Colonnine story: tre passi (con foto) nel delirio

colonnine delirio

Nemmeno il tempo di riportare tre buoni esempi di ricarica pubblica che evolve e funzione, ed ecco arrivare nuove testimonianze di abusi e disfunzioni alle colonnine: dal Sud al Nord, tre passi nel delirio della realtà italiana. Inviate segnalazioni, quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

1/ Cattivi maestri

Oreste Muccilli, da Campobasso, ci manda questa foto che testimonia l’ennesimo  parcheggio abusivo, commesso da chi purtroppo dovrebbe dare l’esempio.

colonnine delirio

2/ Roba da Circo…

Ma sportandoci nel profondo Nord, a Chivasso in provincia di Torino, c’è pure di peggio.

colonnine delirioCome potrete vedere dalla foto, la colonnina è sotto sequestro dal circo – ci scrive Maicol Polidori-. Oggi ho mandato una segnalazione al comando dei Vigili urbani di Chivasso e chissà cosa faranno.. diciamo che il permesso per star lì è stato dato sicuramente da loro (incompetenza?, disattenzione?) meglio che non mi esprimo in altri modi. Voi cosa non pensate?

3/ Bella senz’anima

C’è poi il tema “sempreverde” delle colonnine installate a caro prezzo e mai attivate: un delirio. Luca ci racconta la triste storia di una colonnina Be Charge Fast nel parcheggio rotonda via Fossolo, a Bologna. La colonnina venne installata nell’estate 2021.
Da allora non è mai stata attivata, come si può notare dalle ragnatele che si sono formate sui connettori. Connettori e cavi che presentano un aspetto logoro a causa del sole e degli agenti atmosferici, senza aver mai ricevuto alcuna manutenzione.
Poi i big della ricarica ci dicono che le spropositate tariffe praticate alla clientela dipendono dall’insufficiente utilizzo delle colonnine a fronte di altissimi costi di ammortamento degli investimenti.
Visualizza commenti (22)
    1. Forse le è sfuggito quel veicolo termico dell’Esercito Italiano parcheggiato in uno dei due stalli della colonnina riservati alla ricarica dei veicoli elettrici in violazione dell’art. 158 del Codice della Strada?

  1. Ieri lo zoo di 105 .. e oggi articolo sul fatto di Paragone che sparano a zero su appunto elettriche e colonnine

  2. Colonnine installate (quindi pagate) che rendono 0 e vanno in malora, aumenti scellerati e abbonamenti cancellati che non solo disincentivano la crescita ma addirittura causano loro una perdita di clienti. Delle due l’ una: o i manager sono inadeguati e miopi oppure … sono obbligati a seguire una linea politica imposta, sebbene questa causi solo danni. Quale sarà la risposta ?
    Inoltre credo che l’Italia finirà per perdere anche nel turismo perché chi viaggia o viaggerà in EV (francesi, tedeschi, olandesi ecc.) sceglierà mete con più colonnine e prezzi migliori. Ma siamo sempre i migliori a farci del male in nome di ideologie stupide e ignoranza …tanto poi basta dare la colpa all’ Europa cattivona.

    1. Matteo Ruozi

      Oppure semplicemente il sistema è antieconomico e non mantenibile visto che vi bullate di caricare assolutamente solo a casa. Ah perché in Germania, Spagna, Austria, Svizzera ecc costano meno?

      1. Quando i prezzi dell’elettricitá impazzirono ho caricato per oltre 6 mesi solo alle colonnine con abbonamenti vari. Il prezzo fa la differenza. In Germania etc. i dirigenti hanno un po’ più di cervello dei nostri.

      2. Avere aria pulita e meno rumore nelle orecchie le fa schifo? A spese altrui e senza impegno richiesto da parte sua?

        Se stiamo facendo sforzi di adattamento per fare diventare anche questa tecnologia facile, pratica, alla portata di tutti.. appena arriveranno le prossime auto più economiche e con prestazioni adeguate?

      3. Leonardo (R)

        Eh le piacerebbe liquidare la questione in modo così semplice!
        La verità è che un sistema malato è insostenibile per definizione, e specialmente in Italia c’è stata la corsa ad accaparrarsi spazi senza stare troppo a guardare fattibilità e sostenibilità, ma sul clamore del momento. Per venirne a capo bisognerà passare per la stessa strada che è stata percorsa di recente con il mercato della telefonia mobile.
        La sostenibilità passa ovviamente anche per un sistema di prezzi appetibile, non ci vedo nulla di strano nell’organizzarsi con le ricariche private mentre quelle pubbliche sono nel loro periodo di confusione (tra l’altro magari anche un po’ voluto, e quindi necessariamente passeggero).

      4. Io non mi p”bullo” di niente. Non è affatto insostenibile soprattutto quando ormai la colonnina è installata, anzi è sconveniente lasciarla inattiva. Ti ricordo anche che ci sono fior di fondi europei per finanziare la rete.

  3. Questo è il classico caso del
    Cane (a 6 zampe) che si morde la coda…

    Se ENI ed ENEL piangono scarsa occupazione delle colonnine..la prima cosa da fare è (ri)promuoverne l’ uso con sconti a pacchetto…anche a costo di andare “in pari” per un lungo periodo.. in modo da avere un maggior bacino di utenti..e gli eventuali ricavi investirli in manutenzione ed attivazione delle colonnine fuori uso.

    Man mano che andranno a regime nuovi impianti di alimentazione con F.E.R. si abbasserà anche in Italia il PUN a livello dei migliori.. così potranno progressivamente aumentare la redditività sino a farne una voce importante nei bilanci.

    Dovranno anche richiedere (si..loro per primi…i nostri campioni nazionali dell’ energia) un maggior controllo del corretta occupazione delle piazzole…in fondo…sono multe “facili ed economiche” rispetto agli autovelox che i nostri comuni hanno così ampiamente usato per ripianare i bilanci.

    1. “Se ENI ed ENEL piangono scarsa occupazione delle colonnine…”

      Ma… la piangono? A me non risultano comunicati stampa o altre esternazioni in materia, e tutte le comunicazioni che ancora ricevo da Be Charge – di cui ho disinstallato l’app, ma non le comunicazioni commreciali via email – sono tutte di tono “tutto bene, madama la marchesa”.
      La realtà, temo, è che il business della ricarica elettrica sia così insignificante nel giro d’affari totale dei due colossi di stato da permettere loro di assorbire qualunque mancato ritorno di investimento fatto nella rete di colonnine senza nemmeno accorgersene…

        1. A maggior ragione se si son fatti finanziare con fondi europei le installazioni.. che andrebbero erogati solo ad attivazione e mantenimento del servizio…

    2. Damiano, sarebbe così in un paese normale.
      Ma qua siamo su una specie di Titanic.
      Un buon numero di loro (ricchi) di salveranno comunque mentre gli altri faranno la fine dei topi come i “poveracci”.

      1. La tragedia è che “i topi 🐁🐁” non sanno di esserlo .. e soprattutto non hanno ancora capito che sono sul Titanic già in fase di inabissamento…

  4. Tutte queste preziosissime colonnine, mai attivate che ,apparentemente,ci raccontiamo che fanno aumentare il kW ecc ecc siamo sicuri che vengano pagate dai nostri lamentosi spacciatori , perché dal loro comportamento non si direbbe

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

BYD Tang, Suv da 530 km

Articolo Successivo

A R2B (Bologna 26/27 giugno) si parla di energia per case, mobilità, agricoltura

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!