Città elettriche: iniziamo da Reggio Emilia, città del tricolore, un esame di quanto siano attrezzati i nostri centri quanto a ricariche elettriche. Ci sono colonnine a sufficienza? Ci sono sia le AC sia le più potenti DC in continua? Per contribuire a questo racconto con la vostra città, scrivete a info@vaielettrico.it
di Marcello Nizzoli*
Già alla fine del ‘900 RFI ha scelto Reggio Emilia come centro Mediopadano strategico, dotandolo della fermata dei treni TAV. Ora servono anche moderne stazioni di ricarica veloce, utili a chi transita in elettrico da questo nodo intermodale. Siamo a pochi km dall’incrocio tra Autobrennero e Autosole, nel cuore della nuova E-Valley che vede la nuova fabbrica Silk-FAW come punta dell’iceberg.
Città elettriche Ricarica allo stadio, spesso inaccessibile
Siamo una città con l’aria decisamente inquinata, anche per il congestionato traffico veicolare. Beneficeremmo in termini di salute pubblica e qualità della vita della diffusione di più silenziose auto elettriche, a zero emissioni. Per infrastrutture di ricarica pubblica, Reggio si colloca però nella mediocrità delle peggiori città di provincia italiane. Ancora oggi esiste solo una colonnina fast, nei pressi dello Stadio Mapei, dove giocano la Reggiana ed il Sassuolo in serie A. Ma spesso vi si tengono importanti eventi internazionali, durante i quali l’unica colonnina del territorio è quasi irraggiungibile. Per di più la stazione non è stata studiata in modo da offrire il miglior servizio possibile a chi deve rifornirsi velocemente. Comprende sia la ricarica 22 kW AC che quello 50 kW DC, con difficoltà e disagi che si creano anche per la sovrapposizione delle differenti esigenze. Come si può notare dalle foto, spesso si vedono parcheggiate auto elettriche ed ibride plug-in in modo fantasioso, anche per colpa dei cavi troppo corti.

Città elettriche Troppe colonnine vandalizzate e non funzionanti
Grazie al soccorso stradale Corradini e a Europ Assistance è stata anche installata una colonnina fast da 50 kW in via Lincoln- È la più vicina al casello dell’Autostrada A1. È aperta al pubblico, anche se nelle prime settimane ha avuto alcuni problemi di funzionamento. Quanto al resto della città, anche grazie a Stefano Lusetti, che guida da 8 anni di una Tesla Model S, abbiamo verificato che in centro delle 16 colonnine solo 2 funzionano! Molte colonnine, ormai obsolete, in punti-chiave come la Stazione Centrale e il CIM Centro Intermodale Mobilità, sono state vandalizzate e non operano da anni. Il parcheggio della Stazione AV Mediopadana, che serve i TAV di Italo e Frecciarossa, non è mai stato dotato di colonnine di ricarica. Ed è a Sant’Ilario d’Enza, sulla storica via Emilia, a metà strada tra Reggio e Parma, che si trova la colonnina più veloce di tutta la Provincia, una 60 kW DC.
Problemi anche per i taxi a rifornirsi
La burocrazia locale deve sbloccare le autorizzazioni impantanate nel bando della manifestazione d’interesse degli installatori, scaduto il 9 aprile 2021, oltre 10 mesi fa. Il Comune di Reggio deve puntare sull’installazione, in tempi brevi, di colonnine fast in grado di ricaricare velocemente, in pochi minuti. Le colonnine tradizionali, fino a 22 kW AC serviranno, certo. Ma in questa situazione critica bisogna puntare sull’installazione di un numero adeguato di colonnine veloci, in grado servire molti utenti in poco tempo di ricarica. A Reggio ci sono difficoltà di ricarica anche per i due taxi elettrici, in servizio dal 2018, che devono rifornire rapidamente le loro vetture, delle Nissan Leaf 62 kWh di ultima generazione. Per trasportare i clienti senza tempi morti, i taxi necessiterebbero di stazioni di rifornimento veloci dedicate, come succede già a Bologna. E vista la difficoltà di servirsi della stazione del Mapei Stadium.
