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Che app o card servono per ricaricare?

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Che app o card servono per ricaricare? Ne basta una o ne servono tante quante sono gli operatori? Lo chiedono Roberto e Pasquale, neofiti dell’elettrico. Ricordiamo che i vostri quesiti vanno inviati alla mail info@vaielettrico.it

che app o card servonoChe app o card servono? Milano mi costringe a cambiare la Golf con una Tesla…

“Scrivo dalla provincia di Milano. Costretto dai limiti milanesi ad abbondare un’affidabile Golf TDI euro 5 del 2014, a metà novembre mi verrà consegnata la mia prima auto elettrica, una Tesla Model Y. So perfettamente che Tesla ha la sua rete di ricarica, i Supercharger. Ma credo che talvolta potrebbe tornare utile ricaricare presso qualche infrastruttura che non sia Tesla, perché più consona al viaggio o più vicina a una tappa/destinazione. Per intenderci, ricaricheró con wallbox nel garage di casa. Ma ad esempio a 500 mt da casa mia ho una colonnina BeCharge, che in caso di necessità per viaggio dell’ultimo minuto può tornare utile prima di una partenza. Chiedo: nell’ipotesi che non mi interessino piani di abbonamento, ma semplice pay per use, non mi è chiaro il meccanismo dell’interscambiabilità tra operatori. Posso avere una sola tessera (BeCharge, o Juicepass di EnelX, o Next Charge… etc) con cui ricaricare un po’ ovunque? O devo avere per ogni distributore, un account e una tessera? Estendo la domanda alle reti Ionity e FreeToX. Grazie per gli interessantissimi articoli con cui ci tenete sul pezzoRoberto Grillo, Cerro Maggiore (MI)

che app o card servono“Vorrei sapere come funziona la ricarica dalle colonnine pubbliche dei vari gestori…Se ho un abbonamento Enel X posso ricaricare dalle colonnine diverse da Enel? Bisogna avere ulteriori abbonamenti ed app?. Pasquale

che app o card servonoUn solo gestore e praticamente ricarichi ovunque

Risposta. È tutto molto più semplice di quanto si pensi: i principali gestori, tra cui quelli citati da Roberto, sono legati dai cosiddetti accordi di interoperabilità. Questo significa che con la app o la card di un’unica società si accede alla stragrande maggioranza delle colonnine. Sempre con addebito automatico sul nostro conto. Quella che può cambiare è la tariffa, ma essendo di solito questo tipo di ricarica un’eccezione e non la regola, non vale la pena di preoccuparsi troppo. Unica notazione: se si viaggia all’estero, è meglio accertarsi che la nostra card o app sia effettivamente interoperabile con le principali reti di ricarica del Paese attraversato.

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8 COMMENTI

  1. Proprio questo lungo fine settimana sono andato in Belgio. A/R 1910km con mio Modello 3 Tesla. Ho proprio voluto utilizzare altre sistemi di ricarica che quelli Supercharger.
    Ho optato per Be Charge che adesso offre ancora un pacchetto molto conveniente (250kWh per €90 al mese – ma si può interrompere l’abbonamento) e anche EnelX Way con un pacchetto Small Flat di €25 per 70kWh. Mi è bastato e ho potuto utilizzare tutta la rete Ionity in Svizzera, Francia e Belgio. Dunque le società hanno un servizio di roaming internazionale. Però le consiglio la tessera piuttosto che la App perché mi è capitato di avere problemi con l’App. Con la tessera è conveniente ma anche più veloce fare partire la ricarica. Utilizzando i Supercharger avrei speso almeno €80 di più in questo viaggio.
    Occhio ad una cosa: gli aggiornamenti sulle App non è istantaneo dunque uno deve fare attenzione di notare l’energia prelevato dalla colonnina proprio prima di fermare la ricarica. Così può tenere il controllo e non superare il pacchetto altrimenti si passa a pagare il prezzo pieno.

  2. Mi sentirei di consigliare, se si è in possesso del Telepass e si usano le colonnine a consumo saltuariamente, di utilizzare l’app appunto di Telepass che attualmente offre un cashback del 10% su ogni ricarica

  3. Innanzitutto, consiglio di procurarsi le carte. Un paio di volte ho avuto la sgradita sorpresa di trovarmi in una zona mal coperta dalla rete 4G dell’operatore di telefonia mobile con il quale ero in roaming.
    L’80% dell’energia consumata dalle mie auto (una BEV e una PHEV) la ricarico a casa, il 12% presso hotel e B&B e l’8 % presso colonnine pubbliche (principalmente ultrafast). Le percentuali sono approssimative.
    Da due anni uso il più possibile Enel-X perché ha gli abbonamenti (che possono essere attivati e fermati a piacimento, anche per un solo mese) a prezzi molto convenienti rispetto agli altri operatori. Inoltre l’app e la carta Enel-X (compresi gli abbonamenti) funzionano anche in Francia dove abito. Per le colonnine di operatori che non hanno l’accordo di roaming con Enel-X, utilizzo le carte di Shell-recharge e Charge-plus.
    L’operatore Evway non mi è piaciuto, e non l’ho mai usato, perché conteggia le ricariche e i costi usando l’unità di misura “coccinelle”, con il rischio di avere tariffe e costi non chiari. Non ho mai capito perché non usano l’Euro, o i centesimi di Euro. come tutti gli altri operatori.

  4. Con Ewwai ho ricaricato su neogy, Becharge, forse anche Ionity e soprattutto anche all’estero (Svizzera, Francia, Belgio e Germania) senza problemi. Si carica un credito che si scala al momento della ricarica. Molto semplice da usare e con in servizio clienti efficace.

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