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Che elettrica compro? Una ID.4? Vaielettrico risponde…

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Che elettrica compro, anche per andare dall’Emilia alla Calabria? Ce lo chiede un nostro lettore, Antonio, nella rubrica Vaielettrico risponde. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it 

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Una Honda CRV 2.2 diesel euro 4: Antonio vuole un’elettrica, ma deve affrontare  viaggi lunghi, dall’Emilia alla Calabria

Che elettrica compro forse una VW ID.4?

“Ho una Honda CRV 2.2 diesel euro 4, con 170.000 km. Sto pensando di cambiarla entro i prossimi due anni. Duevolte all’anno torno in Calabria, mia regione di origine, pertanto vorrei prendere un’auto con almeno 500 km di autonomia. Ho già notato la Volkswagen ID.4, che potrebbe fare al mio caso. Siete a conoscenza se tale modello può già fare servizi di rete, ovvero se ha installata la tecnologia V2G? Sto lavorando per riqualificare casa sia qui a Rivalta di Reggio, dove passo la maggior parte del tempo, sia quella in Calabria (a Montalto Uffugo, CS) dove passo 2-3 mesi l’anno. In entrambi i casi farei un impianto fotovoltaico dotato di accumulo elettrochimico al litio-ferro-fosfato e installerei una wall box da 7 KW. Quali altre auto con prezzo netto sotto i 40mila euro potrebbero soddisfare le mie necessità? Siete a conoscenza di nuovi modelli che sfrutti il fotovoltaico integrato nella carrozzeria di prossima commercializzazione che non sia la Aptera o la Sono Motors?“. Antonio Saullo, Reggio Emilia.

Che elettrica compro? Scelta da fare per l’uso abituale

Un’operaia della catena di montaggio di Zwickau, in Germania,  accanto a unaVolkswagen ID.4 ormai ultimata.

Risponde Paolo Mariano Grazie per averci scritto, Antonio. Non ci dice molto del suo modo di utilizzare l’auto. Quanti km percorre al giorno ad esempio. E se questi km li percorre prevalentemente in città o su strade extraurbane o ancora in autostrada. Né ci indica le sue preferenze in termini di potenza dell’auto. La ID.4 è disponibile in varie versioni. Ci informa però che due volte all’anno effettua un viaggio da Reggio Emilia a Montalto Uffugo, nel cosentino. E, ci pare di capire, lei ritiene di dimensionare la scelta dell’autonomia dell’auto (e quindi del pacco batteria e della relativa versione) su questi due viaggi. In sostanza, se capiamo bene, lei dice: scelgo l’auto sulla base dell’utilizzo che farò per quattro giorni all’anno.

Portare sempre a spasso batterie pesanti è uno spreco

Tuttavia, nel farlo, forse non considera che il relativo costo, in termini economici e ambientali è molto elevato. Ripeto, non so quale sia il suo utilizzo tipo nel resto dell’anno. Ma il fatto che lei evidenzi i due viaggi Reggio Emilia – Cosenza come evento straordinario, mi fa pensare che durante l’anno le sue percorrenze giornaliere non superino i 200/250 km. Se così fosse, e se prestazionalmente l’auto in questione fosse per lei accettabile, potrebbe prendere in considerazione la versione di attacco di Volkswagen ID.4, la Pure Performance. Con batteria da 52kWh (net), 125 kW/ 170 CV di potenza e 343 km di autonomia dichiarata. Questa versione ha un prezzo di listino di 32.150 euro circa 22 mila al netto dell’incentivo statale (con rottamazione dell’usato). Senza contare eventuali incentivi regionali. La ID.4 Pro Performance con batteria da 77kWh (net), potenza 150 kW/ 204 CV  e 520 km di autonomia ha invece un prezzo di listino che parte da 38.150 Circa 28 mila euro al netto dell’incentivo statale.

La versione top ci da qualcosa in più, a che prezzo?

