Ci provo a comprare un’auto elettrica, ma i venditori fanno quasi fatica a farmi un preventivo. È il racconta Marco, deluso dalle concessionarie. Vaielettrico risponde. Ricordiamo che le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it
Ci provo a comprare, ma con questo trattamento e certi prezzi come fai?
“Sto provando a comprare un’auto elettrica. Ma mi sto rendendo sempre più conto che i concessionari e le case automobilistiche stanno ostacolando la diffusione della mobilità elettrica. I concessionari che ho visitato fanno quasi fatica a farmi un preventivo, mi è addirittura capitato che non me lo abbiano stampato perché “tanto avevo capito“. L’ultimo concessionario, Renault, quando gli ho chiesto quale fosse lo sconto, mi ha risposto che la casa madre ha azzerato gli sconti sull’elettrico. Queste politiche mi sembrano imbarazzanti ed unite ai prezzi altissimi delle vetture elettriche rendono l’acquisto molto difficile“. Marco Milandri
Risposta. Non si può generalizzare, ci sono concessionari e concessionari. Recentemente abbiamo pubblicato l’esperienza di un lettore, Nicola, rimasto molto soddisfatto del trattamento ricevuto proprio in Renault. Però è vero che di fondo permane nei saloni di vendita un certo scetticismo di fondo nei confronti dell’elettrico. E i primi ad essere piuttosto freddi sono spesso gli stessi titolari delle concessionarie, come abbiamo verificato di persona durante il recente Forum Automotive. Il problema è che il passaggio alle auto a batterie non viene vissuto come una nuova opportunità, ma come un’imposizione dall’alto (l’Unione Europea). Quasi come un attentato alla libertà d’impresa. Venendo al caso specifico della Renault, l’impressione è che negli ultimi tempi la Casa francese stia spingendo più sull’ibrido che sull’elettrico. Pur essendo stata pioniera nelle auto a batterie. Modelli come Austral e Arkana si vendono di più (e sono più spinti in pubblicità) della Megane EV. E forse anche questo spiega la freddezza del venditore.
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PRIMA DI VENDERE ELETTRICO SI DOVRA’ SMALTIRE il parco macchine endotermiche e questa cosa andra’ avanti per anni !
Non so, credo invece che le case abbiano intuito che in Italia è meglio non spingere l’elettrico: la nuova Jeep Avenger viene venduta in versione endotermica solo in Italia, Spagna e Polonia: in tutto il resto d’Europa c’è solo la versione elettrica.
3 cose veloci.
1. Concordo che dipende molto anche dal venditore, a me capitò con la c-zero di andare da un concessionario vicino a casa e nemmeno sapevano cosa fosse (c’erano sia incentivi statali sia un forte sconto da parte di Citroen in quel periodo), sono andato da un’altro concessionario, che mi ha seguito e dal quale l’ho comprata
2. Il venditore “voglia di lavorare saltami addosso” ha lo stesso atteggiamento anche se si tratta di una termica
3. Renault non fa sconti sulla Megane perché ha abbassato e appiattito il listino per rientrare negli incentivi, per cui non aggiungono nessuno sconto.
Forse perché il guadagno post vendita è quasi nullo? Si sa che le EV richiedono poca manutenzione, certamente non come un’auto tradizionale e questo ancora se lo devono fare digerire 😄
È successo anche a me, sempre Dacia – Renault.
Dopo aver ordinato la Spring, in pratica auto-acquistata senza alcuno sforzo da parte del venditore, ero interessato anche alla Twingo.
Risultato….nessun interesse a vendere e preventivo non fornito, anche se un questo caso io non ho insistito.
Mi sono semplicemente diretto su N.L.T. di una Smart…
È forse convenuto a Renault vendere un’auto in meno? E alla concessionaria?!?
Boh, per fortuna la possibilità di scelta c’è, ma mi sembrano atteggiamenti strani.
…poi si dice che c’è gente che chiude le attività!
