Com’è difficile installare una wallbox in garage

L’installazione di una wallbox per la ricarica domestica resta un passo problematico per i neofiti dell’auto elettrica. Bisogna districarsi fra incentivi, norme di sicurezza, modelli, tipologia di ricarica. Inviate quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

Fuori tempo per il Bonus wallbox. E lo sgravio del 50%?

punto interrogativoMi rivolgo a Voi dopo aver consultato altri canali senza ottenere risposte convincenti.
Da privato ho acquistato e fatto installare un wallbox per ricarica elettrica nel mio garage con saldo fattura al 31 agosto 2022.
Nella dichiarazione redditi del 2023 non ho potuto detrarre il 50% in dieci anni in quanto l’agevolazione terminava il 31 dicembre 2021. Per il 2022 e successivi si aspettava il bonus mirato decretato ad agosto 2022. Ora finalmente è stata data la possibilità di fare domanda per accedere al bonus fino ad esaurimento fondi destinati. Ma la domanda si può fare solo per le installazioni effettuate dopo il 4 ottobre 2022.
Mi chiedo come  mai non sia possibile gestire agevolazioni per il periodo che rimane scoperto da 1 gennaio 2022 a l 4 ottobre 2022. Forse è possibile detrarre nella dichiarazione  dei redditi 2023 a maggio 2024?  In tal caso almeno il 50% in 10 anni verrebbe agevolatoGiorgio Pescio

Un buco normativo, lei c’è caduto in pieno

punto interrogativoRisposta- Temiamo proprio che le sia preclusa ogni possibilità di accedere a una agevolazione, caro Giorgio. Il Bonus wallbox vale solo a partire dal 4 ottobre 2022 perché il decreto che l’ha istituito, approvato in agosto 2022, è entrato in vigore il 4 ottobre successivo senza prevedere alcuna retroattività. D’altra parte lo sgravio fiscale del 50% era scaduto, come dice lei, il 31 dicembre 2021 e non è stato prorogato. Lei ha avuto  la sfortuna di effettuare i lavori proprio nel periodo di vuoto di ogni legge a riguardo.

Due auto elettriche in vista: quante wallbox in garage?

condominio

punto interrogativoVorrei installare a casa mia un sistema di ricarica per le auto elettriche. Non so se installare una colonnina o wallbox.

La mia abitazione è dotata di un impianto fotovoltaico, e nel futuro prossimo vorrei acquistare due vetture elettriche, per me e mia moglie. Uno dei due sistemi di ricarica ha bisogno di una corrente a 360w? Fabrizio Zocchi

Partiamo dall’ABC: potenza, corrente, tensione…

punto interrogativoRisposta- Non capiamo cosa intenda esattamente per una “corrente a 360w”: la corrente si misura in Ampere non in Watt, che indicano invece la potenza (Ampere moltiplicato Volt, cioè la tensione). In genere le wallbox domestiche sono a 16 o 32 Ampere e in monofase ricaricano a potenze che vanno dai 3,5 ai 7 kW, a seconda della potenza contrattuale della sua utenza e della potenza accettata dal caricatore di bordo dell’auto elettrica.

Poi si chieda quanti kWh le servono al giorno giorno

Prima di affrontare una spesa abbastanza significativa valuti bene l’uso che farà dell’auto e i chilometraggi medi giornalieri suoi e di sua moglie. Molto probabilmente non le serviranno due caricatori, anche ammesso che lo spazio in garage si sufficiente per ricoverare entrambe le automobili.
Se la percorrenza quotidiana di entrambi è in un range di 50-80 km il rifornimento potrà essere alternato, una notte per ciascuna, da un solo caricatore. Sul mercato troverà anche wallbox con due prese per caricare due auto contemporaneamente. In questo caso la potenza sarà suddivisa. Se per esempio il suo contratto di fornitura prevede 6 kW, vorrà dire che ogni auto caricherà a 3 kW e, in 10 ore, ciascuna immetterà in batteria 30 kWh, che equivalgono ad una percorrenza media di 150-200 km.
Un’immagine del listino interattivo di Vaielettrico
Per farsi un’idea delle caratteristiche tecniche e dei prezzi delle principali wallbox sul mercato può consultare il nostro listino interattivo. Eviti però il fai da te. Si rivolga a un installatore qualificato che potrà anche valutare l’idoneità dell’impianto a monte della wallbox e certificare l’installazione. Una colonnina vera e propria come quelle che trova nei punti di ricarica pubblici, deve essere alimentata in trifase e con una potenza fino a 22 kW costerà molto di più, anche di installazione. Ne vale la pena?
Visualizza commenti (19)
  1. Trovo il listino wallbox di vaielettrico.it un po complicato… pochi prezzi indicati.. quasi nessuno.. e provando a filtrare non esce nessuna wallbox disponibile..
    Qualcuno altro ha provato?

  2. però il fai da te è sempre sconsigliato in questi casi, meglio una ditta specializzata che faccia tutte le verifiche incluso l’adeguamento del quadro elettrico interno con opportuni sezionatori e dichiarazione di conformità di esecuzione dei lavori ed istallazione a regola d’arte. serbe per togliersi dai guai con le assicurazioni in caso qualcosa vada storto.

