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Colonnine occupate “da maleducati”: la proposta di William

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COLONNINE OCCUPATE / In questo caso da due auto ibride plug-in in "sosta lunga" in Piazza Mucipio a Vercelli, città ancora piuttosto sprovvista di ricariche. La foto ci è stata inviata dal lettore Enrico Sacco, che ringraziamo.

Colonnine occupate “da maleducati”. Un lettore propone un galateo che preveda che chi può ricaricare nelle DC non occupi per ore gli stalli per le ricariche lente. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i quesiti vanno inviati a info@vaielettrico.it

colonnine occupateColonnine occupate: il “trucco” di usare la ricarica lenta come parcheggio lungo

“Con l’aumentare dell’utenza elettrica (ben venga!), aumenta di pari passo quella dei maleducati. Che, in contrasto con ogni filosofia green e morale, perpetuano l’uso egoistico delle infrastrutture pubbliche. Mi riferisco a chi usa le colonnine come parcheggi gratuiti, sfruttando i privilegi assegnati al mondo EV senza curarsi degli altri. Finora ho visto già molte auto parcheggiate sì in ricarica, ma in modo tale da impedire l’uso delle altre colonnine libere. O, più di frequente, mi imbatto in auto che potrebbero approfittare di una ricarica veloce, ma “casualmente” scelgono di usare una presa lenta Tipo 2. Per lasciare l’auto praticamente dei giorni in una inutile ricarica senza pensieri. Io che ho un’auto che si ricarica solo da una Tipo 2, m’infurio quando sono costretto a cercare un altra colonnina. O, addirittura, a rimandare la ricarica perché una Tesla (per esempio, ma non solo) che può ricaricarsi a velocità astronomiche mi blocca la presa per ore. L’utenza aumenta, pensare che aumenti il senso di civiltà è troppo? La vogliamo chiamare ev-tichetta? Caricare le auto con il modo più veloce disponibile è un dovere verso tutte le altre utenze. Sono un sognatore? Non sono il solo…“. William Bersani

colonnine occupate
Qui invece lo spazio di pertinenza di una colonnina di Enel X è occupata da un’auto della Polizia Municipale (che può addurre ragioni di servizio).

Colonnine occupate: che cosa si può fare

Risposta. L’automobilista elettrico ha diritto di scegliere la colonnina che vuole. Anche di occupare per un giorno intero una ricarica da pochi kW con una Tesla Model S da 100 kW di batteria, come capita spesso di vedere. La libertà di scelta, ovviamente, è legata al fatto che colonnine in AC e DC hanno prezzi ben diversi. Quel che non si può fare è tenere occupata a lungo la colonnina una volta terminata la ricarica. E ci sono gestori, come Enel X, che hanno previsto una penalità pecuniaria per chi non libera l’area entro mezz’ora dalla fine della ricarica. Lo stesso fa Tesla nei suoi Supercharger. Quanto all’idea di di una moral suasion, si può provare con cartelli affissi vicino alle colonnine, ma abbiamo qualche dubbio sul loro potere persuasivo. Ci sono città italiane in cui la gente ucciderebbe per un parcheggio…

colonnine occupateChi occupa lo stallo e non ricarica va multato

È vero comunque che il problema si sta ponendo in molte stazioni di ricarica, anche per l’utilizzo da parte di auto ibride plug-in. Che, pur avendo batterie dalla capacità ridotta, ricaricano a potenze molto basse. Il governo si è occupato del problema delle occupazioni abusive nelle recenti modifiche al Codice della strada. C’è una voce proprio per le “Aree dedicate alla ricarica dei veicoli elettrici”. Si chiarisce che “il divieto di sosta, con le relative sanzioni, si estende alle aree dove si trovano le colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli. E che “il divieto vale anche per gli stessi veicoli elettrici che non stanno effettuando la ricarica o se hanno completato da oltre un’ora l’operazione”. Quindi: gli stalli di ricarica non sono il refugium peccatorum di chi, non trovando posto, piazza il vecchio diesel davanti alla colonnina. Il problema, come sempre, è legato all’applicazione della norma: ci segnalano di molte Polizie municipali restie a intervenire.

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81 COMMENTI

  1. Scusate mi inserisco con una proposta che mi sembra sensata e cioè visto il parlare sempre più frequente di colonnine occupate oltre il necessario come parcheggio non si possono prevedere nei nuovi punti di ricarica colonnine con due cavi ma con solo uno dei due attivi credo che i costi siano più contenuti, colonnine che diano la possibilità di caricare almeno una certa percentuale alla vettura nello stallo A per poi spostare in automatico l’erogazione della ricarica sull’eventuale vettura sopraggiunta allo stallo B. Una volta raggiunta stessa percentuale di carica sulla seconda vettura ci potrebbe essere un secondo switch sulla vettura se ancora presente o comunque subentrata nello stallo A.
    Resto favorevole al costo aggiuntivo se la vettura non rimossa entro un tempo utile dal raggiungimento del massimo livello di carica impostato, ma anche a fotocamera sulle colonnine che collegate con il corpo di polizia municipale permettano almeno il sanzionamento dei proprietari di macchine termiche che parcheggiano impropriamente.
    Per le colonnine autostradali soprattutto hpc sarebbe molto utile e garantirebbe una ripartenza in tempi rapidi per tutti senza dover andare a cercare un’altra colonnina di ricarica.

  2. Secondo il mio parere dovrebbero dotate di colonnine ricarica lente tutti gli uffici e le aziende, in modo da permettere a chi non ha ricarica casalinga di caricare al lavoro, perché quelle publiche NON devono divenire un parcheggio per pochi.

  3. Tralasciando il fatto che una persona con la Tesla potrebbe aver trovato occupato le altre postazione quando si è affidato alla ricarica lenta, bisogna anche considerare per l’appunto i costi, oltretutto vogliamo muoverci in una civiltà dove la gente dovrà spostarsi su vetture elettriche? Benissimo, io che mi reco al lavoro e ci devo restare per 10/12 ore non ho diritto di lasciare la macchina in ricarica?

    • Finché ricarica sì, dopo no, l’auto va spostata. Sarebbe come se a un distributore automatico di benzina si pretendesse di lasciare lì l’auto anche dopo aver fatto il pieno, impedendo ad altri di fare il rifornimento.