Ci credo!
che strani questi venditori..
se va bene hanno un fisso + percentuale sulla vendita (se va male solo percentuale) ma non vogliono stipendiarsi con le bev.. (altrimenti l’officina non lavora 🤦♂️🤣)
detto ciò, non vi è mai capitato anche con le termiche di trovare uno che “voglia di lavorare saltami addosso”? ricordo che andammo a vedere per una jaguar xe e il ceffo presentatosi dopo un quarto d’ora dovevo “imboccarlo” per farlo parlare della macchina: siamo andati via.. alla mercedes a 7 km di distanza il venditore si ricordava l’amico con me a cui aveva venduto un clk 7/8 anni prima: mostrato le auto, dato caratteristiche e prova senza problemi.. stessa cosa alfa romeo dove abbiamo provato stelvio e giulia sia con lui che da soli e fatto i preventivi.
dipende chi si trova..
ovviamente spingerà dove LUI avrà più interesse, ma niente a che fare con la motorizzazione: se nel cortile avesse 100 bev da vendere entro fine mese, a ogni cliente entrante ne verrebbe proposta una. così è
Ma forse il problema è invece proprio il fatto che sulle bev hanno provvigioni più basse?
Dopo i ribassi Tesla, nessuno ha risposto, nemmeno con la scontistica che si fa normalmente in concessionaria.
e il motivo della provvigione più bassa sarebbe?
C’è il punto interrogativo.
Comunque sicuramente avere meno manutenzione da fare per un concessionario è già lavoro futuro in meno: vendere auto elettriche, vuol dire avere meno introiti dai tagliandi.
Per cui se le provvigioni fossero le stesse, comunque al concessionario conviene meno.
Oppure la casa madre stessa non ha margini e non fa scontistiche particolari al concessionario stesso: presumo che meno volumi si facciano e meno sconto fa la casa madre, per cui poi a ruota i concessionari non spingono.
Le mie sono domande e supposizioni, naturalmente.
-che strani questi venditori..
se va bene hanno un fisso + percentuale sulla vendita… –
Ho sempre evitato di discutere su questo tema, ma francamente certe convinzioni fanno un po’ sorridere anche a me. Tutto può essere ci mancherebbe altro, ma dubito fortemente che un venditore cerchi di non piazzare delle auto elettriche per puro spirito di partigianeria.
per quello che ne so io se a un “venditore” gli dicono che deve tassativamente piazzare Satana questi ad ogni cliente che entra cercherà di spiegargli quanto sono belle e utili le sue corna e quanto è simpatica la sua barbetta.
Quindi, con ogni probabilità, la causa di tanta diffidenza e da ricercarsi più in alto. Sempre ammesso che ci sia.
Parlando più seriamente, non escluderei che fra i tanti motivi ci sia anche una vera e propria questione di prodotto.
Nel senso che, come si è detto tante volte, visto che in Italia le automobili elettriche non è che se le strappino proprio dalle mani, finisce che al nostro mercato vengono destinate delle quote più basse. Di conseguenza, poiché i venditori sanno perfettamente che tante vetture ce le hanno solo a listino e basta, questi bontà loro cercano di piazzare quello che effettivamente possono consegnare. E tentano quindi di insinuarsi nelle fessure del dubbio di ogni cliente per cercare di convincerlo che la vettura di cui hanno ragionevolmente la disponibilità sia quella perfetta e migliore per le sue esigenze e la sua felicità.
Ripeto: una chiave di lettura fra le tante
Estremamente plausibile.
Per l’ennesima volta ripeto che l’auto elettrica é solo un inutile giocattolo per bambini milionari capricciosi…
Magari miliorario, guadagno 1500 euro al mese e me la posso permettere.
Solite risposte da ignorante (nel vero senso della parola, ovviamente).
Per fortuna, la mia esperienza è stata (quasi del tutto) opposta a quella raccontata da chi scrive la lettera. Quando ho acquistato la mia 500 elettrica ho girato un bel po’ di concessionarie di diversi marchi: Fiat, Renault, Opel, VW. Tutti facenti parte di gruppi strutturati, non piccole realtà. E in tutti questi ho trovato accoglienza e onestà: nessuno ha cercato di vendermi auto spacciando l’autonomia WLTP come reale, senza però cercare di spaventarmi.
L’unica esperienza negativa, per la quale ho perso all’incirca 40 minuti della mia vita, un piccolo concessionario MG che non ne ha voluto sapere di mostrarmi la ZS EV e che ha sputato per tutto il tempo le solite bufale (non ci sono colonnine, non puoi usare il clima, …).
Tenendo conto che non sapevo minimamente che tipo di auto volevo comprare e che avevo necessità di acquistare, mi è andata più che bene.
Per quel poco che si può fare, diamo valutazioni negative ai sondaggi che solitamente le case svolgono.
Uno dei princìpi base della vendita è rispondere alle esigenze del cliente. Se io ti chiedo una BEV, quella devi vendermi, non altro, se no non sai fare il tuo mestiere. Come se al ristorante ordino tagliatelle e mi portano ravioli. Buoni, li mangio anche, ma non ci torno.
