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Chi viaggia in Tesla spende il triplo in ricariche?

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Chi viaggia in Tesla spende il triplo in ricariche? Ci auguriamo di no, anche se pare che Giampytek, YouTuber da oltre 2 milioni di follower, lo faccia. Ha viaggiato a bordo di una Tesla Model 3 Performance da Padova a Palermo, raccontando il viaggio in un video. Ma che non è proprio il modello da seguire…

Chi viaggia in Tesla spende il triplo in ricariche?

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Abbiamo cercato di analizzare il suo viaggio e quelle che noi abbiamo interpretato come “non scelte”, figlie di un’inesperienza totale con il mezzo. Un monito a tutti i Teslari: occhio a non spendere inutilmente il triplo ignorando le stazioni di ricarica ultra-fast di Free to X! Giampytek in effetti era alla sua primissima esperienza. E si è lasciato sopraffare dall’entusiasmo nel voler mostrare al mondo come sia semplice viaggiare, anche a lungo raggio, in elettrico. Ma quando si parla a un pubblico così ampio (il video a oggi è stato visto da oltre 220mila follower), c’è anche un certo obbligo morale di fare della corretta informazione. Molti, seguendo il racconto, potrebbero pensare che questo sia l’unico modo di spostarsi in elettrico. Nel video qui sopra vi spieghiamo tutti gli errori che ha commesso. E che rendono queste scelte addirittura un po’ ridicole per chi in Tesla viaggia veramente ogni giorno. Come Massimo, che ha  resocontato dei suoi spostamenti giornalieri in Model 3 (210 km!) qui su Vaielettrico.

chi viaggia in TeslaAltra perla: il tale tornato indietro dall’elettrico al diesel BMW..

Ma questo non è l’unico esempio di informazione fuorviante uscita negli ultimi giorni. Due lettori, Maurizio Maurizi e Giovanni De Virgilio, ci hanno segnalato un articolo uscito su La Verità Affari in cui si racconta di un tale che ha acquistato una BMW Serie 7 elettrica. Per poi restituirla dopo pochi giorni con un modello identico, ma diesel. Il lettore in questione (come sempre in questi casi non c’è nome né cognome) sostiene di avere scelto l’elettrico dopo essersi bene informato. Ma poi succede che in un viaggio tra Emilia e Lombardia a un certo punto decida di ricaricare, pur avendo 150 km di autonomia. E qui ecco come si era bene informato: ““Nessun problema, penso. Troviamo una centralina e via. Faccio una ricerca su internet e scopro di aver commesso un errore, forse l’unico, da parte mia. Non sapevo, e credo che in pochi lo sappiano, che per accedere alle colonnine di supermercati, Enel o quant’altro, occorre nella maggior parte dei casi scaricare una app con tessera e via dicendo”. Ma va…? È come se acquistassi un cellulare e poi tornassi vecchio telefono fisso perché nessuno mi aveva avvisato che serve il filo per ricaricare…

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37 COMMENTI

  1. da giornalista vi ricordo che spesso, questi “servizi” partono dall’obiettivo comunicativo che si vuole ottenere (definito da editore, direttore e/o partito politico di riferimento) e quindi poi si creano le condizioni per dimostrare quello che si desidera.
    La realtà, lo sappiamo, è un’altra cosa, ma sappiamo bene che molti decisori politici non hanno nessuna competenza in materia. E lo verifico quotidianamente, con i numerosi idioti del “no elettrico – sì idrogeno”.
    Fortunatamente c’è l’UE che frena questa ignoranza galoppante, anche se le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica, per il nostro Paese, stanno sfuggendo di mano.

  2. a me quando sento parlare di “abbonamenti” sale l’orticaria… e quanto si deve spendere di obolo mensile per avere un prezzo al chilowatt a livelli umani?

        • Se non sei sicuro di quanto consumerai, puoi abbonarsi a canone fisso mensile (pochi Euro), e hai una tariffa agevolata indipendentemente dalla quantità di kWh utilizzati.

        • Ci sono diversi tagli. Devi partire per un viaggio e ti servono due pieni? Fai il pacchetto da 100 kWh BeCharge prima di partire ed il singolo kWh ti costa 0,38. Solo andata? Fai quello da 50 kWh ed il singolo kWh ti costa 0,40. Ti muovi una volta all’anno e non vuoi per nessuna ragione al mondo andare alle colonnine pubbliche per finire eventuali kWh residui dell’abbonamento? Paga a prezzo pieno e non rompere i c… 😀 che tanto sulla media annuale quella singola ricarica pubblica, l’avessi anche pagata 0,90 €/kWh, non ti incide minimamente.

