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Cina o Germania? Test di competitività con le Gigafactory

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Due operai davanti alla Gigafactory Tesla di Shangai, costruita in 9 mesi.

Cina o Germania? Qual è più competitivo tra i due sistemi? Un bel test, al di là di tante analisi teoriche, viene dai tempi di costruzione delle Gigafactroy Tesla.

Cina o Germania? A Shangai fabbrica Tesla in 9 mesi

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Elon Musk durante l’inaugurazione della Gigafactory di Shangai.

iNon capita spesso che un grande produttore di auto (e non solo) decida di costruire due enormi stabilimenti, uno a Shangai e  uno vicino a Berlino. Partendo dal prato verde. Tesla, nel suo sviluppo impetuoso, lo sta facendo, e chiede a chi lavora nei cantieri di correre il più possibile, perché il mercato c’è e va soddisfatto. Ma è possibile per la Locomotiva d’Europa, come viene definita la Germania, reggere i ritmi della Cina? Il sito Cleantechnica.com (qui l’articolo) ha ricostruito i tempi costruzione dei due impianti. A cominciare da Shangai, con una tabella di marcia riassunta così:

  •  20 marzo 2019 – posa dei pilastri e e delle strutture scheletriche del tetto
  •  20 maggio 2019 – edifici principali per lo più strutturalmente completi
  •  23 settembre 2019 – Test di pre-produzione delle prime Tesla Model 3
  •  29 dicembre – prime consegne di veicoli ai clienti

In pratica in Cina sono bastati nove mesi per costruire una fabbrica dal nulla, ovviamente dopo tutti gli interventi legati alla progettazione e alla preparazione dell’area.

Musk: “Metodi di costruzione tedeschi impressionanti”

Può farcela a reggere questi ritmi la Gigafcatory di Berlino Grünheide? Nessuno scommetterebbe un euro sul fatto che in Europa si possa accettare una sfida simile. Con norme su sicurezza e protezione ambientale molto più rigide, i tempi si dilatano. E ci sono le inevitabili resistenze delle comunità locali, pronte a ricorrere ai tribunali su temi molto sensibili come il consumo di acqua e il taglio di alberi. In Cina cause come queste sono inimmaginabili. Per farcela la struttura della Gigafactory tedesca dovrebbe essere completata entro settembre. Per poi passare alla produzione-pilota entro gennaio e alla consegna delle prima vetture per fine aprile.

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Come apparirà la Gigafactory di Berlino in un rendering messo in rete da Tesla.

Un’agenda complicata anche dal fatto che i vertici di Tesla hanno modificato il progetto in corsa, prima escludendo e poi ripristinando la produzione in loco di batterie. Lo stesso Musk è intervenuto spezzando una lancia a favore dell’efficienza tedesca. Twittando: “Giga Berlin si completerà a una velocità impossibile. Il metodo di costruzione con pre-fabbricati in Germania è estremamente impressionante“. Solo un modo per lisciare il pelo all’orgoglio tedesco, viste le tante complicazioni autorizzative, o davvero la gara è aperta? Vedremo.

Il tweet di Elon Musk sulla fabbrica di Berlino.

 

 

 

 

 

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1 COMMENTO

  1. Vado in Germania un paio di volte all’anno come minimo. Berlino, Brandeburgo, Sassonia, ed oltre. Il mito tedesco perde di grandezza se uno frequenta il posto assiduamente. Dall’aeroporto internazionale Willi Brandt che è un monumento alla incompetenza ed alla burocrazia alle autobahn perennemente intasate da lavori pubblici che fanno rimpiangere i lavori nelle autostrade della Liguria gestitae dalla signora De Micheli. Tesla è una potenza enorme, forse riuscirà a smuovere il grasso flaccido orso tedesco. Comunque il paragone con la Cina è improprio, trattasi di dittatura che va oltre le logiche ecologiche ed economiche.

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