      • Beh Mauro, però a voler essere onesti fino in fondo, purtroppo non è la stessa cosa del distributore di benzina. Cambiando totalmente il paradigma in “l’auto si ricarica mentre sta ferma” è normale che succeda che non si possa andare a scollegarla a metà dello “sta ferma”. Così può capitare che non si possa andare a scollegarla mentre si lavora, mentre si è in viaggio (vedi aeroporto), o in vetta (vedi seggiovia), e altri vari esempi che potrebbero essere fatti.
        Insomma, non banalizzerei troppo la questione perché secondo me il rischio di fare uno scivolone su una buccia di banana è abbastanza alto.

        • Vediamo se la penserai ancora così il giorno che avrai bisogno di caricare e troverai l’unica colonnina occupata tutto il giorno da uno che carica a 1 kW.
          La principale accusa che si fa all’auto elettrica è proprio la difficoltà di trovare colonnine libere. E questo mi dispiace è lo scivolone di cui parli che è dovuto principalmente a chi la pensa come te.

          • Beh, questo è quello che mi capita tutti i giorni. Le colonnine le trovo quasi sempre occupate da ibride plug-in che caricano a potenze basse rispetto a me. Il mio punto è che il castello di carte dell’auto che si ricarica mentre sta ferma crolla miseramente se non hai il posto auto dove caricare. Nessuno oggi ha ancora una risposta per quegli automobilisti che vivono in città o peggio ancora nelle periferie, e con redditi bassi non possono permettersi di acquistare o affittare un box e attrezzarlo per la ricarica. Osanniamo gli ultimatum per i motori endotermici ma nessuno ha un piano per consentire una penetrazione di massa delle auto elettriche. Se l’unica risposta è “utilizzate le colonnine come distributori” senza prevedere posti auto con ricarica lenta ad un certo punto dovremo fare i conti con gente ben più arrabbiata di quelli che si lamentano della diminuzione di autonomia delle elettriche in inverno. My 2 cents.

          • Leonardo coma fai a dire che non c’è un piano per le esigenze che dici tu????
            Ma scusa secondo te il bonus che lo stato da per l’istallazione delle colonnine aziendali a cosa serve??? Lo stato la soluzione l’ha già proposta e praticamente a suo totale costo visto che rimborsa le aziende se montano colonnine per farle usare ai loro dipendenti… la soluzione è questa, fare in modo xhe la colonnina la trovi direttamente dal tuo datore di lavoro non certo pretendere di abusare di quelle pubiche che non devono svolgere il compito di parcheggio a lungo termine per chi sta lavorando ma servono a tutt’altro!!!!
            Se poi il singolo cittadino (i datori di lavoro, ecc… ecc.. ) se ne fregano e non vogliono approfittare dell’occasione non puoi dire xhe non esiste un piano ma che la gente non vuole attuarlo…
            Tu giri sempre la questione dal tuo punto di vista “egoistico” dove il non poter uscire dal lavoro per obblighi contrattuali da automaticamente il diritto di occupare una colonnina pubblica per 8 ore…. io non ho mai detto che chiunque ha il diritto di uscire dal lavoro quando vuole ma bensì xhe se non hai la possibilità di farlo (perchè so che è così) non hai il diritto di ricaricare ad una postazione pubblica mentre stai lavorando perchè questo non è affatto un diritto che ti da il fatto di aver acquistato un auto elettrica… semmai sei tu che vuoi arrogarti la possibilità di usare una confina pubblica come parcheggio, perchè da nessuna parte c’è scritto che se acquisti un auto hai il diritto di farlo anzi per legge è ben specificato xhe è l’opposto!!!!

          • Poi ci sarebbe anche da dire 2 parole sul fatto che tanti non dispongono di un garage…. non metto in dubbio che ci siano casi in cui si vorrebbe averlo ma non se ne hanno le possibilità economiche ma sinceramente io conosco molte più persone che lo avevano (o sarebbe meglio dire lo hanno) ma che hanno destinato lo spazio ad uso diverso (tipicamente cantina) senza neanche averne il diritto (abuso edilizio)… qyesti geberi di abusi è la principale delle motivazioni perchè nei condomini non si riesce ad avere la maggioranza per decidere di sfruttare il 110% per fare lavori a gratis… parlo per esperienza diretta: nel mio condominio abbiamo fatto una riunione per parlarne ed al principio tutti erano favorevoli perchè avevamo già contatti con un’azienda che ci faceva tutto con la cessione del credito xon tanto di assicurazione….. poi però appena si è tirato fuori il discorso che eventuali abusi edilizi andavano santi santi proprie spese magicamente la maggioranza è diventata contraria… chissà perchè hanno cambiato idea, tu hai qualche ipotesi???
            Per decenni non si è fatto altro xhe prendere case con box annessi e poi di nascosto trasformarle in taverne questa è la verità…. se tutto venisse riportato come dovrebbe essere molte delle auto che dormono in strada avrebbero il loro ricovero privato con possibilità di ricarica domestica.

            Poi c’è da considerare che molte delle auto che stanno in strada sono seconde auto di famiglie che hanno il box singolo e perciò ne tengono 1 nel box e l’altra in strada… anche in questo caso possono avere 2 auto elettriche senza bisogno di alcuna colonnina pubblica perchè basta ospitare nel garage le auto a giorni alterni per ricaricare entrambe con un solo posto nel garage…

          • @Moreno giusto per chiarire io non sto dicendo di utilizzare le colonnine come parcheggi, né di utilizzarle a sproposito o di giustificare chi lo fa.
            Faccio solo presente che la ricarica delle auto alle colonnine AC nasconde delle insidie pratiche che le rendono poco utili per chi non ha la possibilità di caricare a casa o a lavoro, introducendo ulteriori e a mio parere inutili frustrazioni per i proprietari di auto elettriche. La soluzione più semplice è ovviamente la disponibilità di parcheggi con ricarica lenta, cosa che mi pare in Italia non sia su nessun tavolo di discussione (probabilmente perché ci sono urgenze ben più impellenti, ad esempio la disponibilità di una rete degna di questo nome in particolare al centro/sud).

        • Questo discorso lo puoi fare per il parcheggio con ricarica annessa (il tuo garage, il posto auto aziendale se lo hai a disposizione, per posti auto in un parcheggio a lunga sosta dotati di presa) non per le colonnine di ricarica che sono al 100% equiparabili ad un distributore di benzina….
          Per capire la differenza è come se tu in un parcheggio a disco orario di 2 ore vorresti pretendere che non ti facciano la multa se ci lasci l’auto per 4 ore perchè “non posso andare a spostare il disco orario alla metà dello sta ferma”….
          Ma vi ci entra in testa che ke colonnine di ricarica non sono parcheggi ma punti di rifornimento????
          Nei punti di rifornimento l’auto non è parcheggiata ma è in rifornimento e quindi ci può stare solo mentre sta facendo questo e non per tutto il tempo che fa comodo al suo proprietario…. si chiama semplicemente SENSO CIVICO ma sfortunatamente sono pienamente consapevole che per una grande fetta degli italiani sono 2 parole prive di senso e lei, a giudicare dal suo commento, a questa parte appartiene.

