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Cina, storico sorpasso delle auto elettriche

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BYD, il costruttore cinese che insidia il primato di Tesla nelle vendite di auto elettriche

Record storico in Cina per le auto elettriche che in luglio hanno superato per la prima volta quelle termiche con una quota del 50,7%. Il mercato automobilistico cinese è il più grande al mondo.

I veicoli elettrici e ibridi plug-in (NEV, New energy Vehicle)  hanno raggiunto questo traguardo grazie a un aumento delle vendite del 37% sul luglio 2023 e del 28,6% rispetto a giugno, secondo quanto ha comunicato China Passenger Car Association.

La BYD Seagull, è il modello più venduto della casa di Shenzen

Record di vendite mensili per BYD, Li Auto e Leapmotor

 BYD  con 340.799 EV a luglio, ha registrato  il miglior risultato mensile di sempre  e solo 244 unità in meno rispetto al massimo storico di dicembre. Li Auto ha consegnato 51.000 veicoli ibridi plug-in e completamente elettrici, portando il numero totale di consegne per l’anno a quasi 240.000 unità. Leapmotor ha superato la soglia delle 20.000 unità per il secondo mese consecutivo.

In tre anni dal 7 al 50,7% del mercato

La rapida crescita della mobilità elettrica in Cina è stata sorprendente, fa notare Reuters: tre anni fa, le vendite di NEV rappresentavano solo il 7% delle vendite totali di veicoli.

Tuttavia il mercato cinese ha registrato in luglio una flessione delle vendite totali del 3,1% su base anno, con 1,73 milioni di autovetture. Questo ha consentito il sorpasso delle NEV sulle termiche pur in presenza di un rallentamento del loro tasso di crescita.

Tornano gli incentivi e meno restrizioni anti inquinamento per le auto nelle grandi città

Ciò ha indotto il governo cinese a raddoppiare gli incentivi per i veicoli elettrici a 20.000 yuan (2.785 $) e con effetto retroattivo da aprile. Questo si somma all’esenzione dall’imposta sulle vendite (la nostra IVA) fino a 30.000 yuan (4.175 $) nel 2024 e nel 2025 e a un ulteriore incentivo rottamazione di 20.000 yuan (2.540 $) per chi passa dalla benzina all’elettrico.

Alcune municipalità, tra cui la capitale Pechino, hanno anche ammorbidito le restrizioni all’acquisto di auto introdotte nel 2011 contro l‘inquinamento e la congestione del traffico.

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47 COMMENTI

  1. La Cina sta andando forte sia sulle rinnovabili che hanno sorpassato il carbone(impensabile solo qualche anno fa) sia sull’auto elettrica o ibride, se pensiamo che fabbricano sia i loro marchi industriali che i “nostri” è notevole il grande balzo in avanti, anche perché gli eventi estremi in Cina sono numerosi e il governo cinese, anche se è dittatoriale, sa’ bene che c’è un problema, non fa finta che non ci sia nulla che non va, in molti paesi occidentali non è così, prima la Cina raggiunge la neutralità meglio è per tutto il mondo.

  2. Dati Luglio

    BEV: circa 482.500 (+1%) e quota di mercato del 28%
    PHEV: circa 393.000 (+70%) e quota di mercato del 22%

    Ma dai, in Cina le plugin crescono del 70% mentre le elettriche sono ferme al 28% e crescono solo dell’ 1%!!!

    E da noi le plugin sono il diavolo!!!

    La Cina ha battuto la diffidenza contro le elettriche aprendo le porte alle plugin consentendo alle persone di scegliere tra una tecnologia full Electric e una “zero sbatti”. L’ elettrico è stato visto come un’ opportunità e non un nemico.

    • Sono 2 target di clientela diversi. Le phev stanno attaccando principalmente i clienti di Toyota e non chi é indirizzato normalmente su una bev.

      Il 28% di Luglio é stato il secondo migliore market share di sempre per le Bev, poi va contestualizzata la questione, alle porte abbiamo diversi nuovi modelli bev che saranno uno step importante in avanti:

      -Revisione della Seal con piattaforma 800v e costo di 7500 euro in meno rispetto alla Tesla Model 3
      -Galaxy E5 con la risposta di Geely alle nuove batterie LFP di Byd e Catl, con 3500 cicli di ricarica, ovvero 1 milione di km
      -I nuovi modelli in arrivo con le nuove batterie di Byd e Catl, per fine anno
      Ecc

      Poi c’é da dire chbe le plug in hanno avuto il boom classico di immatricolazioni tipico di quando escono nuovi modelli, si dovrá vedere i prossimi mesi

      • Non è così. Le plugin sono in forte crescita da un anno. Non stanno cannibalizzando Toyota (che infatti ha avuto incrementi del 15% di vendite in Europa e USA) bensì le elettriche che sono ferme al palo. Chi vuole l’elettrica oggi guarda alla plugin perché le autonomia in full electric sono arrivate anche a 100 km in ciclo WLTP ma ha il vantaggio che se non vuoi o puoi fermarti ad una colonnina vai di benza.

