Sembrano proprio spuntare come funghi, in Cina, le start-up che fanno della corsa all’elettrico il loro obiettivo. Ecco allora la Youxia Motors (guarda).Â
L’ennesimo ‘unicorno’ oltre il miliardo di dollari
Un altro costruttore di auto elettriche ha raccolto un’indescrivibile quantità di fondi, fino a diventare quello che in finanza viene definito “unicorno“. Cioè una start-up valutata oltre il miliardo di dollari. Questo ha dato alla Cina l’altro interessante primato di essere il Paese con il maggior numero di produttori di EV passibili di questa definizione. A dire la verità , in questo momento la Cina è l’unica nazione al mondo che possa contare più di un produttore i cui investimenti superino il miliardo di dollari. Questi “unicorni” sono in tutto sei e insieme raggiungono la cifra di 20 miliardi di dollari di investimenti ottenuti. Negli USA, ad esempio, il numero di questi produttori è zero.
La Youxia Motors, con base a Shanghai, ha annunciato due giorni fa di aver raccolto ben 5 miliardi di renminbi (o yuan che dir si voglia) equivalenti a 795 milioni di dollari. Ma si è trattato solo del secondo round di ricerca di investitori. In totale la cifra raccolta da Youxia Motors è di 12,2 miliardi di renminbi (1,94 milioni di dollari), almeno secondo il canale di news della compagnia stessa. In totale ci sono stati ben dodici investitori i cui profili vengono però tenuti segreti. Youxia Motors non ha risposto a una richiesta di informazioni proveniente da un noto network cinese che si occupa di finanza al fine di confermare fatti e cifre. Un investitore del China Fortune Ocean Fund ha riferito al network di aver effettivamente investito nella nuova compagnia, ma si è rifiutato di fornire altri dettagli.
Il primo modello Youxia ricorda il Model S Tesla
Ma della Youxia esiste qualcosa di più significativo: le immagini, in reale e in virtuale, di quello che appare come il primo modello, una berlina sportiva che ricorda molto il Model S della Tesla (e un po’ anche la Maserati Ghibli). I costruttori cinesi di veicoli elettrici compresi NIO, WM Motor, BAIC BJEV, Xiaopeng Motors, e Byton superano oggi, nell’ordine, i 5 miliardi (NIO e WM Motor), i 4,5 miliardi, 1,6 miliardi e gli 1,2 miliardi di dollari di valore secondo il ranking fatto da China Money Network. Con Youxia Motors, i valori combinati raggiungono i 19,2 miliardi.
Eppure i cinesi leggono questa notizia con scetticismo. «Se una società come Youxia riesce a raccogliere tutti quei soldi, sono molto più fiducioso riguardo la compagnia di Jia Yueting, la LeSEE» ha commentato un netizen cinese sotto l’articolo postato sul sito principale di Youxia Motors. Riferendosi al fondatore della tanto problematica LeEco, Jia Yueting, il quale ha dovuto combattere non poco per trovare i fondi necessari ad aprire una fabbrica dei suoi veicoli negli Stati Uniti. Un altro netizen ha commentato dicendo: «Ci risiamo, un’altra società raccoglie soldi fingendo di fare innovazione». Insomma: sembra che gli stessi cinesi siano scettici non solo sulla reale capacità , da parte di questi astri nascenti dell’elettrico, di prosperare , ma anche sulla reale motivazione che spinge molti investitori a entrare nell’elettrico. Recentemente il made in China ha fatto parlare di sé per l’ingresso in forze di Geely nel gruppo Daimler-Mercedes Benz, di cui è diventato il primo azionista.