          • La differenza la capisco molto bene caro Moreno, ma se non si dispone di quello che dici tu e l’unica possibilità di ricarica sono le colonnine pubbliche, puoi dire tutto ciò che vuoi in teoria, ma in pratica il sistema non sta in piedi. Senso civico o meno.
            E no, rispettare gli orari di lavoro non si configura come “fa comodo al proprietario”, si tratta di materia contrattuale sulla quale si può anche essere sanzionati dal datore di lavoro, e tante altre cose della vita reale che cozzano contro il concetto di colonnina come distributore di carburante.

          • In realtà non sarebbe consentito andare a spostare il disco orario, appositamente perché tutti hanno diritto ad un parcheggio, quindi finite le due ore dovresti tassativamente spostare l’auto.

            In azienda stiamo già parlato di mettere su colonnine di ricarica da almeno 6/7 mesi, ho pure girato la pagina di VaiElettrico dove di parlare anche dei contributi, quindi è solo questione di volontà da parte del dipendente nel promuovere le cose e da parte del azienda nel vedere il lato positivo dei vari interventi.

          • Mi dispiace Moreno, ma la penso come Leonardo. Ci dev’essere il giusto bilanciamento tra colonnine fast, ultrafast, e quick. Chi non ha tempo da perdere andrà alle hpc, dove di solito ci stai mezz’ora e poi vai via perché non conviene stare oltre. Ma chi necessita di più tempo si attacca alle Quick. Può essere che deve andare a lavoro, dal parrucchiere, a fare compere, dal dottore… In 30 minuti non riesci. Quindi meglio scindere le due cose. Meglio che ci siano sia le veloci che le lente (a patto da non giocarla sporca rallentando la ricarica… Ma il provider sa o dovrebbe sapere chi la rallenta di proposito). Definiamo qual è il tempo lecito di occupazione di una colonnina quick e tutto a posto. Più sotto ho scritto 3h, vanno bene anche 4…

            Sul discorso parcheggi con ricarica, tieni conto che non tutte le aziende hanno i parcheggi per i propri dipendenti, e tra l’altro non tutte sono così illuminate da installare colonnine.

    • Questo diritto che rivendichi dove sta scritto ? E il diritto degli altri ?
      Fai come quelli che nei bar nelle ore di punta occupano uno dei pochi tavoli per ore ordinando solo un caffè.

    • Guarda io ho una Tesla e se posso la ricarico solo in A.C. (quindi da ricariche lente) quando non sono in un lungo viaggio per preservare la batteria e penso xhe tutti fmdovrebbero fare come me perchè far durare a lungo la batteria fa parte del rendere sempre più sostenibile l’auto visto quabto si inquina per costruirla…
      Però ho sempre ricaricato alla massima velocità possibile in A.C. per la mia auto (quindi 11 kw) e tolto l’auto dalla piazzola appena conclusa la ricarica….
      Qyesto perchè chiunque ha il diritto di ricaricare in a.c. (anzi va spronato a farlo) ma nessuno ha il diritto di lasciare l’auto parcheggiata nella piazzola di ricarica che non è un parcheggio!

  4. Servono colonnine, solo questo può risolvere il problema.
    Chi ricarica durante il lavoro e va in ufficio o in fabbrica non può uscire per andare a piedi ad 1 Km per staccare l’auto.
    Anzichè metterne poche e gratuite si mettano con tariffe di poco superiori ai costi casalinghi.
    Il maggior costo sarà un deterrente e l’energia non sarà regalata.
    Ma servono colonnine… già oggi almeno 5 volte quelle presenti.

    • Hai ragione, però c’è li metti tu i soldi per istallare una colonnina che eroga 30 kwh al giorno perchè può servire solo un auto che ci sta parcheggiata tutto il santo giorno!!! Ad un prezzo di 0,50 €/kwh (che è già altissimo per una ricarica lenta in A.C.) viene una stratosferica somma d’incasso giornaliero do 15 € ai quali devi togliere le tasse ed il costo di fornitura ed impegno di potenza….. Non c’è che dire di sicuro dev’essere un attività molto redditizia…. te la lascio solo perchè a me i soldi non servono, ne ho già tanti….

      Per favore non diciamo cavolate! Sarebbe come pretendere che venga aperto 1 distributore di benzina per servire 1 sola auto al giorno…. Secondo te è sostenibile? Non fallirebbe dopo 2 giorni?
      Quello che vuoi tu non si può raggiungere con le colonnine pubbliche ma con semplici prese di ricarica a potenza molto più bassa, quella già presente nei lampioni delle strade per esempio (in modo che costino 2 lire per essere installate siccome sfruttano una rete già presente)…. oppure con i parcheggi a pagamento xhe danno anche il servizio di ricarica incluso (perchè questi guadagnano principalmente con il posteggio e perciò possono permettersi di avere un margine ridottissimo sulla ricarica)…. ripeto xhe per me questo sarà il futuro che permetterà di poter accedere a tutti alla mobilità elettrica ma finché siamo nella fase dove ci sono solo le colonnine pubbliche non si può pretendere che questa serva 1 sola auto al giorno perchè così fa comodo all’automobilista di turno… sarebbe un sistema che economicamente parlando non sta in piedi e perciò porterebbe alla scomparsa della mobilità elettrica perchè in 2 giorni sparirebbero anche le colonnine attuali (perchè tutti gli operatori falliscono).

      • Hai perfettamente ragione.
        Questi ragionamenti tipo “Mi compro una plug-in anche se non posso ricaricare la notte a casa, e quindi ho diritto di occupare una colonnina tutta la giornata caricando a 1 kW” non si dovrebbero permettere.
        Se non puoi uscire dal lavoro mezz’ora per spostare l’auto, ma il sospetto è che usi la colonnina per trovare parcheggio e non pagarlo, allora comprati una ibrida.
        Perché ci deve rimettere chi invece ha bisogno di caricare ?
        Penso come te che i fornitori di energia che hanno fatto degli investimenti dovranno contrastare questi compartamenti facendo magari pagare delle spese di occupazione della colonnina a chi carica a potenza basse.

