Chiamateci ostinati o rompiballe, ma non privilegiati. Giuseppe, un lettore piemontese assiduo di Vaielettrico, si inserisce nella discussione nata da chi reputa un privilegiato chi può ricaricare a casa e produrre l’energia.

Chiamateci ostinati o rompiballe, ma…/ L’auto elettrica non l’ho ancora, ma il fotovoltaico (in condominio) sì
“Vorrei dire la mia, in quanto ‘privilegiato’ del FV. Anche se non ho (ancora) un’auto elettrica, sono già passato dalla trafila del fotovoltaico individuale in un appartamento condominiale. Anzi, prima ancora, ho fatto installare un impianto solare termico personale sul tetto del mio alloggio condominiale di allora. Era il 2006, il FV era ancora costoso nonostante gli incentivi del 1° Conto Energia. Mentre le norme fiscali vigenti consentivano una detrazione delle spese al 65% in 3 anni su un impianto solare termico. Il mio primo progetto presentato nel 2007 all’assemblea di condominio fu bocciato: non era gradita la soluzione del solare termico a circolazione naturale, con bollitore sul tetto. Tornai alla carica l’anno successivo con un nuovo progetto: anche questo venne bocciato perché, pur avendo eliminato il bollitore dal tetto, le tubazioni sarebbero rimaste a vista“.
Dopo due bocciature riuscii a installare il primo FV personale nel 2008
“Finalmente, nel 2008 trovai una azienda che individuò una soluzione per far passare anche le tubazioni sotto le tegole. Sarebbero rimasti a vista solo i 2 (inevitabili!) pannelli solari termici. L’impianto solare termico personale installato su tetto condominiale entrò in esercizio nell’inverno 2008-9. Ancora non pago di questo, l’anno successivo ritornai nuovamente alla carica in assemblea di condominio, proponendo questa volta un impianto solare fotovoltaico collettivo. La mia idea era di realizzare un impianto collettivo collegato al POD relativo alle parti comuni; ascensore, cancello elettrico, etc., insomma, una sorta di CER condominiale ante-litteram. Ancora una volta il progetto venne bocciato. Tutti sono capaci di lamentarsi del caro-bollette, ma nessuno e’ disponibile a fare un piccolo investimento a fronte di un beneficio futuro“.
Chiamateci ostinati o rompiballe, ma volere è potere
“A quel punto decisi che avrei fatto tutto da solo, a costo di accollarmi tutte le spese per l’installazione. Dopo aver valutato vari progetti e preventivi, l’impianto FV individuale su tetto condominiale venne quindi realizzato a mie spese nel 2012. Ed è tutt’ora in esercizio, anche se l’alloggio è stato venduto. A tutt’oggi l’appartamento è l’unico nella zona a disporre sia di impianto solare termico che fotovoltaico (vedi foto) pur essendo in condominio. Ma non chiamateci privilegiati! Abbiamo studiato, ci siamo sbattuti, ci siamo impegnati, abbiamo lottato, ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Chiamateci ostinati, testardi, cocciuti, forse rompiballe. Ma la legge, nonostante tutto, è dalla nostra parte e ci consente di farlo. Ovviamente fatte salve le necessarie verifiche tecniche per vincoli geografici e costruttivi (esposizione, ombreggiatura, etc.), l’impianto FV individuale in condominio si può fare! Volere è potere“. Giuseppe Marone, Bosconero (To).
Risposta. Solo un’osservazione: molta acqua è passata sotto i ponti da quel 2008 in cui Giuseppe riuscì a installare il suo spicchietto di fotovoltaico sul tetto. Ma nelle riunioni di condominio, a giudicare da quel che scrivono i lettori, l’atmosfera è sempre molto calda. E solo una maggiore informazione potrebbe servire ad abbassare la temperatura.