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La Skoda Enyaq, una delle alternative alla Volkswagen ID.4: nasce sulla stessa base tecnica, la piattaforma MEB..

Nei 4 viaggi di quasi 1000 km che lei affronta ogni anno, la ID.4 77 kWh presenterebbe l’innegabile vantaggio di un tempo totale di percorrenza di poco inferiore alle 11 ore. Di cui circa un’ora e mezza di ricariche. Grosso modo ciò che probabilmente farebbe con un’auto endotermica. La ID.4 52 kWh richiederebbe invece oltre 13 ore di viaggio e almeno 5 soste (per un totale di 4 ore e mezza). Ma non è detto che un viaggio così vada affrontato in un’unica giornata: spezzandolo in due le differenze diventerebbero minime. Forse, qualche compromesso in 4 occasioni all’anno può essere accettabile. Questi 4 viaggi annuali valgono il costo extra per l’acquisto dell’auto? Valgono le maggiori emissioni di CO2 per la produzione di una batteria più grande? E il maggior peso e i maggiori consumi nell’utilizzo giornaliero? Valgono il “disagio” della diversa dinamica di guida? Se la risposta è si, allora la scelta corretta è la 77 kWh. Ma forse non è così.

Il V2G sta per arrivare, ma ancora non c’è…

L’Audi Q4 e-tron, altra alternativa (più costosa) alla Volkswagen ID.4, con cui condivide la base tecnica.

Che elettrica compro, dunque? Alternative possibili sono al momento la Skoda Enyaq, l’Audi Q4 e-tron (che abbiamo provato di recente), per restare nel gruppo, o la Mercedes EQA (qui il videotest). O un Suv coreano come la Hyundai Kona. Per tutte è possibile scegliere tra diversi livelli di allestimento e batteria. Quanto al V2G, ovvero la possibilità di utilizzare l’auto come stoccaggio di energia per l’abitazione o l’ufficio, dal 2022 tutti i modelli del gruppo Volkswagen saranno abilitati. Ne abbiamo parlato qui. Al momento non siamo a conoscenza invece di alcun modello dotato di pannelli fotovoltaici diverso da quelli da lei citati, almeno in questa categoria di veicoli. A parte forse il nuovo progetto Lightyear, di cui abbiamo scritto qualche mese fa, molto più costoso.

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18 COMMENTI

  1. Ma una Tesla no? Per i viaggi autostradali, e per la capillarità e la velocità (e l’operatività effettiva) della rete di ricarica, secondo me è la migliore…

  2. Io sono arrivato ieri a Siracusa (da Kraainem in BE) dopo un viaggio di circa 2400km in Vw ID4 75 kw… 2 adulti e 3 bambini.
    Abbiamo viaggiato percorrendo circa 600 km al giorno per 4 giorni. Pernottando in hotel e provando la cucina francese, svizzera, toscana e calabra…
    Per noi è stata una prima esperienza in elettrico… abbiamo pianificato tutto prima della partenza ovviamente (hotel, punti di ricarica…).
    Si viaggia comodissimi, con un ottima assistenza alla guida, motore sempre pronto e piacevolissimo.. l’auto é ben insonorizzata… io non torno più al termico!
    Le ricariche dal circa 20 al 100% variano dai circa 40 minuti delle colonnine del nord Europa ai circa 70 minuti dei punti Enel… pause assolutamente compatibili ai viaggi in famiglia….

  3. L’articolo e la risposta di Paolo evidenziano un tema comune a tanti che si trovino a dover scegliere un’elettrica: calibrare l’acquisto in base allo scenario più sfavorevole, anche se questo rappresenta un’eccezione nell’arco di un intero anno di utilizzo del mezzo.
    Nella prospettiva di uno sviluppo della rete HPC, anche una Ioniq 5 potrebbe essere da considerare: tanto più che possiede già le caratteristiche di P2X e le batterie che accettano una ricarica talmente rapida da rendere accettabile un’autonomia nominale più ridotta. Ricarica che, utilizzata 4 volte l’anno, non inficerebbe più di tanto la vita utile delle batterie.

