City Plug di A2A: ecco perchè sarà il Santo Graal della ricarica

city plug a2a

Con il lancio, a Brescia, del primo hub di ricarica metropolitano City Plug, A2A E-Mobility ha aperto la strada di quella che potrebbe diventare, e secondo noi diventerà, la modalità di rifornimento prevalente nelle grandi città. Escludendo infatti chi dispone di uno spazio auto privato per la ricarica domestica (una minoranza nei nostri centri urbani), per tutti gli altri si pone il problema di avere in strada, possibilmente  a due passi da casa, una soluzione analoga: una colonnina a bassa potenza da utilizzare per tutto l’arco della notte. Questo è il progetto City Plug. Vediamo allora di conoscerlo meglio, direttamente dalle parole di chi l’ha pensato, progettato, realizzato e fortemente voluto. 

City Plug secondo Mazzoncini/ Questa è la “ciabatta” della ricarica

L’ha pensato Renato Mazzoncini, Amministratore delegato di A2A con un passato al vertice di Trenitalia. Mazzoncini è un automobilista elettrico di lungo corso. Tanto che, dice, «i miei figli viaggiano in auto elettrica da quando sono nati». Tre le auto elettriche in famiglia: una gloriosa 500 L color aragosta degli anni 70 retrofittata, una Tesla e una Renault Zoe.

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A colloquio con Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A

 

La filosofia del progetto City Plug di A2A ce la spiega così: «Ha presente le prese elettriche a ciabatta? Nelle nostre case abbiamo tante cose da attaccare alla corrente elettrica; se  servisse una presa per ognuna, dovremmo chiamare un muratore un elettricista, spaccare tutti i muri e installarne decine in ogni stanza. Il risultato sarebbe molto brutto e molto costoso. Per fortuna hanno inventato la ciabatta che alimenta molti oggetti da una sola presa. Ecco: City Plug è la ciabatta della ricarica».  Al costo di una sola stazione quick in AC si può realizzate un hub intero con 7 colonnine; addirittura 20 hub per 140 punti di ricarica al costo di un supercharger ad alta potenza in DC.

City Plug secondo Pressi/ La ricarica domestica in strada per chi non ha garage

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Fabio Pressi, CEO di A2A E-Mobility

Il primo hub City Plug l’ha realizzato Fabio Pressi, CEO di A2A E-Mobility. «City Plug _ ci spiega _ nasce come un modulo standard da sette colonnine collegate tutte in parallelo, tutte alimentate in bassa tensione dallo stesso punto di allacciamento. La potenza di 7,4 kW si distribuisce in base al numero di auto collegate. Questo è un concetto importante perchè abbiamo pensato a un’ infrastruttura che possa essere sostenibile per le città e utile per i cittadini. Le prese sono del Tipo 2, il  pagamento è abilitato con tutte le App dei 45 mobility service provider nostri partner. La ricarica lenta può durare per tutta la notte, senza limiti di tempo. Insomma, abbiamo portato in strada una modalità di ricarica simile a quella domestica, anche per chi non ha il garage».

City Plug secondo Giugiaro/ Visibile quanto basta, compatibile, piacevole

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La 500 L con retrofit di Renzo Mazzoncini, e il concept elettrico realizzato da Giugiaro Kangaroo

L’ha disegnato Fabrizio Giugiaro, presidente di Gugiaro Architettura, partendo da un prototipo frutto di un concorso fra i dipendenti di A2A. Con quali idee guida? «La colonnina _ risponde _ è un oggetto che avremo con diffusione estrema in tutte le città. Che diventi un elemento di arredo urbano è un dato di fatto. Cosa deve comunicare? Deve essere visto, ma deve essere una cosa normale, non troppo invasiva quindi compatibile con città moderne ma anche con le nostre bellissime città di architettura storica. E nello stesso tempo abbiamo voluto farlo semplice, poco costoso e con un design che piace».