- In viaggio con Polestar 4, oltre 400 km ignorando le colonnine: guarda il NUOVO VIDEO di Paolo Mariano
PRIVILEGIATO NO, FORTUNATISSIMO SI…
Se il condominio è PUCCOLO, e il tetto FACILMENTE, AGEVOLMENTE GESTIBILE è una cosa…BEATO LUI…
MA nel 90% dei condomini urbani siamo a 4-8 piani in media e un tetto è obbligatoriamente di gestione (con voto all unanimità) da parte delle decine di proprietari… Art 1122 obbligatorietà del consenso dell assemblea condominiale quando si deve gestire (qualsiasi parte) in comune
Cosa quindi DRASTICAMENTE piu’ difficile da gestire…
Mi spiace che essere chiamato privilegiato disturbi il sig Giuseppe ma lui lo è. Sicuramente non ha desistito ma alla fine anche avere la possibilità di mettere tanti soldi di tasca propria è un privilegio. Poi è anche fortunato perché molte assemblee condominiali mai avrebbero accettato di bucare il tetto per passare tubazioni cavi per i telai di sostegno. Poi ci sarebbe tutta una serie di calcoli da fare sul valore effettivo sul risparmio di ciò che ha installato ma questo sarebbe fuori argomento e lungo da spiegare e parlo da possessore di impianto solare e solare termico, il primo recente il secondo installato nel 2004. Il sig Giuseppe è un privilegiato anche per il fatto che non ha trovato nessuno disposto a fare l’impianto. Può sembrare un controsenso Ma se tutti fossero stati d’accordo e avessero anche occupato tutto il tetto per costruire un impianto di grossa taglia, ci sarebbero stati problemi sull’accesso l’energia prodotta E comunque non risolverebbe il problema delle ricariche delle auto. Oggi puoi costruire un impianto fino a 20 kW senza entrare nella categoria dei produttori. Ci vuole un tetto veramente grande per i 20 kilowatt E comunque in un condominio con tante utenze in un ipotetica carica delle auto elettriche non so se ce la farebbero. Oltretutto il problema è che spesso la macchina serve per lavoro e tu puoi caricarla solo la sera o la notte quando il pannello Non produce proprio niente. A quel punto occorrerebbe avere un pacco batterie enorme rapportato a un pannello da 20 kW chi avrebbe un costo esorbitante a tutt’oggi non remunerativo. Sì insomma anche se tutte le cose andassero bene se tutti fossi uno elettrici ci sarebbe lo stesso problema. Senza contare che o hai il box dove ricaricarla altrimenti dovresti stendere i cavi ovunque. Oppure dovresti costruire i parcheggi condominiali con le colonnine di ricarica. Apriti cielo di cosa può costare una cosa del genere.
Quindi anche lei si considera un privilegiato, visto che dispone di solare e solare termico?
Bravo Giuseppe, sono come te. Bisogna studiare e lottare per raggiungere gli obiettivi. Gli altri se vogliono seguono, altrimenti non importa.
Vivere in condominio è già da sfigati, ma vivere in condominio e non poter installare il fotovoltaico perché il resto dei condomini è contrario è il massimo della mediocrità. Avere a che fare con bastian contrari che si oppongono al progresso per ignoranza o per principio è semplicemente insopportabile. Sottostare a questa mentalità retrograda è da stupidi: il futuro si costruisce con scelte coraggiose, non assecondando chi vive nel passato!
A mio parere resti un privilegiato, perché comunque avevi le condizioni di base per poterlo installare (strutturali, economiche, ecc).
Ma mi inchino di fronte alla tua caparbietà nel persistere nonostante le avversità, e nel raggiungere l’obiettivo: sinceri complimenti.
Ma la casa se la è comprata lui, non gliela ha mica data il Comune o lo Stato, perchè parlate di privilegi?
Eh sì, l’informazione…. quella sì, in Italia, privilegio di pochi….
Nel mio paese in un condominio anni 70 di 18 appartamenti sono riusciti a bocciare il 110%.
E la cosa bestiale è che:
1 – avevano il tetto da rifare (avrebbero sfruttato le impalcature del cappotto termico pagando meno);
2 – avevano la caldaia molto vecchia (ma hanno preferito tirare avanti.
Che dire: a volte la fede politica e la sudditanza petrolifera arrivano a fare cose che voi umani………
Perfetto Giuseppe, mi fa piacere che hai inseguito il tuo desiderio di fotovoltaico e solare termico.
Gentilmente possiamo parlare di costi? Di soldi? Di tempo?
Tu sei piemontese e abiti in un condominio a tetto spiovente, ti sei fatto un pò l’idea, visto che hai studiato, che non tutti i condomini soprattutto al centro/sud non sono così e anno terrazzamenti con il lastrico solare? Sai cosa vuol dire questo, che non puoi montare i pannelli sul pavimento ma devi anche realizzare delle intelaiature ad hoc per ospitare a norma i pannelli.