Anche io vorrei acquistare la mia prima auto elettrica ed ho avuto uno strano trattamento in concessionaria.
Prendo appuntamento per un test drive, arrivo, ma dicono che non gli risulta.
C’è da dire che probabilmente molti pensano che la gente vada ai test drive più per la curiosità che per acquistare veramente, il venditore però sembra accorgersi che faccio sul serio e comincia a darmi retta.
Mi fa una valutazione un po’ approssimativa perché, nonostante ci siano un paio di pacchetti optional, non sa se è presente la pompa di calore o meno (parlo di Mégane e tech), inoltre ci impiega almeno 10 minuti a capire con quali allestimenti avrei diritto al bonus statale o meno.
Infine procede alla valutazione del mio usato.
Finito ciò mi fa vedere la macchina senza spiegarmi niente, anche se io lo avevo avvisato che avevo già visto molte recensioni, quindi non se se era sua la poca voglia o se riteneva che io non avessi bisogno di altre informazioni.
Finito ciò mi fa una proposta di acquisto senza finanziamento e una con la loro formula.
Tirando le somme, mi offre per la mia auto 4000 euro in meno dell’offerta più scarsa su autoscout (perché ce n’erano anche di molto più alte) e per un modello di allestimento inferiore con il doppio dei km rispetto al mio, senza sconti a parte i 3000 euro statali.
La formula di finanziamento che alla fine in 3 anni mi fa abbassare il valore di acquisto di solo 5000€ a fronte di un esborso di oltre 15.000 (certo con Kasko e manutenzione, valore 3/4mila?).
Io mi ritroverei tra 3 anni senza auto, con una che non è mia avendo perso il valore della mia vecchia, sborsato 15 Mila euro e un valore residuo da pagare di 24 Mila, praticamente l’auto la pago per intero e perdo circa 17.000€ (valore del mio usato) in 3 anni
Ora non so se è l’offerta Renault che è strutturata in modo così svantaggioso o è il concessionario a non fare buone offerte, mi riservo di visitarne un altro, ma la voglia di vendere la mia auto da solo e di acquistare una Tesla è forte.
Roger, ti sei dato la risposta da solo.
apri un pò di più il portafoglio e vai alla Tesla per ‘toccare’ quello che più ti piace.
comunque su tesla.com già vedi quanto ti costa in contanti, leasing o finanziamento, ovviamente con prezzo finale già comprensivo di eventuali bonus.
Avrai una certezza ovvero di aver scelto il top del top del supertop del mercato.
E poi dammi retta , si vive una volta sola!!!
Ma infatti, facendo i calcoli, anche vendendo la mia auto da solo e prendendo il poco che mi hanno offerto, arrivo anche a prendere la model 3 long range, senza incentivi, ma mi conviene comunque.
Se ricordo bene, sul sito di Tesla puoi farti fare una stima del valore del tuo usato già prima della prenotazione. Son passati due anni, non ricordò più esattamente. Eventualmente chiama lo store.
Puoi inserire un importo e calcolare le rate. Non credo che ritirino l’usato.
Comunque l’unica indecisione sta nel fatto che volevo un’auto più compatta.
Ho un box piccolo e nel caso di model 3(o y) dovrei svuotarlo completamente e tenerci solo la macchina.
Sarebbe anche bello, ma se io ho un determinato budget….. Ho provato per 3 giorni sia una model 3, e poi ultimamente una Mokka. In tecnologia e prestazioni, penso che tesla asfalta tutti inesorabilmente a quel prezzo in cui la lanciano. L’unica cosa che mi ha dato fastidio della model 3, e che nella Mokka si sentono molti meno fruscii.
sei sicuro di aver chiuso bene i finestrini?
perchè io in quasi 2 anni e quasi 40k km di fruscii neanche lontanamente!
Ho detto che “rispetto alla Mokka” si sentono più fruscii, ma sono cose irrisorie, fisse mie🤣, per dire che io sento il fruscio in auto a volume 1 delle casse audio.
Io volevo scrivere alla redazione per raccontare la mia esperienza.
In breve, il concessionario ha fatto di tutto, TUTTO, per dissuaderci dal comprare un’auto elettrica.
Immaginate una coppia, che si affaccia a un mondo nuovo e sconosciuto, andare da concessionario e sentirsi dire di tutto:
– Con l’auto elettrica se fai un viaggio lungo devi fermarti a dormire nei posti con wallbox
– Se stai male e devi correre all’ospedale devi sperare di averla carica
– in autostrada farai la fila ore per ricaricare
E via dicendo.
