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Che bello andare in Vespa Elettrica sui Colli bolognesi

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Un breve tour tra i Colli bolognesi in sella alla nuova grande protagonista di casa Piaggio. I pro e i contro di uno scooter a zero emissioni che si dimostra all’altezza, facile da guidare e silenzioso.

Abbiamo aspettato qualche mese, per sondare gli umori e darle il tempo di ingranare la marcia, ma adesso che la commercializzazione su larga scala ha preso il via non potevamo esimerci dal provarla. Siamo saliti in sella alla Vespa Elettrica, il primo passo verso il futuro della mobilità targata Piaggio, la versione a zero emissioni di uno scooter che non ha bisogno di troppe presentazioni, avendo rappresentato per diverse generazioni un’icona di stile del Made in Italy nel mondo.

Amarcord Cremonini

Per capire le peculiarità della Vespa ecosostenibile abbiamo affrontato i tornanti immersi nel verde dei colli di Bologna, un “must” per chi vive da queste parti, luogo di battesimo di tanti giovani centauri.
Con buona pace di Cesare Cremonini e della sua 50 Special, abbiamo provato a mettere “le ali sotto i piedi” anche in sella alla Vespa Elettrica, che, seppur con un’anima oggettivamente diversa dalla sua famosa antenata, regala comunque un certo divertimento e una maneggevolezza da non sottovalutare.

Intanto, la Vespa è bella da vedere. Lo era prima, lo è adesso. E questo non guasta mai. Le linee inconfondibili ed eleganti della versione moderna sono rimaste immutate e nemmeno l’introduzione del motore elettrico e del pacco batterie ha modificato il profilo sinuoso dello scooter, che, anzi, in questa versione “green” si arricchisce di una filatura sul bordo ad esaltarne le forme.

Un cinquantino di carattere

Le prestazioni sono da cinquantino tradizionale, quindi non bisogna aspettarsi troppo vento tra i capelli anche se l’accelerazione e lo spunto sulle rampe dei Colli bolognesi  beneficiano della tipica erogazione brillante dei motori elettrici.
Gli “strappi”, verso il Santuario di San Luca, non mancano di certo, ma nonostante questo il Power Unit da 4kw risponde bene, mantenendo una velocità costante quando le pendenze si fanno serie.

Se proprio dobbiamo scegliere, per affrontare le salite ma anche le strade dritte che necessitano di un po’ più di velocità, meglio optare per l’erogazione standard (Power) piuttosto che la tipologia a risparmio (Eco): si guadagnano km/h in più (50 contro 33, più o meno) e una spinta maggiore.

Via leggeri sui Colli bolognesi

In strada la Vespa Elettrica si guida bene, è maneggevole e agile nelle curve strette e facile da gestire anche nel traffico. Il punto di forza è ovviamente nel suo essere zero inquinante ma anche nell’assoluto silenzio che emana e nella mancanza di vibrazioni.
Promosso anche il reparto frenante, che svolge bene il suo compito, coadiuvato da un freno motore efficiente e subito reattivo appena si lascia la manopola destra.

Volendo, in caso di manovre complicate, si può inserire la retromarcia (dallo stesso pulsante che sceglie le due tipologie di erogazione) visto che da fermi la Vespa non è poi così leggera da muovere. Strumento utile? Diciamo che nulla è impossibile anche nella “vecchia maniera”…

100 km veri con una ricarica

In modalità Eco l’autonomia massima dovrebbe raggiungere i 100 km (i 70 km effettivi circa in modalità Power), un valore che non subisce significative variazioni tra città e circuito extraurbano anche grazie al sistema di recupero dell’energia, che ricarica le batterie agli ioni di litio nelle fasi di decelerazione.

A proposito di batterie, non sono estraibili ma per ricaricarle vanno collegate direttamente dal sottosella ad una normale presa domestica Schuko tramite l’adattatore in dotazione o in modalità “Modo 3” da Wall-box oppure alle colonnine pubbliche dotate di presa Tipo 3A. Il tempo massimo di ricarica è di 4 ore.

Cruscotto digitale, ma senza occhiali..

Tutto ciò che c’è da sapere su parametri di bordo e info varie si ricava dal cruscotto digitale a colori di 4,3” posto sul manubrio, che offre una strumentazione completa (anche se alcuni numeri sono forse troppo piccoli da vedere mentre si guida).

Non abbiamo provato i vantaggi tecnologici della connettività, perciò non diamo giudizi in merito: quello che sappiamo è che attraverso il sistema di connessione Vespa MIA (di serie) è possibile “collegare” il proprio smartphone allo scooter, gestendo numerose funzioni del cellulare, oltre a controllare i dati del mezzo che compaiono sul display.

Il prezzo spaventa, ma c’è il maxi-incentivo

Dopo il lancio avvenuto novembre scorso al Salone Eicma di Milano, oggi la Vespa Elettrica è chiamata ad affrontare la risposta del pubblico e, in questo senso, gli incentivi promessi dal Governo per l’acquisto di ciclomotori elettrici non potranno che aiutare, visto che finora il prezzo base di vendita (6.390 euro) un po’ spaventa l’acquirente interessato.
Per fortuna c’è l’incentivo governativo, che copre il 30% del prezzo di listino, con uno sconto, quindi, di quasi 1.900 euro.

Al momento esiste comunque un programma di finanziamento a rate mensili e, con un anticipo, si può includere anche il Vespa Care, pacchetto che comprende servizi, interventi di manutenzione e estensione della garanzia.

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