Dazi, l’Europa tra due fuochi. La Cina ha fatto sapere che reagirà alle tariffe aggiuntive di Bruxelles sulle importazioni di auto elettriche. Mentre negli Stati Uniti, Donald Trump ha promesso – in caso di vittoria nelle presidenziali – un dazio del 10% sulle importazioni di auto e del 60% sui modelli cinesi.
L’Europa è sotto assedio, da Oriente come da Occidente. Una minaccia da prendere in seria considerazione. Non potrebbe essere diversamente arrivando dai due colossi dell’economia mondiale. Cina e il candidato Trump minacciano di reagire contro l’entrata in vigore dei dazi decisi da Bruxelles sulle importazioni di auto elettriche.
Bruxelles ha promosso dazi fino al 37% sulle importazioni dopo aver chiuso una indagine per dumping. Pechino “non è d’accordo o non accetta” le tariffe aggiuntive in vigore da oggi. E “ha presentato un reclamo ai sensi del meccanismo di risoluzione delle controversie del Wto“, ha detto un portavoce del ministero del Commercio. La Cina “adotterà tutte le misure necessarie per proteggere legittimi diritti e interessi delle sue aziende“.
La Cina ha fatto ricorso al Wto, mentre Trump ritiene che gli europei non comprino abbastanza prodotti americani
Come reazione, Pechino ha già annunciato di imporre a sua volta dazi sui prodotti europei. Come il brandy e il cognac, così come i prodotti lattiero-caseari e la carne di maiale: anche contro le auto di grossa cilindrata. In quest’ultimo caso, il paese più colpito sarebbe la Germania. Mentre l’Italia e la Francia sarebbero danneggiati per i formaggi, la Spagna per i prodotti suini.
La Cina, inoltre, ritiene che i dazi saranno controproducenti e causeranno più danni che benefici all’automotivi europeo. “E’ difficile che rafforzino la resilienza del settore manifatturiero dei veicoli elettrici dell’Ue, stimolino l’innovazione o creino occupazione nel settore. Al contrario, ostacolano la collaborazione e il progresso“.
“Gli europei dovranno pagare un prezzo elevato”
Di diverso tenore l’intervento di Donald Trump, durante un comizio in Pennsylvania. L’Unione Europea – ha minacciato il candidato repubblicano – dovrà “pagare un prezzo elevato” per non acquistare abbastanza prodotti americani. Rilanciando il il suo “Trump reciprocal trade act” ha avvisato Bruxelles. “Non prendono le nostre auto. Non prendono i nostri prodotti agricoli. Vendono milioni e milioni di auto negli Stati Uniti. Dovranno pagare un prezzo elevato“, ha assicurato.
Trump ha anche quantificato la sua minaccia. Ha promesso di imporre
una tariffa del 10% sulle importazioni negli Usa da tutti i paesi e dazi del 60% sulle importazioni dalla Cina. Secondo gli esperti, ulteriori dazi colpirebbero le catene di approvvigionamento in tutto il mondo, innescando ritorsioni e aumentando i costi.
Ma non è detto che le minacce sui due fonti arrivino a destinazione. La Cina offre la possibilità di nuove trattative. Trump potrebbe non essere rieletto.
Se Trump vince, vincera’ grazie a Elon Musk e la sua Tesla … LOL cortocircuito mentale nella testa di quei red neck che votano Trump e non vogliono le auto elettriche
magari grazie alla lotteria milionaria con cui Musk sta comprando voti in alcuni Stati chiave in bilico per pochi voti, come la Pensilvania
mi pare ogni giorno estrae un vincitore da 1 milione tra gli iscritti dei movimenti trumpiani; mi meraviglio che lo permettano, sistema efficace e in stile Americano “usiamo ogni sistema”, ma avrei detto esageratamente illegale anche per loro
E pensare che a questo giro Trump non è nemmeno il peggior candidato e rischia di essere rieletto. Democrazia calpestata anche in usa, la harris NON è il candidato prescelto ma messa lì alla svelta non appena rimbamBiden si è palesato al mondo (che già sapeva) nella sua demenza e la foglia di fico è caduta.
Ma, quando un qualunque politico dice noi contro loro, istiga la violenza e racconta falsita’, dovrebbe essere perseguito e non candidabile a mio personale parere.
Il mito americano della violenza che porta la pace… non e’ mai successo, mai
Non sono io che lo dico, sono le regole del circuito e relativa commissione record.