Da sinistra, Fabrizio Giugiaro e Federico Manzoni

City Plug secondo Manzoni/ ottimizza la spesa, l’utilizzo di energia e lo spazio

L’ha fortemente voluto l’Amministrazione comunale di Brescia, come racconta l’Assessore alla mobilità Federico Manzoni: «City Plug è il risultato di un confronto competitivo fra più operatori stimolati a trovare una soluzione per la ricarica nelle aree residenziali prive di autorimesse e garages privati.  A2A si è fatta trovare pronta con un progetto intelligente, non invasivo, anzi quasi impercettibile nel contesto cittadino. City Plug utilizza in modo ottimale le risorse economiche, energetiche e lo spazio pubblico disponibile in una dimensione urbana. Lo replicheremo certamente a Brescia in altre aree residenziali e penso che potrà essere adottato da molte altre città italiane».

Visualizza commenti (13)
  1. Ottimo. Colonnine a bassa potenza e basso costo da mettere in ogni parcheggio. Questo è il futuro. Nessun problema a lasciare la macchina ferma ore e nessun problema di stalli occupati da termiche, perché tutti i parcheggi saranno stalli di ricarica. Il passo successivo è rendere economica la tecnologia per la ricarica wireless così non avremo più neanche i cavi per strada!

  2. Bellissimo progetto. A chi si lamenta della bassa potenza di ricarica: fatevene una ragione, non serve a un caxxo in città. Non tutti devono fare 500km ogni giorno. Siete una minoranza che deve servirsi alle altre colonnine.

      1. Si ma questo progetto è pensato per tutt’altro scopo. Sono ricariche lente per lasciare la macchina tutta la notte e senza l’obbligo di spostarla a fine ricarica.

        1. /// sono ricariche lente per lasciare la macchina tutta la notte e senza l’obbligo di spostarla a fine ricarica \\\ Certamente, nei quartieri residenziali o con molti uffici sono i punti di ricarica da preferire..

  3. “La potenza la potenza di 7,4 kW si distribuisce in base al numero di auto collegate”

    Quindi con 7 stalli occupati e sapendo che la colonnina non carica mai a 7.4kw reali, io che ho una plugin con 14kw di ricarica dovrei lasciare l’auto parcheggiata ferma 15 ore?
    Una bev quanto la lasci lì? 3 giorni?

    Bella idea di M.(obilità). Complimenti.

    1. Gianni Terragni

      Probabilmente non ha letto con attenzione la soluzione proposta, o non l’ha capita. Infatti ha fatto
      Un bel commento di M.(obilita) . Complimenti

      1. Mi spieghi lei visto che ha capito bene.

        Qui si dice:

        “La potenza la potenza di 7,4 kW si distribuisce in base al numero di auto collegate”

        Mentre in questo altro articolo sullo stesso argomento
        https://www.vaielettrico.it/a2a-city-plug/
        si legge:

        “Significa che una sola auto ricarica a 7 kW, due a 3,5, tre a 2,3 e via dicendo?

        «Esattamente. La potenza erogata da ciascuna colonnina è in funzione del numero di auto collegate.”

        Secondo quanto troviamo scritto, se ci sono 7 auto collegate a 7kwH ogni auto riceve 1 kwh.
        Per la mia plugin scarica sono 14ore.

        Se ha una spiegazione diversa le chiedo la cortesia di esporla.

        Cordiali saluti.

  4. /// un modulo standard da sette colonnine collegate tutte in parallelo, tutte alimentate in bassa tensione dallo stesso punto di allacciamento. La potenza la potenza di 7,4 kW si distribuisce in base al numero di auto collegate \\\ Questo significa che la potenza di ricarica diventa sette volte piú lenta se tutte le “prese” sono in funzione ?

  5. Manca sempre una domanda quando si fanno queste interviste agli amministratori pubblici: “Come intendete gestire l’occupazione abusiva degli stalli di ricarica?”

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