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ChatGPT risponde: basterà l’energia per le EV?

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ChatGPT risponde: basterà l’energia per le auto elettriche quando ce ne saranno milioni in circolazione? Il quesito l’ha posto Roberto, molto scettico nei confronti delle EV. La nostra risposta. Come sempre scrivete a info@vaielettrico.it

ChatGPT rispondeChatGPT risponde alla domanda: con 7 milioni di auto elettriche tutte ai 130…

“Malgrado i consigli di lasciar perdere che mi arrivano da più parti, vorrei una risposta sensata al mio quesito: “Se tutti andiamo elettrico, dove la prendiamo l’energia necessaria?“. Per questo, ho interpellato anche ChatGPT, che purtroppo ha confermato le mie preoccupazioni.Riporto la risposta di ChatGPT: “Per calcolare la potenza richiesta per ricaricare 7 milioni di auto elettriche in un’ora e farle funzionare per un’ora, dobbiamo conoscere il consumo di energia delle auto elettriche e la capacità totale della loro batteria. Supponiamo che ogni auto elettrica consumi 20 kWh per percorrere 100 km a 130 km/h e che la capacità della batteria di ogni auto elettrica sia di 60 kWh. In un’ora, le auto elettriche potrebbero percorrere: 130 km x 7 milioni = 910 milioni di km. Per percorrere 910 milioni di km a una velocità di 130 km/h, avrebbero bisogno di consumare: (910 milioni km/100 km) x 20 kWh = 182 milioni di kWh.

ChatGPT rispondeServiranno 100 centrali nucleari solo per le EV…

Quindi, per ricaricare completamente tutte le 7 milioni di auto elettriche in un’ora, avremmo bisogno di una potenza di: Potenza = Energia / Tempo = 182 milioni di kWh / 1 ora = 182 GW. Quindi, per ricaricare 7 milioni di auto elettriche e farle funzionare per un’ora, avremmo bisogno di una potenza di ricarica di 182 gigawatt (GW) dalla rete elettrica. Questa quantità di energia è enorme e richiederebbe un’enorme quantità di risorse e infrastrutture per soddisfare la domanda di energia. Se quanto sopra è corretto, ci vorranno in un futuro ormai prossimo, più di cento nuove potenti centrali nucleari da 1,5 GW ciascuna, solo per l’Italia. Dedicate esclusivamente a fare marciare le auto.
Altro che solare, eolico, maree ecc. Ma perché non ci pensiamo, prima di illuderci e baloccarci con utopie fasulle?“. Roberto Baccarini

ChatGPT risponde, ma alle domande giuste…

Risposta.A domanda risponde” è la formula di rito che si legge in testa ai verbali di Polizia Giudiziaria. Significa che l’interrogato chiarisce la sua posizione in merito a quel che gli viene chiesto. Dunque: occorre che il quesito abbia senso e ipotizzare 7 milioni di elettriche che contemporaneamente se ne vanno ai 130 in autostrada è quantomeno bislacco. È sempre stato detto da eminenti scienziati che non c’è un problema di quantità di energia disponibile. Anche perché i consumi in generale continuano a calare, come certificato mensilmente dai dati di Terna. Ci possono essere dei problemi di picco, se tutti ricaricassimo contemporaneamente? È verissimo, ma si tratta di problemi gestibili e , anzi, le auto elettriche in un prossimo futuro potranno aiutare a stabilizzare le reti nei momenti di affanno. Lo spiega molto meglio di noi il professor Nicola Armaroli del CNR nel video che riproduciamo qui sopra. Senza lo scetticismo nei confronti delle rinnovabili espresso nella mail

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62 COMMENTI

  1. il commento di roger sulle colonnine mi sembra delirante quanto la domanda di roberto sui consumi e cosi anche le risposte dei chat gpt ! facciamoci delle idee personali invece, giuste o sbagliate che siano ma almeno in un sano e perenne divenire !

    • Io ho messo numeri reali, fatto afre dei calcoli su un uso medio.
      Ovvio che è solo una stima è l’ho specificato.
      Posso anche dire che non ho messo in conto l’evoluzione tecnica, ovvero colonnine sempre più rapide e auto calici di ricaricare più rapidamente.
      Qui di probabilmente non serviranno nemmeno 200mila colonnine, ma molte meno.