  4. So che il sig Mariano aveva una e-Golf come la mia, propongo un ragionamento paradossale, mi sono fatto aiutare da ABRP, ma se io partissi con una e-Golf da Reggio Emilia alle 20:00 di sera , a 110 kmh/ mi propone 10 ore di viaggio e 3,5 di ricarica , la sera con il fresco dovrei avere meno problemi di rapid gate (Batteria non raffreddata), ma supponiamo che alle ultime fast ci impieghi il doppio del tempo per la ricarica a 20 kW, quindi invece di 3,5 h di ricarica facciamo di aggiungerne 5h di ricarica. Io autista di notte durante le ricarica dormicchio, i familiari appresso dormono tutti durante le ore buie di viaggio se non svegliarsi vicino alla destinazione quando si fa giorno e quindi non gli cambia più di tanto, arriverei comunque prima di Mezzogiorno, sarebbe così orribile?

    • Ho viaggiato di notte (e anche col sonno), per la mia esperienza è più pericoloso che viaggiare brilli. Quello di guidare così è rischiosissimo, poi con la famiglia a bordo … se hai un colpo di sonno, se trovi una colonnina non funzionante, ti senti a tuo agio a dormire al ciglio della strada con l’auto scarica tutto assonnato? Ma anche dormire presso una piazzola di sosta spersa in mezza al nulla con nessuno che ti sente urlare in caso di aggressione … magari siete una di quelle famiglia che passe l’estate a fare safari o a visitare i posti più pericolosi della Terra, forse questa “avventura” fa per voi …

      • Adesso non ho esperienza per i viaggi nel Sud Italia anche se mi raccontano che ci sono problemi di ordine pubblico dove è pericoloso fermarsi anche di giorno in certi posti ed è più prudente fare tutta una “Tiarata”, però anni fa ho viaggiato in Austria ,Germania , Repubblica Ceca, Polonia e Ucraina e non ho colto questa criminalità nel sostare nelle aeree di servizio, c’erano anche i servizi e bar H24 e di notte passavano le pattuglie.
        Ma forse un domani si potrebbe pensare a viaggi elettrici “In notturna” anche con l’ausilio di sistemi tipo anti tamponamento e mantenimento di corsia che aiuterebbero l’autista.

  5. Antonio io scanserei come la peste le ID: trovi di meglio in giro. Ad esempio la Kia EV6, che parte, compreso l’ecoincentivo, da 39.000 Euro chiavi in mano se i listini che si leggono in giro sono corretti (49.500 euro per Kia EV6 base – 10500 in caso di rottamazione). La EV6 base ha batteria da 77 Kw, 229 cv di potenza e 510 km di autonomia, trazione posteriore, 0-100 7.5″, 185 km/h velocità massima, 350 Nm di coppia. Hai 7 anni di garanzia su tutto e non solo sulle batterie. Le prestazioni non fanno gridare al miracolo, ma almeno esteticamente ha un senso, le ID non si possono vedere, sono davvero brutte, si svaluteranno molto velocemente. Inoltre se compri un’elettrica almeno godi dell’effetto “wow”/”stupisci i tuoi amici”, compri una ID4 sembra la solita VW di sempre (le VW hanno questa “abilità” di passare inosservate e di peggiorare di modello in modello, vedasi Golf 7 vs Golf 8 vs ID3: ad ogni “upgrade” l’hanno peggiorata).

  6. Sono abbastanza certo che i prezzi che avete indicato siano sbagliati.
    Purtroppo i prezzi di listino della ID4 sono di 10 Milà euro più alti.
    Probabilmente avete tolto 2 volte gli incentivi.

