Anche l’edizione 2024 del meeting mondiale sul clima, la COP 29 di Baku, si concede un giorno in più per tentare il solito accordo ai tempi supplementari.
A differenza dell’anno scorso, quando a Dubai, pur fuori tempo massimo, si firmò lo storico accordo sul “transitioning away dalle fonti fossili“, stavolta non si farà la storia. Questo è certo. L’accordo sulla finanza per il clima, se ci sarà, sarà al ribasso: 300 miliardi di dollari all’anno di aiuti dai Paesi ricchi a quelli poveri per adattamento e mitigazione, contro i 1.300 inizialmente richiesti e ritenuti indispensabili dai Paesi emergenti e in via di sviluppo di G77+Cina.
Uno “sputo in faccia” i 300 miliardi offerti dal Grandi del mondo contro il clima impazzito
«Uno sputo in faccia», una proposta «Scandalosa, malvagia e spietata» per il capo negoziatore di Panama, Juan Carlos Monterrey Gómez. Si partiva dei 100 miliardi del Fondo clima faticosamente stanziato finora e «C’è stato un forte sforzo per cercare di ottenere un quantistico ambizioso e realizzabile» ha detto invece il ministro australiano per i cambiamenti climatici, Chris Bowen.
Uno “sputo in faccia” i 300 miliardi offerti dal Grandi del mondo contro il clima impazzito
«Uno sputo in faccia», una proposta «Scandalosa, malvagia e spietata» per il capo negoziatore di Panama, Juan Carlos Monterrey Gómez. Si partiva dei 100 miliardi del Fondo clima faticosamente stanziato finora e «C’è stato un forte sforzo per cercare di ottenere un quantistico ambizioso e realizzabile» ha detto invece il ministro australiano per i cambiamenti climatici, Chris Bowen.
Nella notte, comunque, sono proseguiti i negoziati e per oggi 23 novembre, è prevista una nuova assemblea plenaria. La piattaforma di partenza è una bozza presentata dalla presidenza azera che prevedeva 250 miliardi di dollari all’anno di aiuti al 2035, finanziati sia da fondi privati sia da fondi pubblici. Ma la ministra brasiliana dell’Ambiente Marina Silva l’ha subito bocciata sostenendo che non si può sotto 300 miliardi all’anno al 2030 e 390 al 2035.
Anche Eleonora Cogo, esperta senior di finanza internazionale del think tank Ecco Climate, facendo il punto con i giornalisti ha definito così il contenuto della bozza: «Ambizione minima, al minimo comune denominatore».
Una beffa per Tina Stege, inviata per il clima delle Isole Marshall che ha ricordato come queste cifre siano solo «una frazione di ciò che il mondo ha speso per la guerra nell’ultimo anno”.
Infine, nessun passo avanti anche sul progressivo abbandono delle fonti fossili sancito alla Cop28 di Dubai. Resta il riferimento, senza però alcuna data, almeno per l’abbandono definitivo del carbone. C’è quindi il rischio concreto che nessuno risponda all’ultima chiamata per l’Astronave Terra.
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Il fatto che la Cina venga ancora inserita fra i paesi che devono ricevere e non dare dimostra inequivocabilmente che le COP sono solamente l’ennesima scusa per le ONG in malafede e i benefattori con i soldi degli altri di arricchirsi alle spalle della classe media dell’Occidente che come al solito deve lavorare a testa bassa per mantenere il mondo intero.
Mai più gli europei dovranno prendere parte a queste pagliacciate finché anche il resto del mondo non avrà fatto la sua parte.
Approvati i 300 miliardi per il 2035, con quella cifra e con quei tempi temo si potrà fare poco o nulla, ma purtroppo già la non presenza dei maggiori capi di stato aveva presagito un siffatto finale.
Le COP confermano la loro inutilità, sono l’ennesimo trionfo dell’ipocrisia. Del resto l’attuale si è svolta a Baku e la precedente a Dubai, entrambe capitali di stati che vivono sui combustibili fossili
Ritengo che la COP sia ormai inutile:
1 – i delegati protettori dei petrolieri pare aumentino ogni anno;
2 – quest’anno assenti USA, Cina, Russia ecc.
3 – Solo i forconi di coloro che sono massacrati dal cambiamento climatico possono smuovere questo salotto politico con i piedi all’asciutto ed al calduccio (ed al fresco d’estate).
“…3 – Solo i forconi…”
l’istinto e la rabbia mi porterebbe a dire lo stesso,
ma poi, razionalmente e con un libro di storia sotto mano
dopo i forconi tornano i medesimi di prima, Orwell insegna:
dopo la Rivoluzione Francese i forconi si sono infiocinati tra di loro
e nel 1815 è tornato l’Ancient Regime
e lo stesso dicasi per Farage con Brexit, o in Italia con la Lega di Roma Ladrona e il M5S
insomma, costa scriverlo ma la strada è sempre usare una determinata e anche ruvida volontà di negoziazione,
mettendo in conto anche il risultato nullo, che è comunque meglio che il risultato negativo di un ritorno al precedente
Erano assenti i presidenti, non i Paesi
In compenso spendono una marea di soldi in armamenti.
Spero che la prossima coop la faranno in Australi/ Oceania ,
li toccano con mano tutti i giorni quello che è il cambiamento climatico
con foto di isole che erano grandi finio a qualche decennio fa e ora stanno scomparendo
anche un ominide con il QI di Trump dovrebbe essere in grado di capire
“con le figure”
se non altro perchè non potrà più costruirci alberghi sopra..
https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=YqmVKZ_GK7M
Isole con molta popolazione o disabitate?
Quale sarebbe la differenza rispetto a quanto sta succedendo?
E i casini che ci saranno sulle coste ?
dove vive la maggior parte della popolazione mondiale ..
certa gente ha troppi neuroni inibiti
se usassero pillole , mi piacerebbe prenderle anche io
cit Maccio Capatonda “italiano medio”
-_-
Visto che stiamo parlando di impatto economici, direi che la differenza è sostanziale non crede?
l’Australia ha chiesto di di ospitare la prossima Coop insieme all’Oceania
anche perchè cominciano ad esserci i primi profughi ,
si stima che molte isole scompariranno prima della fine del secolo ,
Tovalu è diventata famosa alla precendente Coop , con l’annuncio preghiera del primo ministro con l’acqua alle ginocchia
“Dagli atolli di Tuvalu nell’Oceano Pacifico centro-occidentale, tra l’Australia e le Hawaii, uno dei luoghi più belli al mondo, i residenti se ne vanno. Ad offrire ospitalità ai migranti climatici di Tuvalu è l’Australia, che si è impegnata ad ospitare 280 persone all’anno.10 nov 2023”
In risposta al sig. Nello.
Sul QI di Trump, aldilà della battuta, ti suggerisco di fare una ricerca sulla lista dei POTUS con il IQ più alto di sempre. Rimarrai molto sorpreso (come lo sono rimasto io). Magari fai la ricerca in inglese.
Il concetto di: piu povero ma fiero “di aver fatto qualcosa” (con i soldi pubblici naturalmente) non è esattamente semplice da far passare.
Nulla di nuovo, nulla di inaspettato… vale il proverbio sulla Juventus quando gioca in Champions League: “E anche quest’anno la vinciamo l’anno prossimo”