  5. Ma vi meravigliate non hanno nessun rispetto per i posti auto degli invalidi, nel parcheggiare sopra i marciapiedi e vi meravigliate se li troviamo nei posti di ricarica, il problema di fondo sono le FDO dalle municipali in su, non vogliono vedere o fanno finta di non vedere. Ci vorrebbe una buona normativa che ti permette di chiamare direttamente il carroattrezzi per lo sgombero del posto.
    O ma non si può dire.

  6. *Tesla Model S da 100 kW di batteria, come capita spesso di vedere*
    Non confondiamo kW con kWh… Altrimenti il discorso di abbassa a zero.

  7. Commento arrivato via mail da un lettore, Mauro Biasutti: “Il problema dell’uso non corretto delle colonnine ha solo due soluzioni:
    1: ogni posto auto deve avere la propria
    2: finita la ricarica, si concede in tempo X e poi comincia la SCARICA
    La prima soluzione la vedo ancora lontana dal poter essere praticata, ma un giorno sarà così.
    In attesa di quella bisogna “punire” coloro che non hanno rispetto.Il solito modo di pensare, multa, prevede almeno un controllore e un esecutore per l’attuazione della stessa.Ovviamente questo vuol dire che per combattere comportamenti aberranti tutti ne debbano fare le spese.Col modo proposto, ovviamente da definire “matematicamente”, non c’è bisogno di nessuna spesa, il maleducato si troverà a pagare con la propria autonomia il torto fatto”.

    • Non sono d’accordo con la SCARICA, si rischia che la vettura resti a zero e poi la colonnina deve restare occupata anche per ricaricargli la vetura!
      Oltretutto non sono sicuro che le vetture attuali possano mandare flussi di corrente in uscita.
      La multa non necessita di controllore, basta che il gestore addebiti la carta di credito del proprietario della vettura così come fa per la carica. Ma deve essere un addebito sostanzioso, deterrente.
      Resta poi il problema di chi carica a potenze inferiori a quella del caricatore per usare la colonnina come parcheggio. Questo è la vera questione. Lasciare una vettura 10 o più ore caricando a magari 1 kW. Cosa possibile oggi anche da remoto con l’App di alcune case.

      • Secondo me al momento la “punizione” della scarica forzata sarebbe tecnicamente impraticabile o quasi ma con la graduale implementazione della tecnologia V2G potrebbe essere un modo per prendere due piccioni con una fava.

        • Il problema vero è quello di chi rallenta le ricariche.
          Per esempio sull’app della mia auto, in teoria posso da remoto limitare moltissimo la potenza di ricarica e tenere la mia EV oltre 2 giorni attaccata alla colonnina AC. Comodo per un weekend fuori casa senza pagare il parcheggio, no ? Una plug-in non arriva a tanto ma una giornata lavorativa la fà.

          • Non avevo pensato al rallentamento della ricarica tramite app, speriamo che in futuro le colonnine siano progettate per erogare la massima potenza accettata dal veicolo e senza poterla diminuire in seguito. Credo sia possibile perfezionando la procedura dell’handshaking.

          • Secondo me per ovviare al problema del rallentamento “tattico” della ricarica ci potrebbe essere un sistema già immediatamente attuabile…. per ricaricare in qualsiasi colonnina di qualsiasi gestore serve aver creato un proprio account giusto? Ecco basterebbe che in quento account venga fatto dichiarare, senza possibilità di futura modifica, il modello dell’auto e la massima velocità di carica in a.c. e d.c. di cui dispone…. così quando si va a lla colonnina la ricarica si interrompe se viene utilizzata una potenza più bassa…. con un sistema così (che non credo sia tecnicamente non realizzabile da parte dei gestori visto xhe è una pura modifica software del loro sistema che non prevede alcun cambio nella comunicazione xolonnina/auto) vorrei vedere quanti sarebbero disposti a piazzarsi in modo definitivo la potenza di ricarica tipo a 2 kw se l’auto può riceverne 11…. se lo facessero si ritroverebbe a dover utilizzare i 2 kw anche quando non hanno bisogno di allungare i tempi e si ritroverebbe xon tempi di ricarica biblici in modo definitivo… non credo che nessuno sarebbe disposto a porsi una tale limitazione se fosse permanente e non “una tantum”.

          • Credo che il disincentivo migliore sia quello di avere le tariffe miste energia erogata/tempo come già adesso qualche provider attua.
            Esempio: prime 2h si applica 1 centesimo al minuto, alla terza ora 3 centesimi, dalla quarta ora 10 centesimi al minuto. Se non vuoi pagare 6€ allora in più, fai in modo di sbrigare tutto nelle prime 3 ore.
            C’è anche da dire che i furboni ne sanno una più del diavolo. Tipo far partire la ricarica e bloccarla CASUALMENTE dall’applicazione pochi minuti dopo… Anche lì va applicato il sovrapprezzo (e già qualcuno lo ha fatto). Oppure appoggiare il cavo senza innestarlo del tutto, così magari non viene riconosciuta l’auto.
            Comunque, il problema principale è che le ffoo devono essere messe in condizione di fare le multe, e quando sono messe in condizione DEVONO uscire e multare. Capisco che non tutti i comuni abbiano il carro attrezzi, forse solo la minoranza, ma due belle multe fanno abbassare la cresta a tutti i furboni.

  8. Ho scelto una Renault Twingo perché può caricare a 22kw quindi in 20 minuti potrei fare un buon rabbocco. Problema è che non ho ancora trovato una colonnina che carichi a quella potenza. Ma sono tutte depotenziate? Fortuna che ho il garage…

    • dipende dove vivi, a che percentuale di carica sei, la temperatura della batteria, la disponibilità della rete…

  9. Giusto ieri ho trovato una Taycan con tipo2 collegata ma non in carica. Magari la carica era finita, magari non l’ha mai fatta partire. Io sono rimasto 20 minuti ad attendere che si liberasse la DC adiacente e 30 minuti a caricare, ma del proprietario nemmeno l’ombra…e dal display dalla colonnina non si poteva capire da quanto tempo fosse in quello stato.

  10. Ecco come creare nuovi posti di lavoro x i giovani disoccupati:
    Carroattrezzi e rimozione forzata dei parcheggii occupati impropriamente x i disabili, parcheggi in posti dedicati per le mamme in gravidanza, parcheggi per ricarica EV, con multe salatissime e ritiro dell’auto presso deposito. Come fanno in America o in altri stati. Un costo di 400/500€ a chi è maleducato e guarda come impara l’educazione in meno di 3 secondi.
    Altro che Brumotti di striscia la notizia.