      P.s.
      Il mio era solo un gioco, non pensavo di doverlo specificare così.

  2. La risposta del BOT (per ora mi sento di chiamare cosí ChatGPT) é quantomeno impostata come un comizio elettorale. Le auto in autostrada non usano in quel momento la corrente della rete ma quella della loro batteria. O vogliamo pensare a 7 milioni di auto attaccate alla spina che corrono?
    E poi perché a 20 KW? In corrente continua? O sono tutte Renault che accettano fino a 22 KW in alternata?
    Va bene come barzelletta, ma… non prendiamo sul serio questi BOT!

  3. Incuriosito ho chiesto a chatGPT di farmi un calcolo con dati un po’ più reali, conscio che si possono fare solo delle stime.

    Io
    Ipotizzando 40 milioni di veicoli elettrici che dovrebbero percorrere circa 11000 km all’anno, quante colonnine di ricarica servirebbero?

    ChatGPT
    Per stimare il numero di colonnine di ricarica necessarie, dobbiamo considerare diversi fattori, tra cui il tipo di ricarica, l’efficienza energetica dei veicoli elettrici e la distribuzione geografica delle colonnine. Dato che i veicoli elettrici possono essere ricaricati sia a casa che presso le stazioni di ricarica pubbliche, valuteremo entrambe le opzioni.

    Supponiamo che i veicoli elettrici vengano caricati principalmente a casa per la maggior parte del loro chilometraggio annuale. In questo caso, non sarebbe necessario un numero molto elevato di colonnine pubbliche. Si potrebbe considerare una ricarica pubblica solo per viaggi più lunghi o per ricariche di emergenza.
    Tuttavia, per fornire una stima approssimativa, possiamo fare un calcolo basato su un’ipotesi semplificata. Supponiamo che ogni veicolo abbia bisogno di una ricarica pubblica completa ogni 1000 km (considerando che i veicoli potrebbero fare alcune ricariche a casa). Questo significherebbe che ogni veicolo richiede circa 11 ricariche pubbliche all’anno (11000 km diviso 1000 km).
    Se abbiamo 40 milioni di veicoli elettrici, moltiplicando questo numero per 11 ricariche pubbliche all’anno, otteniamo un totale di 440 milioni di ricariche pubbliche all’anno.
    Ora, per determinare il numero approssimativo di colonnine di ricarica necessarie, dobbiamo considerare il tempo medio di utilizzo di ogni colonnina. Supponiamo che una colonnina di ricarica richieda mediamente 4 ore per ricaricare completamente un veicolo. Ciò significa che, durante un anno, una colonnina può fornire circa 2190 ricariche complete (365 giorni all’anno moltiplicati per 24 ore divisi per 4 ore).
    Dividendo il totale delle ricariche pubbliche all’anno (440 milioni) per il numero di ricariche che può fornire una singola colonnina all’anno (2190), otteniamo il numero approssimativo di colonnine di ricarica necessarie:
    440 milioni / 2190 ≈ 200,913
    Quindi, approssimativamente, sarebbero necessarie circa 201.000 colonnine di ricarica per soddisfare le esigenze di ricarica dei 40 milioni di veicoli elettrici che percorrono circa 11.000 km all’anno. Tieni presente che questa è solo una stima approssimativa e che potrebbero essere necessari ulteriori fattori e calcoli più dettagliati per una valutazione accurata delle infrastrutture di ricarica.

    Io
    Nel 2022 sono state installate 10.748, mentre 36.772 è il numero totale di quelle presenti, compreso quelle installate nell’ultimo anno. Entro quando si potrebbe arrivare a coprire l’intero parco circolante con il ritmo di installazione attuale?

