 10%.
Quel “anche fosse” voleva intendere che io nella sostanza non sono contro il superbonus, magari mi sono espresso male. Mi ha dato fastidio quel buttar li “non ha speso nulla”, classico commento contro chi ha usufruito di tale bonus. Io stesso lo sto facendo quest’anno, al 90% e senza cessioni, quindi sarei ipocrita a dire che non andava fatto.
Come è comoda l’ auto elettrica!
Come è idiota questo commento!
Ami si ricarica in qualsiasi presa. Ha presente una presa elettrica? Ho contato quante ce ne sono in casa sua e in ogni casa? Lei evidentemente ha un comoda pompa di benzina in cortile…
Ottima Risposta,finalmente non si sostiene più a spada tratta la wallbox , indispensabile per chi vuole caricare con molti kW ora ma che necessità anche di un cambio contatore,per la ricarica casalinga, come ho suggerito da sempre il carichino fornito dalla casa madre soddisfa benissimo le esigenze di una ricarica casalinga ,ho già caricato con questo sistema 3450 kW senza che mai il termico sia intervenuto certo che l’impianto deve essere fatto a norma per sopportare il massimo prelievo che è di 10 A da una spina a 16 A come max è più che sufficiente considerando il fatto che comunque il K di sicurezza è sicuramente più alto.
Si Luca il tuo commento si giudica da solo altri commenti simili danno l’ impressione di una sorta di bruciore al didietro ,mi piacerebbe ma non posso allora critico.Fidati l’auto elettrica è fantastica e praticamente priva di difetti.Ci sono alcune difficoltà si ma non sono proprie dell’ auto sono le infrastrutture fatte da noi con i ns.interessi , piuttosto incasinate ,poco chiare
Con le leggi e con i cittadini che se fregano delle
Regole e dei diritti ma le auto elettriche sono eccezionali.