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Ciao ciao idrogeno, anche Honda punta sull’elettrico

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La Honda Clarity fuel cell: fine produzione dopo soli tre anni per scarsi risultati di vendita.

Ciao idrogeno, anche Honda per le automobili punta sull’elettrico. Stop alla    produzione della Clarity Fuel Cell già quest’anno: le vendite non decollano.

ciao idrogeno
Il concept dal quale deriverà il secondo modello elettrico Honda.

Ciao idrogeno, non si vende proprio

Il marchio giapponese sembra dar ragione al grande capo della Volkswagen, Herbert Diess, secondo il quale l’idrogeno non fa per le vetture: “Una perdita di tempo e di soldi“, taglia corto il top manager tedesco. Morale: la Clarity Fuel Cell scomparirà dalla gamma Honda già nel 2021 e gli investimenti saranno concentrati su prodotti elettrificati, ibridi compresi. Stop anche alla vendita negli Stati Uniti di due modelli a benzina, la Legend e la Odyssey. La scelta di fermare la Clarity Fuel Cell a soli tre anni dal lancio è dovuta ai deludenti risultati di vendita, con un prezzo di vendita negli Usa pari a circa 55 mila euro. Ora barra sulle auto a batteria: dopo la Honda e, è in arrivo un secondo modello. Si tratterebbe, secondo il portale Car Sensor, della versione di serie della sportiva a emissioni zero Honda Sports EV Concept, presentata già a fine 2017. Mai mettere fretta ai giapponesi…La produzione dovrebbe iniziare a marzo. Un’auto a due posti di dimensioni compatte, lunga di 3,95 metri, larga 1,75 metri e alta 1,45.

Ma c’è chi crede, come la francese Hopium

Ma c’è anche chi nell’idrogeno crede e continua a investire. La start up francese Hopium, per esempio, ha svelato il prototipo della sua Alpha O, per la quale prefigura un futuro su “scala industriale“.  Si tratta di una berlina sportiva, che ricorda le Tesla, con una potenza dichiarata di oltre 500 CV (circa 370 kW) e velocità massima di 230 km/h. Ma il dato sui si punta è anche quello dell’autonomia, ritenuto il tallone di Achille delle elettriche: con un pieno di idrogeno oltre 1.000 km.

ciao idrogeno
Il primo prototipo della Alpha 0: 500 CV (circa 370 kW) di potenza dichiarata e velocità massima di 230 km/h.

Non si tratta di un prodotto futuribile: Con la presentazione del prototipo, Hopium ha aperto le prenotazioni per le prime mille unità, a fronte di una caparra di appena 410 euro. Ma chi c’è dietro Hopium? Il fondatore è Olivier Lombard, ex pilota e vincitore della 24 Ore di Le Mans, che ha creato la Hydrogen Motive Company, di cui anche Hopium fa parte.

SECONDO NOI. Sicuri che nessuno abbia da obbiettare su quel nome Alpha? Qualche anno fa la Fiat fu bloccata dalla Renault: voleva chiamare Gingo la nuova Panda e i francesi lamentavano l’assonanza con Twingo. Qui tra Alpha e Alfa…

 

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4 COMMENTI

  1. Vorrei fare un appunto, voi parlate di auto ad idrogeno ed elettriche come se fossero cose diverse, fuorviando i lettori, invece si tratta in entrambi i casi di veicoli a propulsione elettrica ma con metodi di stoccaggio dell’energia differenti :
    nel primo caso si tratta di stoccaggio tramite combustibile ( nel migliore dei casi ottenuto con processi elettrolitici e tramite forme di energia green, vedi pannelli fotovoltaici o pali eolici) da utilizzare in celle a combustibile per produrre energia elettrica al bisogno e non di certo in motori a combustione interna ( anche se toyota ci sta provando);
    nel secondo caso si tratta di stoccaggio chimico tramite celle al litio ( ma non è detto che sia per forza cosi, vedi celle al magnesio, ai nanotubi ecc) di energia elettrica che come sopra nel migliore dei casi è prodotta tramite fonti rinnovabili;
    quindi dono veicoli molto assimilabili fra di loro in cui sono state fatte scelte progettuali diverse per fornire energia al propulsore,ma non si puo dire a prescindere che sia meglio l’ una o l’altra o che sia piu pulita l’una o l’ altra.
    tengo a ricordare a tutti che le auto elettriche non inquinano se e solo se l’energia che utilizzano viene prodotta da fonti green, altrimenti inquinano come altre tipologie di veicoli.
    oltretutto vorrei aggiungere, per i detrattori dell’ idrogeno “non viaggerei mai con una bomba sotto il sedere” che i serbatoi di stoccaggio dell’idrogeno vengono costruiti con tecniche che li rendono adatti a sopravvivere a immensi impatti e che comunque ne evitano l’ esplosione e per i sostenitori delle ev a prescindere, che le pile al litio in caso di rottura in seguito ad incidente sprigionano fiamme difficilmente estinguibili se non con particolare tecniche e addestramento da parte degli operatori addetti al soccorso ,in quanto la reazione chimica litio-acqua ( l’ acqua è presente in aria in forma di umidità) è una delle reazioni chimiche che sprigiona piu energia in assoluto.
    colgo cmq l’occasione per complimentarmi con voi per il lavoro che svolgete.

  2. Solo i matti o coloro che ne hanno un ritorno economico (magari occulto) possono pensare all’idrogeno per le automobili.

    • Confidano semplicemente nella potente lobby del gas che sta cercando in tutti i modi di diffondere la tecnologia in tutta la corrotta Europa….

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