    ChatGPT
    Se al 31 dicembre 2022 sono state installate 10.748 colonnine di ricarica per veicoli elettrici in Italia, mentre il numero totale di colonnine presenti è di 36.772 (incluso il numero installato nell’ultimo anno), possiamo fare una nuova stima per determinare quando si potrebbe arrivare a coprire l’intero parco circolante di veicoli elettrici.
    Considerando che hai menzionato un parco circolante di 40 milioni di veicoli elettrici, possiamo calcolare la differenza tra il numero stimato di colonnine necessarie per coprire il parco circolante completo e il numero attuale di colonnine installate.
    Stimando che siano necessarie circa 201.000 colonnine di ricarica per soddisfare le esigenze di ricarica di 40 milioni di veicoli elettrici, dobbiamo sottrarre il numero attuale di colonnine installate (36.772) dal numero stimato di colonnine necessarie (201.000):
    201.000 – 36.772 = 164.228
    Ora, possiamo calcolare il tempo necessario per coprire questa differenza con il ritmo di installazione attuale di 10.748 colonnine di ricarica all’anno:
    164.228 / 10.748 ≈ 15,28 anni
    Quindi, a un ritmo di installazione costante di circa 10.748 colonnine di ricarica all’anno, potrebbe essere necessario circa 15,28 anni per coprire la differenza tra il numero attuale di colonnine installate e il numero stimato necessario per coprire l’intero parco circolante di 40 milioni di veicoli elettrici.
    Ancora una volta, tieni presente che questa è solo una stima approssimativa e che il ritmo di installazione potrebbe variare nel tempo a causa di diversi fattori.

    Insomma, secondo una stima tra 15 anni, al ritmo attuale di installazione di colonnine, potremmo pure sostituire l’intero parco circolante e nessuno avrebbe problemi a ricaricare.

  4. Intanto mi godo la mia utopia ( non so perché l’intelligenza artificiale mi suggerisce…la mia vicina…)che al momento è il più grande affare della mia vita.Kona ev64

  5. Ciao a tutti, posso aggiungere la classica “ciliegina sulla torta” ricordando di aggiungere anche la geniale idea di quei fenomeni legiferatori UE che vogliono vietare caldaie a gas dal 2029 per far usare i sistemi a pompa di calore? …vero che il gas non è più così facilmente ed economicamente conveniente da reperire ma pensare ai milioni di famiglie che nella stagione invernale (quando il fotovoltaico produce meno) azioneranno tutta ‘sta roba……

    • Loris
      E’ un falso problema. Lo dice la matematica.
      La peggiore pompa di calore ha un COP pari a 2 con -10° esterni e temperatura acqua di 55°, che è una temperatura esterna media ben lontana dalla realtà di una grandissima maggioranza di abitazioni.
      Questo significa che l’energia necessaria a sostituire i kW calorici è la metà di quella che ti servirebbe direttamente con il gas. Per fare esattamente patta, è sufficiente che il rendimento di una centrale elettrica a gas sia leggermente superiore al 50% e il risultato sarà che la quantità di gas utilizzata sia esattamente la stessa.
      Questo, però, succede solo ed esclusivamente nelle giornate più fredde in assoluto e con produzione fotovoltaica totalmente assente. In TUTTI gli altri casi, risparmi. E anche tanto. A 0°, la maggior parte delle pompe di calore ha un COP che già si avvicina a 3: significa usare il 30% di energia in meno. a 10° tutte fanno 4, di COP: è LA META’ di energia.
      Martedì a casa mia è piovuto ininterrottamente TUTTO il giorno, senza mai fermarsi (Emilia Romagna…). Il mio impianto fotovoltaico da 9 pannelli (2,9 kWp) con orientamento EST 20° è riuscito a produrre ugualmente 2,9kWh. Buttali via…

  6. Chatgpt, con dati caricati da un no-watt darà risposte no-watt… Ma, a parte questa, è per me ovvio, che, per una elettrica acquistata, si ferma un’auto che comunque consuma energia..
    Quindi, il bilancio energetico non cambia.
    Ma, che veramente farà la differenza è come e quando ci muoveremo per infrastrutture e ricerca; cosa che molti governi non vedono….mentre altri sì.
    Le auto elettriche inoltre miglioreranno, con il tempo, la loro efficienza e durata. Le termiche sono già al massimo del loro sviluppo o quasi.

    Prima chiamo anche a chiedere a Chatgpt che me va a finire il mondo continuando con il termico….

  7. Ma io mi chiedo come si fa a formulare una domanda così?? Già solo che 7milioni di auto in autostrada a 130kmh non ci stanno!! Al massimo ai 13 kmh di media, forse! La chat AI se fosse seria, ti avrebbe perlomeno mal apostrofato!

