Check up alla Terra: il Pianeta è in prognosi riservata

crisi climatica

«Il futuro dell’umanità dipende dalla creatività, dalla fibra morale e dalla perseveranza. Se le generazioni future devono ereditare il mondo che meritano, è necessaria un’azione decisa, e veloce» commenta Christopher Wolf, scienziato presso la Terrestrial Ecosystems Research Associates di Corvallis che ha collaborato con William Ripple dell’OSU alla realizzazione del check up alla Terra contenuto nel rapporto annuale. Il documento è pubblicato  su BioScience. Si intitola “The 2024 State of the Climate Report: Perilous Times on Planet Earth“.

Questi in estrema sintesi  i parametri vitali della Terra, che il rapporto definisce in una “nuova fase critica e imprevedibile della crisi climatica“.

I 25 parametri (su 35) già fuori controllo

automotive clima
La crisi climatica

Dei 35 parametri vitali planetari che gli scienziati utilizzano per monitorare ogni anno il cambiamento climatico, 25 raggiungono estremi record.
-i tre giorni più caldi di sempre si sono verificati a luglio 2024;
-le emissioni di combustibili fossili hanno raggiunto il massimo storico;
-la popolazione umana aumenta al ritmo di circa 200.000 persone al giorno e il numero di ruminanti (mammiferi ungulati come bovini, ovini e caprini, che producono gas serra e il cui allevamento richiede molta energia) aumenta di circa 170.000 unità al giorno;
-nel 2023 il consumo annuo di combustibili fossili è aumentato dell’1,5%, principalmente a causa del forte aumento dell’uso del carbone (1,6%) e del petrolio (2,5%);
-anche l’uso di energia rinnovabile è aumentato nel 2023: il consumo di energia solare ed eolica insieme è aumentato del 15% rispetto al 2022. Ma il loro uso è solo un quattordicesimo dell’uso di combustibili fossili e il recente aumento copre solo l’aumento della domanda anzichè sostituirli;
-la perdita annuale di copertura arborea a livello globale è aumentata da 22,8 milioni di ettari nel 2022 a 28,3 milioni nel 2023;

zero carbon
Emissioni di gas serra

-le concentrazioni di anidride carbonica e metano nell’atmosfera hanno raggiunto i massimi storici;
-La temperatura media della superficie terrestre ha raggiunto il livello più alto mai registrato;
-l’acidità e il contenuto di calore degli oceani, nonché il livello medio globale del mare, hanno raggiunto livelli estremi da record;
-la massa di ghiaccio della Groenlandia, la massa di ghiaccio dell’Antartide e lo spessore medio dei ghiacciai sono ai minimi storici;

-ben ventotto sono i circuiti di feedback amplificanti, quelli che aggravano il cambiamento climatico, come lo scioglimento del permafrost.

stop alle termicheSiamo già nel bel mezzo di uno sconvolgimento climatico mai visto prima da quando c’è l’uomo

Alla luce di tutto ciò il professor William Ripple sostiene che «siamo già nel mezzo di un brusco sconvolgimento climatico, che mette a repentaglio la vita sulla Terra come mai prima gli esseri umani avevano visto». E «ha già causato lo sfollamento di milioni di persone, con il potenziale di farne migrare centinaia di milioni o addirittura miliardi».

Un’agenda per la COP 29 di Baku

E’ possibile invertire la corsa verso il disastro? E come? Secondo gli estensori del report è ancora possibile, attuando le seguenti politiche:

  • Implementare un prezzo globale del carbonio che potrebbe limitare le emissioni dei ricchi e, al contempo, fornire finanziamenti per ulteriori azioni per il clima.
  • Migliorare l’efficienza e il risparmio energetico sostituendo i combustibili fossili con fonti rinnovabili.
  • Proteggere e ripristinare gli ecosistemi che svolgono un ruolo fondamentale nello stoccaggio del carbonio.
  • Incoraggiare un cambiamento verso abitudini alimentari che privilegiano gli alimenti di origine vegetale.
  • Ridurre gli sprechi da parte dei ricchi.
  • Integrare l’educazione al cambiamento climatico nei programmi scolastici.

