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Colonnine “Tesla” inattive a Rende: di chi la colpa?

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Colonnine “Tesla” inattive a Rende: ce le segnala Giovanni, un lettore calabrese, chiedendo di ci è la responsabilità di questo disservizio. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it .

colonnine "tesla" inattiveColonnine “Tesla” inattive: erano comode, nel fare la spesa e ricaricavi, ma da 2 anni…

“Sono un vostro assiduo lettore e sono in possesso di una Volkswagen e-Up da novembre 2020. Vorrei segnalare che, al Centro Commerciale Metropolis di Rende, in provincia di Cosenza, nei parcheggi sotterranei esistono due colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Con lo stemma della Tesla, vedi la foto allegata. Fino a due anni fa circa, a queste colonnine si collegavano gratuitamente sia le Tesla, per dire il vero erano pochine, che altre auto di marche diverse. Ovviamente questo è un servizio ottimo per chi deve fare la spesa. Ma, da circa due anni, immagino da quando sono aumentate notevolmente il numero delle auto elettriche, ma anche le Tesla, purtroppo non sono più in funzione. Pertanto chiedo: 1) ma la Tesla è informata di tutto ciò? 2) è il Centro Commerciale o la Tesla che ha disattivato le colonnine? Nel ringraziarvi anticipatamente per la risposta, Vi auguro buon lavoroGiovanni Piro

Colonnine "Tesla" inattive
Il centro commerciale di rende che ospita le due ricariche spente.

Ecco come funzionano i Destination Charging

Risposta. Le ricariche Tesla sono di tre tipi. Ci sono i Supercharger, ovvero le stazioni di ricarica ad alta potenza, gestiti direttamente dalla marca di Elon Musk. Ci sono i Wall Connector, ovvero le wall-box che i privati acquistano e installano nel garage o nel cortile di casa per rifornire a bassa potenza. E ci sono i Destination Charging, ovvero le colonnine in AC che invece vengono piazzate in luoghi pubblici, in genere hotel, ristoranti e centri commerciali come questo Metropolis. Normalmente sono a messi a disposizione dei clienti secondo modalità decise dal gestore della struttura. Per quel che ne sappiamo, non è Tesla a gestirli direttamente, anche perché non abbiamo mai avuto notizia di ricariche della marca americana lasciate inattive a lungo. Per cui il consiglio è di chiedere alla direzione del Centro Commerciale come mai le colonnine restano spente. Proprio mentre aumenta il numero delle elettriche (e delle plug-in) in circolazione e in una zona che non abbonda certo di ricariche.

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7 COMMENTI

  1. Ci sono diversi Destination Charging in centri commerciali, per es. a La Spezia. Come in alberghi, ristoranti e anche negozi, il titolare della singola struttura decide la politica dei costi, innanzitutto se applicarne o meno. Ristoranti che prima dell’aumento dei costi dell’energia a causa della guerra lasciavano caricare gratuitamente, oggi modulano l’addebito più o meno secondo l’andamento dei propri costi, e così via

  2. Mi spiace per il signore di Rende ma i Destination Charger sono fruibili solo da auto Tesla.
    Tesla nella sua visione incredibilmente lungimirante ha si prodotto auto elettriche ma nel contempo si è chiesta come i propri utenti avrebbero potuto ricaricare le auto e ha creato un doppio network,stazioni di ricariche veloci e stazioni in AC.
    Destination Charger è il network in AC.
    Quando un soggetto,come in questo caso il Centro Commerciale chiede di diventare parte del network,Tesla fornisce le colonnine e l’installazione gratuitamente mentre la controparte paga la fornitura di corrente elettrica.
    La colonnina ha un chip che interroga e riconosce l’auto erogando corrente solo a chi è riconosciuto dal software.
    È una di quelle cose,come i supercharger e l’innovazione tecnologica che rende Tesla unica(per quanto ci possano essere disappunti sulla qualità delle auto).
    A Tesla vanno fatti i complimenti per come hanno pensato all’intero ecosistema….e sono partiti da zero….le case automobilistiche tradizionali dovrebbero solo arrossire e vergognarsi per dove si trovano adesso cioè anni indietro Tesla.
    Lo dico da possessore di auto elettriche diverse da Tesla,delle quali in ogni caso son contento.
    Quindi Destination Charger è un

  3. Poco lontano da me c’era un Tesla Destination Charger gratuito, due connettori riservati alle Tesla e uno per tutte le elettriche: tra la fine dell’estate scorsa e l’autunno sono stati fisicamente rimossi. Non si sa il motivo ufficiale, ma vista l’impennata del prezzo del kWh in quei mesi si può ben immaginare…

  4. Risposta tecnica organizzativa corretta. Meno la chiusa che forse si basa su luoghi comuni: a Rende forse ci sono più colonnine che abitanti 🙂

  5. Bravo Paolo, come sempre chiaro e corretto. Io sono proprio uno di quegli automobilisti che, pur riconoscendo e apprezzando moltissimo le Tesla (anche per quanto riguarda la linea della carrozzeria, con la sola eccezione del frontale di M3 ed MY a causa dell’assenza totale di una mascherina come, invece, ha la Model S), ha optato per un altro tipo di auto elettrica (nella fattispecie, la Renault Megàne EV60 Techno) proprio per le specifiche esigenze e per le diverse caratteristiche, anche dimensionali, che in famiglia si ritenevano imprescindibili in relazione all’auto da acquistare.

  6. Segnalo che anche altri supermercati hanno “SPENTO” le colonnine gratuite .
    Ad esempio presso la Lidl in Via Don Egidio Ballanti (Malpensata) a Bergamo: esiste una colonnina di ricarica con 2 prese attivata a novembre 2021 che dal febbraio 2022 risulta spenta .

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