Colonnine avvolte nella plastica a Roma: che succede?

Colonnine avvolte nella plastica a Roma ovest, che cosa succede? La segnalazione arriva da Simone, un lettore che vive nella zona. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

Colonnine avvolte nella plastica
La ricarica dell’Acea segnalata dal lettore.

Già ci sono poche ricariche qui nella zona Ovest…

“Scrivo per segnalare un caso che mi sembra piuttosto insolito nel filone delle colonnine inattive. Risiedo nella periferia ovest di Roma. Nella mia zona, che comprende i quartieri Acilia, Infernetto, AXA e Casal Palocco, la presenza di auto elettriche è molto significativa grazie al tessuto urbano caratterizzato da una grande percentuale di condomini orizzontali.

Con abitazioni di uno-due piani con posti auto privati, da ville e villette. Tuttavia le colonnine si contano sulle dita di una mano e sono per lo più quick da 11 o 22 kW in AC. Con l’unica eccezione della Acea in foto, solitaria fast con la successiva più vicina a 10km (Ostia), più o meno sempre occupata anche in questi tempi di tariffe spropositate.

punto interrogativoColonnine avvolte nella plastica con i cavi rimossi: è per proteggerle dai ladri?

Nel corso del 2024, tuttavia, nei dintorni erano spuntate altre tre fast, installate da Enel X. Per mesi, pur se terminate, erano rimaste tristemente inattive, fino alla fine di febbraio quando passando davanti ad una di esse avevo notato la mitica ‘luce verde’, anche se sulle app non comparivano. Poi l’inspiegabile: nel giro di qualche settimana sono state avvolte da plastica nera e i cavi sembrano essere stati rimossi.

Ho scritto qualche mail alla società senza avere risposte. Non vorrei proprio che fosse questa la soluzione trovata per fare fronte all’emergenza degli atti vandalici! Grazie se potrete dar voce alla segnalazione e magari ottenere una risposta. Cordiali saluti. Simone Santini

Colonnine avvolte nella plastica
Una colonnina Enel X con i cavi mozzati e rubati per il rame.

Troppi furti di rame: ricariche inscatolate per proteggerle

Risposta. È proprio così: davanti all’offensiva dei ladri del rame contenuto nei cavi di ricarica (oltre 300 cavi asportati a Roma e dintorni), i gestori sono stati costretti a correre ai ripari. Con una serie di misure, tra cui appunto sospendere momentaneamente l’erogazione di energia proteggendo i cavi stessi e la colonnina con film plastici ultra-resistenti.

Questo in attesa di porre in essere misure di sicurezza, studiate con il produttore delle ricariche (Alpitronic), che siano a prova di ladri di rame. A farne le spese, oltre ai gestori che subiscono un importante danno economico, sono ovviamente i clienti, che non possono ricaricare. Una banda di razziatori è stata arrestata dopo un furto a Ladispoli: speriamo che anche questo serva da monito a chi volesse dedicarsi a questi blitz criminali.

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Visualizza commenti (10)
  1. Quasi tutte quelle avvolte nella plastica, purtroppo sono già state oggetto di furto, perlomeno le Enel X che ho qui in zona da me e quella vicino al lavoro di mia moglie che avevo segnalato, che è stata la prima vista dal sottoscritto con i cavi tranciati.

  2. Buonasera, sono il tecnico che ha tolto fisicamente i cavi e ha avvolto le colonnine nella pellicola nera. L attività di togliere i cavi e coprire le colonnine è stata attuata solo ed esclusivamente alle colonnine non ancora attive proprio per prevenire il furto dei cavi , mentre quelle che hanno i cavi tagliati ed erano attive sono state coperte solo per essere messe in sicurezza visto che hanno appunto i cavi tagliati. Non sono stati tolti i cavi a nessuna delle colonnine attive come prevenzione , anzi, stiamo provvedendo a rimettere i cavi alle colonnine che erano attive ma che sono state vandalizzate

  3. Dell’infame colonnina
    vi racconto ora la storia
    d’improvviso una mattina,
    dopo mesi senza boria,

    si trovò tutta vrappata
    dentro un coso, suppergiù:
    dentro carta plasticata
    similmente ad un “hatù”.

    Chè la forma lo rammenta,
    e puranco la natura
    delle teste che alimenta
    questo tipo di sciagura.

    La cagion di preservare
    l’elettronico gingillo
    è che serve a conservare
    il cablaggio del birillo

    dalle nomadi pretese
    che con mani assai rapaci
    già più volte l’hanno offese
    con manovre assai rapaci.

    Il metallo color rosso,
    la passion di questa gente,
    tira gola a più non posso
    e non posson farci niente.

    Quei che invece van di mezzo
    siamo noi che carichiamo
    chè la sosta non è un vezzo
    ed a quelle ci affidiamo:

    se arriviamo, e sono “potate”
    io vi lascio immagnare
    le parole “appassionate”
    che prendiamo ad elencare.

    Ed alfine il risultato,
    non sapendo cosa fare,
    è che tutto vien bloccato
    e si torna in alto mare.

    Il provider, o chi per esso
    manca un po’ d’intraprendenza
    si comporta un po’ da fesso
    si distingue per assenza

    perchè finge far qualcosa
    per sembrare interessato,
    ma finisce col far cosa
    che ricorda il buon Pilato.

    Urge dunque l’adozione
    d’una cosa sopraffina:
    mettan presto del sapone
    lì vicin la colonnina!

  4. Ormai siamo un paese in declino pesante,direi irrecuperabile, mi viene in mente sempre la scena del prof. nel film la meglio gioventù. Non solo osteggiamo in ogni modo le fonti rinnovabili e la diffusione di mezzi che inquinano poco, ma creiamo grossi disservizi e causiamo pesanti danni per rubare qualche chilo di rame da vendere al mercato nero per racimolare pochi euro. Che poi quasi sempre questi cavi vengono dati alle fiamme per pulire il metallo, creando altro inquinamento. Ovviamente se mai venissero presi non rischierebbero nulla, forse una denuncia per danneggiamento, sicuramente con pena sospesa…

      1. A meno che non abbiano precedenti cumoli di pena non faranno neanche 1 giorni di carcere vero. ..e questo lo sappiamo tutti.Putroppo.

      2. Lo so gent. Dott. Tedeschini, lo ho letto ma purtroppo ho visto gente che è stata arrestata ed il giorno dopo era di nuovo seduta al bar con la birretta. E poi abbiamo le carceri sovraffollate ( ed è una triste verità purtroppo) che uno abbia tagliato qualche cavo e passi anche solo un mese dietro le sbarre lo vorrei vedere, fosse vero

      3. Antonio gobbo

        Se dovessero mandare in galena tutti quelli che arrestano dovrebbero raddoppiare le carceri che già ora sono sovraffollate, c’è gente in libertà con una sfilza infinita di reati alcjnj assai peggiori, figuriamoci se mettono in galera qualcuno per un furto di rame.

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