Colonnine fantasma a Roma e in Val d’Elsa

Colonnine fantasma a Roma e in Val d’Elsa, in Toscana: arrivano altre segnalazioni di ricariche installate da tempo, ma mai messe in funzione.

Colonnine fantasma di Enel X e Be Charge, perché non le attivano?

“Mi chiedo come sia possibile che questa colonnina Enel X sia lì da 13 mesi senza essere stata attivata? Siamo a Roma ovest in Largo Guidi,  quartiere Aurelio Bravetta. Inoltre a 200 metri in via Camillo Serafini vi è un’altra installazione Enel X non attiva. Grazie“. Diego Laurora

“Con la presente vi comunico che ad oggi le colonnine elettriche BECHARGE /PLENITUDE installate da mesi in Colle di Val d’Elsa, provincia di Siena. Sono in via Gramsci, località Il Torrione, nuove e mai attivate. Non sono funzionanti!!! Sperando in una rapida soluzione al problema vi saluto cordialmente“. Ciro Bellofatto

Colonnine fantasma a Roma
Una delle colonnine Be Charge mai attivate a Fobello (Vc), paese natale di Vincenzo Lancia, fondatore della casa auto.

Un piano straordinario per le colonnine mai attivate

Risposta. Invece di varare continuamente progetti per installare nuove colonnine, occorrerebbe mettere in atto un piano straordinario per mettere in funzione le colonnine già installate. Dai quartieri della capitale ai piccoli centri dell’estremo Nord ( vedi da ultimo il caso di Fobello, il paese natale di Vincenzo Lancia) ci arrivano continuamente segnalazioni. Purtroppo la stragrande maggioranza delle colonnine mai attivate appartengono a due grandi aziende controllate dallo Stato italiano come Enel X e Eni-Be Charge. Possibile che non ci sia a livello ministeriale un’iniziativa per sollecitare questi due colossi a rimediare e, nel caso, a rimuovere i problemi che esistono per l’attivazione?

Visualizza commenti (14)
  1. Governo e confindustria si sono sicuramente alleati per uno scopo ben preciso: ostacolare in ogni modo la mobilità elettrica dei cittadini.

    1. Non c’è alcun complotto o alleanza che ostacola la mobilità elettrica. Il governo usa la propaganda anti elettrica per il consenso. D’altra parte i CdA delle aziende di energia elettrica sono composti dai medesimi personaggi che compongono i CdA delle petrolifere e che spesso hanno interessi nei seggi parlamentari, ai quali hanno avuto possibilità di sedere con la propaganda.. qui c’è solamente l’interesse di pochi..

  2. Anche a Cinzano (CN), presso una Eni station, sarà più di un anno che il cartone nascondeva una be charge dc. Di recente hanno messo il telo a sostituire il cartone consumato. C’è anche un insegna “open soon”.
    Appena l’attiveranno, vi manderò una foto celebrativa; magari proprio con l’omonimo alcolico, che lì a soli 200 metri, trova i suoi natali.

  3. “Possibile che non ci sia a livello ministeriale un’iniziativa per sollecitare questi due colossi a rimediare e, nel caso, a rimuovere i problemi che esistono per l’attivazione?”

    Possibilissimo. Anzi, certissimo.

    1. Gli appalti per le colonnine sono sganciati da quelli della rete elettrica che non appartiene a EnelX e BeCharge quindi presi i fondi di collegare se ne fregano tanta il guadagno l’hanno già avuto. E si va avanti a montare da altre parti…

      1. Leonardo (R)

        Sembra proprio lo stesso errore che si fece con il primo fotovoltaico. Sempre che si tratti di un errore.

      2. “Gli appalti per le colonnine sono sganciati da quelli della rete elettrica che non appartiene a EnelX e BeCharge”

        Giusto: la rete elettrica a media e bassa tensione è gestita da e-Distribuzione, responsabile della gestione e manutenzione della rete di distribuzione elettrica in Italia e quindi degli allacciamenti di – ad esempio – impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica.
        E chi è che controlla e-Distribuzione?

        Il Gruppo Enel.
        Tutto torna.

          1. Non proprio i dispetti… magari dei favori.Forse aspettano che ci pensi qualcun’altro a pagare anche la rete… Magari di pubblico.. perché la rete è pubblica… Quindi i privati guadagnano e la res publica paga…

  4. Mi aggiungo al coro di coloro che denunciano colonnine mai attivate. Sono a Monfalcone (GO) una in via Romana e una in via Aquileia. Si tratta di due colonnine fast di Enel X installate da più di un anno e mai attivate. Mi fa andare in bestia vedere quanto male siamo in Italia con questa situazione.

    1. A settembre volevo farmi una settimana in Friuli, mai visitato. Se le amministrazioni della regione ci leggono sappiano che porterò i miei (pochi) soldi da un’altra parte in altre cantine.

      1. Daniele Sacilotto

        Se cerchi cantine il nostro Friuli è perfetto. Ce ne sono comunque di colonnine, siamo una regione piccola che con una ricarica si gira per intero. Certamente però la giunta leghista non si pone il problema del sostenere la diffusione delle BEV

        1. Che la regione è piccola è vero, ma a Trieste ci sono pochissime colonnine e tendenzialmente da 22 kw, andando verso Monfalcone non esiste nulla fino alla Enel X fast nel parcheggio del Conad. Per trovare delle colonnine veramente valide devi arrivare nel parcheggio del nordest mall vicino il casello autostradale di Redipuglia dove ci sono due colonnine HPC Ewiva. Poi un po’ migliora la situazione andando verso il Friuli, ma la provincia di Trieste è veramente un disastro!

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