        In pratica le plugin sono viste come elettriche senza ansia da ricarica, con autonomie “illimitate” (le ultime BYD vantano oltre 2000 km di autonomia nel ciclo CLTC). In Cina il problema è solo in minima parte legato al maggior costo delle bev perché tale costo, negli ultimi 12 mesi, è sceso parecchio anche in Cina e sono stati presentati modelli bev con un rapporto prezzo/specifiche invidiabile (come la Xiaomi SU7 che pure non ha un corrispettivo tra le versioni plugin). Nonostante l’offerta di elettriche sia molto più ampia di quelle delle plugin, il mercato cinese sta premiando queste ultime.

        L’arrivo in Europa delle plugin cinesi, “invisibili” al radar dei nuovi dazi sulle elettriche, potrebbe spingere questo trend anche qui da noi. Trend che si sta presentando già in modo autonomo anche qui, con Mercedes che non riesce a piazzare le sue elettriche soprattutto nella fascia più alta, quella che maggiormente le interessa ovviamente, vedendo la preferenza dei suoi utenti orientarsi sulle plugin.

        • Invece si, stanno rubando quota a Toyota, al punto tale che le Plug in di Toyota del 2026 avranno il sistema Plug in di Byd, per riuscire a recuperare terreno.

          Toyota ha un calo sia in Cina sia in Giappone, e la produzione mondiale ha avuto un calo del 10%, quindi non omettere i dati che non sono a te comodi.

          Citi la Xiaomi SU7, le consegne sono influenzate dalla produzione che fa da collo di bottiglia

        • Enazo prenditi una Aptera, 1600km di autonomia dovrebbero bastarti per non vivere nell’angoscia di dover ricaricare.

      • grazie interessante, e anche Enzo che virava sui dati america e europa per rispondere a te che parlavi di Cina, mi ha messo la pulce nell’orecchio 🙂

        Toyota inizia ad andare male, in questo 1°semestre 2024 ha perso -22% in Giappone e -10% in Cina rispetto al 1° semestre 2023; è andata meglio in Usa, ma il totale a livello mondiale di Toyota nel semestre fa -5%

        https://www.ansa.it/amp/canale_motori/notizie/industria_analisi/2024/07/30/primo-semestre-in-calo-per-toyota-vendite-globali-47_f80cbc5f-7ee0-4017-a0ae-3938e2c9bca3.html

        • E purtroppo era prevedibile, ma sta capitando un po’ troppo velocemente secondo me, quindi magari si tratta di fattori contingenti e non di trend.
          D’ora in avanti è importante vedere come reagiranno.

          • si in parte fattori contingenti, leggo molti richiami sulle Prius, e in giapppone gli scandali sulle certificazioni, come quello della Dahiatsu

            però non di base non sembrano con il vento in poppa.. chissà se arriva il momento in cui virano di più sulle BEV

      • qui parlano di azionisti Toyota che lamentano il ritardo sulle BEV:

        “I dati del primo semestre del 2024 mettono Akio Toyoda sotto una pessima luce, con il sostegno degli azionisti che ha raggiunto probabilmente il livello più basso di sempre. Toyoda viene anche accusato da alcuni membri del consiglio di non aver spinto a sufficienza sulle auto elettriche, settore in cui il colosso giapponese è al momento indietro rispetto a molta concorrenza (soprattutto Tesla e BYD)”

        https://www.autoweek.nl/autonieuws/artikel/toyota-ziet-wereldwijde-verkopen-dalen-vooral-in-japan-en-china/

    • Definire plug in “zero sbatti” vuol dire non aver capito niente. Eì un’auto che va caricata molto più spesso di una BEV ed è molto più “sbatti” della BEV. Te lo dice uno che le ha avute entrambe.

      • Glielo possiamo spiegare, poi lasciare che se le comprino e si pentano dell’acquisto. Per certe teste dure non c’è altra soluzione.

