L’autostrada delle città solari ha inaugurato la tratta di Zola Predosa. È il Comune alle porte di Bologna dove, dopo Medicina (sempre nel bolognese), ha preso il via il programma Charge & Go di cui Vaielettrico è partner.
“Manca solo una spinta culturale, perché oggi le tecnologie ci sono già. Abbiamo auto che hanno un’autonomia di centinaia di chilometri, stazioni veloci per ricaricare in tempi brevi. O si può fare in casa senza una grossa spesa, o nelle colonnine esterne a media velocità, come quella che abbiamo appena inaugurato”. A parlare è il professor Leonardo Setti, docente universitario di energy policy, che rappresenta il movimento. Che per la precisione si chiama centro delle città solari e punta a mobilitare energie dal basso per l’educazione alla mobilità elettrica.
Il sindaco di Zola: “In futuro solo auto elettriche”

L’esperimento è riuscito a Medicina (guarda) e sta muovendo i primi interessanti e concreti passi anche qui. Con il pieno sostegno del Comune, che ha organizzato la presentazione del progetto. Sostegno non solo a parole. “Questa è la prima auto, e da oggi in poi a Zola punteremo solo ad auto elettriche”. A parlare è il sindaco Stefano Fiorini, che indica la flotta dei veicoli comunali, annunciando il piano: “Siamo partiti da questa Renault Zoe, ma c’è un piano di rottamazione attraverso la vendita delle auto, quelle che ancora si possono vendere, per acquistarne di elettriche”. Senza se e senza ma: “Il nostro ruolo è quello di essere di esempio e agevolare il percorso, anni fa siamo partiti con il solare ora puntiamo sulla mobilità”. Nel pacchetto è stata inserita la “scuola guida” per chi utilizzerà l’auto elettrica comunale.
La lotteria con premi elettrici
Il programma per Zola sul piano tecnico è stato spiegato nel dettaglio dal professor Setti in una riunione molto partecipata. Si sono dovute aggiungere delle sedie, nei locali del municipio. Così come a Medicina c’è il coinvolgimento delle associazioni di categoria, che finanzieranno parte del programma. Prevista una lotteria dove con i buoni si fidelizzano i clienti. “Caricare costa quanto un caffè, ma ci vuole tempo. Cosa faccio in quell’ora che l’auto carica?” Qui il presidente del centro solare fa entrare in gioco i commercianti, che in cambio della ricarica gratuita conquisteranno i clienti.

Una leva di marketing territoriale locale ed un progetto di educazione all’elettrico che parte dal basso, vicino al cittadino. “La stazione di ricarica è un servizio, anche per la valorizzazione del turismo -sottolinea Setti-. Non ha senso realizzarle in posti isolati. Cosa fa la gente mentre l’auto ricarica? Ho visto qualcuno dormire. E’ necessario inventarsi qualcosa da far fare”. Tempo utile per lo shopping.
Servizi elettrici nel welfare aziendale
Un altro punto interessante del progetto è quello relativo al welfare aziendale, di cui si parla tanto. “Le aziende possono partecipare alla raccolta fondi e dare servizi solari ai loro dipendenti”. Non mancano le esperienze, oltre Medicina, per esempio a Modena, dove gli imprenditori hanno regalato la e-bike ai loro collaboratori (guarda) o il car sharing della Bper (guarda). È un altro mondo, in cui c’è spazio da vendere per le idee nuove.