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Che cosa ne pensate dell’ennesimo attacco di Porro?

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Il giornalista e conduttore televisivo su Retequatto Nicola Porro.
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Che cosa ne pensate dell’ennesima, sconcertante sortita contro l’auto elettrica pubblicata sul sito dell’ineffabile Nicola Porro? Lo chiede Dario, un lettore. Vaielettrico risponde. Le vostre mail vanno inviate a info@vaielettrico.it

che cosa ne pensateChe cosa ne pensate? Parla di dazi come ultima spiaggia per salvare l’elettrico…

“Che cosa ne pensate di questo articolo pubblicato sul sito di Nicola Porro: https://www.nicolaporro.it/la-crisi-delle-auto-elettriche-e-realta-i-dazi-sono-lultima-spiaggia/ ?”. Dario Dentamaro

Che cosa ne pensate
il titolo dell’articolo firmato da Massimo Balsamo sul sito di Nicola Porro.

Perché non dice che in Italia è tutto fermo per il ritardo vergognoso degli incentivi?

Risposta. Ne pensiamo che è la solita zuppa di mezze verità infilate una dietro l’altra per cercare di dimostrare quel che sta a cuore a Porro e compagni. Ovvero che l’auto elettrica è un flop e che dobbiamo circolare ancora per secoli e secoli bruciando petrolio. Nell’articolo si omette di dire un paio un paio di cose fondamentali. Una è che in Germania le vendite sono in calo solo perché da metà dicembre sono stati aboliti gli incentivi e comunque la quota di mercato resta sopra un non trascurabile 10%. L’altra, molto più vicina a noi, è che il mercato italiano procede da inizio anno con il freno a mano tirato solo per una manovra scellerata del governo Meloni. Quale? Promettere (a metà dicembre) incentivi sontuosi per il 2024, salvo poi scordarsi volutamente di farli diventare operativi. Con l’effetto di congelare un mercato in cui tutti aspettano che bonus molto più convenienti diventino realtà, come da promessa del ministro Adolfo Urso. Adesso l’ineffabile titolare del dicastero delle Imprese e del Made in Italy fa trapelare che gli incentivi potrebbero entrare in vigore a metà maggio. Questo dopo l’ennesimo passaggio burocratico alla Corte dei Conti, usato come espediente per giustificare un ritardo che di giustificazioni non ne ha. Di questo il sito di Porro non parla: come mai?

Phoenix
Vesper
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24 COMMENTI

  1. Uno degli emblemi della stupidità italiana, purtroppo largamente diffusa.
    Con la differenza che questa gente fa soldi a sufficienza per cavarsela in ogni situazione.

  2. Io penso che sarebbe il caso di ignorare questa persona, la nostra salute mentale potrebbe essere compromessa nel sentire continuamente queste bestialità. Lasciatelo fare, è un poveraccio come tutta la classe politica che lui rappresenta. Lasciatelo fare ma quando si va a votare ripensiamo bene a questi personaggi squallidi!

  3. Leggo un fatto quotidiano ( quando vado in giro e compro un giornale) seguo su internet le previsioni meteo, la posta, la cronaca locale,vaielettrico, il mercato energetico relativamente alla luce( non ho il metano) e questo, in particolare, sì che è tempo ben impegnato!! Ed eventuali novità sui pannelli fotovoltaici…non ho altro tempo o meglio non perdo tempo con i venditori di fumo!

  4. Sulle prime ho pensato sticazzi… poi ho fatto tutto un ragionamento sul mercato in regime di concorrenza, volevo scrivere 2 righe, ma sapendo che piega prenderebbe il discorso sono tornato a pensare sticazzi

  5. Maddai…
    Ma davvero ci possiamo abbassare al livello di arrivare a crearci un’opinione su quel che dice Porro? Od i vari influencer la cui ignoranza è superata solo da quella della maggior parte dei loro follower?

    Ho troppo rispetto di me stesso e di chi ha avuto il coraggio di fare una scelta per molti finanziariamente impegnativa, ognuno poi, per le sue motivazioni, per scendere a tali livelli di inesistente attività cerebrale…

  6. Tutti si devono poter comprare l’auto a gasolio o a metano, come tutti si devono poter comprare l’auto elettrica che alla fine sarà l’auto del popolo, semplicemente perché sarà quella che costerà meno e avrà meno problemi di manutenzione semplicemente perché ha meno componenti.
    La differenza la fanno il peso e le batterie: la soluzione c’è ma non la si vede. Su YouTube ci sono dei ragazzi con la pelle olivastra e non, che mostrano come si può spremere energia da una ruota che ha un peso che scarica a terra almeno 300 kg; nessuno capisce ancora cosa si può fare utilizzando quell’idea che, forse, ti permette di dimezzare le batterie, raddoppiare l’autonomia, o dimezzare i costi.
    Indirizziamo la ricerca in quella direzione e saremo tutti più contenti
    Raffaele

  7. Personalmente, eviterei di condividere link che generano traffico verso siti contenenti articoli praticamente privi di informazioni utili.