Di fatto, questa è l’agenda della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 29) in programma fra un mese, dall’11 al 22 novembre, a Baku, in Azerbaigian.

-Iscriviti a Newsletter e canale YouTube di Vaielettrico.it-

Visualizza commenti (62)
  1. Ho 3 macchine elettriche, fotovoltaico sul tetto (ho riempito il tetto), la casa e’ in classe A, riscaldamento a pavimento elettrico, ho disdetto il contratto col gas (cucina con forno elettrico e piano cottura a induzione elettrico.
    Da un mese ho smesso di mangiare carne, tutta, anche il pesce (per via delle microplastiche e mercurio).

    Nel mio piccolo sto facendo il massimo

    1. È più comodo pagare superpremi assicurativi e lasciare l’auto dal carrozziere almeno un paio di giorni per rimediare ai danni della grandine o, peggio ancora, dover cambiare auto perché è finita sott’acqua.

  2. Nemmeno se domani per magia il mondo azzerasse le emissioni le cose potrebbero cambiare. I tempi geologici non sono compatibili con la vita umana.
    Per capirci, per trovare concentrazioni di Co2 attuali devi tornare al pleistocene, circa 5 milioni di anni.
    Questo significa che il pianeta ci ha messo 5 milioni di anni per passare dalla situazione del Pleistocene a quella che vi era in epoca pre industriale. Ora, l uomo in 200 anni scarsi ha “distrutto” il lavoro di pulizia che il pianeta ha attuato in 5 milioni di anni (con tutto quello che è avvenuto dal pleistocene a oggi).
    L umanità dovrebbe semplicemente mettersi l’animo in pace. Da che esiste la vita ci sono state almeno 7 grandi estinzioni di massa. Noi saremo l ottava. Quello che abbiamo iniziato non è arrestabile. Ma nessuno politico lo dirà mai, ne va dell’ ordine pubblico.

    Questo c’è lo dovevano già 20 anni fa i prof all università (Scienze Geologiche applicate).

    1. La sua è scienza da terrapiattista. I modelli previsionali dei principali centri di studi climatologici (per esempio l’IPCC: https://ipccitalia.cmcc.it/climate-change-2023-ar6-rapporto-di-sintesi/) stimano che bloccando la contrazione di CO2 in atmosfera ai livelli attuali potremmo arrivare ad un aumento della temperatura media planetaria attorno ai 2 gradi centigradi per fine secolo. E’ un livello che implicherà un forte adattamento alla nuova realtà, ma eviterà he la Terra diventi invivibile per la specie umana. Lei quali fonti alternative può citare? Il mago Otelma? Quindi non venga sul nostro sito a fare terrorismo climatico. Non lo consentiamo

    2. mario milanesio

      @Max
      “…L umanità dovrebbe semplicemente mettersi l’animo in pace… Quello che abbiamo iniziato non è arrestabile. Ma nessuno politico lo dirà mai, ne va dell’ ordine pubblico. …”
      e curiosamente quindi
      visto che non si può far nulla
      allora tanto vale continuare a usare petroli oe derivati come prima: è così?

      perchè questo è il mantra attuale,
      qualche anno fa era “il global warming non esiste”

  3. Io non ho figli.
    Quindi, direi che ho fatto di più per l’ambiente del 90% di un “ambientalista” medio.
    Poi, in aggiunta, ho anche una vettura elettrica (3° in famiglia in realtà, dopo 2 PHEV aziendali, ma comunque è già qualcosa).
    Saluti.