      • Se hai il box auto ricarichi solo la sera nel tuo garage e le colonnine non le vedi mai, i viaggi e le vacanze le fai a benzina (a meno che in hotel non hanno la wallbox). Se non hai il box auto la usi come una full hybrid e la ricarichi alle colonnine se e solo quando le incontri nel tuo ecosistema, dove il tuo ecosistema non significa che cambi ristorante o palestra o supermercato perché DEVI ricaricare, significa che vivi la tua vita esattamente come prima e se quando parcheggi c’è la colonnina libera proprio lì attacchi l’auto altrimenti “zero sbatti” e vai a benzina.

        Chiaro che se compri una plugin, NON hai box auto e vuoi avere una percentuale in guida in full electric prossima al 100% allora la vivi malissimo la plugin perché sei obbligato a ricaricare frequentemente ma se invece punti ad avere sbattimenti pari allo 0 assoluto allora la plugin è l’opzione migliore perché non imprecherai mai per una colonnina occupata, non funzionante, non presente.

        Mi riferisco ovviamente alle plugin più recenti, quelle con almeno 100 km di autonomia WLTP, quelle con 30 km sono dei giocattolini. Tra l’altro le autonomie stanno crescendo esponenzialmente: la Voyah Free 318 (prodotta da Dongfeng in Cina e forse a breve anche in Italia, visto che i colloqui col governo sono in fase avanzata) è un suv plugin con batteria di 43kWh e autonomia in modalità solo elettrica di 318 km (ciclo CLTC, non WLTP). Andando in questa direzione, con batterie grandi e il motore a benzina che funziona come un range extender, una plugin può arrivare davvero ad unire il meglio dei 2 mondi, una guida perenne in elettrico e nessuna preoccupazione per la ricarica. Prezzo in Cina: 228900 yuan, ovvero 29197 euro. E in autostrada non dovrai mettere il cruise a 120 km/h come i teslari …

      • P.s.: la Voyah Free (full electric) [ https://voyah.it/free.php ], il vecchio modello, è già in vendita in Europa e a breve in Italia. Sempre a breve potrebbe dunque arrivare anche la Voyah Free 318 (versione plugin), il modello di cui ho parlato con migliore autonomia in full electric

        • interessante, poi nel frattempo anche le elettriche aggiungono ogni anno un po’ di kwh alla batteria.. vediamo se anche Tesla fa un ritocco alle batterie quest’anno 🙂

  3. A parte il discorso targhe, che già da solo è una bella discriminante, i 3 grandi problemi che bloccano le BEV da noi ovvero: il prezzo di acquisto, la diffusiine delle colonnine e i costi di ricarica, in Cina sono stati risolti con dei tagli che da noi nessun bonus si avviccinerà lontanamente, se non si risolveranno questi problemi il futuro europeo e soprattutto italiano sarà assai più a simile a Cuba che alla Cina.

    • I peasi che hanno la fortuna di essere parte dell’Unione Europea ci stanno lavorando, anche grazie a tanti finanziamenti comunitari per lo sviluppo delle FER, l’installazione di colonnine sia in autostrada che lungo le atrade extraurbane, ecc.
      L’Italia, che invece è fuori dalla UE… ah, è dentro anche l’Italia, e anche l’Italia ha diritto agli stessi finanziamenti comunitari? Oh, non sembra proprio…

      • Visti i dati delle immatricolazioni in Germania forse le colonnine sono solo uno dei problemi, e credo che i mitici finanziamenti europei non risolvano per nulla il problema delle mancate vendite… per cui anche se noi siamo “fuori” non credo che questo sia un grosso problema non credi?

          • assolutamente no, il tuo discorso su colonnine atostradali e du strade extraurbane è innanzituzzo futuribile ef a oggi ancora,assai carente in moltisdime parti d’Italia e in drconda battuta serve solo per viaggi medio lunghi non certo per la quotidianità dei rifornimenti che tutti quegli italiani che di lavoro non fanno i rappresentanti di commercio, per loro occorre avere tantissime AC “sotto casa” per ricaricare la notte non costosissime DC in autostrada o sulle statali, finchè non sarà isolto questo problema le BEV interesseranno a ben poche persone.

    • È da un po’ di giorni che mi guardo video sulla xiaomi Su7, video di cinesi, le auto europee rispetto a quest’auto da 30mila euro sembrano veramente dei paracarri, comprese le ev sempre europee. Se Su7 arriva in Europa sui 40/45 mila euro tesla verrà totalmente spianata.