  8. ChatGpt,, ma dekkè parliamo 🤔 trend teknologico di questi mesi⚙️📈 ma vero bluff se messo alla prova cn argomenti più seri ed articolati ke nn sono (e forse MAI saranno..) alla portata di un algoritmo (keé pur sempre una sorta di….sistemino matematico inventato dall’Uomo)
    Detto ciò,, in un sito di appassionati della e.mobility nn credo mankino argomenti da approfondire cn più….costrutto ❤️⚡🔋

  9. Be’ vediamo un po’ cosa succederebbe in Italia se 7 milioni di auto si rifornissero tutte contemporaneamente ai distributori di benzina.

    ChatGPT:

    Se improvvisamente 7 milioni di auto in Italia si rifornissero tutte contemporaneamente ai distributori di benzina, ci sarebbero diverse conseguenze e sfide da affrontare. Di seguito elenco alcune delle possibili conseguenze:

    Code ai distributori di benzina: Con così tante auto che cercano di rifornirsi contemporaneamente, si verificherebbero code enormi ai distributori di benzina. Le pompe potrebbero non essere in grado di far fronte a un afflusso così massiccio di veicoli, causando ritardi significativi per i conducenti.

    Esaurimento delle scorte di carburante: L’arrivo improvviso di 7 milioni di auto ai distributori di benzina metterebbe a dura prova le scorte di carburante. I distributori potrebbero esaurire rapidamente il proprio inventario e potrebbe essere necessario un tempo considerevole per riapprovvigionarsi.

    Disordini e tensioni: Le code prolungate, l’esaurimento delle scorte di carburante e la frustrazione dei conducenti potrebbero portare a disordini, tensioni e potenziali situazioni di conflitto. Sarebbe necessario un adeguato controllo e un coordinamento efficace per gestire la situazione e prevenire episodi di violenza o di caos.

    Problemi di mobilità: Se molti conducenti rimanessero senza carburante, si verificherebbero problemi di mobilità su larga scala. Le auto private, i mezzi pubblici e i servizi di emergenza potrebbero trovarsi in difficoltà nel raggiungere le destinazioni desiderate, causando disagi e possibili ritardi.

    Impatto sull’economia: L’evento improvviso di 7 milioni di auto che si riforniscono simultaneamente potrebbe avere un impatto significativo sull’economia. Potrebbero esserci perdite di produttività a causa della difficoltà di spostamento delle persone e dei beni, nonché una riduzione delle attività commerciali e turistiche.

    Per evitare tali situazioni, sarebbe necessario un adeguato piano di gestione delle emergenze e una comunicazione efficace tra le autorità competenti, i distributori di carburante e il pubblico. Inoltre, un’infrastruttura adeguata e una pianificazione preventiva potrebbero contribuire a prevenire o mitigare gli effetti negativi di un tale evento.

    UNA CATASTROFE! Il governo dovrebbe vietare subito le auto a petrolio per impedire che un simile evento danneggi l’economia italiana! O no?

    • –Accidenti, confermo, punto per punto poi.–

      Se improvvisamente 7 milioni di auto si rifornissero tutte contemporaneamente ai distributori di benzina in Italia, ci sarebbero diversi effetti e conseguenze. Ecco alcune possibili situazioni che potrebbero verificarsi:

      1. Code e congestione del traffico: I distributori di benzina potrebbero non essere in grado di gestire un’affluenza così massiccia di veicoli contemporaneamente. Ciò potrebbe portare a code lunghe e congestione del traffico intorno ai distributori di benzina, creando disagi per gli automobilisti e rallentando la circolazione nelle aree circostanti.

      2. Esaurimento delle scorte di carburante: Sebbene i distributori di benzina abbiano un certo livello di riserva di carburante, 7 milioni di auto che si riforniscono contemporaneamente potrebbero portare all’esaurimento rapido delle scorte disponibili. Ciò potrebbe significare che molti distributori si trovino senza benzina prima che possano rifornirsi nuovamente, creando una carenza di carburante temporanea.

      3. Aumento dei prezzi della benzina: L’enorme domanda improvvisa di carburante potrebbe spingere i prezzi della benzina verso l’alto. La legge di offerta e domanda suggerisce che quando la domanda supera l’offerta disponibile, i prezzi tendono ad aumentare. Pertanto, se 7 milioni di auto si rifornissero contemporaneamente, l’aumento della domanda potrebbe portare a un aumento dei prezzi della benzina.