La Xiaomi era stripped down, senza sedili, senza gran parte degli interni, con gomme slick non omologabili per la guida stradale, pacchetto aerodinamico specifico per la pista e per quel tentativo, etc. etc. motori e batterie a quanto dicono pari alla versione stradale ma potenzialmente tarate in modo assai diverso, etc. e quindi classificata come prototipo.
Le altre della categoria EV di serie sono effettivamente auto di serie, con una serie di modifica consentite per lo più per questioni di sicurezza (come l’installazione di una roll cage), gomme omologate per l’uso stradale che potresti montare anche su una Punto e non prendere multe, etc.
Che ne facciano 20 milioni a 15,000€ o 50 a 3,000,000€ non cambia il fatto che sono vetture classificate come “di serie”, ovvero che qualcuno potrebbe acquistare e circolarci normalmente.
Di nuovo, non è quanto dico io, ma quanto riportato ufficialmente nel sito.
Questa la definizione nel sito istituzionale europeo:
“La parola dumping deriva dall’inglese “dump” che significa letteralmente “scaricare”. Si tratta di una pratica per cui le grandi imprese introducono nel mercato europeo dei prodotti a un prezzo molto inferiore rispetto a quello di mercato. Questo prezzo artificioso è dovuto alla presenza di sussidi statali alle imprese nel paese di origine, oppure alla sovrapproduzione di un determinato prodotto da parte delle aziende che vendono all’estero tali beni in eccedenza.”
Non si parla di mercato di origine, ma di mercato. E’ a tutti evidente, Europa in primis, che ha fatto i dovuti approfondimenti, che i sussidi dello stato alle aziende cinesi sono state di gran lunga più grandi di quelli europei, e senza nessuna regola (in Europa ci sono ma devono seguire dei criteri, es: prestiti da restituire etc etc). E’ altrettanto a tutti evidente che, anche senza sussidi, la concorrenza cinese è comunque sleale perchè le aziende non sono sottoposte a normative ambientali e diritti dei lavoratori al pari delle europee. E’ una cosa talmente palese ma ormai talmente radicata nelle nostre menti, che ormai è fuori da ogni ragionamento quando si parla di auto e altro (mentre dovrebbe essere al centro della discussione).
My opinion, saluti
https://www.europarl.europa.eu/topics/it/article/20180621STO06336/che-cos-e-il-dum
ping-definizione-e-impatto
quello che tutte le aziende cinesi inquinino e non diano diritti ai lavoratori e condizioni di lavoro umane è una sua visione arcaita che forse era valida venti anni fa ma io che ci lavoro posso garantire che la maggior parte delle aziende adottano standard spesso superiori ai nostri, usano molt apiù tecnologia ed automazione sulle linee produttive, i dipendenti hanno coperture assicurative, trasporto gratuito da e per la fabbrica obbligatorio per legge , mensa, ferie pagate. Auditando vedo situazioni molto peggiori da noi presso miriadi di piccole e piccolissime aziende
Io sono fiducioso che Trumo venga rieletto e lo spero, chissà poi dia una strigliata come si deve a buona parte degli inutili burocrati di Bruxelles soprattutto per chi doveva starsene con i ceppi alle caviglie e poi io voglio il GMC elettrico e la Dodge elettrica importato in Italia no la 500e.
Fai così, emigra tu in USA.
E lascia noialtri a giocare con la 500&co.
Tutti felici e contenti.
sentiti libero di pagare cifre esorbitanti su una auto elettrica valida solo perchè è import da Cina, sentiti libero di strapagare una 500E fatta da una gruppo che non sa innovare e rimane impiedi sono chiedendo sovvenzioni e chiudendo siti produttivi io a febbraio avrò cambiato un vecchio pick up made in usa con uno nuovo fiammante elettrico grande 3 volte la 500E batteria da 200 Kwh full oprional a meno della q8 etron , non ci pagherò l’iva (evasa alla fonte come vettura >6 mesi e 5000 km) ne bollo ne superbollo
anche la sua visione dello stato dei lavoratori in Cina è distorta e si può applicare oramai alla sitruazione che si aveva venti anni fa; un operaio Cinese costa come paga base più di uno della Macedonia, sella Serbia , Moldavia, Romania…. le aziende cinesi hanno un livello di automazioni molto più alto dei nostro, gli operai cinesi hanno ferie pagare, assicurazione sanitaria e trasporto gratuito casa -lavoro messo a disposizione dalle aziende per legge, le ore lavorate sono le stesse nostre. da noi presso le moltissime e frammentate medie piccole e piccolissime fabbriche è molto peggio
Invece spero che un catafalco come quello da lei voluto non venga mai importato in Europa, dimensioni inutilmente enormi, per cosa? Per la solita dimostrazione maschile del ce l’ho più lungo?