      • Tesla è l’unica a non doversi preoccupare dato che è la meno costosa del suo segmento e quella che surclassa tutte le cinesi in termini di software.
        Gli altri, piuttosto…

        • Se è la meno costosa e surclassa tutte come SW… sinceramente non mi spiego come mai non è ora più al top delle vendite in moltissimi paesi, come lo era fino allo scorso anno o tutte le persone sono instupidite (il che non è facile da credere) o forse qualcosa in questa narrazzione incomincia a vacillare o. forse che In Cina (e in altre country) si incomincino a vendere BEV a costi minori, e la Tesla pur coi ribassi dei listini, sia diventata troppo costosa per una clientela non “luxury”?

          • Antonio, Tesla sta vendendo auto di segmento D. Le auto di cui parli (Volvo EX30 in primis) sono di segmento inferiore ma non a prezzi così tanto bassi.
            Una EX30 costa di meno di una Model Y. Entrambe SUV, peccato che la piccola Volvo è una segmento B con i suoi 4,20 mt circa contro i 4,70 mt. Mi sembra normale che prendesse piede. D’altra parte le segmento C che facevano concorrenza alle Tesla a prezzi quasi equivalenti non potevano e non potranno avere successo. Se ti mettono davanti una bistecca da mezzo chilo e una pizza allo stesso prezzo ti mangi la bistecca. La pizza anche se ti piace la lasci stare. Così è successo che io ho scelto Tesla al posto di una Megane visto il prezzo equivalente a parità di equipaggiamento ed autonomia.
            Visto che però i cinesi ci stanno proponendo già segmento C a prezzi equivalenti alle termiche di pari categoria e a breve si faranno sentire con le segmento B, vedrai che anche i produttori europei si adegueranno e vedremo una nuova crescita.
            Quello che è accaduto in Europa negli ultimi anni è un rialzo artificioso del prezzo delle termiche per tenere su anche i prezzi delle elettriche da parte dei produttori. Grande errore, così si stanno dando la zappa sui piedi.

          • Bob so anch’io che tesla si piazza a un segmento superiore, quello che vokevo far notare è che ha perso il top delle vendite perchè ha vnduto di meno di prima in un mercato che è praticamente flat. Questo porta a pensare che il segmnto top “luxury se preferite” ha raggiunto il suo apice e sta pian piano ritracciando, mente aumentano le vendite del segmento C che comunque per l’italiano medio resta ancora decisamente proppo caro.
            il segmento B potrebbe andar bene ma qui per ora troviamo auto molto più costose della controparte endotermica/ibrida con severe limitazioni n termini di prrstazioni e autonomia rispetto alle endotermiche paragonabili, se dovessero artivare le cinesi (a prezzi cinesi) bhe magari allora si qualcosa potrebbe cambiare (al di la del problema costo e numero delle colonnine per chi non ha un box) ma questo è un sogno che sento raccontare da anni ma ad oggi sempre un sogno è imasto.

        • Il vantaggio che Tesla ha in termini di efficienza e costi rispetto alle altre BEV si sta assottigliando al punto che in alcuni paesi Tesla non è la migliore auto per rapporto prezzo/specifiche. La Xiaomi SU7 in Cina la batte e anche Onvo sembra un prodotto migliore di Model Y (lo scopriremo a giorni).

          Tesla oggi è affetta da una serie di problemi non da poco:
          – politicamente ha un capo “respingente” sia per privati che per aziende, comprare l’elettrica di Musk è come comprare l’elettrica di CasaPound (o peggio)
          – è l’unica che insiste sugli interni superspartani e 100% touch: tutti gli altri hanno capito che servono interni con più schermi e più comandi fisici
          – le linee non innovano abbastanza velocemente, soprattutto per un prodotto che è definito “hi-tech” e che per definizione si aggiorna spesso
          – mentre l’elettrico frena ovunque e in Cina cresce appena dell’1% di quota (e se non cresce neanche in Cina, auguri …), tutte le altre motorizzazioni crescono di più, in particolare le plugin ma Tesla è solo bev e quindi non può adeguare la sua gamma all’offerta. BYD e Li Auto sono gli unici brand cinesi che non hanno i conti in rosso e questo perché vendono principalmente plugin
          – Tesla ha commesso l’errore di espandere la gamma verso l’alto (Cybertruck e Roadster) dove la richiesta è scarsa (pare che il backlog del milione di pickup prenotati stia scorrendo molto velocemente, ci sono persone che hanno prenotato il Cybertruck appena 2 settimane fa e sono state già chiamate per la conferma dell’ordine …) e non verso il basso dove la domanda è più interessante (vedi Cina)
          – Tesla è apparsa molto lenta rispetto ai competitor. Da azienda smart sembra un vecchio dinosauro. A parte gli 8 anni di attesa per il Cybertruck e il FSD che è in beta da una vita, anche il restyling di Model Y procede troppo lentamente, al punto da penalizzarla nelle vendite, un errore che non ho mai visto fare a nessun competitor. Il problema è che quando uscirà la nuova Model Y difficilmente sarà talmente innovativa da giustificare i 2 anni di attesa