      4. Problemi di approvvigionamento: Gli approvvigionamenti di carburante potrebbero non essere in grado di soddisfare la repentina domanda generata da 7 milioni di auto che si riforniscono insieme. Ci potrebbero essere difficoltà nell’ottenere un numero sufficiente di autotreni cisterna per rifornire i distributori di benzina, il che potrebbe aggravare la carenza di carburante.

      5. Rischio di incidenti: L’afflusso improvviso di un gran numero di veicoli presso i distributori di benzina potrebbe aumentare il rischio di incidenti stradali. Il traffico intenso, le manovre improvvisate e la fretta di rifornirsi potrebbero portare a collisioni e situazioni pericolose sulle strade.

      È importante sottolineare che questa è solo una descrizione ipotetica degli effetti che potrebbero verificarsi in una situazione in cui 7 milioni di auto si riforniscano tutte contemporaneamente ai distributori di benzina. La realtà potrebbe essere diversa a seconda di vari fattori, come la capacità di stoccaggio dei distributori, la disponibilità degli autotreni cisterna per il rifornimento e la reazione delle autorità e degli automobilisti di fronte a una tale situazione.

      • I distributori di carburante in Italia sono 22.654. Sette milioni di auto in 22.654 distributori vorrebbe dire avere 309 auto in attesa in ogni distributore. Un km e 300 metri di coda. Tempo di attesa: fra 20 e 25 ore.

        • Oh sì lo so bene, ma ho sbagliato a rispondere.
          Volevo ribadire quanto detto da @Mario, non so perché mi sono ritrovato la risposta qui sotto @gigino

      • Caro Roger, lei scherza e scrive che si tratta di uno scenario ipotetico. Se desidera vederlo dal vivo, venga in Francia (dove abito) la prossima volta che i lavoratori delle raffinerie annunceranno uno sciopero ad oltranza.

        Tra l’altro, nella descrizione manca un paragrafo. I proprietari di auto ICE che vanno dagli amici proprietari di BEV per chiedere passaggi per andare al lavoro, o l’auto in prestito per un giorno perché hanno un appuntamento importante a qualche centinaio di km di distanza. A me e capitato durante l’ultimo sciopero delle raffinerie.

  10. 7 milioni di auto circolanti nella stessa ora in Italia a 130 kmh… Ma nemmeno in tutta Europa… Cioè è matematicamente impossibile. Questi cari e assurdi nowatt si rassegnino: non esistono questi tipi di problemi, la transizione si farà e non saranno i Salvini di turno ad impedire l’affermazione dell’auto elettrica, in Italia e nel mondo

  11. il problema é che la IA nulla può contro l’ignoranza biologica. Senza contare che ChatGPT4 può essere inginocchiato abbastanza agevolmente e gli si può far dire tutto ed il contrario. Detto che formalmente ha ragione.

    • Facci il favore di lasciar fare questi calcoli a chi li sa fare e ci capisce veramente e cancella questo articolo pieno di stronzate, non saprai nemmeno cosa sia un kw! Magari c’è pure chi nell’ignoranza perché ha studiato altro nella vita ti crede..

      • 1. L’articolo in questione non e’ mio.
        2. I conti di ChatGPT sono formalmente corretti.
        3. Visto che sei cosi’ saputo e sai la differenza tra kW,kWh (p.s. kW non kw) spiegaci dove “formalmente” ChatGPT sbaglia, eventualmente fai riferimento ad un dizionario per comprendere “formalmente” cosa significa.

        • Si scusami ho sbagliato a rispondere, la mia risposta non era riferita a te ma all’articolo in generale, non puoi considerare la potenza immagazzinata sulla batteria e scambiarla per la corrente di carica sul caricabatteria durante la carica, sono due cose diverse. E poi non puoi calcolare che tutte le auto si stanno ricaricando contemporaneamente, come è già stato detto non ha senso..