  4. La situazione purtroppo peggiorerà non stiamo facendo abbastanza perché la situazione cambi in positivo, dobbiamo prenderne atto senza nascondere la testa sotto la sabbio ne fasciarsi la testa, dobbiamo reagire ma subito altrimenti la situazione potrebbe andare fuori controllo.

  5. @mario milanesio
    “References cited”…”Sistemi retroazionati”…”loopback systems”…
    Sa molto di supercazzola, ma ok, mi sta bene.
    Abbiamo capito che lei ha superato la terza media con profitto.
    Complimenti!
    Venendo al dunque, il succo che si può spremere da tutto l’articolo è il seguente:
    SU QUESTO PIANETA SIAMO IN TROPPI.
    Punto.
    Per cui, o troviamo il modo di colonizzare Marte e dintorni….o bisogna fare fuori 3/4 miliardi di persone.
    Le “beghe” mentali che leggo sulle BEV non servono a nulla: pensare di fermare la catastrofe che prefigurate con la sola mobilità elettrica è come pensare di poter svuotare l’Oceano Pacifico con secchiello e paletta.
    Buona continuazione.

    1. mario milanesio

      @Lunetta
      “…Le “beghe” mentali che leggo sulle BEV non servono a nulla…”
      hai ragione: molto più semplice far fuori 3/4 miliardi di persone.
      da chi cominciamo?
      qual è il criterio?
      età, stato sociale, altezza, colore della pelle?
      cosa suggerisci?
      cominci tu?

      sì sì:
      se
      “References cited”…”Sistemi retroazionati”…”loopback systems”…sa molto di supercazzola
      è perchè al bar non è ancora arrivata la scienza.
      ma solo terza media.

      e allora va bene disquisire di far fuori 3/4 miliardi di persone,
      tra uno spriz e un Martini

      1. se continuiamo così tra Israele, Russia, Cina e Taiwan, USA che mettono lo zampino un po’ qua e un po’ là con l’Europa che non sa più da che parte girarsi, siamo già sulla buona strada.

    2. mario milanesio

      @lunetta
      “…pensare di fermare la catastrofe che prefigurate con la sola mobilità elettrica …”
      non ho idea di dove tu abbia letto, qui, una simile fesseria:
      metti il link alla fesseria, grazie.

      la mobilità sostenibile (non necessariamente elettrica) è solo uno dei TANTI tasselli, ma proprio TANTI,
      e l’alternativa è drammatica,
      io preferisco darmi da fare sui tasselli invece che sproloquiare di “basterebbe”

  6. Mah….magari fra 200 anni scopriranno invece che tutto questo scombussolamento era dovuto – che ne so… – allo spostamento dell’asse terrestre (che effettivamente è avvenuto). L’uomo è vissuto secoli pensando che la Terra fosse piatta e che il sole le girasse intorno….certo oggi siamo nel 2024 e non nel Medioevo…però il cervello umano è rimasto quello…forse è anche peggiorato 🙂

      1. claudio marra

        se vogliamo provare andare al nocciolo dei flussi di denaro, per esempio:

        – l’agrivoltaico a pannelli bassi (senza incentivi) era un sistema win-win per tutti ( tranne che per ENI), cioè faceva risparmiare senza implicare nuove tasse, e aiutava gli agricoltori stessi, specie nelle aree del sud semi-desertificate dal sole (e anche un po’ di cassa immediata per lo stato tramite l’iva sulle installazioni)

        aver bloccato l’agrivoltaico a pannelli bassi (che aveva un iter relativamente semplice e costi di installazione irrisori) da noi rallenta molto le installazioni di rinnovabili, terrà il prezzo PUN energia elettrica in italia più alto di circa +3 cents nei prossimi 3 anni

        300 Tera-Watt-h annui di elettricità pagati mediamente 11-10 cents invece di 8-7 cents (prezzo PUN energia grezza)

        sono +9 miliardi di euro aggiuntivi di spesa all’anno, a cui aggiungere il danno alle imprese per minore competitività, che non saprei stimare