    • In effetti secondo il listino di Quattroruote la ID4 ha un prezzo di partenza di 43.150 € per il modello base e 49.150 € per la versione con batteria da 77 Kwh.

    • Buona sera Saverio,
      ha perfettamente ragione.
      Mi scuso con tutti i lettori.
      Purtroppo Volkswagen pubblica il prezzo già al netto dell’incentivo statale. E io l’ho preso come prezzo di listino.
      Chiedo scusa per l’errore. Grazie Saverio.
      Non cambiano ovviamente il ragionamento e le conclusioni.

      • Buongiorno Paolo,
        nessun problema per l’errore.
        Colgo l’occasione per farvi i complimenti, vi leggo regolarmente con piacere.
        Avete contribuito a migliorare la mia conoscenza sul mondo dell’elettrico.
        Vorrei suggerire in generale (e ad Antonio in particolare) di tenere in considerazione il risparmio annuo che si ha con l’utilizzo di un’auto elettrica, pari a 1000 – 1500 euro tra carburante, bollo e manutenzione (ovviamente chi percorre molti km risparmierà anche di più).
        Quindi se si tiene l’auto circa 10 anni, si risparmiano dai 10000 ai 15000 euro.
        Per cui un’auto elettrica che ora paghiamo ad es. 40000 euro va confrontata con un’auto termica da 25000-30000 euro.
        So che ne avete già parlato, ma quando si parla di costi io lo sottolineerei sempre.

    • Io dico la mia, forse dì parte essendo possessore dì una M3 SR+….
      Vuoi un pacco batteria non esagerato per la quotidianità e tempi dì percorrenza nelle eccezioni non apocalittici?
      Per me la soluzione può essere solo 1 e cioè Tesla M3 SR+ dove amche con 50 kwh dì batteria hai un autonomia che si avvicina a quella dalla ID4 con batteria da 77 kwh e quel poco in meno dì autonomia la recuperi nei tempi dì percorrenza grazie alla rete superchatger (che ti porta tranquillo fino in Calabria e che per affidabilità e costi è un’altro mondo rispetto alla rete di ricarica comune…. come prezzo all’acquisto rispetto a id4 siamo li siccome parliamo dì 39K € considerando l’incentivo con rottamazione mentre il costo per mantenimento è più basso sia perché non esistono tagliandi (mentre gli altri continuano a mantenerli obbligatori anche se a cifre più basse rispetto ai termjci) sia perché l’auto consuma decisamente di meno quindi a parità di km percorsi hai bisogno di rifornirsi di meno kwh…

  7. Un plauso per la riposta data nell’articolo, è sbagliato determinare la scelta di acquisto di una EV in base al caso peggiore, ma va determinato in base all’uso giornaliero, è quello che determina i costi di gestione annuali.
    Poi per le eccezioni ci si arrangia aumentando di ore il tempo di viaggio, facciamo che quel viaggio comporto un allungamento di 5 ore, se l’auto ideale costasse 5000€ in più, è come valutare un ora del proprio tempo 1000€ all’ora, credo che neanche Bezos di Amazon guadagni così tanto
    Poi non è detto che le ore in più siano sprecate, se abbinate ad una visita di un punto di interesse posso essere produttive lo stesso.

    • Certo, ma molto spesso le case tendono a limitare gli allestimenti nelle versioni con batteria meno capace. Io ad esempio ho acquistato una e Niro 64 kWh in allestimento Evolution e quotidianamente percorrono 50/60 km, se avessi voluto acquistare la versione con batteria da 39 kWh più che sufficiente per i miei spostamenti quotidiani avrei dovuto accontentarmi del misero allestimento Urban che ha una dotazione di serie decisamente più scarna rispetto a quello della versione style con batteria da 64 kWh, figuriamoci rispetto alla Evolution.

      • è sempre stato così, nei fatti ti spingono a prenderti le versioni più costose e l’entry-level serve soprattutto per poter dire ” a partire da…”.

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