  12. Mia esperienza personale, ho FV da 5 kW+ batteria 10 kW + EV E-up VW. Sono completamente autonomo nei consumi casalinghi e come ricarica auto per 9 mesi all’anno. Potete togliermi dal conteggio 😂😂 (6.999.999)

  13. Sarebbe come ipotizzare che tutte le utenze elettriche del paese assorbissero il massimo della potenza disponibile dal proprio contratto contemporaneamente per un ora.

  14. Concordo con la vostra risposta tranne che per un punto.
    Che i consumi di elettricità continuino a calare può anche essere vero ma che è anche fuor di dubbio che sono destinati a crescere di molto. E non saranno solo le auto elettriche a farli salire, pensate a tutte le pompe di calore elettriche che stanno sostituendo le caldaie a gas.
    Ogni abitazione indipendente aggiunge un 2500-5000 kwh all’anno di consumi elettrici aggiuntivi. E nel caso di interventi fatti più sugli impianti che sugli isolamenti parliamo anche di 8.000-10.000kwh/anno.
    Per fare un raffronto con la mia vettura con 3000kwh percorro 22.000km/anno (perdite in ricarica domestica incluse).
    Quindi la generazione elettrica è destinata a crescere, spero soprattutto con le rinnovabili ed accumuli (statici + auto).

  15. Ma scusate siamo al paradosso che ciò che dice un programma fatto da uomini conta più di non so quanti menti umane hanno potuto indagare facendo ricerca scientifica?
    Da informatico vi posso garantire che una programma (ed attualmente anche ChatGPT non è altro che un programma di IA) fa quello che gli dici di fare. Se poi sbagli a programmarlo quello sbaglia pure e fa pure danni.
    Le domande che fate a ChatGPT non sono altro che una programmazione a quello che volete sentire. Non è onnisciente. Al massimo può attingere a DB d’informazioni che se contengono informazioni sbagliate faranno dare informazioni sbagliate.
    I laureati come me che hanno passato alcuni anni su cosa una macchina può o non può fare con teoremi provati scientificamente ne sanno qualcosa.
    Un IA ci può essere utile per ottimizzare una soluzione, ma nel trovarla ancora siamo molto lontani.

  16. Quanto sento sto nome mi viene in mente un gatto di nome Gian Pietro.

    Chat = gatto
    GPT = Gian Pietro (a livello di codice fiscale).

  17. Una volta si diceva “l’ho sentito in tv”, mutuato nel tempo nel più generico “l’ho visto su internet” ora c’è chi pensa che se lo dice #ChatGP sia oro colato…

  18. I calcoli non sono errati è errata la domanda è talmente chiaro che non servirebbe nemmeno il commento. Ciò che può essere analizzato è che il saldo energetico sarebbe comunque inferiore di quanto si consuma ora vista la scarsa efficienza dei motori endotermici. Non sono un tecnico e pongo questa riflessione come una domanda: se usassimo la benzina, il gasolio, il gpl e il gas che si usa per la mobilità per produrre energia elettrica lo si farebbe con maggiore efficienza di quanto si riesca ad ottenere con un’auto endotermica, quanta energia risparmieremmo? Si tratta chiaramente di un paradosso perchè dobbiamo produrre energia con le rinnovabili, ma forse servirebbe a placare le assurde analisi di chi nemmeno si sofferma sulla crisi climatica.

    • Risposta
      Una centrale a gas ha un’efficienza del 60%
      Un’auto elettrica ha inefficienza del 70%
      Basta fare 0.6×0,7=0,42 ovvero 42%
      Un’auto si ferma se va bene al 35% normalmente stiamo tra il 15-25%?

  19. Ma…. ma…….. seriamente?
    Non devono esserci news di rilievo se pur di pubblicare qualcosa si da spazio a queste cose…..

  20. ….aaaah, beh, se l’ha detto ChatGPT!
    ma siamo già a questo punto???
    siamo passati da “Ipse dixit”, e quell’Ipse almeno era Aristotele
    poi siamo arrivati a “l’ha detto LVI”, e sappiamo come è andata
    e siamo arrivati a “l’ha detto ChatGPT”

    meraviglioso

    • Non mi concentrerei sulla risposta di ChatGPT, quanto sull’assurdità del questito posto dal lettore. Sette milioni di auto che viaggiano contemporaneamente in autostrada a 130 kmh è un assunto demenziale.