  11. La tariffa di occupazione stalli Tesla è di 50 cent/minuto dopo 5 minuti, che passa a 1 EUR/minuto se tutti gli stalli sono pieni.
    Dovrebbero fare così anche gli altri gestori.
    Andrebbe impedito via software (hand shaking) di caricare a potenze inferiori a quelle del caricatore di bordo alle colonnine pubbliche AC.
    Far terminare la sosta notturna al massimo alle 7:00.
    E obbligare i produttori ad installare caricatori da almeno 11 kW su EV (salvo microcar) o Plug-in.
    Plug-in che dovendo caricare ogni giorno sono le auto che passano più tempo alle colonnine.

    • Concordo con quasi tutto, tranne la parte finale. Le plugin e microcar andrebbero obbligate ad avere caricatori almeno da 11 kW come gli altri: proprio perché usano potenzialmente le colonnine tutti i giorni, non possono stare 6 ore per caricare 13 kWh! Finirebbero per monopolizzare la colonnina e questa non sarebbe nemmeno abbastanza redditizia per il gestore da installarne un altra: la domanda, in termini di energia, sarebbe bassa…. una decina di impiegati con plugin che caricano lentamente farebbero fuori per metà giornata tutti i giorni 5 colonnine…e in molte città piccole non è che ce ne siano tante di più.

      • Grazie.
        Nel mio messaggio esentavo solo le microcar (ossia le non targate) dal caricatore di bordo da 11 kW.
        Non certo per le Plugin che a mio avviso sono al momento la causa dell’intasamento delle colonnine di giorno. Le EV, da quanto riscontrato in 2 anni che possiedo una EV, caricano quasi sempre la notte.

        • Penso che si debbano svegliare prima di tutto i provider. Becharge, Enelx, duferco, ci dicono che sono spesso o la maggior parte delle volte in perdita… Beh che applichino anche una tariffa a tempo all’aumentare del tempi… Tipo 1cent a minuto la prima ora… 2 cent la seconda… 5cent la terza… 10 cent la quarta è così via. Così qualcuno smette di fare il furbo.
          Poi allo stesso modo, quando vedono che qualcuno attacca senza far partire la ricarica, chiamano loro stessi i vigili. O anche quando la bloccano dopo averla fatta partire… 60€ di penale direttamente al loro account.
          Insomma, Tesla non è tenera con questi scrocconi, devono imparare ad esserlo anche gli altri, e le ffoo devono intervenire però..

          • Ah giusto avevo letto male. Certo anche io non carico mai alle colonnine nella mia città…ma quelle 10 volte annue che caricherò a destinazione… sarebbe sgradevole incappare in una serie di colonnine 22 kW occupate 5 giorni su 7 da “pendolari”, EV plugin, che caricano tutti i giorni a bassissime potenze (basta che si prendono un cavo monofase 16A o un adattatore per limitare la potenza), per sfruttare il posto e non il servizio di ricarica… problema di impossibile risoluzione con le norme attuali.

    • Il fatto è che estendere su tutte le colonnine di bassa potenza non risolve il problema di chi è costretto a lasciarla per “cause di forza maggiore”, come chi lavora in uffici e non può assentarsi per spostare l’auto, spostamento che in una città come Roma o Milano ma anche tante altre spesso richiede abbastanza tempo per trovare un altro posto auto libero gratuito, e non si può certamente obbligare tutti a spendere una fortuna giornalmente per un parcheggio gestito, se non viene rimborsato son parecchi cash a fine mese.

      Personalmente per chi vive in città così trafficate, converrà cmq usare i mezzi se abita in città, se arriva da fuori forse forse son meglio degli scooter elettrici coperti (che non tutti han voglia di prendere il diluvio universale e mettere dodici cerate hehe) con batteria modulare in modo da poter staccare quei 3 o 4 kw e portarselo in ufficio o in casa al decimo piano senza garage per caricare in tranquillità una autonomia “ragionevole” per il tragitto casa lavoro, chiaro pesa ma non credo sia una cosa esagerata un pack da 4 o 5kg, lo zaino che usavamo alle elementari pesava molto di più 😂

      • L’errore che fai tu e la maggior parte delle persone è considerare la colonnina di ricarica un parcheggio xon ricarica annessa…
        Non siamo ancora a quel punto, ci arriveremo quando avremo OGNI parcheggio xon la sua presa per ricaricare a bassissima potenza (3 kw o anche di meno).. io penso che il futuro sarà questo ma bisogna arrivarci non ci si può comportare come se già oggi la situazione sia questa .. oggi la colonnina è un punto di rifornimento tale e quale alla pompa di benzina e perciò non esiste alcun motivo al mondo per cui uno “è costretto” a lasciarla impegnata oltre il dovuto che sia lasciandocela a ricarica conclusa o rallentandone la velocità per farla durare molte ore in più! Se sei nelle condizioni di ricaricare e liberare lo stallo nel minor tempo possibile ti fermi a ricaricare altrimenti non ricarichi per niente, alternative non xe ne sono.
        Prova tu a piazzare la tua auto davanti una pompa di benzina e lasciarcela lì parcheggiata perchè “non hai tempo per spostarla o perchè per trovare un parcheggio gratuito ci vuole troppo” e poi vedi xosa capita a te ed alla tua auto. Oppure prova ad andare ad un distributore ed a far uscire dalla pompa il carburante a gocce schiacciando solo leggerissimamente il grilletto della pompa e vediamo se ti lasciano fare il rifornimento in mezz’ora….
        Perchè pere postazioni di ricarica elettriche dovrebbe essere diverso???? Ripeto, sono posti di rifornimento a tutti gli effetti non parcheggi!!!!

        • Per quel che può contare, io non sono del tutto d’accordo. Una ricarica in Ac dura sempre più di un’ora. E’ evidente che nessuno può aspettare suduto in macchina o nel bar di fronte. Nel frattempo sbriga una feccenda, ed è questo che caratterizza e rende appetibile la ricarica di questo tipo. Ovvio che il tempo di sosta deve essere grosso modo quello della ricarica e proporzionato a questa, ma una certa elasticità è necessaria. Altrimenti spingiamo tutti alla ricarica fast e ultra fast, più costosa per consumatori e operatori, non banale da localizzare nei centri abitati, e molto critica, in prospettiva, per la rete elettrica.