    Se analizziamo il breve estratto, emerge un comune denominatore che lega i principali punti di una narrazione incentrata sulla PAURA e il TERRORE di perdere
    la nostra libertà individuale (fregandocene della collettivitá e dei problemi causati ai più fragili) che attualmente ci consente di utilizzare
    veicoli inefficienti che nel migliore dei casi trasformano in Calore il 65% della benzina/diesel/metano/GPL ( ANZICHÉ MOVIMENTO!! ),
    continuando a rilasciare nell’aria PM10, PM2.5, e NOx ed altri agenti inquinanti.

    Questa narrazione, orchestrata per creare divisione tra chi possiede una auto elettrica e chi no (ho letto precedentemente in un vs post di un caro “disturbatore” che etichettava come RICCASTRI i possessori di un Box Auto, wall box e Pannelli solari fotovoltaici e logicamente BEV),
    fa presa su chi non è esperto di tematiche ambientali o di economia circolare, alimentando una sensazione di pessimismo e demolendo tassello dopo tassello la speranza (e la necessitá) di un futuro piu’ Green.
    La narrativa green, che dovrebbe invece ispirare un futuro migliore per i nostri figli e nipoti, viene messa in discussione da un filo comune che manifesta un diffuso scetticismo
    riguardo al successo della mobilità elettrica e alla sua capacità di sostituire efficacemente i veicoli a combustione interna,
    senza apportare alla discussione alcuna idea propositiva e senza generare un seme per una discussione propositiva (tipica dello SFASCISMO, direi) che affronti i veri problemi del comparto Auto in italia ovvero l’assenza di un piano industriale per la fuga delle industrie!

    Questo scetticismo è evidente nei 5 capisaldi della narrativa SFASCISTA:

    1. Delusione rispetto alle aspettative: Le auto elettriche non hanno soddisfatto le aspettative, suggerendo che i progressi nel settore potrebbero non aver raggiunto i livelli previsti.
    2. Crescita lenta delle vendite: Nonostante gli sforzi per promuovere le auto elettriche, le vendite stentano a decollare, indicando resistenza da parte dei consumatori o ostacoli nel mercato.
    3. Obiettivi irraggiungibili: Gli obiettivi fissati per la transizione verso veicoli più ecologici sembrano troppo ambiziosi o difficili da raggiungere, sollevando dubbi sulla loro fattibilità entro i tempi previsti.
    4. Perdite economiche delle case automobilistiche: Nonostante profitti in altri settori, le case automobilistiche segnalano perdite nel segmento delle auto elettriche, evidenziando le sfide economiche della transizione verso la mobilità elettrica.
    5. Perdite dei costruttori per ogni auto elettrica venduta: I costruttori subiscono perdite per ogni auto elettrica venduta, suggerendo che la produzione e la vendita di auto elettriche potrebbero non essere ancora redditizie.

    Creando un quadro di incertezza e scetticismo riguardo alla transizione verso veicoli più ecologici, ci suggerisce che in presenza di sfide significative difficilmente superabili si orienta l’opinione della massa verso le tradizionali auto a combustione
    che omissione dopo omissione vengono costruite sempre meno in italia – si, i minuscola.

  8. Porro, Salvini..basta dare tutto questo spazio a questi personaggi che saturano, con la loro presenza, giornalmente tutti i media.

  9. sig Ilario , se gli incentivi esistono e’ per una ragione ,vogliamo fare in fretta la sostituzione del parco macchine, per le termiche si sono assurdi !

    • La sostituzione del parco si farà velocemente quando i produttori venderanno a prezzi umani e la rete di ricarica sarà sviluppata a sufficienza e con prezzi giusti. Se continuiamo con questo andazzo si andrà sempre a rilento

  10. Non sono assolutamente d’accordo con quello che scrive Porro, ma quando la finiamo con sta storia degli incentivi ? ( Dati a chiunque, non solo a chi vuole l’auto bev.)
    Ormai il mercato è sufficientemente sviluppato per fare un modo che una bev costi come una termica, lo si legge sempre nei commenti. A questo punto nessuno vieta di comprare la bev, chi lo vuole fare ha piena facoltà di come spendere i propri soldi

      • Se loro si soffermassero a leggere invece di rispondere con la bava alla bocca avrebbero visto che ho scritto
        ” dati a chiunque”.
        Ma guai a chi non vi appoggia incondizionatamente. Mah

        • La bava me la tengo per attività più piacevoli che commentare un banale post su internet sig. ilario 🤭

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