          Per non parlare della baby Tesla. Secondo gli ultimi rumors sarà una Model 3 in versione hatchback quindi presumibilmente a cavallo tra un segmento C e D con un prezzo che non potrà certo essere quello promesso da Musk di 25000 dollari. La verità è che se prima il mondo era sintonizzato su Tesla in attesa del next-big-thing di Musk adesso è sintonizzato sulla Cina e aspetta impaziente l’arrivo delle auto cinesi a prezzi competitivi. E non solo auto elettriche …

          • -comprare l’elettrica di Musk è come comprare l’elettrica di CasaPound (o peggio)-

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            Le donne non ci vogliono più bene 🎶
            Perchè viaggiamo sulla Tesla nera!🎵
            Hanno detto che siamo da catene🎶
            Hanno detto che siamo da galera!🎵

        • Signor Guido, io lo chiederei ai clienti se il Sw Tesla surclassa quello dei produttori locali. Io ho feedback molto diversi. Anche lato efficienza il gap e’ molto risicato.

          Come scrive Enzo, Tesla sta diventanto un prodotto anonimo, schiacciato dalle promesse ed annunci del suo leader, che tende a esprimere liberamente troppe opinioni politiche.

          La trategia si associare il prodotto con la persona ha funzionato, ma adesso rischia di affondare una barca che naviga in acque difficili.

          • @robert il software di Tesla gode indubbiamente di un’ottima messa a punto ma il vantaggio è tale da giustificarne la preferenza rispetto alla concorrenza? Molte delle funzioni che offre non vengono mai utilizzate dai proprietari, un po’ come succede con i cellulari dove non tutti i proprietari hanno necessità di utilizzare tutte le funzionalità. Inoltre il fatto che non supporti Android Auto significa che occorre ogni volta attendere che il supporto sia esteso da Tesla, com’è avvenuto ad esempio per YouTube Music e Amazon Music che solo con l’ultimo aggiornamento sono arrivate nel firmware di Tesla. E in tutto questo ancora non è possibile far girare nativamente Waze sul display di Tesla, quindi si ha a che fare con un navigatore che non ti segnala autovelox mobili, controlli stradali, tutor come invece è possibile fare anche sulla Pandina.

            Ma anche ammettendo che il software sia superiore in tutto, è tale da giustificare la scelta? Perché per il resto entri in un’auto con gli interni più spogli di tutta la categoria, dove devi continuamente distogliere lo sguardo e spostarlo verso il tablet centrale per avere anche le informazioni essenziali di base, dove se devi fare una manovra in più tempi (ad esempio un’inversione a U su una strada stretta) per passare dalla retro alla marcia avanti devi fare lo scroll su uno schermo e non hai una comoda leva, dove non hai tasti fisici neanche per mettere le frecce o modificare l’aria condizionata. Senza considerare altri aspetti scomodi come il tetto in vetro che, per quanto filtri i raggi solari, di certo non aiuta come potrebbe fare un tetto tradizionale oppure la mancanza di sensori di parcheggio e di visione a 360 gradi dell’auto, dovendo fare affidamento su TeslaVision che non è proprio il massimo dell’affidabilità in termini di riconoscimento ostacoli.

            Tesla è ancora la migliore elettrica sul mercato? Secondo me è superata da altri brand cinesi, Zeekr e Xiaomi sono elettriche superiori, di certo Tesla è nella top 5 delle migliori elettriche ma credo abbia perso lo scettro. E non vedo queste immense innovazioni all’orizzonte …

          • È corretto che tu non veda innovazioni all’orizzonte, infatti tutte le innovazioni le descrivi come difetti.
            Ben vengano allora le Tesla, con tutti i loro difetti!
            P.S.: non ce l’ho con te ma è oggettivamente difficile dar piacere i mobili moderni ad un antiquario, e in effetti è perfettamente logico che più sono moderni e più non gli piaceranno.