Ci aveva quasi convinto…
Per fortuna la nostra caparbietà ha avuto la meglio (grazie anche a chi fa informazione come voi) e abbiamo preso un’elettrica (da un’altra parte).
Il concessionario era Renault
In realtà il concessionario ha solo detto la pura e semplice verità dei fatti
verità che tu ben conosci in quanto possessore e guidatore con millemila k. in elettrico alle spalle, vero?
vero?
Oddio dici sul serio? Dici che ho fatto uno sbaglio a prendere una elettrica? Oh no, devo liberarmene al più presto, grazie Claudio, perché non ti ho incontrato prima? Mi sarei risparmiato nottate in coda per ricaricare, 120mila euro di batterie da sostituire quando fra 3 anni non funzioneranno più, e chissà che altro.
Oddio, mi fai scompisciare! 😁
Ci credo che le case spingano per l’ibrido, in particolare le plug in. Ho un collega con la Renault Captur ibrida plug-in. È entusiasta della macchina, per la silenziosità, il piacere dì guida, l’economicità (carica sempre a casa) della parte elettrica… la parte a benzina praticamente si dimentica di quando ha fatto rifornimento l’ultima volta….
In sostanza il mio collega paga tagliandi e manutenzione per un motore termico che non usa mai.
Un altro collega è nella stessa situazione logistica ed ha sempre manifestato interesse per le vetture elettriche ma ora sembra più orientato per le plug-in perché una volta l’anno va in vacanza in Puglia… ma siccome il viaggio è lungo e la famiglia si stufa spezza sempre il viaggio con una notte intermedia…
Finchè nella coscienza collettiva non entrerà il concetto che in situazioni simili un motore termico non è indispensabile le case automobilistiche avranno tutto l’interesse ha vendere veicoli che richiedono una manutenzione (motore termico) di fatto inutile. Tanta pubblicità gratuita per un motore affidabile (ci credo, non gira mai!) e per costi al km irrisori! (Più di 100km senza una goccia di carburante) e intanto continui a spremere il limone del motore termico n attesa di far diventare “trendy” quello elettrico. Tanta resa, poca spesa.
Domanda: quanti di voi hanno comprato auto nei decenni passati? Nei miei 50 anni (scarsi!) il serizio di consegna di svariate auto e moto è andato da chi mi vendeva la serigrafia delle pressioni di gonfiaggio sul quadro strumenti dell Y seconda serie per ‘la spia che si accende se buchi’ (sich) al venditore che mi faceva vedere anche come inserire le frecce e azionare il tergicristallo. Tedeschini deve avere memoria di inchieste sulla preparazione dei venditori risalenti a quando non avevo la patente..
E per finire ricordo una superconcessionaria (VW) che nel periodo d’oro di Golf dopo avermi fatto attendere mezz’ora mi ha presentato in 23 secondi la copia del prezzo di listino, ‘tanto si vende da sola’.
Non entriamo nel complottismo, vi prego..
Nella mia esperienza, eccetto un concessionario Renault, in tutti mi è stato fatto un preventivo ed ho potuto provare l’auto con il venditore affianco che a domanda mi spiegava come attivare alcuni comandi che volevo provare.
In particolare in un concessionario Kia il venditore ha parlato della volontà di Kia di spingere sull’elettrico.
Poi ho scelto una model Y RWD al posto di e-niro (non mi ha convinto la plancia i due display che spenti ti illudono che sono uno continuo dell’altro), della megane EV60 (non mi ha convinto il bagagliaio che non è piatto quando i sedili posteriori sono abbattuti e le 3 leve alla dx del volante), della Hyundai kona (il muro centrale che divide i 2 sedili anteriori e il restyling che ci sarà a breve), della VW ID.3 (non mi convinceva il design esterno ed interno), della MG 4 (come ID.3).
Altro punto a favore della model Y i tempi di consegna brevi a differenza delle altre.
Avendola da un po’ è sconcertante la semplicità dell’interfaccia anche senza pulsanti fisici (se si escludono le 2 rotelle sul volante e le 2 leve dietro lo sterzo).
Il contro delle tesla è che sono auto americane pensate per gli americani ovvero sono molto più lunghe e larghe di molte auto europee.
Se metteranno in commercio la così detta model 2 con dimensioni europee e lasceranno inalterata l’interfaccia uomo macchina, la vedo dura per gli altri.
