Come ricaricare nei Supercharger Tesla senza avere una Tesla. La marca di Elon Musk sta aprendo le sue stazioni in tutta Europa e lo farà presto anche in Italia.
Come ricaricare nei Supercharger
Ancora una volta scontiamo il fatto che siamo un mercato marginale per l’elettrico. E quindi l’operazione-apertura è partita da Paesi più importanti, come la Francia, in cui 16 stazioni Supercharger (per ora) sono accessibili ai non-Tesla dal 31 gennaio. È evidente che si tratta di un’apertura graduale, perché la Casa americana vuole capire che impatto avrà questa mossa sull’occupazione della sua rete. Come si accede? Semplicemente collegandosi al sito di Tesla e scaricando la app, ovviamente allegando un riferimento bancario su cui addebitare il costo delle ricariche. Che, come ci si poteva aspettare, è superiore a quello applicato ai clienti della marca. Tesla ha comunicato un prezzo medio di 0,57 €/kWh, che però può variare da stazione a stazione. Ma se viaggi molto puoi optare per una sorta di abbonamento, a 12,99 €/mese, che dà diritto a una tariffa scontata, in media 0,40 €/kWh.
Che prezzi aspettarsi in Italia?
Il prezzo è giusto? Verrà applicato lo stesso metro anche in Italia? Bisogna tenere conto di alcuni fattori. Il primo è che stiamo parlando di stazioni DC ad alta potenza (fino a 250 kW), in grado di ricaricare qualsiasi auto in una manciata di minuti. Un test è stato fatto dai colleghi del sito francese Automobile Propre a Velizy, dove hanno potuto rifornire una bella BMW i4 a 0,56 euro al kWh. Facendo attenzione a non lasciare a lungo l’auto in carica dopo avere terminato l’operazione, perché anche Tesla nel caso applica un sovrapprezzo. Coi tempi che corrono, comunque, si tratta di un ottimo prezzo. E soprattutto si tratta di un bel regalo a tutti gli automobilisti, dato che le reti europee (quella italiana in particolare) mancano soprattutto di stazioni potenti. Una considerazione finale, però, va fatta: non è affatto detto che i prezzi francesi vengano applicati anche qui. Oltralpe, grazie al nucleare, l’energia costa decisamente meno.


Giusto per condividere informazioni che ho letto da qualche parte.
Se avete in programma un lungo viaggio e prevedete di usare un Supercharger per caricare una non-Tesla, fate prima una prova per verificare se il cavo del Supercharger è abbastanza lungo per la vostra non-Tesla. I Supercharger hanno un cavo corto perché sono installati in modo da minimizzare la distanza dall’angolo posteriore sinistro della Tesla, dove si trova il connettore per la ricarica.
ceprano stazione di ricarica con la mia e.up. il supercharger tesla e’ tutto vuoto io ricarico all’unica colonnina presente enel x funzionante e prendo la dc. dopo 10 minuti arriva una tesla , penso adesso va al supergharger. viene da me e mi dice ma quanto tempo stai? io gli dico 30 minuti e me ne vado.lui dice bene e attacca la tesla all’enel x ac accanto a me . ma non carichi al supergharger? dico io. no dice lui costa troppo meglio enel x . questa e’ la situazione reale.
Ci sono tanti Teslari che NON hanno box auto e ricaricano SOLO in colonnine pubbliche/Supercharger. Se hai fretta e sei in viaggio, Supercharger in DC, se non hai fretta e devi comunque sostare per tanto (la ricarica AC è a 11kW max), qualsiasi altra colonnina. Cosa c’è di strano?
(Che Enel X in DC costi meno dei Supercharger, è la prima che sento… ovvio che quella in AC costi meno, ci vogliono 5 ore per caricare una Long Range da 10 a 80 anzichè 25 minuti, vorrei anche vedere…)
Sarà lo stesso che ho incontrato io, in viaggio verso nord con Kia E-Niro e con assoluta necessità di ricaricare. Sono arrivato e tutte le colonnine Tesla (8) erano vuote, unica colonnina Enelx occupata da una Tesla in ricarica DC! Per fortuna dopo pochi minuti ha staccato e ho potuto ricaricare, ma rimane una situazione abbastanza imbarazzante.
Anche se ad un costo maggiore, la possibilità per tutti di ricaricare alle colonnine Tesla sarebbe veramente un’ottima cosa, soprattutto allo stato attuale delle colonnine in autostrada.
Spendere oltre 50000€ per una macchina e poi andare a lucrare per risparmiare qualche centesimo di ricarica è un po’ da accattoni….e non è neanche educato nei confronti di chi avrebbe bisogno di usarli. Cmq ne conosco che lo fanno abitualmente…
Io ho fatto le seguenti scelte :
Fino al 31/12 con la promozione Telepass, si aveva 1 ricarica gratis al giorno.
Ora si ha 1 sola ricarica gratis il sabato.