Batteria inutilmente grossa e pesante per lo stesso motivo di cui sopra?
Vada vada, vada lei nella terra di quegli affari, così eviterà di tediarci con le solite lamentele delle strada strette, non entra nel box ( perché è il box ad essere troppo piccolo, vero? ), al ci mette una vita a ricaricarsi, etc etc.
Vada pure nella terra promessa, le Americhe, terra della libertà, dove ognuno può realizzarsi.
Per chiudere, non esiste solo la 500, basta aprire gli occhi e guardarsi in giro.
Avendo cura di togliere i paraocchi prima, ovviamente.
Io nn mi sono mai lamentato per quello che lei afferma; no ho problemi di strade strette, non ho problemi ne di garage ne di posto auto, non.mi sono mai lamentato per i prezzi alla colonnina abituato a spendere quasi 200€ a settimana di benzina per rifornire sempre un fuoristrada made in usa …..
Bello avere una cassapanca che pesa oltre 25qli e occupa lo spazio di 2 auto segmento B (ovviamente mi sta sulle scatole anche la 500e che fanno pagare 30k, ma è un altro discorso ). Auto così inutilmente grosse e pesanti cozzano proprio con il concetto di auto elettrica del non inquinare
Peso 42 Qt, settecento kg più dell’ attuale fuoristrada che guido, lunghezza 5,80 quaranta centimetri meno del Citroen Jumpy monovolume di mia madre , carreggiata 2 metri 10 più del Jumpy ma venti meno del mio attuale fuoristrada . Batteria danno 12 ore per ricarica con presa domestica ma io ho già deciso che farò abbonamento al suc tesla
ah, guarda, per come ha governato l’altra volta,
per quello che è il suo programma
per quello che emerge da Project 2025
di sicuro dare una strigliata come la chiami tu ai burocrati di Bruxelles sarà il primo pensiero di Trump se rieletto, si sì sì certo certo certo
ma che ti hanno fatto i burocrati di Bruxelles, per curiosità?
forse che banalmente chiedono conto degli accordi presi e sottoscritti?
forse che ci impediscono di fare sempre i terroni aumma aumma d’Europa?
mah!
Salve sign.r Mario, mi può dire invece cosa hanno fatto di buono concretamente i burocrati di Bruxelles per la vita quotidiana di tutti noi ?
Le premetto che non sono a favore dei dazi molto alti nei confronti di chi ha saputo investire in ricerca e tecnologia volte a migliorare l’ ambiente.
I dazi sono in risposta ad un aiuto da parte del governo Cinese alle aziende, così da avere un certo vantaggio sulle controparti Europee/Mondiali – ma è un classico della strategia Cinese. Il problema è che arriva in un momento in cui tutte le casa automobilistiche hanno alzato i prezzi perché vendono poco e vogliono aumentare i margini.
Guardi che senza Europa, l’Italia sarebbe già finita male – meno male che ci sono i tanto bistrattati burocrati europei!
Salve, sappiamo tutti o quasi il motivo dei dazi anche se a dirla tutta dovremmo considerare pure gli aiuti dati negli anni all’ industria automobilistica italiana allora, quella delle altre nazioni non le conosco quindi non vado oltre.
Per quanto riguarda il discorso Europa, cosi’ come e’ venuta fuori non mi trova d’ accordo, la vedo come un treno ad alta velocita’ ma con alcune carrozze da rete ferroviaria regionale.
In linea di principio sarei favorevole ma a livello pratico mi lascia molti dubbi.
Rimango convinto che il potenziale dell’ Italia sia soffocato in questa Europa.
La vedo come lei. Ma tra le carrozze da rete ferroviaria regionale ci siamo proprio noi.
Salve sig.r Degli Esposti, approfitto qui’ per risponderle, lei’ e’ un esperto giornalista e le chiedo proprio in riferimento alla ” carrozza italiana regionale ” se non corra il rischio di perdere pezzi e deragliare.
