Chi ripara le batterie? Chiedetelo a Reinova

ripara le batterie

Viaggiare in elettrico è un piacere. Franco l’ha capito guidando una plug-in e ora vorrebbe passare a un’auto 100% elettrica. Ma teme di dover spendere cifre improponibili in caso di guasto alle batterie. Se ci fosse qualcuno che ripara le batterie, però…Inviate domande e osservazioni a info@vaielettrico.it

ripara le batterie

Bellissime le elettriche, ma se si guastano le batterie quanto mi costa farle riparare?

punto interrogativoSono possessore di una Kia Xeed plug e usandola mi sono reso conto che viaggiare in elettrico è molto bello, e comunque un’esperienza molto positiva dell’elettrico.

E pensavo che da quest’anno sono a casa, ho anche il fotovoltaico, e abitando in periferia faccio un bel po’ di chilometri al giorno. Dal momento che la mia plug in ha una batteria di solito 9,6 kW pensavo di passare ad un Total Electric.

Però… a parte il costo iniziale, rimango molto perplesso dei costi per riparare le batterie.  Non si può buttare un’ auto di circa 40.000 euro con un danno tipo quello della Megane del vostro servizio pubblicato qualche tempo fa. Con tutta la mia buona volontà vorrei solo capire come fare i conti x non buttar via i soldi. Franco A.

In Italia pochi sanno maneggiare le batterie, figuriamoci ripararle. Ma non è impossibile

Risposta- E’ vero che riparare un’auto elettrica presenta un problema in più: le batterie. Sono molto costose e pretendono di essere “maneggiata con cura”. Non tutte – anzi pochissime – autofficine sono in grado di sostituirle; sì e no quelle gestite direttamente dai brand, attraverso i concessionari. E la sostituzione costa fra dieci e ventimila euro.

Tuttavia riparare le batterie, sostituendo solo i componenti guasti oppure danneggiati in un urto (per esempio una cella o qualche cablaggio), non è impossibile. Nei Paesi del Nord Europa, dove le elettriche circolanti sono molto più numerose, le autofficine attrezzate si trovano abbastanza facilmente.

Ma l’investimento è importante, le macchine molto costose, il personale deve essere altamente qualificato. Per finire, chi ripara le batterie deve essere in grado di fornire una certificazione che ci metta al riparo da qualsiasi contestazione, per esempio da parte della nostra assicurazione.

Il caso unico di Reinova: ora apre ai privati e lancia la sua rete di autofficine partner

ReinovaC’è qualcuno a cui rivolgersi, ci chiedono spesso i lettori? La risposta è sì, anche se da pochissimi giorni. Un centro di eccellenza per la  riparazione delle batterie, una sorta di clinica specializzata, l’ha creata Reinova, azienda modenese di testing sui veicoli elettrici e ibridi. Vaielettrico nè parlò con qualche giorno d’anticipo, quando ancora il servizio era riservato alle flotte. Ma oggi è disponibile anche per i privati, direttamente presso la sede , oppure attraverso una rete di autofficine convenzionate sul territorio.

Prevede un primo intervento diagnostico in loco, con un furgone attrezzato per le misurazioni indispensabili, una prima analisi del guasto e una stima su riparabilità e i costi. Successivamente il veicolo viene trasferito nella sede di Soliera (Modena) dove Reinova lo sottopone a un’analisi diagnostica completa per individuare i componenti guasti, li sostituisce se possibile, oppure smonta le batterie per avviarle al riciclo.

Infine lo sottopone a un ciclo di test per certificare il ripristino completo di tutte le funzionalità con i relativi requisiti di sicurezza.  Scrivendo a questo indirizzo sales@reinova.tech si attiva la procedura di intervento. In alternativa, la stessa Reinova può attivare una delle autofficine partner che si avvalgono dei suoi servizi.

E quanto costa una riparazione? “Mai come la sostituzione” rispondono a Reinova. I guasti più frequenti riguardano singole celle che si deteriorano prematuramente; basta quindi individuarle e rimpiazzarle.

  • Guarda anche il VIDEO con l’intervista a Giuseppe Corcione, fondatore di Reinova

– Iscriviti a newsletter e canale YouTube di Vaielettrico-

 

Visualizza commenti (3)
    1. Non è che dobbiamo romperla, puo’ rompersi come si puo’ rompere il caricabatteria e sono costi abbastanza rilevanti….

  1. L’ apertura ai privati dell’ officina Reinova e di ulteriori centri riparazione affiliati è una grande notizia…ma attesa.
    È solo questione di tempo che almeno nelle zone con maggior diffusione delle auto elettriche (BEV, plug-in etc) aprano centri ove effettuare diagnosi e riparazioni “semplici” (sostituzione di qualche componente che abbassa l’efficienza del pacco batteria). Mi aspetto che anche le reti di concessionarie più “attente” all’ elettrificazione aprano centri mono o pluri-marca …ed anche Bosch o Dekra etc si impegnino ad aggiornare le loro migliori affiliate con attrezzature e tecnici capaci di fare diagnosi (SOH) e magari in prospettiva qualche riparazione su indicazioni della casa produttrice .

    A Franco devo però ricordare che anche veicoli plug-in e fullhybrid hanno batterie…anche se molto più piccole delle BEV, ma il loro Costo ricambio è talvolta (se non spesso) pari o superiore a quello delle elettriche pure!

    Emblematiche sono alcune analisi riparazione effettuate dalla ditta croata EvClinic (evclinic.eu) con casi forse sorprendenti di riparazione molto più costosa (e talvolta impossibile) di vettura plug-in o fullhybrid.

    (Giorni fa ho letto pure un drammatico caso di utente che ha accidentalmente rotto il display OLED di una KIA Sportage…il cui costo ricambio ufficiale è…..
    13.000 euro ! (Tredicimila!).

    Purtroppo al momento forse solo Tesla è abbastanza “trasparente” su ricambi e procedure di riparazione…

    Speriamo che in futuro migliorino tutte le case automotive sia europee che asiatiche e USA…

    A Franco quindi suggerisco…se pensa di cambiare auto con una BEV…lo faccia pure. però contratti le più lunghe garanzie della casa disponibili (anche se costose…magari rinunci a qualche accessorio o al colore metallizzato 😉)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

Una boiata pazzesca i nuovi incentivi? Vediamo...

Articolo Successivo

Fiere senza ricarica: il caso di Piacenza

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!