Finiamola di raccontare le storielle solo di buona volontà e diciamo anche quanto si è investito, in quanto tempo e come.
Perchè per l’ennesima volta si ribadisce che non tutti hanno i soldi, il tempo e la possibilità di fare questo e se lo si ha è un privilegio.
Poi immagino che tutto questo animo green non si limiti ai pannelli e all’auto elettrica ma valga anche per la raccolta delle capsule in alluminio del caffè, la coibentazione di casa, le finestre isolanti, non mangiare carne (i bovini inquinano), non prendere aerei, navi, insomma una filosofia green integrale per salvare il pianeta.
Tu fai così Giuseppe? O ti sei limitato ai pannelli solari che ti aiutano a risparmiare sulle bollette?
Non capisco il motivo di questo astio e della richiesta a Giuseppe di integralismo green.
Giuseppe avrà fatto i passi che ha fatto secondo le sue possibilità, magari avrà fatto anche dei sacrifici o magari no, ma è fuor di dubbio che si sia sbattuto non poco per installare solare termico e fotovoltaico 15 anni fa.
Sarà mica invidia, la sua?
Se lei non ha la possibilità di fare altrettanto – come non ce l’ho io, che per millesimi ho diritto a un fazzoletto di 8-9 m² di tetto -, si metta il cuore in pace per la sua situazione o si dia da fare per cambiarla, se ne ha la stessa tenacia. Ma non scarichi la sua frustrazione sugli altri.
Intanto Giuseppe il suo lo ha fatto? E tu, oltre a lamentarti, cosa hai fatto?
Ho installato il primo impianto da 5,29 kwp nel 2011 con conto energia 4, il tutto dopo essermi trasferito da un condominio a casa singola. Nel condominio sono stato meno fortunato di Giuseppe, tutte le mie proposte sono state bocciate. L’impianto è costato meno di 18.000 euro e in 8 anni l’ho completamente ripagato con l’incentivo e scambio sul posto senza contare il risparmio in bolletta. Già allora era possibile finanziare il costo a condizioni agevolate. Non dico che tutti possano fare come me ma per moltissimi è solo questione di volontà e determinazione soprattutto adesso dove si trovano installatori che offrono il pagamento a rate in 10 anni. Per salvare il mondo basterebbe che tutti facessero quel che è realmente nelle loro possibilità senza autoassolversi sulla quslsiasi trovando mille impedimenti. Nn serve essere monaci tibetani.
Mi pare che montare e manutenzionare i panneli solari sui lastrici solari (tetto in piano accessibile e con parapetto) non è cosi complicato, e anzi si lavora più comodi
vendono delle “zavorre antivento”, e che per maggire solidità si agganciano tra loro tra panneli vicini, e sono comprensive di sostegni inclinati su cui si montano i pannelli, si possono appoggiare sul terrazzo anche senza fare fori;
si usano anche per uffici e capannoni
Omer, per quello che ho letto un impianto a terra o su tetto piano ha costi d’installazione più bassi che su tetto inclinato. In più è possibile orientare in maniera ottimale i pannelli per avere il massimo della resa e rientrare prima nell’investimento. Posso sbagliarmi, ma lei può comunque chiedere dei preventivi come sto facendo anch’io oltre ad accantonare un po’ di risparmi da diversi anni proprio per riuscire a trovare il momento giusto per installare un impianto fotovoltaico. Tornando al costo Enel X, come altri operatori, propone un impianto da 3kWp e batteria da 5,8 kWh a circa 9,4 € e sono prezzi più alti della media.
Io sono un installatore di impianti fotovoltaici e già nel 2010 ho installato il primo impianto fotovoltaico di proprietà sul tetto del condominio dove abitavo rispettando i millesimi.
Oggi installiamo senza problemi impianti fotovoltaici privati, su tetti di condomini, sempre rispettando i millesimi dell’appartamento.
Non è sempre semplice ma è un diritto che nessuno può negare.
Proprio qui sta il problema. Ripartendo i millesimi mi spettano circa 6-8 metriquadri di tetto… Che ci metto???