In conclusione: va approvata l’installazione di nuove colonnine fast, da almeno 100 kW, con lay-out ben progettato, facilmente accessibili e nei punti strategici delle Città. In grado di servire i veicoli del territorio e quelli provenienti dall’Autostrada. Erano già previste, da anni, almeno 190 stazioni, senza però specificarne la potenza. Dal 15 gennaio siamo di nuovo in emergenza ambientale. La transizione elettrica è necessaria, per abbattere le emissioni e garantire il fondamentale diritto alla salute.
* Marcello Nizzoli è un marketing manager del settore automotive, sempre più specializzato nel settore dei veicoli per la mobilità sostenibile, auto elettriche, bus, mezzi commerciali. Dal 1987 studia a livello universitario l’economia e la politica della mobilità.
Passati oltre 8 mesi dall’articolo le cose non migliorano, comunque migliorano molto, troppo lentamente.
E’ stata installata e messa in funzione una FAST da 50 kW DC, in piazza del Tricolore, a Porta San Pietro, IL COSTO è 0,61 € / Kw.
La FAST ai Petali, presso lo Stadio Mapei é sempre occupata.
Al centro Ipercoop Ariosto la FAST è in manutenzione ormai da mesi.
2 nuove FAST BeCharge sono spente.
In via Lincoln 1B se va è occupata.
Alla stazione dei TAV, AV Mediopadana delle 2 FAST previste dal piano installazioni del Comune, ne installeranno forse 3 Quick di Irengo (da 20gg spente ancora da attivare)
Passati circa 6 mesi dall’articolo originale,
Ringrazio ancora tutti per l’attiva attenzione a questo mio articolo.
Oggi, 08/07/2022 c’è solo la colonnina fast da 50 kW dei Petali / Stadio Giglio funzionante ed è pressoche h24, sempre occupata.
La fast gestita da Becharge (installata in origine da Europ Assistance), presso l’officina corradini non funziona da settimane.
La nuova fast presso il centro commerciale Ariosto, viale Morandi, non funziona da oltre una settimana.
La nuova colonnina fast di piazza Tricolore, presso Porta San Pietro, non è mai entrata in funzione. Sembra ci siano problemi tecnici seri alla rete elettrica di alimentazione.
Nei programmi del Comune, ci sono minimo 16 colonnine fast da installare, sembra, da anni, ma la situazione attuale dimostrata è ferma ed a Reggio Emilia, non c’è un buon servizio di ricarica pubblica per la mobilità elettrica.
Non frega nulla a nessun politico di rispettare le promesse, la loro poltrona e il loro stipendio saranno uguali a prima.
Sono riuscito a ricaricare a quella dell’Ariosto martedì 5 ma è stato tragicomico: la piazzola antistante alla colonnina era recintata dal nastro rosso e bianco, stile “lavori in corso”. Mi sono messo in quella accanto e sono riuscito ad avviare la ricarica. Dopo 16,3 kWh la ricarica è terminata da sola, ho provato a riavviarla ma non c’è stato verso. Qui la colpa non era della colonnina bensì di Enel X: il 29 giugno ho attivato la flat small di Enel-X, che mi è stata anche fatturata, ma da app ho visto che la mia opzione era ancora “pay per use premium” con la dicitura “modalità in sospeso”. Ho subito chiamato l’assistenza che mi ha detto che vedevano il mio pagamento effettuato ma qualcosa si era bloccato, e avrebbero fato qualcosa per sbloccare la situazione. Ovviamente ho chiesto che il mese di flat partisse non dal momento del pagamento ma da quando avrei potuto finalmente utilizzarla… Magra consolazione (ma si vedrà): non mi è arrivata nessuna fattura per quella ricarica. In compenso ancora oggi 8 luglio continuo a risultare in pay per use “sospeso” e così non so neanche se posso utilizzare Juicepass, quindi alla prossima colonnina vedrò se qualcosa funziona, in caso contrario caricherò la mia nextcharge e via.