          • Non mi hsi capito o probabilmente sono io che mi sono spiegato male….
            Io non sto sindacalizzando il minuto in più o i 10 minuti… io rispondevo all’asserzione che se un lavoratore non ha modo di fare una pausa per spostare l’auto o se per trovare un ALTRO parcheggio gratuito ci vuole tempo è normale e giusto che tenga occupata la colonnina fino alla fine del suo turno di lavoro…. qui non si tratta di arrivare 10 minuti dopo il termine della ricarica o di avere flessibilità ma di un semplice abuso a parer mio non xi sono altri termini per definirlo… perchè parliamo di tenere occupato uno stallo per almeno 4 ore, 8 o di più se non la sposti neanche in pausa pranzo e non c’è giustificazione al mondo xhe lo renda accettabile.
            Ribadisco il mio concetto con maggior chiarezza e dettagliatezza: hai la possibilità di andare a spostare l’auto (posta in ricarica alla massima velocità possibile non a 3 kw per far combaciare i te.pi di ricarica xon I tuoi…) in un lasso di tempo accettabile, diciamo 20 minuti, dalla fine della ricarica? Se la risposta è sì hai diritto a ricaricare altrimenti non lo hai perchè la colonnina. On è un parcheggio che puoi occupare a tempo indeterminato secondo i tuoi comodi.

  12. Per come la vedo io e un problema di carenza di colonnine, di auto elettriche non ce ne sono poi così tante… dovrebbero farne molte a potenza più bassa (11kw)

    Certo che sti Renegade plugin sono come le mosche…. ovunque

  13. In realtà, tra una grossa fetta di maleducati c’è però sicuramente una parte che ha dovuto adottare questi “trick” per cause di forza maggiore, mi immagino chi lavora magari vicino alla colonnina ma ha un lavoro (o un capo) tale da non potersi assentare per uscire staccare l’auto e mettersi a cercare unaltro parcheggio libero (possibilmente non a pagamento nelle città in cui ancora esistono) cosa che in tante situazioni può richiedere ben più di 5 minuti, diciamo che queste persone mi sento di giustificarle, è anche probabile che non le lascino tutti i giorni ma a giorni alterni o cmq solo quando possono usare tutte le 8h per riempire la batteria, o mezza giornata se la mettono in carica in pausa pranzo, essendo sostanzialmente molto rare le colonnine non han alternativa se non quella di pagare di più per una fast sfruttando male il tempo.

    Cosa invece su cui sono ancora più intollerante del lettore, sono i c***oni che parcheggiano occupando più aree di sosta recentemente non so come cacchio avesse fatto mi son beccato un BMW sw che ne occupava tre, praticamente in orizzontale su parcheggi a spina di pesce, qua non c’entra ev o termica, è arroganza becera e maleducazione allo stato brado, la pigrizia di non fare mezza manovra perché tanto io sono figo(o a questo punto incapacità di fare manovre strette) , tra l’altro sarà solo qua in Lombardia ma la maggior parte delle auto messe a cavolo sono sempre di livello alto, ma a quanto pare è trasversale a tutte le età
    Purtroppo non ho mai visto mettere una multa perché l’auto era parcheggiata male, per carità un po di tolleranza se le ruote son 2cm avanti finché permette ad altri di parcheggiare è giusto, ma soprattutto in vista di auto da caricare per tutti questi atteggiamenti vanno stroncati il prima possibile

    • Considerato che questi atteggiamenti portano ad una mancanza di fatturato ai gestori Basterebbe mettere una telecamerina ed un sensore di prossimità che inizia a suonare a tono basso per il primo minuto poi sempre più forte se non viene attaccata la spina , poi con la telecamerina si chiamano i vigili , cosa ne pensate ?

      • Che sarebbe fantastico.
        Dove lavoro io ci sono due piazzole e la caccia al posto libero quasi disperata, praticamente tutti i giorni ci parcheggia qualcuno con una termica, a volte l’ho visto per mezza giornata (presente alle 8 e ancora alle 13).
        Se venisse sistematicamente rimossa o semplicemente fatta pagare una bella multo stile PhotoRed semaforico, sarebbe un bel deterrente… dopo 5 minuti che sei in sosta se non hai un’elettrica (dalla targa si risale in un attimo alla cosa) o dopo 15 se hai un’elettrica e non sei in carica (il problema alla colonnina che non parte a caricare ci sta), una bella multa….

        • Ma qualcuno di voi che cerca posto alla colonnina.. Ha mai chiamato la polizia per segnalare? Che altrimenti se si aspetta che passi una volante e che capisca che c’è una termica al posto di una elettrica ci passa i giorni, basta che ogni volta che la vedete chiamate per segnalare e la multa magari alla prima volta non arriva ma dalla seconda sicuramente si, le leggi ci sono e la multa pure
          Purtroppo ste cose capitano regolarmente con i parcheggi disabili da anni e anni ma se non chiami quasi mai danno multa

          • Più volte chiamati, vigili, polizia, carabinieri e puntualmente non si è visto nessuno !!!!!
            Fermata auto polizia…..non possiamo fermarci , chiami i vigili .
            Ogni volta mi viene la voglia di sgarrare le ruote ….ma poi ,sicuramente arriverebbero, vigili, carabinieri, polizia, esercito ….

  14. Ma invece di piangere, non conviene prendersi un bel powerbank da tenere in auto per le situazioni di emergenza, quando non si può ricaricare, in questo periodo dove non ci sono tanti punti di ricarica?

    Come si fa per i viaggi in fuoristrada o paesi sconfinati, tenendo le taniche e senza piangere che non c’è il distributore vicino.

    Ormai i powerbank per auto costano poco, sui 1000€ ..chi ha soldi per una elettrica, dai prezzi di listino molto più alti di un’auto normale, dovrebbe avere i soldi per questo utile accessorio .

    Chi sceglie una tecnologia ancora non di massa, deve adeguarsi, non deve aspettare che gli venga tutto servito sul piatto d’argento.

    Anche perché trovo assurdo ad esempio una serie di libertà per le auto elettriche (sconto bollo, sconto assicurazione, parcheggi blu gratuiti, circolazione in ztl / aree centrali) mentre le auto normali pagano tutto da SEMPRE ed io come cittadino pago le tasse come gli altri e dovrei avere gli stessi SERVIZI statali…o no?