        Eni che fornisce metano e petrolio ringrazia per questi blitz di sabotaggio condotti direttamente in parlamento (DL agricoltura, Decreto Aree Idonee, Testo unico Fer) e per quelli condotti fuori (es. prezzo ricarica alle colonnine)

        1. gruppo di commenti postati da circa le 17:30

          commenti di “claudio/rocco/laura/geni/gino/carlo/lucio/etc” ripostano messaggi presi da discussioni di precedenti articoli, che avevano come tema specifico provvedimenti del governo su rinnovabili ed energia.. lo scrivo giusto per non sembrare degli invasati

      2. antonio gobbo

        Ma secondo voi uno è così cerebroleso da farsi influenzare da qualche intervistato che racconta in TV che è bellissimo o disastroso avere un’auto elettrica? Dai non continuiamo a pensare che gli italiani suano tutti cjones pronti ad abboccare al primo che gli da “consigli sugli acquisti”, qualche scappato da casa ci sarà anche, ma la maggioranza non sceglie di cambiare o mantenere la tipologia di automibile solo perchè gli piace il brum brum e l’odore della benzina piuttosto perchè al contrario l’elettrica è silenziosa e rilassante … lo fa se ha convenienza economica e praticità a farlo (oltre ad avere i soldi necessari sll’acquisto).

      3. Pensi che questi dubbi sul riscaldamento globale ce li ha anche quel terrapiattista di Donald Trump che, con l’appoggio di Mr. Tesla, si appresta (almeno lui lo spera) a diventare presidente degli USA.

    1. mario milanesio

      @Massimo
      “…spostamento dell’asse terrestre (che effettivamente è avvenuto)….”
      fonte della notizia?

      non è che stai ricicciando la solita balla?

      non ti viene il dubbio che uno spostamento dell’asse terrestre che si sviluppasse in 70 anni…sarebbe “leggermente” problematico a livello astronomico?
      70 anni, non 40000 (40 MILA), che è il tempo medio della variazione dell’inclinazione dell’asse terrestre

      ma proprio le basi eh!

      1. Chi toglierà il giocattolo di mano a re Giorgio? Se anche i progressisti vanno contro la normalizzazione delle accise sui carburanti fossili rimangono forse solo Dracula, Jack lo squartatore, Caligola, il mostro di Rammstein… Difficile qualcosa cambi prima del 2042. Forse a causa di disordini sociali che defenestreranno Piantedosi e compagni. Ma a quel punto, nelle rosticcerie, venderanno i polletti gelato.

    2. Fra 200 anni magari saranno obbligati a vivere come 500 anni fa e gli esseri umani torneranno a fare quello che sanno fare meglio ammazzarsi l’uno con l’altro per un tozzo di pane

  7. Però…quando si pensa alle emissioni di CO2 si pensa in primis alle automobili…probabilmente perché sono “tante”; quindi si individua la macchina elettrica come la soluzione.
    Però la macchina elettrica ha anch’essa una carrozzeria di acciaio; tale acciaio è prodotto in una acciaieria…. e parti in plastica…parti in tessuto…ecc… Domanda: secondo voi è possibile far funzionare una acciaieria con le sole fonti rinnovabili? Tra parentesi: (perché poi come alternativa ai fossili si parla solo di rinnovabili…guai a parlare di nucleare). E tutti i macchinari industriali in generale per la produzione di beni di consumo?
    Quante automobili ci vogliono per produrre la stessa Co2 di un impianto industriale?
    Grazie a chi vorrà rispondere.