  3. La app EnelXway (versione 4.4.33, per iPhone) nella sezione dedicata a FAQ mostra la seguente domanda:
    Quali sono i piani tariffari disponibli per il servizio di ricarica pubblica?
    La risposta menziona anche una tariffa Flat Extra Large da 320 kWh.
    Ma, non esiste la possibilità di attivarla.
    Forse una nuova tariffa di prossima attuazione… ?

  4. Davvero divertente…io ho un abbonamento powerpass Skoda che per il primo anno è stato gratuito e che adesso ho rinnovato a 14,99 euro mese. Ricarico a 0,35 euro/kW da Ionity e a 0,59 in fast DC praticamente con tutti gli altri Enel x, freetox, becharge, Total Energy etc compresi.
    Il 22 febbraio 2022 ho ritirato la mia enyaq 60 alle 17 e la mattina del giorno dopo partivo per un viaggio di 5 GG in Francia. Mai guidato prima una elettrica. Poi ho fatto vacanze a Spalato (sud Croazia) e agosto 3000 km in Francia fino a Mont Saint Michel. Questo viaggetto in Francia mi è costato 125 euro di ricariche ionity. Ho imparato ad apprezzare le soste da 30 min ogni 300-350 km. Ho annoverato una serie di ricariche gratis nei Novotel, in campeggio, nei park pubblici. Io tutte le sfighe che leggo nei vostri report di viaggio non le ho ancora incontrate. Sarà…la mobilità elettrica mi ricorda l’alta marea che ho visto a Saint Michel…lenta…inseribile… inarrestabile… L’unico rammarico che in Italia, come al solito, ci arriveremo dopo. Per quanto leggevo per usura batteria mi viene da ridere. La mia batteria da 62 kW ha perso il 5% in un anno. 25000 km. Probabilmente fra 8 anni cambierò la macchina non la batteria ma se proprio per ipotesi decidessi di cambiare la batteria (oggi listino ufficiale circa 10k euro) nel frattempo ne avrò risparmiato altrettanti o più per consumi, bollo non pagato 5 anni, manutenzione quasi zero, salute mia e degli altri… per cui keep kalm ! Sarà come la marea. Inarrestabile. Ciao

    • La marea la vedremo quando una Panda, elettrica, costerà 12-13.000 euro. Fino a quel momento, in Italia, vedremo ancora una marea di macchinucce a benzina. Purtroppo

        • Ma Bravo, che Tipo! Spari battute ad un Ritmo che Uno si stanca, nonostante la Tempra possa essere Multipla, non c’è Scudo che si possa erigere, mi sento un Panda al Palio di Siena con una Brava Idea in testa: partire come Ulysse con la sua Barchetta per una Regata senza un Fiorino o un Ducato in tasca, vedere da lontano una spiaggia e lì, dietro a una Duna… una 124A!!!

  5. Mi sono guardato il video perché volevo essere certo che la spesa fosse per la sola andata da Padova a Palermo e non anche per il ritorno. Effettivamente, considerando la partenza con la batteria già carica, ha speso uno sproposito. probabilmente quasi come una gran turismo a benzina (ho fatto la simulazione su viamichelin e la spesa totale per il carburante sarebbe stata di 394 Euro). E’ anche vero che aveva appena ritirato l’auto e voleva solo mostrare che un viaggio lungo sarebbe stato agevole e, fino all’altro ieri, i supercharger erano l’opzione principe per le lunghe tratte.

    Al netto di tutto questo, ma non esiste un’applicazione indipendente (cioè non sponsorizzata dal singolo fornitore di energia) in grado di aiutare a pianificare i viaggi lunghi senza troppi sbattimenti?

    Osservo, dal mio punto di vista, che un viaggio di 1.400 km viene sicuramente programmato anche con un’auto diesel con autonomia elevata, mentre non è detto che una trasferta di 4-500 km non salti fuori dalla sera alla mattina e, nel caso, avere un sistema, magari integrato in google maps, tale da pianificarci le soste in automatico sfruttando tutti i punti di ricarica e suggerendo le tariffe, sarebbe eccezionale.

