CNH Industrial ha svelato e presentato il New Holland T4 Electric Power, il suo primo prototipo di trattore leggero completamente elettrico e con funzioni autonome. Il velo si è alzato in occasione del suo tech day a Phoenix, in Arizona, negli Stati Uniti.
Trattore elettrico tra la via Emilia e il West
Come avevamo scritto tempo fa (leggi qui) l’ingresso di CNH Industrial nel capitale di Monarch è stata la svolta.  Appena suggellata, l’altro giorno, dall’annuncio delle prime vendite del suo trattore elettrico alle prestigiose cantine californiane. Lo sottolinea anche il comunicato stampa di presentazione di New Holland T4 Electric Power: “Uno sforzo concentrato tra il nostro team di esperti negli Stati Uniti (Burr Ridge, Detroit) e in Italia (Modena) è stato in grado di dimezzare i tempi di sviluppo di questo prototipo grazie alla collaborazione con il nostro partner strategico Monarch Tractor“.
E soprattutto: “La nostra esperienza e le nostre risorse, insieme alla rivoluzionaria tecnologia di Monarch, hanno reso possibile questo primo risultato mondiale“. Ottime notizie per la Motor Valley modenese dove nell’ultimo anno CNH Industrial ha assunto 250 collaboratori, in gran parte ingegneri.
Potenza e autonomia per una giornata di lavoro
Vediamo le prime informazioni rilasciate dall’azienda sui dati del trattore. Picco motore elettrico: fino a 120 CV; coppia massima: fino a 440 Nm; 4 ruote motrici; velocità massima: 40 km/h. L’autonomia? L’azienda sostiene che “a seconda del profilo di missione, il pacco batterie del trattore garantisce fino a un’intera giornata di funzionamento“. I tempi di ricarica? “Ci vuole solo un’ora per raggiungere il 100% di potenza quando si utilizzano sistemi di ricarica rapida disponibili in commercio“.
Questa la valutazione dei primi test: “Ha mostrato prestazioni eccezionali rispetto a un trattore diesel convenzionale. La sua superba reattività lo rende più aggressivo, efficiente e fornisce un maggiore controllo della trazione”. Sul piano economico: “Riduce i costi operativi fino al 90% grazie all’eliminazione dei costi del carburante diesel e delle relative spese di manutenzione“.
Si sottolineano i benefici sul benessere dei lavoratori e degli animali: “Il rumore è ridotto fino al 90% e anche le vibrazioni sono sostanzialmente smorzate. Consente il funzionamento notturno e migliora il benessere del bestiame, soprattutto quando si lavora all’interno di aree coperte come i fienili“.
Il mercato: T4 Electric Power in vendita da fine 2023
Vediamo la destinazione del trattore una volta completato e pronto per la vendita: “Il T4 Electric Power è la soluzione ideale per operazioni a bassa potenza. È adatto per aziende miste, allevamenti, municipalità , frutteti e applicazioni speciali.
Sappiamo che i nostri clienti sono ansiosi di adottare questo tipo di prodotto, quindi ha perfettamente senso per noi continuare il nostro viaggio di elettrificazione con questa piattaforma“. Sono le parole di Marc Kermisch, Chief Digital & Information Officer, CNH Industrial.
A tutto elettrico, ma non solo
I toni di CNH sono entusiasti: “Questa pietra miliare è l’ultimo sviluppo del nostro piano strategico per l’elettrificazione. Il prototipo presentato è marchiato New Holland Agriculture, mentre il modello commerciale si estenderà anche al nostro brand Case IH. Segue il lancio del pluripremiato power pack e-Source, un generatore esterno per attrezzi agricoli elettrici”.
Il T4 Electric Power insieme ai trattori New Holland T7 Methane Power LNG e T6 Methane Power chiude la gamma di veicoli alternativi al diesel.
Ecco tutti i trattori elettrici presentati in due mesi
L’autunno dei trattori elettrici, dal quasi nulla a un’offerta diversificata, si è concentrato nelle poche settimane che vanno dalle fiere di settore di Parigi e Bologna. E in Emilia si sta sviluppando un distretto di livello mondiale. Abbiamo scritto del primo della Goldoni a Carpi, del californiano Soletrac che sarà costruito utilizzando il powertrain prodotto a Soliera in provincia di Modena, poi il prototipo di Carraro e l’indiano Solis Electric 26 che abbiamo visto a Eima. Senza dimenticare l’annuncio di John Deere. C’è sempre più elettrico nei campi.
Leggo con grandissimo piacere notizie del genere (pur non appartenendo al settore interessato) perché almeno nel campo uso professionale l’Italia sta rosicchiando il suo spazio e, da Modenese, sono orgoglioso di quanto sta accadendo in città e provincia (con il suocero, ora deceduto, con 35 anni in New Holland).
Andrà a finire che il settore non privato farà da traino… Anziché il contrario!
L’Emilia, ma anche la Romagna, si stanno facendo valere e qui, a parte le chiacchiere, si sta costruendo qualcosa di concreto.
Chissà se costerà quanto 2 trattori uguali diesel.
Mi piacerebbe provarlo e collaudarlo nella mia azienda agricola
Le auguriamo che da Cnh siano interessati ad un test nella sua azienda. Il differenziale di prezzo è un dato di fatto, ma soprattutto nelle aziende agricole dove c’è spazio per inserire i pannelli e auto prodursi l’energia c’è un significativo risparmio sul carburante, senza dimenticare la manutenzione. Quanto incidono queste due voci attualmente e annualmente sui suoi mezzi?
Belli. Anche se resta comunque l impianto oleodinamico che puo sempre perdere olio minerale in caso di rottura di un tubo o guasti vari, risolvibile con l obbligo di oleo glicole come sarebbe bello per i forestali.
Non vedremo piu la classica macchia di olio motore o gasolio nelle rimesse e di conseguenza nei campi… ci vuole. Il problema sarà farlo digerire ai contadini
Siamo in fase di transizione, ma in questo percorso tutto è possibile e fattibile con il tempo
/// il problema sarà farlo digerire ai contadini \\\ Non sono previsti incentivi o bonus ?