    1. mario milanesio

      @Massimo
      falso + falso + falso

      chiedi in una qualunque azienda che produca una qualunque cosa:
      anche loro sono coinvolti e interessati e obbligati a porsi il problema.
      chiedi in un cementificio, per dire: qui nella mia zona ce ne sono a bizzeffe, e sai quanta CO2 emette un cementificio?
      oppure informati circa i passi avanti e i vincoli per il trasporto aereo e navale

      si parla di auto perchè i media parlano di auto,
      l’auto è una questione diffusa
      il cementificio no.

      ma ad entrambi è richiesto il calo della CO2 emessa

      1. mamma mia..
        da soli, i cementifici valgono l’8% di co2 mondiale: proprio l’ultimo da tirare fuori a paragone. senza contare le polveri..
        a taranto non è l’ilva a creare problemi, ma il traffico..

        mi si dirà che si sta parlando di co2: vero, ma qui è prassi che quando non si hanno più argomenti si vada a finire sui 60/70000 morti annualmente associati al trasporto. adeguandomi a questo modus operandi, chiedo quanti morti sono associati ai veleni dell’industria.
        solito malaltrismo da bev

  8. Sono nato e vivo in una zona molto verde a trenta km da Torino e quaranta km circa dalle alpi, dove con circa un’ora di auto si superano i 2000 metri.
    Ebbene non mi si venga a dire che non ci sono le prove di ciò che sta accadendo e di quanto veloce siano stati i cambiamenti in soli dieci, vent’anni ad oggi.
    La neve quando arriva sparisce anche in quota a marzo e non facciamoci illudere da quelle sporadiche nevicate fuori stagione che durano 24 ore .
    Quando ero ragazzo e in pieno luglio si andava in montagna anche solo a 1800 metri il pomeriggio dopo le ore18 o poco più se non avevi la felpa non resistevi, adesso vai su dopo le 21 ci sono ancora 20° e stai bene in t-shirt.
    Zero termico a 4800 metri il che vuol dire che il ghiaccio è in fusione anche in cima al monte bianco.
    Non so bene su quale pianeta viva certa gente ma probabilmente tra trent’anni se ne renderanno conto anche loro purtroppo.
    Forse non ci rendiamo conto che il pianeta non ha bisogno di noi e che è stato benissimo anche senza per ben 4.5 MILIARDI di anni, solo questo dovrebbe bastare per farci riflettere un po’.

    1. geni bianchi

      Lo scopo non è influenzare alcune centinaia di migliaia di persone che stiano valutando di cambiare auto nei prossimi 6-12 mesi.
      Lo scopo è piuttosto instillare in continuazione e su tempi lunghi dubbi e falsità soprattutto nella maggioranza degli italiani che NON sta valutando di cambiare auto nei prossimi 6-12 mesi.
      Gutta cavat lapidem, la goccia scava la roccia…

  9. Università Statale dell’Oregon….bah!
    Articolo da archiviare all’interno del faldone “Prove di terrorismo psicologico”…

    1. Iorio Cavallini

      A me basta guardarmi intorno anche senza studi universitari: A parte qualche ciclone e tutto il resto ci sono anche faentini ( e non solo) che pensano di spostarsi…e io che abito nella “ valle” pensavo: chi mai ci viene ad abitare qua!? Stai a vedere che essendo una posizione alta (relativamente sicura) le case ( ex Ente Della Padano) che oggi valgono pochissimo( 15000€) in questa zona specifica diverranno interessati!! E visto che c’è chi si vanta di aver speso poco x un’abitazione in montagna…in non ci penso proprio…

    2. mario milanesio

      @Lunetta
      ha letto l’articolo?
      ci fornisce le ragioni (dati, numeri, teorie e sillogismi)
      che la portano a definirlo “Prove di terrorismo psicologico”?

      perchè nel report i References cited è piuttosto nutrito e non di fuffa riempitiva
      ma di sicuro lei ha docuemnti che smentiscono e possono rivelare altro.

      resto garbatamente in attesa, con curiosità intellettuale.