Forse la jeep Avenger avrà un po’ di spazio, sempre se abbasseranno il listino o le cinesi che però hanno un design troppo orientale (non ho delle parole giuste per descriverlo se non come accozzaglia di linee dritte, cerchi ecc.. Manca l’armonia).
Anch’io sto cercando di avvicinarmi all’acquisto di un auto elettrica, ma sto trovando poco interesse del rivenditore a parlarmi dell’auto. Alla Volkswagen non mi hanno fatto nemmeno un preventivo perché tanto per una id3 c’era d’aspettare più di un anno. La stessa cosa l’ho notata alla MG, la prima volta mi hanno liquidato velocemente, la seconda volta invece ho incontrato un’altra venditrice che è stata molto disponibile e mi ha fatto anche sedere a bordo, ma comunque senza farmi nemmeno un preventivo. Sarà una sensazione? Bho…..
Dicembre 2021, prenoto test drive in concessionaria Volkwagen per una ID3. Venditore mi chiede che uso ne farò. Risposta destinazione Imperia km 262. Venditore: non è utilizzare senza soste di ricarica. Morale non mi fa provare né la ID3 né la ID4.
8 gennaio, stare Tesla, nessun problema. test drive, acquisto con Euro 100 00 con carta di credito. 24 febbraio guido la mia nuova model Y AWD.
Con questa filosofia, non di tutti sia chiaro ma comunque dei più, appare chiaro di come Tesla faccia la differenza. Prezzi in ribasso ed estrema facilità di configurazione e acquisto: devo essere onesto, non sono mai stato convinto dell’auto elettrica, ma Tesla sta facendomi ricredere negli ultimi mesi.
Facilità di configurazione, oppure impossibilità di personalizzazione, a scelta.
-impossibilità di personalizzazione-
non capisco cosa intendi perchè in fase di acquisto la tesla è già piena di tutto compreso quintalate di sw.
o forse pensi di non essere in grado di personalizzare il sw? credimi, io che non ho più 20anni nel giro di mezz’ora ho capito molte cose, i miei nipotini 10-13 anni dopo 30-40 secondi avevano già capito tutto.
Beata tecnologia e beatà gioventù.
In questo ha ragione.
Hanno una filosofia diametralmente opposto a tanti altri brand. Di una Tesla puoi scegliere se vuoi la trazione integrale, il diametro dei cerchi e il colore, eventualmente il gancio di traino, ma non in tutte le combinazioni. Fine.
Non hai alcun dubbio di quanto pagherai: quello che c’è sul sito, in pochissimi passaggi.
Niente incroci mostruosi di allestimenti, versioni, pacchetti con tabelle di verità per capire se prendendo il sedile regolabile elettricamente avrò anche il tetto panoramico e gli specchietti ripiegabili elettricamente.
Una scelta commerciale che ha ricadute enormi a livello progettuale e di ottimizzazione processi. Le case automobilistiche tradizionali (BMW, Mercedes, Audi per citare le principali degli stessi segmenti) costruiscono su ordine, Tesla vende su produzione, con la conseguenza che avendo ridotto drasticamente le variabili ha tempi di consegna ridicoli rispetto agli altri perchè non deve estrarre dalla catena un pezzo per personalizzarlo. Si potrebbe obbiettare che si compra qualcosa di anonimo ed è vero per certi versi, dall’altra parte però abbiamo un prodotto che ha già come dotazione di serie quello che in una i4 comporta dagli 8 ai 15mila € di accessori da aggiungere per raggiungere il modello “base” Tesla, per cui è un appiattimento verso l’alto che alla fine, lo dicono i numeri, pare gradito.
Io vengo da Mazda, Honda e Suzuki: per me potere scegliere il solo colore era un fatto assodato… Forse ho scelto Tesla anche perchè rispecchia quello che io avrei già comunque preferito, ho sempre detestato non capire quanto pagavo un’auto finchè un venditore in 40 minuti di configuratore con incroci magici e mutualmente esclusivi (una specie di master mind) mi tirava fuori alla fine il “compromesso” tra accessori e prezzo.
Le personalizzazioni a livello software apparentemente sono poche e facilissime (massimo un livello di menu, le opzioni sono divise per categorie e tutte in una singola schermata, non ci si addentra tipo iOS o Android, sono tutte lì, con l’help nella tua lingua costantemente aggiornato) ma in realtà permettono di cambiare il comportamento della macchina anche sensibilmente in modo estremamente facile e intuitivo.
Less is more, non per tutti, ma per tanti.
Da evitare assolutamente se si è amanti delle personalizzazioni, ovviamente.