Infatti spesso i metri quadri disponibili sono insufficienti per un FT, nel condominio dove abita mia figlia (in tutto il viale ci sono praticamente solo condomini anni 60 molto simili) hanno 5 piani con 3 appartamenti per piano tutti dai 55 ai 75 metri quadri (2 o 3 stanze max) , il che significa 15 appartamenti, il tetto tradotto in millesimi è assolutamente insufficiente dato che la sponda “buona” a SUD è meno della metà del totale del tetto, e questo per non parlare poi dei box costruiti sulle misure delle auto di quel periodo.
Le soluzioni per i condomini vanno bene per le palazzine di 2 – 3 piani con ampi appartamenti (sicuramente oltrei 100 metri quadri) con buone esposizioni a SUD e con box adatti a contenere auto da oltre 4.5 metri
Esatto. Nel mio caso i piani sono 8… Fa’ te… Sarebbe da fare per le parti comuni. Sarei super d’accordo a fare anche 50-60mq di fotovoltaico con accumulo per ascensore, luci scale, pompe acqua….. Ma i vecchi di 65+ anni quando li convinci???
Risulta difficile convincere anche i quarantenni, se è per questo, se non hanno volgi a possono spendere 🙂
sig Luca ; sono disposto a farmi chiamare vecchio , ma non retrogado , forse perche’ non abito in condominio mi sono fatto impianto fv con accumulo ( no 110 ) e auto ev tesla usata e spring con ecobonus . auguri e che le sue magagne riesca a risolverle con i suoi amici 65 enni del condominio …ha ha dica loro che hanno solo da guadagnarci .. ese lo dico io …..
Usando pannelli da 550 w ci si mette 1.5 kW. Non tanto ma è già parecchio per uso domestico.
Ah, quei pannelli costano 360€ iva compresa. Non l’uno, tutti.
Bhe si da maggio ad agosto senz’altro ,1,5kw nelle mezze stagioni è decisamente poco anche per casa (io ho 3,5 Kw orientati EST – OVEST … il SUD era inadatto causa alberi) oggi che è stata una bellissima giornata di sole ho caricato in tutto meno di 4Kw, che non bastano neppure per i consumi della casa … dicembre – gennaio – febbraio è ovviamente anche peggio.
Interessante, riporto per completezza: “L’articolo 1122 bis del codice civile stabilisce che “è consentita l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti di proprietà individuale dell’interessato”
Ma impianto da quanto?
Generalmente ci si riferisce ai millesimi di proprietà delle singole unità immobiliari. Ipotizziamo che l’area idonea all’installazione dei pannelli solari sia di 100 metri quadrati e che io abbia i 200 millesimi della proprietà allora disporrò di 20 metri quadrati. Quale sarà la potenza installbile? Quella che ci sta nell’area di cui dispongo.
…e con il continuo progresso nella capacità produttiva dei pannelli (e degli accumuli ! ) a parità di superfice utilizzabile aumenta la capacità di autogenerare tutta l’energia necessaria ai consumi familiari…. resta il problema della ricarica BEV (difficoltà di portare la corrente fino al posto auto…se disponibile) ma con i soldi risparmiati tra elettricità e condizionamento (con split PdC) hai voglia a rifornire alle colonnine pubbliche 😉😀
In un condominio piccolo, forse vale la pena.
In uno grosso, di 8 o 9 piani, ci metti appena il FV per accendere le lucine del campanello
Bravissimo, un altro problema di vivere in un condominio è che trovi gente che non sa neanche il perché sta al mondo, ed ovviamente mettono i bastoni fra le ruote perché sono invidiosi e faranno di tutto in modo che anche gli altri siano dei “mi lamento di tutto ma non faccio per cambiare”
Complimenti Giuseppe anch’io sto incontrato gli stessi problemi, Ti chiedo se hai realizzato l’impianto in base ai millesimi condominiali?
Io ho dovuto sbattermi parecchio per il 110. Ben due banche mi dissero di lasciar perdere, alla fine l’unica soluzione fu fare un prestito ponte. Inizialmente non trovavo fornitori perché non volevano lavorare col superbonus, temevano di non prendere i soldi alla fine. Ho anticipato tutto io, saldato tutti ed estinto il prestito ponte dopo ricevuto la cessione del credito. Ho persino litigato con parenti perché mi davano del povero illuso.