      1. – sta omettendo gli incentivi alle ICE……
        – non c’e modo peggiore di incentivare qualcosa e gestire il click day come e’ stato fatto
        – prima si “aiuta” a comprare la BEV (che puo’ essere caricata senza colonnina) poi ci si concentra sui “dettagli” non obbligatori. Se invece lo sono (leggi: condomini) che logica e’ incentivare le colonnine e non snellire le procedure burocratiche necessarie alla loro installazione?
        – dimentichiamo l’agrifotovoltaico?
        – se voglio incentivare l’elettrico riduco le accise sull’elettrico anziche’ aumentare quelle sui fossili………
        Conclusione: a pensare bene sono l’Armata Brancaleone, a pensare male sono solo a caccia di soldi.
        P.S.: sono politicamente imparziale. Sto solo giudicando il governo attuale (e anche quelli precedenti se certe scelte sono da attribuire a questi ultimi)

      2. Il problema è che l’economia italiana ha bisogno di energia a basso costo nel più breve tempo possibile e questa energia la possiamo avere se e soltanto se spingiamo sulle rinnovabili. Allo stesso tempo allo Stato servono entrate e pareggiare le accise sui carburanti (insieme alla quota IVA che crescerà) ne porterà tanti anche se il petrolio dovesse diminuire il costo a barile.

      3. La dice lunga il fatto che si cerchi ESCLUSIVAMENTE un utente scontento dell’auto elettrica. Se poi ne cercassero uno contento (sempre lo stiano cercando) , e lo facessero parlare in trasmissione, allora le cose starebbero meglio di come immaginiamo. Giudicheremo la trasmissione quando andrá in onda.

      4. mario milanesio

        …alla redazione:
        o il sistema di commenti è andato in tilt e pubblica a caso,
        oppure il neo ministro della cultura si sta divertendo a deliziarci anche qui di lectiones magistrales prematurate come fosse antani tarapia tapioca
        🙂

  10. Roberto Pallaoro

    Non so se avete visto il film Don’t look up, seppure il fenomeno non era il cambiamento climatico, ma l’impatto di un asteroide sulla terra, i fenomeni sociali descritto sono esattamente gli stessi e stiamo ripercorrendo lo stesso fenomeno. Non c’è da sperare in una assunzione di responsabilità del genere umano come tale, praticamente impossibile, ma da persona fiduciosa aspetto che i prossimi eventi portino a capo della lista dei governi, di tutti i governi il tema climatico. Forse una accellerazione dell’inalzamento progressivo dei mari potrebbe essere ciò che può aprire gli occhi alla gente. Non tanto ai governi, ma alla gente che non si rende conto dello stato dell’arte.

      1. mario picerno

        Ma sei matto ?! Così vuoi fare risparmiare soldi all’italiano, che avendo tutte queste possibilità poi paga di meno ? La cosa più bella è: dove andiamo a prendere i soldi ? Bhe invece di impegnarsi prendiamo la via più facile, quella di tartassare ancora gli italiani, sia mai che facciamo cose giuste per farli respirare. È da più di 10 anni che penso che tutti questi governi che si susseguono dovrebbero andare a lavorare al circo Togni.

  11. E’ possibile conoscere quanto sia incisivo sul cambiamento climatico ogni punto dell’agenda cop 29?
    Intendo dire numericamente.
    Faccio un esempio provocatore non conoscendo i numeri, giusto per aprire una discussione: per esempio se privilegiare un’alimentazione vegetale incidesse del 70% e la sostituzione dei fossili con rinnovabili incidesse del 5%, direi che affannarsi sul 5% sarebbe inutile; meglio vietare la carne o no?

    1. Come abbiamo scritto più volte, non c’è un o/o. L’unica strada è agire contemporaneamente su tutti. Certo la precondizione è eleminare del tutto l’estrazione e la combustione degli idrocarburi che produce l’80% delle emissioni globali non naturali di gas serra.

      1. quindi il numero sulla percentuale di incidenza non c’è? ok si tratta solo di studio qualitativo e non quantitativo.

