Claudia Sheinbaum: l’ambientalista dell’IPCC che guiderà il Messico

Claudia Sheinbaum è la prima presidente donna del Messico. Fisica e premio Nobel per la Pace con il l’Ipcc, il centro studi dell’Onu sul Clima, ha cambiato la vivibilità della capitale di cui è stata sindaco

Spesso le rivoluzioni partono dalle piccole cose. Dal rispetto delle regole, per esempio, che devono essere uguali per tutti. Leoluca Orlando, appena nominato sindaco di Palermo, faceva fermare l’auto di servizio agli incroci con i semafori rossi, nonostante per motivi di sicurezza la scorta avrebbe potuto passare.

Come “assessore” all’Ambiente di Città del Messico ha migliorato viabilità e qualità della vita

Claudia Sheinbaum, la prima donna ad essere eletta come presidente del Messico, quando era Segretaria (l’equivalente del nostro assessore) all’Ambiente della capitale fece qualcosa di simile: fu promotrice del primo archivio digitalizzato del parco veicoli.

Una delle riforme che hanno provato a dare ordine a una delle città più caotiche e inquinate del mondo. Del resto, la tutela dell’ambiente è uno dei capisaldi con cui Sheinbaum, 62 anni, rappresentante della sinistra progressista, ha vinto le elezioni con largo distacco sulla rivale, la senatrice Xochitl Galvez Ruiz, a sua volta “ambientalista” ma nel fronte conservatore.

Ha fatto parte dell’Ipcc, centro studi dell’Onu sul clima che vinse il Nobel

Fisica con dottorato, figlia di una biologa e di un chimico, Claudia Sheinbaum è una militante “politica” da sempre sul fronte della transizione. Non per nulla ha fatto parte dell’Intergovernmental Panel on Climate Change dell’Onu, vincitore del premio Nobel per la Pace nel 2007, l’ente che stila i più autorevoli pareri sulla situazione climatico-ambientale.

Nel 2000 lascia il suo lavoro di ricercatrice ed entra nella giunta di Lopez Obrador diventato sindaco di Città del Messico. Una esperienza che le serve per maturare una serie di progetti che diventeranno il suo cavallo di battaglia una volta che prenderà il posto di Obrador, diventato presidente.

La sua rivoluzione green è un piano ambientale di 6 anni: si va dall’obiettivo di riduzione dell’inquinamento atmosferico del 30%, la piantumazione di 15 milioni di alberi, la messa al bando della plastica monouso e la promozione del riciclaggio dei rifiuti, la costruzione di un nuovo impianto di raccolta differenziata, servizi idrici a tutte le abitazioni, corsie riservate di 100 chilometri di corridoi per le linee dei filobus, incentivi per l’installazione di scaldabagno e pannelli solari.

Ma la grade finanza non si fida: crollano il pesos e la Borsa messicana

L’Ambiente è uno dei primi punti del suo programma: vuole salvare la Pemex, la società di stato dei fossili, ma accelerare i progetti per la diffusione delle rinnovabili. Oltre alle iniziative per un paese più sicuro:  il Messico è uno dei paesi più violenti al mondo a causa dei narcos, 38 omicidi di candidati durante la campagna elettorale.

Il fatto che il pesos sia crollato rispetto al dollaro e che anche la Borsa sia scesa dicono che gli investitori temono che un governo populista di sinistra sia contrario alla libera impresa (nonostante le rassicurazioni in campagna elettorale di Sheinbaum).

Ma anche che sul fronte delle riforme è pronta a fare sul serio.

 

Visualizza commenti (19)
  1. Gianni Terragni

    Ho paura che anche a nord del Rio Bravo troverà dei bei problemi. Non nel mio giardino, dirà qualcuno.

    1. Luca Dell'Oca

      No no, serve invece pubblicarle tutte queste notizie, facciamo vedere che anche paesi ritenuti “arretrati” come il Messico ci stanno andando avanti. Tra qualche anno si userà l’Italia come esempio mondiale di arretratezza anche nei modi di dire.

      1. leggo nel suo programma c’è di destinare il prima possibile 13,6 miliardi di dollari in impianti fotovoltaici ed eolici, come investimento con un ritorno sia economico che ambientale

        e non è una estremista ideologizzata, ma solo pragmatica, al contempo salvano dal fallimento Pemex (petroli), magari per poi trasformarla

      2. tanto sono notizie che interessano solo a chi è già interessato (ovvero una sparuta minoranza italica).

