In principio furono 22; poi 50, 150, 350 e ora addirittura 400. Non è l’estrazione della lotteria, bensì la stratosferica progressione delle potenze, espresse in kW, a cui potranno essere ricaricate le auto elettriche di ultima generazione. E ovviamente più è alto il numero, più è veloce il “pieno”.
A livello di 400 kW e oltre, come ipotizzato dall’associazione dei produttori che adottano lo standard CHAdeMO, potrebbe addirittura scendere sotto i 5 minuti, sostanzialmente annullando il gap tra rifornimento di elettricità e rifornimento di benzina. Sarebbe la svolta per chi, vedi agenti di commercio, ancora sta alla larga dall’auto elettrica perché sarebbe inadatta ai lunghi viaggi. Quota 350 kW era fin qui l’ambizioso traguardo ipotizzato dai grandi produttori di auto tedeschi che adottano lo standard concorrente europeo CCS (gli altri sono quello Tesla e un quarto cinese). E sulla base dei 350 kW di potenza è stata disegnata anche la rete transeuropea Ionity che entro il 2021 dovrebbe installare 400 stazioni lungo tutte le principali direttrici di attraversamento europeo. Ora però arriva ad alzare l’asticella l’associazione CHAdeMO che nel corso dell’assemblea 2018, il 30 maggio scorso, ha varato il progetto del nuovo protocollo da 400 kW, per l’utilizzo dei sistemi di ricarica “ultra fast”. L’organismo di standardizzazione nato in Giappone sulla spinta della Nissan prevedeva fino ad oggi una potenza massima di 50 kW. Ma ora, con il progetto 400kW, potrà dire di aver compiuto la missione evocata dal suo nome, che in giapponese significa: «Come bere una tazza di the».
In Europa prevale lo standard CCS, ma CHAdeMO sta conquistando ampie quote di mercato grazie al successo della Leaf. Presentando il progetto del nuovo protocollo a Tokio, il segretario generale dell’ associazione Dave Yoshida ha detto che le reti di ricarica stanno registrando una “robusta crescita” e oggi possono contare su 18 mila stazioni in 71 Paesi del mondo.
La tendenza è ad un “forte aumento” delle potenze di ricarica. Con la nuova versione del protocollo i veicoli che adottano lo standard CHAdeMO, compresi camion e bus potranno accedere alle reti “ultra fast”, e in più saranno compatibili con le tecnologie bidirezionali V2G che aprono, ai possessori di veicoli elettrici, la prospettiva di cedere energia alla rete, ricavandone un reddito abbastanza significativo da modificare a favore dell’ EV il costo totale di possesso di un veicolo.