          • @Leonardo (R): se fai il paragone con i mobili ti dai la zappa sui piedi perché i mobili dell’antiquario sono senza ombra di dubbio migliori di quelli moderni, non andrei a confrontare un tavolo in noce massello con uno di formica o compensato, ad un antiquario bastano 30 secondi per convincerti che i mobili moderni fanno pena … un po’ come confondere un parquet teak massello con un laminato …

          • @Enzo il mio paragone è voluto. Ti pare che abbia scritto che una Tesla sia meglio di una BMW? Affatto. Sarebbe come scrivere che i mobili dell’ Ikea siano migliori dei mobili “veri”. L’innovazione di Ikea va cercata altrove, ed è per questo che un mobiliere non la vede. Potrei andare oltre, ma per dare l’idea basta.

    • Il prezzo lo risolveranno proprio i produttori cinesi che una volta che producono in EU sono come fossero europei.
      Il prezzo ricarica te la risolvono le FER. La rete ricarica il PNRR.

      Ci vuole pazienza deve solo passare un po di tempo.

      • Vedrermo… vedremo, in genere chi ha impiantato le fabbriche in Europa si è spesso adeguato ai prezzi “occidentali” (gli utili piacciono indistintamente a tutti) vedremo se sarà veramente come tu dici …

      • Il prezzo potrebbero risolverlo i cinesi. Bisogna vedere se hanno voglia di farlo o meno, questo è il punto. Stranamente, Xiaomi ha dichiarato di non essere interessata all’Europa almeno per i prossimi 2 anni. E BYD sembra più interessata a venderci le sue plugin che non le elettriche, dopo l’introduzione dei dazi. Anche io ho grandi speranza nei cinesi ma al momento stanno giocando ancora timidi …

    • Antonio buona sera.
      L’Europa ha imboccato la strada dell’elettrico. Questa sera ho scambiato quattro chiacchiere con un conoscente di ritorno da Bruxelles (dove lavora il figlio) e ti posso garantire che mi ha confermato che le elettriche lì sono molto più diffuse. Di numeri non ne abbiamo parlato. PS lui ha appena comprato una Renault Megane e-tech grazie agli incentivi e suo figlio lo seguirà a breve.
      Non ho idea quanto tempo ci vorrà affinché si avranno tassi d’adozione più consistenti, per ora c’è uno stallo ma a naso non credo che si tornerà indietro.

      • Bob peccato che noi si viva in Italia e non a Bruxelles, io ho lavorato 35 in una multinazionale (IBM giusto per non fare nomi) e anche se ora sono felicemente in pensione con quota 100 ho sempre molti rapporti con colleghi e amici esteri e ti posdo garantire che il gap salariale con loro che esisteva ai miei tempi (pur essendo il mio un più che ottimo stipendio pef gli standard italiani) esiste tutt’ora. Basta andare a leggere le statistiche sui salari “netti” in rapporto al costo della vita per renderse conto (anche se qualcuno afferma che gli italiani sono benestanti perchè dopo decenni di risparmi hanno via 4 soldi in banca) e ad oggi preferiscono per la loro mobilità (8000 km medi all’anno) acquistare auto usate (a luglio 4 su 5 auto comprate erano usate) per poter risparmiare, se a wuesto aggiungi gli altri handicap dei ricarica e (per alcjni) di autonomia, la strada per le bev nel belpaese (e non solo qui) la vedo ancora lunga e accidentata.

  4. “Le elettriche vanno bene solo in pochissimi casi”, “se andassimo tutti ad elettrico come le ricarichiamo?”, “La Norvegia è troppo piccola per portarla come esempio”.

    Beh agli occhi di un cinese l’Italia che è 22/23 volte più piccola, è come la Norvegia confronto all’Italia: troppo PICCOLA per poter fare da esempio.
    SPIAZE (ma anche NO).

  5. Ma è vero che per avere una targa per una ICE bisogna pagare una cifra vicina ai 10k€? Mentre la targa per una BEV è gratis?

    • Non nella Cina intera, solo nelle grandi città (Shanghai, Beijing, Guangzhou etc.) dove dal 2012/14 sono in vigore rigorosissime procedure per l’abbattimento dell’inquinamento che aveva raggiunto livelli insostenibili (compreso impedire riscaldamento a carbone). Le BEV l’hanno gratis.
      Nel resto della Cina le targhe sono libere.

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