Mi farebbe molto piacere conoscere il suo o vostro, riferito alla redazione, punto di vista circa una soluzione o proposta fattibile per la crisi della produzione auto in Italia.
Mi farebbe piacere estendere questa mia domanda a tutti sperando in risposte concrete atte a costruire e non distruggere.
Ora come ora l’effetto sarà semplice:
nei paesi europei a basso potere d’acquisto non venderanno nè i cinesi nè gli europei.
Un successone!!!
Poi aumenteranno l’IVA su altri prodotti di prima necessità per recuperare un po’ di introiti impoverendo ancor di più la gente.
Altro successone.
Poi chissà… prima o poi da qualche parte si muoverà qualche folla inferocita.
Futuro roseo.
Personalmente se, per questioni di budget, sarò costretto a scegliere tra un’auto elettrica cinese e una endotermica occidentale opterò per quest’ultima. Comprare veicoli cinesi vuol dire appoggiare indirettamente un regime che va a braccetto di paesi come la Russia, la Corea del nord e l’Iran senza contare che quando muoverà guerra alla democratica Taiwan (ed è solo una questione di quando) nella guerra delle sanzioni (e magari non solo) che ne scaturirà anche la ricambistica e l’assistenza informatica (ormai indispensabile visti i casi in Cina dei produttori di auto falliti) verranno meno (senza contare possibili sabotaggi “on the air” del parco circolante). Visioni troppo futuristiche? Forse ma nel dubbio lascio le auto cinesi ai cinesi.
Ed io che pensavo che solo in America ci fossero degli estimatori di Trump visto il livello culturale che aleggia in diverse zone degli USA ma sentire che si vuole l’ elezione di Trump perchè devono arrivare in Italia il GMC o la Dodge elettrica le batte tutte!
A questo punto perchè non riportare le belve feroci al Colosseo per rivedere i combattimenti dei gladiatori?
A me la cosa che lascia perplesso è che l’UE in questo casino ci si è infilata da sola grazie alle paranoie climatiche della von der leyen che pur di rimanere in sella sta facendo l’improponibile.
Non c’è un minimo di criterio o di strutturazione in questo fanatismo ed il bello è che siamo solo all’inizio!
L’idiozia di questa crociata green europea, che oltretutto avrebbe tutti i margini per renderla più gestibile visto che non inquina come altri, è che già nel 2025 inizierà a penalizzare pesantemente i costruttori europei con possibili 15 miliardi in multe, per via della diminuzione a 94 g/km sulle auto prodotte e 95 euro per ogni g/km di emissioni di CO2 oltre la media. Una follia nella follia, roba da delirio ecologico.
L’appello dei costruttori e di tutti, compresa BMW e Renault che sono quelle più a favore dell’elettrico è stato chiaro, non si possono rispettare quei valori con queste tempistiche oppure sarà necessario rinunciare alla produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli, si proprio così, i costruttori per no pagare le multe costruiranno meno abbassando ancora di più le quote di mercato ed innescando pesanti ripercussioni su operai, lavoratori e filiera.
I dazi sono fisiologici visto che la Cina è un’oligarchia dove il Governo ha le mani in pasta ovunque, non per niente è stato proprio il governo cinese a frenare l’espansione di Dongfeng in Italia, ma sono l’ennesima testimonianza del casino che sta facendo la von der leyen.
Se non ammeterà gli sbagli e non farà marcia indietro io aspetto solo il momento in cui migliaia di lavoratori licenziati dalle fabbriche assedieranno il parlamento europeo e non li faranno più uscire siano a quando non prenderanno provvedimenti fatti con criterio e non basati sulle ideologie.
Trump dimentica che i marchi europei, ma non solo, hanno da tempo impiantato stabilimenti negli USA, che riforniscono il mercato locale, e non solo: per quanto mi risulta, le BMW X3 ed X5 vendute in Europa provengono da Spartanburg, South Carolima
Ma che dimentica. Non è così stupido, ma i suoi elettori si. Tipo quelli del nostro food blogger.
Boh, avete un po di problemi nella gestione dei commenti: questo commento non e’ il mio
Sì, abbiamo avuto problemi con un “simpaticone” che ha clonato le mail di una decina di lettori da una IP che ora abbiamo disattivato. Una preghiera: cercate di mantenere gli stessi nick, postare con gli stessi indirizzi e dagli stessi devices.