    • Non dimentichi che le auto “normali”, come dice lei, inquinano l’aria che respira anche chi va a piedi e in bicicletta, pur pagando regolrmente le tasse. Se le auto elettriche inquinano meno o addirittura zero in città, non vedo perchè non dovrebbero essere incentivate.

      • Massimo ma come, si risponde sulla parte delle tasse…e non un accenno alla boiata (presumo letta su Topolino) di un Power bank che ricarica l’auto elettrica (e addirittura costa 1000€)?

    • Purtroppo “il popolo” è caprone, e mi ci metto pure io, se non gli dai motivi validi a livello personale per passare a una tecnologia migliore non lo fa, guarda i cellulari, quando sono arrivati amche in mano a chi non gli è mai servito/voluto come ad anziani o in generale da una certa età in su, quando han potuto fare le videochiamate per vedere i parenti lontani e i nipotini gratis (agli inizi costavano un occhio le videochiamate) per le auto si fa la stessa cosa, le auto a gas han avuto gli stessi vantaggi per un po di anni finché la domanda si è alzata abbastanza da non servire più, oltre che nel lunghissimo periodo (soprattutto perché ci vorrà tanto per cambiare tutto il parco auto) si trasforma in un minor esborso economico per la sanità e anche per la pulizia di strade, facciate, palazzi storici etc che cmq regolarmente devono essere ripuliti dal catrame che gli si deposita sopra, marmo bianco che è grigio scuro vicino alla strada e via via schiarisce e cose così.. L’inquinamento acustico non porta sordità pesanti ma sicuramente aiuterà a diminuire la pressione dello stress quotidiano soprattutto a chi vive e lavora in città, altro guadagno in salute

  15. Un sistema non può reggersi su regole di galateo, non esiste, non funzionerà mai. Occorre invece determinare un sistema tariffario che penalizzi comportamenti meno virtuosi per la comunità. A titolo di esempio:
    – prevedere dei costi quando l’auto non viene scollegata a fine ricarica nelle ore diurne (vedi EnelX e BeCharge, ad esempio)
    – offrire una tariffa diversa in base alla velocità di ricarica, penalizzando quelle troppe lente. Se la colonnina eroga max a 22 kwh, allora il costo a kwh più basso dovrebbe essere per chi ricarica a 22 e aumentare leggermente per chi ricarica a 11, aumentare ancora un po’ per chi ricarica a 7, aumentare molto per chi ricarica a 3 e aumentare moltissimo (o interrompere la ricarica) per chi scende sotto questa soglia. E’ moralmente giusto penalizzare chi ricarica lentamente perché riduce la disponibilità di una risorsa comune avendo acquistato un modello con troppe limitazioni (che non devono certo scontare gli altri).

    Infine sento di auto parcheggiate in modo tale da impedire ad altri di usare le colonnine libere. Semplice, disegnate gli stalli per terra e multate chi scavalla (come avviene da tempo immemore all’estero anche per le normali strisce bianche o blu).

    Tutto ciò che non è illegale è lecito, non perdo neanche tempo a commentare la netiquette degli utenti, i sistemi che si reggono sulla buona educazione sono ridicoli. Anzi, dal mio punto di vista, fanno benissimo le persone ad abusare del sistema attuale: stanno dando tempestivamente un segnale ai cpo e agli msp invitandoli indirettamente a ripensare alle loro tariffe. Non sono gli utenti a sbagliare, sono le tariffe che sono sbagliate.

    • Non so se il sistema del prezzo al kW che penalizza le potenze di ricarica piú basse possa funzionare.. Credo che se applicato su larga scala potrebbe mettere in crisi la rete elettrica ma spero di essere smentito.

      • Stai dicendo che i gestori delle colonnine stanno piazzando colonnine prevedendo già in partenza che saranno forzate a valori di ricarica inferiori alla soglia massima? Quindi colonnine da 22 kw installate facendo gli scongiuri che gli utenti le usino a 7 kw? Quindi il loro business model è vendere quanto meno energia possibile tramite i loro distributori di energia?

        • Da un punto di vista commerciale potrebbe funzionare soprattutto se le potenze di ricarica piú alte verranno usate piú di quelle piú basse. In ogni caso il problema di cui parlavo è la tenuta della rete elettrica in caso di troppi utenti che ricaricano in modalitá fast o ultrafast tutti insieme, da quello che ho letto non è molto probabile (soprattutto se la tecnologia V2G si diffonderá come si deve) ma non si sa mai..

  16. Esiste un applicazione che permette di risalire attraverso il numero di targa al proprietario dell’auto, inviargli un messaggio per chiedergli se disponibile a lasciare libera la presa. Mi dicono sia molto utilizzata soprattutto in Francia e Germania. Comunque non è stata sviluppata con l’obiettivo di far spostare l’auto che ricarica lentamente, ma l’auto che ha finito di ricaricare.

      • C’è un’app che si chiama needtocharge e se uno é iscritto, tramite app, può essere contattato da un altro automobilista che necessita di caricare (e viceversa).
        Mi pare funzioni tramite qr code da esibire sul cruscotto per identificare l’utente, ma non ne sono sicuro.

        • Mauro la conosco anche io quest’app ma si basa perl’appunto sul fatto xhe uno si iscrive rendendosi “rintracciabile”….
          Perciò chi si iscrivere è perchè non vuole capisce il problema di occupare indebitamente una colonnina e di creare disagi agli altri Perciò decide di rendersi reperibile da un altro automobilista mentre la sua auto è in ricarica….
          Ma qyesto è il profilo esattamente contrario rispetto xhi lascia l’auto per ore a ricarica conclusa oppure allunga i suoi tempi di ricarica abbassando la potenza…. chi si comporta così è palese che se ne frega del disagio procurato agli altri e perciò si guarderà bene dal rendersi reperibile, non troverai mai uno che si comporta così iscritto in a questa app quindi per risolvere questo problema l’app in questione è inutile….
          L’unico sistema utile è non fargli ritrovare l’auto al suo ritorno o fargliela trovare con un bel xonto da pagare che gli costi molto caro…. solo così si può insegnare l’educazione ai maleducati

  17. Nella mia esperienza in effetti sono spesso le plug-in che sembrano ricaricare per tempi eterni. Non so se siano loro a regolare la velocità. Certo alcuni costruttori che permettono di ridurre la velocità di “accettazione” della corrente in ingresso favoriscono l’occupazione (non abusiva) prolungata delle colonnine. Nemmeno per i gestori è un vantaggio visto che per la maggior parte si paga al Kw