Dulcis in fundo: la colonnina in questione risulta anche adesso “in manutenzione”. Reggio Emilia, città sempre in testa alle classifiche sui servizi ai cittadini, sulla mobilità elettrica sta crollando agli ultimi posti: confrontata a Parma e Modena, Reggio non è più Emilia. Citta delle persone… a pistoni
Villi,
Grazie per il contributo,
Reggio Emilia sarà, forse, una città sempre in testa alle classifiche sui servizi pubblici, anche se in netto calo nelle stesse classifiche di 30 anni fa,
Purtroppo devo constatare però che oggettivamente sulla mobilità sostenibile, generale, dal trasporto pubblico fino all’assenza di vere piste CICLABILI di tipo europeo, separate dagli altri veicoli e dai pedoni, quindi sicure per tutte, è sempre stata messa male.
I famigerati marciapiedi ciclopedonali sono riusciti perfettamente come strumento di greenwashing da manuale a far rimanere a galla una Città in oggettiva difficoltà tecnica, programmatica.
Sono state costruite costose infrastrutture senza però curarsi del vero servizio alla mobilità sostenibile collettiva, lasciando punti attrattori di traffico automobilistico senza servizi di mobilità sostenibile.
Consiglio sempre a tutti di provare gli stessi servizi pubblici per la mobilità a Parma e Modena, rispetto a Reggio: c’è un abisso culturale.
AGGIORNAMENTO (per modo di dire)
Buongiorno e grazie a tutti per l’attenzione all’articolo,
Passati 3 mesi, a Reggio Emilia, non è ancora cambiato nulla, nonostante i vari annunci, nessuna nuova colonnina aperta al pubblico è stata attivata.
Neppure nessuna nuova colonnina fast da 50 kW o più.
E’ stata sostituita la vecchia colonnina di viale Leopoldo Nobili, obsoleta e non funzionante da anni, ora c’è una nuova Enel X con 2 prese da 22 kW, ma purtroppo con un solo posto auto disponibile per la ricarica.
A presto!
Buongiorno e grazie a tutti per l’attenzione,
Passati oltre 2 mesi, a Reggio Emilia, non è ancora cambiato nulla, nonostante i proclami vari, nessuna nuova colonnina aperta al pubblico è stata attivata.
Tuttavia, rimanete aggiornati perchè, ancora una volta, sembra che gli imprenditori italiani riescono a sopperire con servizi adeguati dove il pubblico è carente.
A presto!
Già, Reggio resta ferma… posso rallegrarmi per una cosa, a Bibbiano (RE) è comparsa una colonnina Enel-X con la solita presa Type 2 e, udite udite, una con chademo e CCS Combo da 50 kW, così recita la targhetta! I lavori sono terminati ormai da un mese ma ancora non da segni di vita, aspetteremo. Non sarà di grande aiuto ai tassisti elettrici di Reggio, ma quando gli capiterà una corsa in val d’Enza potranno approfittarne. Piccoli passi
Ringrazio tutti per l’attiva attenzione a questo mio articolo.
L’Assessora alla Mobilità Arch. Carlotta Bonvicini, ci ha in parte risposto, con un’intervista pubblicata dal Resto del Carlino, edizione di Reggio Emilia, del 24 gennaio 2022: dall’Assessora non è stata menzionata nessuna tecnologia moderna di ricarica con colonnine fast, veloci da oltre 50kW / 100 kW, che oggi sarebbero la soluzione ideale per Reggio, per risolvere rapidamente, in parte, l’attuale arretratezza.
Inoltre, il Comune dimostra di aver anche inserito la retromarcia: nel 2020, aveva promesso oltre 250 nuove colonnine (con un primo avviso, poi ritirato, poche settimane dopo), successivamente, sono state poi annunciate 190 nuove colonnine (nel secondo avviso, del 2021), ora, nel 2022, passati oltre 5 anni dall’installazione dell’unica fast da 50kW, nel 2017, in grave ed oggettivo ritardo si parla di sole 80 nuove colonnine, ancora senza menzionare di che tipo, perché?