  3. Ma da installare e semplicissima. Basta mettere un differenziale (16A o 32A mono o trifase a seconda del vostro impianto) e poi tirare i cavi fino alla wallbox. Sezione 6 o 10 sempre in base alle potenze impiegate. Fine

  4. Alessandro Murru

    Io ho comprato la macchina a inizio giugno 2022…pochi giorni dopo ho installato la wallbox in garage!!!!! Quindi anche io non rientro nell’agevolazione. Per l’installazione ho cercato un elettricista ma di quelli da me contattati nessuno veniva prima di un mese. Inoltre l’installazione mi sarebbe costata quasi come la Wallbox stessa. Quindi, considerata l’estrema semplicità e la collocazione in garage a fianco del quadro principale dell’abitazione, l’installazione l’ho fatta io con l’aiuto di mio cognato elettricista.

  5. Buon giorno
    secondo me impianti tri-fase .. o colonnine multiple sono necessarie solo in contesti aziendali (con una flotta elettrica) in cui tutti i mezzi tutti i giorni fanno centinaia di km

    in una famiglia con 2 auto e percorrenze (40-60km/giorno secondo le statistiche italiane .. o sbaglio) basterebbe una colonnina anche molto semplice.. da alternare la notte fra le 2 vetture… e in caso di necessità urgenti … andare a caricare ad una colonnina pubblica (magari da 50kWh in su … nella mia piccola città ci son ben 4 supermercati che ne hanno diverse… molte sempre accessibili 24/24 7/7 ….

    il sig. Fabrizio (e tutti quelli che sono in quella situazione) potrebbero prima scaricare qualche App (NextCharge, ENI BeCharge e ENEL X Way p.es.) e verificare quanto è indispensabile avere una wallbox duplex

    nb: la consiglierei solo a chi parcheggia all’aperto … magari esposta a freddo o caldo intenso .. in modo da poter programmare da App/quadro strumenti la climatizzazione (sbrinamento in primis) della vettura e trovarle entrambe belle pronte (cariche , climatizzate e sbrinate ! ) prima di uscire

    ciao e buona domenica

  6. Personalmente ho ordinato una Prism Solar, proprio perchè avendo il FV (ero indeciso tra la Prism e la Pulsar pro) la wallbox disloga con il FV e la casa calcolando consumi domestici e produzione FV e carica sfruttando il surplus di produzione.

    Seco do me basta una wallbox… la 7,4 monofase (come la mia) per tutte e due contratto da 6KW e a giorni alterni le carichi tranquillamente. In 8h a 4,5KW di media metti 25KWh al giorno… 150Km tranquilli.
    Quella volta che hai necessità la lasci tutta la notte ef in 12h… a 5KW (di notte dormi mica consumi) carichi pure una Model 3 LR.

  7. La wallbox di Tesla, Wall connector, ricarica fino a 22 kW (ovviamente tutte le auto elettriche, non solo la Tesla) e costa 500 euro iva inclusa [ https://shop.tesla.com/it_it/product/wall-connector ], può essere montato anche all’esterno e si comanda e programma da app. Direi che non c’è bisogno di una colonnina vera e propria. Se deve ricaricare 2 auto può o alternarle oppure dotarsi di 2 wallbox Tesla che sono in grado di comunicare fra loro.

    1. Praticamente tutte le wallbox possono caricare a 22 kW, a condizione che il contatore sia trifase. Il passaggio da contatore monofase, oggi nel 90% delle abitazioni, a contatore trifase ha costi aggiuntivi che si giustificano solo se è necessaria una potenza contrattuale superiore ai 6 kW. E’ il caso di abitazioni completamente elettriche, con riscaldamento a pompa di calore e piano ad induzione. Pochissime auto elettriche, peraltro, accettano la ricarica in corrente alternata a 22 kW di potenza. Di solito arrivano al massimo a 7,4-11 kW.

      1. Assolutamente, senza considerare il tips che ci disse Alessandro una volta, ovvero che il massimo aumento che si riesce a ottenere “con poco sforzo” è a 15 kW, per avere la 22 kW fanno un sacco di storie, soprattutto ai privati.

        1. Forse da te. Da me hanno chiesto 90 euro per passare da 3kw mono a 6kw trifase. Mi hanno detto che volendo il contatore può arrivare a 30kw in trifase e 10kw in mono senza storie e permessi.

          1. Alessandro D.

            Probabilmente lei è abbastanza vicino alla cabina di trasformazione della sua zona. Nel caso, ne approfitti.

        2. Alessandro D.

          25 kw enzino.
          E non è una regola scritta.
          GENERALMENTE fino a 25 kw non sorgono grossi problemi.
          Sopra, e fino a 50 kw, può essere semplice oppure complicato. Entrano in gioco diversi fattori tecnici su cui è difficile speculare a priori. Dai 50 kilowatt in su invece si cambia decisamente gioco.

          1. Alessandro D.

            Assolutamente nulla. Correggevo con la massima serenità il dato (errato) che enzo mi ha attribuito. 😉

    2. Ma quelle Tesla hanno le gestione del csrico? Per non rischiare di far saltare il contatore se accendo il forno mentre carico l’auto

      1. Di default mi pare di no, la gestione dei carichi è solo in configurazione multi connector (quindi si può decidere come “suddividere” la potenza tra i vari Tesla Wall connector) ma penso (e chiedo conferma perché non è il mio campo) che se si è interessati alla gestione dei carichi con i consumi della casa si può fare comunque, acquistando componenti di terze parti (credo basti un modulo da 90 euro su Amazon per la gestione dei carichi ma chiedi conferma ad un esperto).

      2. Che so io solo se hai anche un powerwall che legge corrente in entrata e uscita. Altrimenti si può optare per una silla (ma ce ne sono altre anche più economiche) che ha il modulo e le pinze amperometriche in dotazione.

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