Simone vuole installare un caricatore nel suo box condominiale, ma deve affrontare una serie di problemi tecnici e burocratici. Ci chiede come muoversi. Inviate le vostre domande alla mail info@vaielettrico.it.
Box condominiale già attrezzato, ma…


sulla scia del bonus colonnine elettriche mi stavo informando per l’installazione di una wall box nel mio box condominiale.
Lo stabile ha garage interrati, linee elettriche private, e protezione antincendio (in particolare pulsante di sgancio).
Nel quadro elettrico non c’è posto

Le serve il progetto di un professionista


Così la sicurezza anticendio non è un problema
Dal testo del messaggio evinciamo che il supo box condominiale si trova in un luogo soggetto ai controlli di prevenzione incendi. Qui un fondamentale riferimento è la “Circolare 05 novembre 2018, n° 2 – Linee guida per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici” dei VVF.
È opportuno sottolineare che l’applicazione delle linee guida, contenute nella circolare, permette di far rientrare l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrica nella casistica di modifica non rilevante ai fini della sicurezza antincendio. In queste linee guida vi sono opportune indicazioni circa gli sganci di emergenza.
Per ciò che riguarda le protezioni elettriche da installarsi, la sezione dei cavi ed altre scelte tecniche è bene che queste siano determinate dal professionista in base al prodotto scelto ed alle prescrizioni contenute nella norma CEI 64-8. L’esempio della sezione del cavo è lampante: i 6 mmq di sezione possono sì andare bene, ma solo in determinate condizioni. La scelta più opportuna sulla sezione dei cavi è da farsi sulla base di numerosi fattori (e.g. lunghezza linea, potenza wallbox da installarsi, etc.), generalizzare a priori non è mai possibile.
Noi di ChargeGuru siamo a disposizione per guidare verso la migliore soluzione, in conformità con le leggi e le normative tecniche vigenti.
Io mi sono trovato in un caso simile, ma fortunatamente abito in un condominio recente, con lo spazio per aggiungere un quadro elettrico dedicato.
Ho dato comunicazione all’amministratore, che non ha avuto obiezioni.
Ha poi pensato a tutto la ditta qualificata che mi ha fatto il lavoro: dimensionamenti vari, posa di una linea dedicata e del dispositivo collegato al sistema di sgancio centralizzato.
Sono servite 5 ore di lavoro di due persone e l’acquisto del materiale necessario (i cavi, di linea ed ethernet, un salvavita dedicato e lo sgancio) oltre alla wallbox e al misuratore, che ho acquistato per conto mio.
Ho una casa unifamiliare, quindi non sono soggetto a controlli dei VVFF, ma per curiosità in quali casi non vanno bene i 6 mmq? Immaginando che non parliamo di wallbox che vanno oltre i 32A, è molto raro andare oltre.
Capisco che generalizzare è difficile, ma sarebbe carino dare qualche esempio invece di offrire la risposta completa con la consulenza.
-Il Progetto, a firma di Professionista abilitato, è obbligatorio in tutti i casi in cui è presente una “attività” sotto il controllo dei VVF.
-Protezioni elettriche, cavi, tubazioni, attraversamento compartimentazioni, sono tutti aspetti che verranno valutati e dimensionati dal Progettista Elettrico.