      Primo: la rete autostradale italiana assomma a 7.061 km complessivi. 7 milioni di autovetture con una lunghezza media di 4,20 metri ciascuna occuperebbero la bellezza di 29.400 km, cioè quattro volte più della capienza totale. Sarebbero tutte ferme in colonna, altro che 130 km/h di media per un’ora.

      Secondo: l’anno scorso, durante il grande esodo estivo di luglio e agosto, sono entrate mediamente 2,5 milioni di auto al giorno (104.000 ogni ora in media) sulla rete Autostrade per l’Italia e 22.465 sulla rete Anas. Aggiungendo le reti minori non si raggiunge un numero di auto circolanti contemporaneamente superiore alle 120.000 unità ogni ora. Siamo a livelli di oltre 50 volte inferiori all’ipotesi del lettore.

      Terzo: la produzione e i consumi di energia elettrica si quantifica in MWh, GWh e TWh. Quella installata in MW, GW e TW. In Italia la capacità installata è attualmente di 120 GW, comprendente sia le centrali termoelettriche sia quelle da fonti rinnovabili. I consumi annui sono di circa 320 TWh e vengono soddisfatti per circa 290 TWh dalla produzione nazionale e per il resto dalle importazioni. Le 100 centrali nucleari per una capacità di 182 GW che secondo il lettore servirebbero per alimentare le auto elettriche sono l’equivalente di tutte le centrali nucleari oggi attive negli Stati Uniti (96) e quasi il doppio di quelle attive in Francia (55).

      In sintesi: l’unico torto di ChatGpt è aver “accettato” di rispondere a una domanda delirante.

      • -la rete autostradale italiana assomma a 7.061 km complessivi. 7 milioni di autovetture con una lunghezza media di 4,20 metri ciascuna occuperebbero la bellezza di 29.400 km, cioè quattro volte più della capienza totale-

        E questo persino tenedo presente che le corsie in autostrada sono minimo due.
        quindi facendo una media arbitraria tra i tratti a due e tre corsie potremmo moltiplicare i 7061 km x un coefficiente di 2,5 = 17.652 km utili. per arrivare ai 29400 di cui sopra bisogna ancora farne di terze e di quarte corsie…

        Interessante invece questo dato:

        -Aggiungendo le reti minori non si raggiunge un numero di auto circolanti contemporaneamente superiore alle 120.000 unità ogni ora-

        Qui sono più serio: si sa quale sia la media circolante in contemporanea lungo tutta la rete autoradale?
        Secondo me una mail all’ ANAS e ad Autostrade per l’Italia ci starebbe tutta.
        Sarebbe interessante per capire, in proiezione, quanti stalli di ricarica sarebbero fùeffettivamente necessari a gestire una ordinaria amministrazione in all electric.

        Ipotizzando magari che non tutti siamo dei Paolo Mariano… magari. 🙂

        E che molti (per dirne una) quando arrivano all’autogrill vorranno ricaricare “per sicurezza” anche se non ne hanno veramente un reale bisogno 😉

        Dici che si può fare?

        • Dico che è giustissimo chiederlo. Ma i Cpo l’hanno già fatto e ritengono che ci possano essere criticità per alcune giornate da bollino nero. Fermo restando che nessuna infrastruttura puà essere dimensionata su picchi di pochi giorni. Soluzioni su cui stanno lavorando: Power Bank mobili da affiancare alle stazioni fisse nei punti e nei periodi critici; un sistema centralizzato di programmazione delle soste con slot di ricarica preassegnati e prenotati.

      • ChatGPT è un bot, a domanda risponde.
        Chi pubblica gli articoli qui invece è una persona, che l’ha vagliato e ha deciso che era meritevole di pubblicazione.
        Lo pubblicate per poi dire che era indegno? Bastava cestinarlo.

        • Quindi censura? Noi pensiamo che sia meglio pubblicare e contestare. Certo, è fatica. Ma i lettori dovrebbero apprezzarlo

          • Non posso parlare a nome degli altri lettori. Personalmente non lo apprezzo, mi spiace.
            E’ la teoria della montagna di m… e del debunking in generale. L’energia necessaria a contestare le ca@@ate è troppa e viene sottratta da scopi più utili.
            Ci metti 1 secondo a creare una domanda/assiona stupido. ma ci vogliono a volte ore per dimostrare quanto sia stupida/o. E nel frattempo si creano altre mille domande stupide. (ed ecco perchè si chiama montagna).

