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Colonnine in DC a 22 kW, qualcosa si muove….

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colonnine DC 22 kw
Colonnine di Enel X e Be Charge, I principali operatori: attesi rincari nelle AC.

Cosa ne direste di trasformare le colonnine quick in colonnine in DC da 22 kW, che sarebbero accessibili a tutte le auto a batteria? La domanda è di Daniele, che ci pensa da un pezzo. Inviate  quesiti e osservazioni a info@vaielettrico.it.

“Ho visto in Fiera le proposte di tre aziende”

punto interrogativoSono stato a E Charge Bologna e ho notato che almeno 3 aziende hanno presentato colonnine in DC  a 22 kW , forse qualcosa si sta muovendo su questa mia domanda iniziata 3 anni fa .

Che sia la volta buona per il revamping delle 39 mila colonnine esistenti?
Così magari aumenterà il tasso di occupazione delle colonnine e il fatturato
Daniele Colombo

Una buona idea, ma non ci sono pasti gratis

punto interrogativoRisposta-Abbiamo visto anche noi a E-Charge questa soluzione che permetterebbe di ricaricare in due ore o poco più la gran parte delle auto a batteria circolanti. Ma, come si suol dire, non esistono “pasti gratis”.
Non è possibile, infatti, un semplice revamping dell’esistente. Tutte le colonnine in AC andrebbero rimosse e sostituite con le nuove, molto più costose perché necessariamente dotate di convertitore. Anche gli allacciamenti da 44 kW sarebbero probabilmente più complicati.
colonnine dc 22 kW
Infine, non a tutti gli automobilisti l’opzione due-tre ore sarebbe così gradita. Chi per esempio non può disporre di ricarica domestica in garage, sfrutta l’attuale rete di ricarica pubblica lenta per fare il pieno durante la notte. E sette-otto ore di sonno, se permette, ce le concediamo tutti.
Avremmo benefici da lato auto? Non necessariamente, perché un costoso caricatore interno in AC è imprescindibile volendo garantire la ricarica domestica.

A E-Charge anche colonnine con sensore anti abusivi

Nei prossimi giorni approfondiremo l’argomento con le  aziende che in Fiera  proponevano questa novità. Una in particolare, A1Charge, gruppo B810, ci ha presentato un’altra novità che può fare scalpore. Si tratta di un sensore che rileva la presenza di un’auto che occupa abusivamente lo stallo, potendo segnalare l’infrazione al gestore o direttamente a chi ha il compito di reprimere tali comportamenti. A sua volta il gestore è in grado di escludere immediatamente la colonnina indisponibile dalla propria App.

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11 COMMENTI

  1. Se magari la colonnina riuscisse anche a fare la foto dell’abusivo, oltre che a segnalarne la presenza, sarebbe un bel vantaggio per il gestore che potrebbe chiedere i danni (i vigili non fanno multe sulla base di foto)

  2. Daniele Colombo : stai scherzando vero ?
    Secondo te dove dovrebbero ricaricare tutte le auto che non ricaricano in DC ?
    Ricordo a tutti che le Renault Twingo e le vecchie Zoe, le Smart, quasi tutte le Dacia Spring e la maggioranza ibride plug-in non ricaricano in DC !
    Piuttosto sarebbe il caso di SOSTITUIRE le obsolete prese tipo 3A con le attuali tipo 2

  3. Personalmente ad occhio non la vedo una cosa così positiva.

    Nell’epico scontro Edison VS Tesla la AC ha vinto sulla DC. La Corrente Alternata si trova praticamente ovunque dalla mia WB monofase 7,4KW alla colonnina pubblica a 50 mt 2X22AC e questo perché ovunque esiste la corrente alternata 240/380V.

    Non è detto che l’opzione è DC con tutti suoi costi sia quella migliore, dipende da COME la di usa. Se sono in viaggio una bella DC 150KW è quello che ci vuole, anche a pagarla 70cent a KWh… va bene.
    Ma se parcheggio per tutta la notte 4,5KWAC potrebbero essere l’ideale soprattutto se costa 45cent a KWh.

    Ed io preferirei la 22AC a 40cent a KWh pay per use (sfruttando solo 11) piuttosto che una 25DC a 60cent a KWh.

    E ancora meglio preferirei la 22AC a 40cent a KWh piuttosto che la 30KWDC a 60 cemt a KWh. Perché non è detto che si abbia sempre fretta, magari in una pausa pranzo di 2h con la 11AC fai un rabbocco di 20KWh netti che sono comunque 130 Km in cotta (3gg di viaggi) e basta ed avanza così.

  4. Mi piace sognare: abbandoniamo la type2, solo ccs2, ricarica DC, niente più OBC (con risparmio importante sul costo dell’auto), a casa anche wallbox DC (magari direttamente dal ftv), costo superiore iniziale, ma trasversale per le diverse auto possedute.

  5. A proposito del recente E-Charge della settimana scorsa, sono poi state registrate in video le varie sessioni, o almeno alcune, o proprio al minimo quelle promosse da VE?
    Il sito ufficiale è fermo a prima dello svolgimento e non si capisce se verrà mai pubblicato qualcosa… 🙁

      • Dopo che il Signor Massimo avrà tirato le due del mattino per prepararli e pubblicarli, ovviamente gratuitamente ed anzi pagando lautamente e a fondo perso (o meglio: a babbo morto) di tasca sua i costi di produzione, e non mancherà di scrivere due righe di scuse per non averlo fatto più rapidamente… non trovi mon chèr? Sappi che ti sono vicino col pensiero.

  6. //Infine, non a tutti gli automobilisti l’opzione due-tre ore sarebbe così gradita.//

    Infatti l’una cosa non deve escludere l’altra: semplicemente, servono entrambe le soluzioni.

  7. L’idea è ottima, e non potrei commentare altrimenti visto che l’ho ripetutamente tirata fuori già da mesi. Non tanto il revamping, quanto il propone delle ricariche in DC attorno ai 25 kilowatt.
    Questo, molto banalmente, perché attorno ai 25/30 kilowatt è il limite massimo “di pratica” che senza diventare matti si riesce a raggiungere in Italia nell’ottenimento di un allacciamento alla rete elettrica.
    In pratica, fino a quella soglia un contatore te lo mettono senza particolari storie, al di sopra ovviamente te lo mettono ma cominciano a chiederti tutta una serie di requisiti che rendono un po’ più difficoltosa la pratica.

    Dove le vedrei bene? Per esempio in posti tipo i supermercati, o comunque in ogni situazione dove ci si ferma massimo un’oretta.

    Poi sul fatto che ci vogliono dei posti dove puoi virtualmente abbandonare la macchina fino al giorno dopo, su quello ci ho scritto addirittura un articolo.

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