Quella di Corradini ora è a pagamento mentre prima era gratuita, e io con la id3 sono riuscito a caricarci solo una volta, a pagamento, quando era gratuita non c’era verso di farla partire, ma anche a pagamento la seconda volta mi ha dato gli stessi problemi. Per quanto riguarda la scomodità nel parcheggio per la ricarica, dovrebbero dotare le colonnine di un cavo più lungo, o standardizzare il posizionamento frontale della presa sulle vetture. Le altre a parte quella del lidl di via Gramsci e Sant’Ilario non le ho provate.
Grazie per il commento,
La colonnina presso l’autofficina Corradini, autorizzata Europ Assistance, è ormai non funzionante da settimane, almeno dal 2 luglio 2022,
Ora è gestita da Becharge ma pare che la ricarica DC sia quasi impossibile
Infatti alla fine del giro ricaricano tutti alla colonnina della Lidl o a quelle del Rossetto che sono entrambe gratis.
Il comune in teoria aveva millantato un piano di installazione di 200 colonnine tra Quick e fast ma sono 3 anni che non si fa nulla di nulla.
Com’è che subito dopo di questo articolo c’è stata una dichiarazione dell’assessore alle politiche per la sostenibilità che parla proprio delle attuali e nuove colonnine a Reggio Emilia? Si parla addirittura di 80 nuove colonnine! Stai a vedere che leggono anche loro vaielettrico 🙂
Questo è un articolo del resto del carlino del 24 gennaio, ieri: https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/aziende-gia-al-lavoro-in-arrivo-80-colonnine-1.7282594
Grazie per il commento,
Passati già oltre 2 mesi dall’articolo, nella sostanza, nulla di nuovo da Reggio Emilia!
La cosa incredibile che mi è capitata l’autunno scorso: vivo a Pavia e ho i miei parenti stretti a Reggio Emilia: ero andata a trovarli ma dovevo rientrare a casa in giornata con la mia Opel Corsa elettrica. Dovevo pertanto fare la ricarica veloce a Reggio, quindi al parcheggio dei Petali. Purtroppo però ho avuto l’assurda sorpresa di trovare la zona che dà l’accesso alle uniche colonnine di ricarica veloce transennata: roba da denuncia per sospensione di servizio pubblico.
Vado spesso al mare a Riccione. C’è un hotel vicino a noi che ha installato una Wall-box, accessibile a tutti (in teoria) a 0,50/kWh (prima degli aumenti). Ma nella realtà quasi sempre inaccessibile perché i camioncini di chi deve fare lavori lì vengono regolarmente parcheggiato davanti al caricatore.
Confermo anche io, Reggio Emilia estremamente indietro nel numero dei punti di ricarica e ancor peggio nella manutenzione! Anche paesi importanti in provincia come Scandiano, Castelnovo Monti, Albinea, Quattrocastella completamente sprovvisti di colonnine sia AC sia DC ! Veramente scandaloso ed imbarazzante!!
..e pure Viano che si autodefinisce città del tartufo e della MECCATRONICA è completamente sprovvista di colonnine di ricarica pubblica. Tante amministrazioni comunali sono dormienti.
A Montecavolo, raggiungibile in 5 minuti da Quattro Cartella, c’è una colonnina EnelX presso il supermercato Conad, e tre punti di ricarica Tesla (ma utilizzabili da tutte le vetture con presa Type2) gratuiti presso il centro commerciale Sorelle Ramonda
Quattro Castella… chiedo scusa a nome del correttore del mio telefono
A S.Ilario spesso non funziona. Stasera ha ricaricato una golf, ma dopo un’oretta sono arrivato con la Corsa e non ne voleva sapere di partire. Ed è già successo parecchie altre volte.