    • Da possessore dì una Tesla (quindi come dice l’amico dell’articolo un auto che può caricare velocissima) dico che non mi faccio alcun problema a ricaricare nelle colonnine in A.C. non tanto per il costo (una supercharger di Tesla costa bene o male come una A.C. di altri gestori) ma perchè si sa bene che le ricariche in d.c. non è che facciano proprio benissimo alle batterie e quibdi perchè dovrei creare un potenziale danno all’auto quwbdo posso ricaricate in a.c. (se non ho fretta)??
      Però quello che non ho fatto mai e che odio quando mi capita di vederlo è il rallentare la potenza di ricarica in modo da allungare il tempo e sfruttare la ricarica come parcheggio…. Questo secondo me è un abuso e bisognerebbe trovare il modo di impedirlo, non ricaricare in a.c. quando si ha il connettore in d.c. in auto!!!!! Se si ricarica alla massima velocità possibile dall’accoppiata colonnina-auto non c’è alcun abuso perchè si sta sfruttando la colonnina per quello che è fatta a prescindere da quanto sarebbe la massima potenza di ricarica possibile dell’auto perchè quedta va utilizzata solo nei lunghi viaggi (è il costruttore stesso dell’auto a consigliarlo caldamente)… anche dal punto di vista etico è giusto utilizzare la ricarica in a.c. ogni volta che è possibile perchè ricordo che la principale fonte d’inquinamento che crea l’auto elettrica è la produzione delle sue batterie e quindi non pensare alla loro durata non è eticamente corretto. Secondo ideatore tutte ke auto che hanno ka ricarica in d.c. dovrebbero ricaricare esclusivamente in questo modo ma quale sarebbe l’effetto?? Che le batterie di tutte queste auto (che tendenzialmente sono quelle con più kwh di capienza quibdi di conseguenza quelle più impattante per la produzione) avrebbero una vita ridotta xhe porta o a dover sostituire il pacco batteria anzitempo o addirittura alla rottamazione anticipata dell’auto….
      Quindi, mi dispiace ma no, non sono d’accordo con l’amico dell’articolo! Anzi secobdo me l’indicazione che va data è proprio l’opposto e cioè “ricaricate in d.c. solo quando è strettamente necessario ma siate corretti e tenete occupata la colonnina il minor tempo possibile”!!! Tradotto vuol dire andate nelle colonnine in a.c. ma non riducete la potenza di ricarica e soprattutto liberate la colonnina appena conclusa la ricarica perchè questa non è un parcheggio e non deve essere sfruttata a tale scopo.

  18. Colonnine bidirezionali, dopo mezz’ora/un’ora dalla fine della ricarica prelevano dalla batteria dell’auto e la reimmettono in rete

  19. Quindi siamo al “io ce l’ho più elettrica di te?” Certo, ad oggi chi compra una macchina ibrida o elettrica lo fa anche per la facilità di parcheggio. D’altro canto, non essendo veicoli di soccorso, è già “un regalo” il fatto che ci siano parcheggi riservati in mezzo agli altri come avviene per gli stalli dei disabili. Per carità, l’auto ferma a fine carica no, ma disquisire su velocità di carica e tipologia sfiora il ridicolo

    • Quoto, discorsi assurdi, già chi era benestante si è puppato gli incentivi per auto da 60 mila euro, ora chi ha un auto che carica più lentamente dovrebbe pagare anche di più 😂😂 Tra l’altro penso che chi lo scrive non conosce neanche i modelli di auto elettrica visto che l’obd da 22kw non ce l ha praticamente quasi nessun modello 😝. Ma comunque non mi perdo neanche su questi discorsi. Invece in Cina nei supercharger ho visto che stanno mettendo una specie di dissuasore che si solleva dal basso e si può abbassare solamente se attivi la colonnina elettrica, in questo modo possono occupare lo stallo solo le auto elettriche. Per la problematica dei parcheggi bloccati dalle auto elettriche non in carica, basta semplicemente aumentare le tariffe di sosta una volta che la ricarica è giunta al 100%.

  20. Ottima la risposta della redazione. Invece discutibili le pretese del sig. Bersani. È vero che ci vorrebbero più colonnine ma questo non da nessun diritto a chi arriva dopo di voler cacciare chi arriva prima e sta pagando la sua ricarica.
    La sua auto ricarica solo con tipo 2 e ha assolutamente bisogno di ricaricare a quelle colonnine? Beh è un suo problema, perché deve diventarlo degli altri? Cambi auto se per lui è così importante.

  21. A Pescara hanno integrato 4 prese tipo 2 su due lampioni in zona centrale/movida. Perennemente occupati da “plugin” non in ricarica.

  22. Ma scusa più che parlare di furbetti, parliamo delle auto ibride, a me fa rabbia che siano queste a rubarmi una colonnina, loro possono tranquillamente circolare anche con la batteria scarica, io no. Se proprio co dovrebbe essere un galateo, ma io preferirei legge, facciamo che se c’è solo una presa questa non può essere occupata da un auto ibrida, che si carichino la loro micro/inutile batteria.

  23. Per scoraggiare la sosta a ricarica completata si potrebbero modificare ad hoc le colonnine, in modo che per esempio dopo un’ora di “permanenza inoperosa” comincino a suonare (non troppo forte !) e/o lampeggiare oppure avvisino i vigili tramite collegamento IoT (solo in orario d’ufficio si intende..)

    • Non basterebbe comunque: per com’è scritta la norma servirebbe anche un display per conteggiare il tempo dal termine della carica, perché il divieto di sosta scatta dopo un’ora da quell’evento. Oggi, anche se i vigili intervenissero, dovrebbero constatare il termine della ricarica, annotare la targa, nonché ripassare dopo un’ora e multare nel caso in cui il mezzo occupasse ancora lo stallo e non fosse in ricarica.
      Impraticabile.

      • Si potrebbe inserire il display “contatempo” nelle colonnine insieme alle altre modifiche che ho proposto. In quanto all’intervento dei vigili, non dovrebbe svolgersi in due fasi perché grazie al collegamento telematico IoT i tutori dell’ordine potrebbero arrivare direttamente dopo un’ora di sosta “abusiva”.. sperando che il colpevole non se ne vada nel frattempo 🙂

  24. Una volta in Francia chi parcheggiava in sosta non permessa si riceverà un regalo dalla gendarmerie , un bel adesivo di sosta vietata incollato su parabrezza che poi richiedeva 20 min di grattino per poter ripartire .
    Potrebbe essere un bel deterrente

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