      3. “Gli indiani sono gli italiani dell’Asia, e gli italiani sono gli indiani d’Europa”

        (dal libro Shantaram di Gregory David Roberts)..

        ho paura che con la recente fortissima crescita dell’India (con politiche economiche e commerciali oggi confermate dal re-insediato governo di Narendra Modi) avranno una tale rapida trasformazione che
        noi italiani diventeremo come l’India attuale … ricordata per gli enormi slums popolati da poveri senza stipendio o redditi insufficienti, inquinamento terrificante (sempre legati ad idrocarburi) e pure un clima torrido, visto che in Europa siamo il paese “bersaglio” dei peggiori cambiamenti climatici… sconvolti periodicamente da alluvioni, siccità e perdita di produttività dei terreni e delle produzioni ..

  2. Fa’ riflettere che in entrambi gli schieramenti si sfidavano due ambientaliste…da noi sembra che la salvaguardia dell’ambiente sia solo un problema per alcuni e per altri un qualcosa di rimandabile..speriamo che la neopresidente riesca nel suo programma perché sarà a vantaggio di tutti…la biosfera è una e non ne abbiamo altre di scorta

    1. Daniele Sacilotto

      Da noi la situazione è al ridicolo. Se ti preoccupi dell’ambiente sei di sinistra. Ma perchè? Ma chi l’ha detto? Sono riusciti a politicizzare l’aria che respiriamo!

      1. divide et impera. Da noi su ambiente, istruzione, sanità. In palestina con la religione. Basta trovare un avversario e i capi fazione acquistano potere.

    2. Edwin Abbot

      Da noi, il problema principale del governo è la salvaguardia delle tasche degli amici e degli amici degli amici.

      Il resto è soltanto odio e avanspettacolo.

  3. bell’articolo, mi era sfuggita la notizia e sarà interessente seguire gli sviluppi

    profilo scientifico e umanistico molto alto, nel contesto difficile descritto, ma deve avere un bel seguito nella popolazione visto che ha preso ben il 30% in più rispetto alla sfidante, anche lei donna, politica e “tecnica”, ma ingegnera e imprenditrice

    a memoria personaggi di scienza prestati a guidare a un certo livello in politica (quindi dotati anche di competenze umanistiche) da noi mi viene in mente: Angela Merkel,
    laurea in fisica e dottorato in chimica quantistica, alle cui politiche (non solo sue) la Germania e l’Europa di oggi forse devono molto

    grazie se qualcuno me ne ricorda altri, scienziati di vario tipo prestati alla politica, in europa o in italia

    1. … purtroppo già stamani si legge (ANSA) che i narcos han già mandato il loro “messaggio” alla nuova presidentessa… con l’omicidio di una sindaca a Cotija;
      non credo dipenda da suoi programmi su PEMEX (che vuol far transitare verso politiche F.E.R. come del resto stan facendo già i concorrenti BP, TOTAL, SHELL etc) , forse più le misure anti “neoliberiste” ed i programmi verso i giovani (che sottraggono sempre “manovalanza” alle mafie)..

      Speriamo bene… in Mexico son da sempre abituati a reazioni durissime….

      1. speriamo per i messicani sia una brava premier ( peggio della nostra è oggettivamente impossibile ) , aver contro narcos e finanza sembra un buon segno
        auguri

    2. Guido Baccarini

      Vorrei rispondere seriamente alla domanda ma mi viene in mente soprattutto qualche persona dello spettacolo regalata alla politica ma soprattutto persone della politica regalate allo spettacolo (alcuni al genere tragedia ma per lo più al grottesco/distopico/surreale), almeno in Italia.

      Comunque c’è stata Margaret Tatcher (era una chimica), Mario Monti (Economista di Yale), Steven Chu, Nobel per la fisica, che è stato segretario dell’Energia negli Usa durante il primo Obama.

      1. Luca Dell'Oca

        Aggiungo la Merkel, laureata in fisica con dottorato aggiuntivo (e leggo da wikipedia in una cosina che suona facilissima solo a dirla, chimica quantistica).

        1. Guido Baccarini

          Non l’avevo citata perchè già riportata da R.S.

          Come avrebbe reagito la Merkel alle interrogazioni parlamentari sul monossido di diidrogeno o i deliri della Bolgan sui vaccini?

          Che cialtroni…

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