Con le auto del gruppo PSA non c’è verso, io e altri partecipanti di un forum sugli EV abbiamo provato sia con due Peugeot E 208 che con due Opel Corsa E, e con la tua sono tre 🙁
Anche se non vado in ev, mi guardo intorno e confermo la situazione di grande ritardo di Reggio Emilia. Aggiungo, ho visto spuntare piste ciclabili per aver disegnato una striscia a terra, in strade non ampie, senza aver cambiato null’altro. Della serie, a noi piace vendere fumo
La soluzione è il cambio batteria nei distributori di. Carburante bisogna creare uno standard e via … Le automobili costerebbero meno perché pagheremmo il noleggio man mano che le utilizziamo …. Tipi Gogoro per le moto.
Due o tre o quattro pacchi batterie che si scaricano in sequenza e che posso cambiare anche se ne ho solo uno scarico ….
Per qualcuno potrà anche andare bene, ma per moltissimi no.
Sono stato l’estate scorsa a Reggio Emilia e la situazione colonnine in città é a dir poco ridicola. Basti dire che due colonnine erano jn zona pedonale, non ricordo l’indirizzo ma una era sotto un portico chiuso alle auto, di fronte ad un ristorante ed in ZTL, l’altra in una piazza con delle panchine. Pazzesco! E dalla mappa di NextCharge vedo che ora sono gran parte fuori servizio, all’epoca erano solo 2 guaste!
La colonnina sotto al portico chiuso è quella di via Vittorio Veneto, nell’angolo di Piazza Prampolini, una posizione assurda che a quanto pare verrà rimossa e fanno bene: l’anno scorso ho provato a ricaricare li e ho dovuto discutere con un barista che voleva mettere dei tavolini proprio dove si deve parcheggiare per ricaricare… tragicomico
Veramente quando ci sono stato io avevano messo due fioriere a sbarrare la strada, nonostante non vi fossero divieti di transito, e parcheggiare al di là nella piazza era ZTL, quindi posizione inutile.
Quelle fioriere le avevano srgnalate anche su forumelettrico, io e altri le avevamo trovate abbastanza distanti da passare, ma non ne valeva proprio la pena
Fatelo leggere al sindaco questo articolo ,perfetto .situazione penosa di tutte le colonnine ,senza fare elenco ,80 per cento intorno al centro non funzionanti o con problemi .
E non vogliamo parlare della colonnina nel parcheggio dell’ospedale di Reggio Emilia? Colonnina con due prese ma uno stallo riservato agli invalidi, quindi una sola presa realmente utilizzabile
E così togliere 1/2 posti a pagamento? Non sia mai..
Ricordo a chi della zona che alle comunali del 2018 il prode “sindaco” disse che in caso di sua rielezione sarebbero cominciati i lavori della bretella di rivalta a novembre..
Siamo a gennaio 2021 e neanche un sacchetto di cemento è stato mosso..
Sperare che a Reggio venga fatto qualcosa equivale a martellarseli con gusto
Già … Vogliamo mettere in giro solo elettrico ma con due colonnine… Anche Musk vuole mandare la gente su Marte ma non la trova… Poveri noi.
Sembra che tutti o comuni remino contro al elettrico ma proprio sulla e-Valley non me lo sarei aspettato
Concordo su tutto e approfitto per “rilanciare”: a Bibbiano Enal X sta per attivare un’altra fast nel distributore del Conad locale, la terza dopo quella del Mapei e quella di Sant’Ilario (che però non funziona con le auto del gruppo PSA, provate sia una Corsa E che una E 208), speriamo che questa non faccia scherzi ma non dovrebbe, è diversa da quella di Sant’Ilario
A San Polo ci sono quattro colonnine enelx, due vicine al centro e due nel parcheggio di un supermercato.
A Cavriago addirittura 5,, enel x, mentre Montecchio e 4 Castella restano scoperte, che ha poco senso
Anche Bagnolo non ha neppure una colonnina pubblica …