            Esempio: “ho chiesto a chatgpt quanti sono i giacimenti stimati di petrolio ancora da scoprire. Mi ha risposto che sono tanti. Quindi la preoccupazione per il carburante non ha senso!”

            Nella frase sopra ci sono diverse inesattezze ma contestarla tutta richiede più tempo du quanto ci ho messo a scriverla.

          • Le domande stupide non confutate fanno opinione. E se le censura Vaielettrico, le diffonderà con entusiasmo la Zuppa di Porro…

          • Non sarebbe censura, ma scelta editoriale. Altrimenti significa che tutto ciò che ricevete e non pubblicate è perché fate censura?

          • Tutto quel che riceviamo e non pubblichiamo è pochissimo. Forse per questo siamo il primo sito specializzato in Italia

          • Non è censura, è moderazione.
            Se lei va a un convegno di fisica nucleare, e non ha i titoli accademici, si siede nel pubblico, non sul palco. Se prova a presentare un paper dal titolo “Il sole funziona a metano, ne ho le prove” le cestinano l’abstract, e nessuno urla alla censura, al massimo urlerà alla sua crassa ignoranza.

            I social hanno totalmente distorto questo semplicissimo concetto, e si pensa che uno scienziato e un semplice cittadino possano mettersi a discutere sull’argomento che l’accademico studia da una vita.
            NO. Non funziona così. Se decidete di farlo funzionare così è una vostra scelta, non un obbligo.

          • @Massimo Degli Esposti: mi sembra che si faccia un po’ il gioco delle 4 carte. Se diciamo che certi articoli potreste evitarli dite che non volete fare censura, se diciamo che non sarebbe censura bensì scelta editoriale o moderazione rispondente che fate moderazione… ora, va bene tutto, ma rigirare le frittate anche no.
            Quello che non pubblicate sarà anche pochissimo… però io mi sono visto ignorare (quindi, secondo il tuo punto di vista, censurare) una mia testimonianza reale legata alla quotidianità dell’uso di un’auto elettrica per poi veder pubblicato un articolo sui bonifici istantanei ed una chattata con un bot… Non che mi interessi o che me la prenda, ma vedere che come giustificazione tirate in ballo la censura… ecco, un po’ preso in giro mi sento.

          • Non ricordo l’episodio specifico. Dammi qualche elemento in più per ricostruire la vicenda. Però le parole non sono prese in giro o giochi delle 4 carte. Moderare vuol dire: pubblicare e contestare. Censurare vuol dire: buttare nel cestino senza alcuna spiegazione. Nel caso specifico abbiamo pubblicato l’intervento, ne abbiamo evidenziato l’assurdità e l’abbiamo confutato nel merito. Questa a casa nostra si chiama moderazione.

          • @Massimo Degli Esporti:
            L’episodio era riferito ad una vicissitudine in cui mia moglie è rimasta per un’ora attaccata col cavo ad una colonnina che si è spenta dopo che il rifornimento era partito, in attesa del tecnico che arrivava da un’altra provincia. Successivamente poi è stata pubblicata un’esperienza simile da parte di un altro utente. Comunque non ha importanza.
            Ribadisco comunque che fare delle scelte editoriali non significa censurare.

        • A mio parere la Redazione ha fatto benissimo a pubblicare questo articolo e a lascialo commentare.
          Questo dà un’idea, anche se siamo in un sito che parla di mobilità elettrica, di quanto possa essere fallace ai giorni nostri una IA.
          E di come analoghi ragionamenti, formulati da menti umane, possano giungere allo stesso risultato fuorviante. Mi ricordano i teoremi di qualche soggetto attualemente al governo…

    • Questo è correlato a quanto ha detto Musk sulla pericolosità delle IA, e in particolare questo è l’esempio lampante che se si usano le IA come scusante per spegnere il cervello il disastro è assicurato.
      Anche perché ad una persona reale, e in particolare se si tratta di uno studioso, se faccio una domanda sbagliata prima mi corregge la domanda e poi mi risponde, come si può facilmente vedere da questo esempio una IA risponde anche alle domande sbagliate o senza particolare senso.

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