Le promozioni sono valide anche per colonnine fast di Enel .
perchè mai mai non approfittarne ?
Io attualmente ho lasciato la promozione Telepass e sono abbonato alla flat (30€/mese) di A2A.
Se sono in viaggio pago i supercharger di Tesla (un pò meno di 0,44 € kWh) in caso contrario mi accontento delle normali fast comprese nella Flat.
Pure io c’ho abbonamento c’ho telepass dalla sua uscita, ma le ho usufruite solo per imparare ad usare le colonnine pubbliche, primo perché girare attorno al auto in attesa della ricarica non ha senso, e andare al bar si spende di più del costo di una ricarica in casa, se ci si trova a dover fare commissioni o visitare un posto, ok ci sta, ma non saper impiegare il tempo di ricarica, è controproducente.
Giustamente se si vuole potenziare l’elettrico bisogna per forza andare sulla produzione con centrali nucleari.
Ripeto i conti già fatti:
£9 milioni di auto, percorrenza media 11.885 km/anno (pre covid),
a 6km/kWh per 19milioni di auto (metà del parco circolante) = 37,636 TWh/anno. Consumi energia in TWh negli anni fonte https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/evoluzione-mercato-elettrico
2007 339,9
2008 339,5
2011 334,6
2020 301,2
già nel 2007 avevamo una richiesta superiore a quella odierna sommata a quella necessaria a metà del nostro parco circolante e dal 2007 le fonti rinnovabili sono state incrementate. Ad es il fotovoltaico nel 2007 produceva 0,04TWh nel 2020 24,55 TWh
l’eolico da 4 a 18TWh
Temo che il mercato delle BEV in Europa nel 2022 subirà un calo importante a causa del rialzo del prezzo dell’energia e in Italia crollerà molto più che altrove per colpa della mancanza di incentivi. In un colpo solo sono venuti a mancare i 2 aspetti più convenienti dell’acquisto di un’auto elettrica. Spero di sbagliare grosso ovviamente
Non che benzina e Diesel te li regalano visto gli ultimi aumenti, e si deve tenere conto che lo continueranno a fare, l’eletrica è ancora conveniente e non di poco
Speriamo serva ad ampliare e potenziare la rete Supercharger, e non a peggiorare il servizio per gli utenti Tesla…
L’impressione, ovvia, è che aprano a terzi solo le stazioni con molti caricatori e basso tasso di utilizzo. Stando attenti a non “disturbare” i clienti Tesla, che si erano un po’ abituati a vivere i Supercharger come un circolo esclusivo, in cui peraltro sono nate molte relazioni, perfino amicizie. Del resto mi sembra normale che chi ha fatto un investimento così importante adesso pensi a monetizzarlo.
Abito in Francia e concordo con il commento di Mauro Tedeschini.
Riguardo al prezzo del servizio, anche sul forum riguardante l’aumento dei prezzi da parte di Duferco, molti commenti riguardano la correlazione tra prezzo dell’energia elettrica e prezzo del servizio di ricarica. Certamente il prezzo dell’energia elettrica incide, ma no credo sia il più importante. Non so quanto costi installare stalli di ricarica rapidi (50 kW), o ultrarapidi (>100 kW). Ma immagino in costo totale di circa 1000-2000 EUR/kW (comprese opere civili) e quindi nel prezzo finale pesa molto l’ammortamento dell’investimento iniziale e la strategia dell’investitore/fornitore del servizio di ricarica per attirare clienti. Ricordo l’esempio di Ionity che, dopo una periodo iniziale a prezzi bassi, ha aumentato i prezzi e a quell’epoca i prezzi dell’energia erano stabili.
Una quantificazione del costo di installazione di una stazione HPC (300 kW) ci fu data da Giorgio Moroni, ad della società di Autostrade per l’Italia che sta installando le colonnine nella stazione di servizio: 5-600 mila euro, salvo complicazioni https://www.vaielettrico.it/autosole-a-secchia-ovest-modena-le-prime-colonnone/.
Costa così meno, che in molte località il riscaldamento dell’appartamento è elettrico, idem per cucinare. Soprattutto nelle seconde case, abitate non tutto l’anno, è una formula di riscaldamento comune. Non dimentichiamo che noi compriamo molta energia elettrica dalla Francia, anche se l’età delle centrali nucleari è spesso MOLTO datata, speriamo bene…
Energia elettrica da nucleare per il 2020 è stata del 3,22%, lo leggi dietro la bolletta di dicembre. Nel 2019 fu del 3,55%.
Il resto dell’energia arriva dalle centrali a carbone…………
Provo a ripeterlo anche se lo ritengo inutile: lo leggi dietro la bolletta di dicembre, sai leggere?
carbone 2019 7,91%
carbone 2020 6,34%
nel 2020 abbiamo diminuito la nostra dipendenza dal carbone del 19,85%
Per le altre fonti, rinnovabili, gas, petrolifere e altre, te le vai a leggere tu.
Si, il 6% in dismissione completa dal 2025