Clamoroso in Cina: il picco delle emissioni di CO2 arriverà già nel 2025


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La Cina potrebbe arrivare al picco delle emissioni di carbonio entro il 2025. Cinque anni prima del limite previsto dal governo di Pechino. Lo sviluppo record delle rinnovabili e della mobilità elettrica, la maggiore efficienza dell’industria e il rallentamento dell’economia, sono alla base del risultato.
Gli sforzi della Cina nella transizione verso l’energia pulita stanno alimentando un crescente ottimismo tra gli esperti del clima. Molti dei quali ritengono che il Paese possa raggiungere il picco delle emissioni di carbonio ben prima del 2030, termine fissato dal governo. Questo obiettivo, se raggiunto, rappresenterebbe un passaggio cruciale nella lotta globale contro il cambiamento climatico.

Lo rivela un rapporto del Centro di Ricerca sull’Energia e l’Aria Pulita (CREA), che ha svolto un sondaggio tra un gruppo di esperti di climatologia provenienti sia dal mondo accademico che industriale. I risultati rivelano come le emissioni hanno già raggiunto il picco o lo raggiungeranno entro il 2025. Lo ritiene il 45 per cento degli intervistati. Questo dato è in netto aumento rispetto a un anno fa, quando le risposte positive erano stato solo il 21% del totale.

La Cina raggiungerà il limite delle emissioni di gas serra cinque anni prima degli obiettivi che si era dato il Governo

Questo trend positivo è attribuito a diversi fattori. Le installazioni record di energia rinnovabile negli ultimi due anni hanno soddisfatto gran parte dell’aumento della domanda energetica, limitando il ricorso al carbone. Allo stesso tempo, un rallentamento economico ha ridotto la produzione di acciaio e cemento, due settori tradizionalmente ad alta intensità di carbonio. In particolare, la rapida diffusione di energie rinnovabili e veicoli elettrici continua a trasformare il panorama energetico cinese.

Nonostante questi progressi, le sfide rimangono. La rapida crescita del consumo energetico del colosso asiatico potrebbe rallentare la riduzione delle emissioni. Ostacolando gli sforzi globali per contenere il riscaldamento climatico entro i limiti critici. Secondo Lauri Myllyvyrta, analista capo del CREA, per mantenere questo slancio la Cina dovrà intensificare ulteriormente l’installazione di energie rinnovabili. Oppure riorientare il proprio sviluppo economico verso modelli meno energivori.

Questa traiettoria della Cina è cruciale per il futuro climatico del pianeta, dato che il Paese è responsabile oggi del 31,8% delle emissioni globali. Se il picco di emissioni verrà raggiunto entro il 2025, ciò potrebbe influenzare positivamente la capacità globale di contenere gli impatti più gravi del cambiamento climatico.

Visualizza commenti (10)
  1. Ovviamente durante la scrittura del commento ho fatto un pasticcio:

    la Cina è in termini assoluti MOLTO al di sotto degli USA (e di Canada, Russia ed Australia) ma, senza dimenticare le enormi debite differenze a livello di tessuto industriale e produttivo, risulta ancora molto al di sopra dei paesi Europei.

  2. Cristiano Gardoni

    quando ho letto la parola “clamoroso” stavo per bannarvi a vita come faccio con tutti gli articoli creati dai bot… strike 1

  3. Le emissioni in Cina smettono di aumentare perché noi europei non stiamo più comprando le auto elettriche made in China ai ritmi previsti

  4. e poi ci aspettano 4 anni di Trump … col prossimo nuovo picco di estrazione e consumi idrocarburi di qui al 2030 …. sperando che noi “docili cagnolini – a 6 zampe- europei” non ci facciamo portar al guinzaglio di GNL e petrolio troppo a lungo… che ci sta affondando l’intera economia con questo pessimo legame.

  5. Stefano Tetti

    Però gli affaristi del gas e del petrolio ti dicono solo che la Cina ha aumentato la produzione di elettricità dalle centrali a carbone, il resto viene omesso…

  6. — qui un grafico degli incrementi o diminuzioni delle emissioni delle Cina per trimestri,
    per chi vuole provare a indovinare se il picco di emissioni della Cina sarà nel 2025, oppure alla peggio nel 2026 o 2027, preso da un articol in inglese del portale Carbon Brief

    nel grafico ci sono gli ultimi dei trimestri ( Q2 2024 e Q3 2024) rispettivamente con un calo delle emissioni del 1% (Q2, barra in rosso) e circa 0% (Q3, nessuna barra visibile)

    https://www.carbonbrief.org/wp-content/uploads/2024/10/IMG_6800-1536×932.png

    le uniche altre barre rosse (=diminuzione delle emissioni) nel grafico si erano verificate durante il covid (2020) e nei suoi strascichi di crisi economica-logistica del 2021-2022, con poi un rimbalzo di ripresa economica e aumento delle emissioni nel 2023, mentre nbel 2024 sembrano finalmente iniziare a calare in modo strutturale..vedremo..

    — qui la progressione anno su anno delle loro rinnovabili, la generazione rinnovabile aggiunta in 12 mesi cresce ogni anno e ha ora raggiunto il tasso di crescita dei consumi di energia delle Cina, ora dovrebbe superare il tasso di crescità dei consumi, e inizieranno a ridurre, invece di aumentare, anche l’energia annua ricavata dal carbone
    https://www.carbonbrief.org/wp-content/uploads/2024/10/IMG_6799-1536×878.png

    — un grafico che accenna che i settori che stanno iniziando per primi a ridurre le emissioni sono il petrolio (auto) e il settore costruzioni ( acciaio e cemento)
    https://www.carbonbrief.org/wp-content/uploads/2024/10/IMG_6801-1536×630.png

    se non ricomincia una nuova bolla edilizia (acciao e cemento) a ritardare di 1-2 anni il picco di emissioni, forse effettivamente il 2025 potrebbe essere l’anno del picco di emissioni per la Cina, nonostante producano in crescità molti beni anche per gli altri paesi del mondo, compresi pannelli FV, batterie e turbine, oltre che per se stessi

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