        1. Nell’articolo c’è il link al report. Se lo legga. E decine di altri report danno le cifre precise. Ma non si illuda di trovare una smentita a ciò che dico. Non si risolve il problema cancellando dal pianeta le vacche e le loro flatulenze.

          1. Ma possibile che ogni volta che uno chiede delle cifre risponde “vada a leggerselo”. Se ce le ha le dia è tanto semplice e veloce. Vuol dire che non ce le ha le cifre.

        2. mario milanesio

          mai sentito parlare di sistemi retroazionati?
          ecco, cominciamo di lì.

          una domanda come la sua, applicata ai sistemi retroazionati
          fa ridere.

          tra i sistemi retroazionati lasciamo pure perdere il cambiamento cliamtico, se non le garba,
          anche un semplice servosterzo va benissimo:
          quanta incidenza ha sulla velocità di risposta (o sull’ampiezza di risposta, o su un parametro che le garba, scelga pure)
          per esempio il coefficiente di viscosità dell’olio?

          risposta: DIPENDE, specificare meglio la domanda.

          bene, benvenuto nel campo dei sistemi retroazionati.
          che sono complessi, ma ancora poco rispetto a sistemi molto più complessi, come il clima.

          se vuole una risposta da bar, per una domanda posta come al bar:
          lei si arrischierebbe a usare una viscosità diversa per l’olio della pompa del servosterzo, a 130 km/h in autostrada?
          ecco, questa è la risposta da bar alla sua domanda posta come al bar.

          1. avere un ministro dei trasporti che parla apertamente di auto che prendono fuoco, di posti di lavoro persi per colpa dell’elettrico, avere un altro ministro che dice che l’elettrico sono auto per ricchi perchè non tutti hanno gli 80.000€ per una Tesla, avere un ministro che fa un incentivo da 200 milioni annunciato 7 mesi prima con blocco del mercato, dopo avere spostato i soldi residui del decreto precedente sulle termiche che hanno il TRIPLO di denaro a disposizione, avere bloccato l’agrivoltaico, avere permesso ai due monopolisti di mercato, i cui vertici sono stati nominati da questo governo, di alzare le tariffe di roaming costringendo tutti gli altri operatori ad essere fuori mercato, questo non lo chiamiamo ostacolare la transizione?
            Per le wallbox, non le viene in mente che la burocrazia frena chiunque?

          2. Guido Baccarini

            carlo busi
            Io non so chi sia lei ma il copia e incolla di una risposta a caso (mia) su un tema differente non lo capisco.

    2. purtroppo le proporzioni sono al contrario di come hai scritto, sennò sarebbe stato bello risolverla con solo una diversa alimentazione, e anche così Lollo si sarebbe messo di traverso 🙂

      1. Leonardo (R)

        Meglio mettersi tutti a mangiare soltanto cicoria, o muoversi in auto elettrica? Fammi pensare… 🤔
        Magari basta “soltanto” evitare gli allevamenti intensivi in favore di allevamenti più sostenibili.

    3. mario milanesio

      cmq non è difficile calcolare queste percentuali
      (fatto salvo il discorso sui loopback systems):

      1. qual è la quota di CO2 che il pianeta può assorbire annualmente
      2. quante sono le emissioni in eccesso
      3. quante sono le emissioni del singolo settore sul totale dell’eccesso

      il conto, fatto così, è oltremodo grossolano ma da una idea:
      è grossolano perchè un settore influenza l’altro,
      per esempio, banale,
      un aumento di CO2 favorisce la crescita delle piante, la quale crescita tuttavia interagisce con la biologia animale, e innesca processi biologici, i quali a loro volta….ecc ecc