La discrepanza che si trova fra concessionario a concessionario, secondo me, è un fattore legato alla preparazione dell’officina del singolo concessionario: se l’officina non ha voglia o capacità di aggiornarsi per mettere mano ai veicoli elettrici, il concessionario cercherà di non venderne. Questa almeno è la mia esperienza nel concessionario/officina Renault del mio paese: ho chiesto “se compro una macchina elettrica, poi la manutenzione come funziona?” e, per tutta risposta, l’officina mi ha detto “dopo 40 anni di lavoro, non mi venissero a rompere con queste cretinate”. E stiamo parlando di un’officina di un concessionario Renault…
…un Paese vecchio dentro
che pretende di restare vecchio dentro
e impedisce qualunque cambiamento.
che sia in una concessionaria come nella scuola come nel commercio come in qualunque attività.
non ne usciremo bene.
Commento azzeccatissimo!
Povera Italia e poveri noi!
Non è questione di essere aggiornati o no…. o meglio lo è solo in minima parte…
Il motivo principale è molto semplice: auto elettrica = 1/100 di manutenzione ordinaria e straordinaria rispetto a termico (ancor di più rispetto a ibrido avendo quest’ultimo ancora più apparati..).
Quindi sanno benissimo che il loro volume di affari relativi all’officina avranno una drastica riduzione e questo non gli va tanto bene…. L’auto elettrica di per sé non ha alcun bisogno di tagliandi… praticamente tutti li hanno mantenuti (tranne guarda caso, l’unica casa costruttrice che non vende tramite concessiinari….) non per bisogno del mezzo ma per l’appunto per dare “da mangiare” alke concessionarie e permettergli di avere quell’introito che per loro è fondamentale nei propri bilanci..
Ciao, a Dicembre ho comprato una ID.3.
Prima però ho fatto il giro di diverse marche e concessionarie. Non credo che questa situazione sia dovuta alla casa madre, ma dalla cultura del venditore che è completamente spiazzato quando parla di elettrico. E non bastano i corsi dalla casa madre.
Prendiamo Renault e-tech. Era la mia preferita sulla carta ed ho visitato TRE concessionari. Due si sono mostrati “apatici” proprio come descrivi tu, Mentre Ilaria che da quattro anni viveva con la ZOE aveva sulla punta delle dita tutte le risposte, si era fatta i viaggi lunghi durante le vacanze, si sente che parla elettrico.
Peccato per lei che poi ho provato la ID.3…
“Non credo che questa situazione sia dovuta alla casa madre, ma dalla cultura del venditore che è completamente spiazzato quando parla di elettrico”
A quanto mi constava, le case imponevano alle concessionarie di acquistare l’assortimento completo di TUTTI i modelli, ovviamente in quantità maggiore per i modelli che “tirano” di più e giù a scalare fino al modello con probabilità di vendita vicino a zero. È ancora così?
Quindi credo proprio che la fetta di responsabilità principale dell’ostilità verso l’auto elettrica sia proprio delle case automobilistiche. E non capisco perché allora le costruiscano…
Beh, del resto cosa aspettarsi da una casa automobilistica che è da qualche settimana in televisione con la campagna pubblicitaria “Torniamo a parlare del motore” (ibrido)???
Io, che ho una Renault Zoe da 11 mesi, devo dire che non ho avuto alcuna difficoltà con il concessionario, che non mi ha mostrato alcuna sorpresa né atteggiamento negativo all’atto della contrattazione e la cui unica pecca che posso imputargli è una consegna quasi “alla Tesla”, cioè qui ci sono le chiavi e 5-minuti-5 di panoramica del cruscotto e via che si va. Meno male che avevo già “studiato” tanto su Vaielettrico.it!
Che poi io non capisco: è così solo in Italia? Deve essere così per forza, perché altrimenti, se fosse un atteggiamento generalizzato a livello europeo, tanto varrebbe che prendessero la decisione forte e chiara di smettere di produrre auto elettriche, smettendo così di cacciare soldi in linee di produzione di auto elettriche che rimangono sottoutilizzate perché poi non vogliono vendere quelle poche che producono!
Come mi ci rivedo in quello che scrivi! Nel mio caso la venditrice era fuori dal veicolo e mi ha solo spiegato come si usa il selettore delle marce, 2 minuti in tutto 🙂
Per fortuna mi ero ben informato tramite youtube e non solo, oltre al test drive fatto due mesi prima (nel 2020 compravi una E 208 pronta consegna e la andavi a prendere un mese dopo)