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Colonnine dei sogni crescono/ Bluenergy a Udine, Project Group a San Polo

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Della serie “colonnine dei sogni crescono”: 0,37 euro a kWh nelle tre colonnine Bluenergy in Friuli. Ce le segnala Daniele Sacilotto, che ha aspettato qualche tempo a scriverci, temendo fosse il solito prezzo civetta. “Invece pare stabile” commenta. Intanto abbiamo contattato il titolare dell’azienda Project Group che ci ha raccontato come nasce la sua stazione di ricarica HPC a San Polo d’Enza al prezzo stracciato di 0,50 euro/kWWh, che vorrebbe ridurre a 0,45.

Dallo stadio di Udine alle colonnine di ricarica “pensate in modo intelligente” dice Daniele

Bluenergy, compagnia friulana famosa per aver dato il nome allo Stadio di Udine, ha solo 3 colonnine in Friuli,  tutte in provincia di Udine. Sono colonnine con due punti di ricarica da 22 kW ciascuno “pensate a mio avviso in maniera intelligente„ dice Daniele. Una è presso la sede dell’azienda energetica in Viale Venezia.
Sono utilizzabili mediante app o card Nextcharge (vedi foto accanto), con ricarica in AC, prezzo di 0,37€/kWh e in vicinanza al posto di lavoro. “Un connubio perfetto per chi non avesse la possibilità di ricaricare presso la propria abitazione. C’è da chiedersi come mai nessuno ci avesse ancora pensato sinceramente tra gli altri gestori. Spero che si espandano e raggiungano anche altre Z.I. del Friuli„ conclude Daniele.
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Matteo Monti

Project Group ha un’idea meravigliosa: abbassare il prezzo della ricarica HPC a 0,45 euro/kWh (se possibile)

Ci scrive anche Matteo Monti, presidente e amministratore delegato della Project Group di San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, ringraziandoci per aver segnalato la sua nuova colonnina HPC da 120 kW. “Tutto corretto e vero quanto da voi scritto, l’obiettivo è di abbassare ulteriormente il costo portandolo a 0,45€/kWh invece degli attuali 0,50€. Vediamo nei prossimi mesi, dopo l’analisi dei costi sostenuti e dei costi di servizio dell’operatore Next Charge„. Ottimo proposito.

Monti guida una Tesla MY da 2 anni. Ha installato da tempo 4 wallbox nel parcheggio interno ad uso e consumo dei dipendenti, che seguendo il suo esempio hanno cominciato ad apprezzare le auto elettriche. Tanto che oggi ben 6 su sessanta ne possiedono una. Altre tre sono auto aziendali.
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Le wallbox aziendali nel cortile di Project Group

La storia di Project Group: dai Jukebox anni 60 al fotovoltaico, fino alla ricarica elettrica

Project Group è nata negli anni 60 installando Jukebox e Flipper nei bar, poi le installazioni elettriche in generale. Infine gli impianti fotovoltaici, che oggi rappresentano il 60% circa del fatturato aziendale. Nel 2009 ha installato sui tetti dei capannoni 70 KW di un impianto fotovoltaico (oggi vorrebbe raddoppiarlo) che produce energia spesso eccedente rispetto al fabbisogno aziendale.
Oggi utilizza l’eccedenza per alimentare le wallbox aziendali e la colonnina ultrafast appena aperta al pubblico. Dove mediamente ricaricano 2-3 auto al giorno. L’energia autoprodotta copre circa l’80% del consumo, il resto viene acquistato attraverso il POD aziendale.
Il costo medio puro di approvvigionamento, ci dice Monti, si aggira attorno a 0,30 euro/kWh, a cui va aggiunta la commissione richiesta dalla piattaforma di gestione delle ricariche Next Charge. Ma spera di ottimizzare il modello di business, anche con nuovi partner nella gestione della colonnina, per poter abbassare la tariffa a 0,45 euro. Un prezzo che attrarrebbe certamente clienti da tutta la vallata dell’Enza, tra Parma e Reggio Emilia.
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