      • Grazie della risposta. Guardato il sito ed installata, anche se adesso ho un’ibrida, per farmi un’idea. Vedo che esiste da anni ed è integrabile a pagamento con android auto.

        • Esiste anche PCC mentre guidi programma eventuali soste per ricarica, ha uno strumento per fare un check della batteria e si collega all’auto tramite un dongle OBD.

  6. Perché lo youtuber avrebbe speso il triplo? Il prezzo senza abbonamento ai supercharger fino a poco fa era di 0,54€ – 0,61€/kWh e ieri sera sono scesi a 0,44€ – 0,55€/kWh. Ovviamente potrei sbagliare. Ma se i prezzi fossero il doppio, anche pagando 0.61 €/kWh al più avrebbe pagato il doppio rispetto alla migliore flat disponibile e non il triplo.

  7. le famose cisterne di corrente tesla che arrivano da oltre oceano..
    è più (elettricamente) spinta,
    non gela d’inverno e dura di più!! 🤣🤣

  8. Il vero mistero è come un simile personaggio (ho sentito solo la voce) possa avere due milioni di follower… l’umanità è destinata all’estinzione.

  9. Poteva spendere meno? Ok ma ha comunque speso poco. Volete crocifiggerlo perché ha appena acquistato la macchina elettrica? Imparerà o forse voleva semplicemente godersi una figata appena acquistata e se ne sbatteva dei km in più…voi con la macchina nuova nn avete mai bruciato benzina?!

    • Poteva spendere 70 Euro. Ne ha spesi circa 200. Non vogliamo assolutamente crocifiggerlo. La nostra è solo una considerazione: è un peccato che chi arriva a un pubblico così vasto e giovane possa dare un’impressione distorta delle potenzialità dell’elettrico.
      Chi guida un’auto termica non pensa nemmeno lontanamente che il costo di un viaggio possa dipendere così tanto dalle scelte. Non pensa che le scelte possano influenzare così tanto i tempi di percorrenza. Solo da questo è partita la nostra riflessione. E questo Giampytek lo ha compreso perfettamente e, infatti, ci ha già ringraziati dei consigli, nei commenti al video.

  10. L’atteggiamento con cui espone le criticità del viaggio puzza di La7/Raitre.

    Vediamo i prossimi video, se saranno di taglio negativo vuol dire che la Model 3 l’ha presa per denigrare subdolamente l’elettrico.

  11. Solo una nota sul risparmio che si sarebbe ottenuto usando free to x al posto dei supercharger: la tariffa di 0,31 €/kWh vale solo sottoscrivendo un abbonamento con canone mensile di 45€. Per chi, come me, ha bisogno di ricaricare in viaggio 2 volte l’anno non ha molto senso fare un abbonamento mensile. In questo caso, la tariffa pay per use dei supercharger è più conveniente, quindi, è stato commesso un errore? Nì, dipende dai casi.

    • non sono veri e propri abbonamenti
      sono dei carnet di kwh consumabili in un mese ..
      rinnovabili
      puoi comprare un carnet da 100 kwh consumarlo in vacanza e poi
      sospendere il rinnovo fino al prossimo viaggio lungo

        • Questo vale per gli abbonamenti flat Enel X. Quelli Be charge mi pare si possano disdire , terminati i kWh, ma fino alla fine dei 30 giorni, poi non so possano rifare. Quelli Enel X li disdico oggi, finiti i kWh, e li rifaccio domani Comunque sono entrambe valide alternative al farsi spolpare andando a consumo.

    • sottoscrivendo la flat large una volta mice sei obbligato a tenerla tutto l’anno eh
      una volta finiti i kwh puoi semplicemente disattivarla e tanti saluti.

      • Mi sa che hai sparato la c@@@ta di san valentino. Il flat di Enel X io l’ho sottoscritto e disdettato e risottoscritto tre volte in un mese….
        Mai diventato definitivo….

    • Mi spiace ma non ha capito nulla… l’abbonamento si attiva alla bisogna (es. per un viaggio) e se non serve non si rinnova. E’ molto conveniente così facendo.

  12. Peccato. Poteva essere l’unica serie 7 elettrica venduta in italia probabilmente. Ma ha fatto l’unico errore della sua vita….
    Spassosissimo.

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