      1. egidio nevio

        solo il DL agricoltura fatto in fretta dal cognato della Meloni per ordine di Eni di vietare l’agrivoltaico a pannelli bassi (senza incentivi), ci costa 7-10 miliardi all’anno in costo energia, per i prossimi 3 anni, e chissa quanti altri miliardi in mancata competitività dell’industria; soldi in più da sborsare, e che vanno a Eni, pappa e ciccia con Meloni e famiglia

        PS: gli incentivi alle Bev in confronto sono granelli di polvere, e erano stati blindati dal governo Draghi; il governo attuale ha svuotato anche questi girandone il più possibile alle termiche e usando il residuo per creare un blocco alle vendite

      2. Bob, Le fonti rinnovabili hanno coperto il 43,8% della richiesta di energia nel primo semestre del 2024, contro il 34,9% del 2023, ci stiamo avvicinando alla,media europea che è intorno a 50%, non mi sembra che siamo messi poi così male.
        I problemi per l’evonomia italiana sono ben altri, dalla burocrazia, alla lentezza della giistizia, al fatto che è tropp impostata sulle PMI che per ragioni di dimensioni e di mentalità puntano meno delle grandi indistrie a R&D, alla infrastruttura viaria e ferroviaria, ai salari bassi che diinuiscono la capacità di spesa delle persone, al basso livello di istruziine (oltre al problema ella fuga di cervelli), alla denatalità ecc ecc.
        Se fai prodotti innovativi di alta qualità il costo energetico è una voce meno importante se fai solo acciaio, carta, cemento ecc come 30 anni fa invece lo diventa.

  12. Manca il punto fondamentale: convincere le persone che DEVONO cambiare.
    Che devono smetterla di credere che esista lo “zero sbatti”. Che ci sia una qualche soluzione magica non ancora scoperta o che ci sia qualcuno che se ne possa occupare al posto loro.

    Ognuno deve fare qualcosa. Anche non gigante. Ma qualcosa. Anche solo cambiare la mentalità con cui affronta il mondo.

    Sono limitazioni? Certo. Perchè quando raggiungi il punto in cui puoi fare tutto senza preoccuparti di nulla, anche la minima differenza viene percepita come una limitazione.
    Ma va fatto. E a poco a poco ci si renderà conto che non succede niente se ci fermiamo 5 minuti in più per ricaricare l’auto, se consumiamo meno acqua facendo meno lavatrici, se usiamo meno gas per il riscaldamento, se mangiamo meno carne e derivati animali e così via.

    La vita è breve e non vorremmo mai rinunciare a qualcosa. Del resto i nostri genitori non han dovuto rinunciare a nulla. Ma questo è il risultato. E non possiamo continuare a fingere che non sia così.

    Perchè è “figo” il fregarsene di tutti? Pensate che mondo sarebbe se il “figo” è quello che rispetta gli altri e la cosa comune. E’ “cool” quello che studia e si ingegna per fare cose concrete invece di postare sui social quante volte va in bagno.
    Utopia.
    Qua ci si preoccupa del 2035… senza pensare a come ci arriveremo….

    1. Grande Endyamar, condivido in toto ogni singola parola.
      Da tempo anch’io sono inorridito dal dilagare della terrificante mentalità dello “zero sbatti”, che, usando la carota delle comodità, in realtà spegne il cervello e stimola solo il pensare e l’agire sempre di meno, in una spirale a scendere.

    2. Da 0 a 100 d’accordo 1000.

      Solo sui genitori farei un piccolo precisazione che dipende probabilmente dall’età… tanti nostri genitori non hanno dovuto rinunciare a nulla perchè sono partiti dal nulla o quasi. E’ stato anche il motivo della loro visione ottimistica del futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

 

Articolo Precedente

A Dronitaly (9/11 ottobre) la nuova mobilità aerea

Articolo Successivo

Mercato auto in crisi, colpa dell'elettrico?

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!

Iscriviti alla nostra Newsletter

Abbonati alla nostra newsletter e resta aggiornato.
Seleziona i tuoi interessi:
No spam e zero emissioni garantiti!