Inutile dire che oggi le stesse persone mi dicono che sono stato fortunato io a riuscire a rientrare nel superbonus…
Bella questa, illuso se le cose andranno male, fortunato se sono andate bene?
Non ricordo bene ma forse era mio nonno che diceva che la fortuna va agevolata e non aspettare che arrivi.
Stessa cosa successa a me.. prima illuso, poi fortunato.. vagli a spiegare che ho passato mesi a studiarmi tutta la normativa di allora..
Daniele come ti capisco! Ho passato anche io due anni infernali per portare avanti il superbonus sull’abitazione che avevo appena acquistato. Notti insonni all’inizio per fare tutti i calcoli prima di partire, ho perso il conto delle ore passate a far dialogare le varie maestranze (edili, idrauliche ed elettriche) e il direttore lavori, giorni bui per i patemi d’animo nel giostrarmi tra anticipo fatture, prestiti ponti e liquidazione dei vari SAL con la banca.
Alla fine, certo che ho avuto un notevole vantaggio economico col 110 ma non è stata semplice fortuna. Se avessi dato ascolto a quanti mi disincentivavano avrei ancora una casa ferma agli anni 90, per nulla efficiente e assolutamente dipendente da rete elettrica/metano e guiderei ancora il vecchio diesel. Invece mi godo la totale indipendenza energetica di casa e auto da marzo a settembre compresi; solo nei mesi invernali non basta avere la casa di classe A4, la PdC, 20 kWp e 42 kWh di accumulo e sono costretto a prelevare kWh e mc di metano per circa 1.500€ all’anno, a fronte di circa 13 MWh di consumi elettrici e circa 400 mc di metano totali.
Fortuna audax iuvat
Ivan, peccato che ora il 110 è diventato un sogno (se non un incubo per chi l’ha fatto con delle imprese impreparate ed ora deve fare i conti con i cantieri fermi o peggio con le multe dell’agenzia delle entrate) come altresì possiamo scordarci lo sconto in fattura per cui se anche ci fosse dovremmo avere il capitale iniziale e la capienza fiscale necessaria per non andare in credito di imposta. Inoltre ora lo scambio sul posto per il FV non c’è più per le nuove installazioni ed è stato sostituito dal ritiro dedicato parecchio meno conveniente con pure l’obbligo di dichiarazione del reddito sul 730.
Insomma i tempi son cambiati (decisamente in peggio) ed ora per avere una casa green, che possa supportare pompa di calore e auto elettrica, non basta più esser preparati e “testardi” … occorre essere, fino a prova contraria, … benestanti.
Concordo su diversi punti: mi si perdoni il gioco di parole ma allo stato attuale lo Stato attuale non sta aiutando ad efficientare le abitazioni come 4 anni fa. Anche la fine dello scambio sul posto non va nella direzione di incentivare l’investimento per la produzione green dei cittadini.
Il succo del mio commento era solo per sottolineare che è molto semplicistico definire fortunato chi è riuscito, in modo onesto ovviamente, ad approfittare del 110.
C’è anche da tenere a mente che la forte stretta che c’è stata successivamente è stata in larga parte causata dai farabutti che hanno fatto truffe con le maglie larghe del 110.
Come sempre, i furbi con le tasche piene, gli onesti con un palmo di naso…
purtroppo quanto hai scritto è tremendamente vero.
una curiosita’ sig Ivan , mq abitazione ? su quanti piani ? lo chiedo perche’ con quell’ impianto fv e accumulo mai e poi mai dovrebbe aver bisogno di metano a meno che le abbiano messo una pdc ibrida .se cosi’ fosse potrebbe ottimizzare con un buon tecnico ( non chi le ha installato l’impianto ) la sua sfigatissima pdc ibrida . stesso discorso su pdc giustamente dimensionata e configurata non dovebbe spendere un euro al di fuori della produzione del fv se non eccezionalmente diciamo 3-4 giorni senza produrre energia.
Abitazione in Brianza di 130mq, indipendente ma senza riscaldamento a pavimento. Tetto completamente piatto senza possibilità di inclinare i 48 pannelli. Produzione media mesi estivi di 80 kWh, mesi invernali tra i 20 e 40. Consumo base di circa 30kwh estivi, 50 invernali. A cui aggiungere ricarica del veicolo da 77kwh di batteria. Da novembre a marzo non riesco ad essere autonomo, c’è poco da fare