Che cosa ci dice lo schianto di questa Tesla? L’incidente si è verificato a Brooklin, New York, ed è stato ripreso in un video messo in rete su Twitter da NY Actions.
Che cosa ci dice lo schianto…/ Ecco com’è andata

Le immagini sono da film dell’orrore: si vede una Tesla Model 3 completamente fuori controllo schiantarsi all’incrocio tra la East 34th Street e Avenue N, a Marine Park. Solo per miracolo una persona che si trovava sulla traiettoria, probabilmente un infermiere, riesce a mettersi in salvo. Mentre l’uomo alla guida, un 62 enne, finisce al Mt. Sinai Hospital con lievi ferite. Sulle prime si era pensato anche all’ipotesi di un guasto che avesse causato un’accelerazione improvvisa. Un evento simile a quello (ancora tutto da provare) sul quale indaga la Magistratura di Parigi dopo un grave incidente capitato poco più di un mese fa. I media americani, dopo avere interpellato la Polizia di New York, escludono però questa ipotesi. E parlano dell’irresponsabile eccesso di velocità e della mancanza di capacità di guida come responsabili di questo incidente.
Le Tesla sono sicure in caso di urto, un’altra conferma
Che cosa ci dice questo schianto con una Tesla, dunque? Due cose, anzitutto:
- La prima: questo incidente è l’ennesima conferma che le Tesla sono macchine decisamente sicure. Lo dicono i crash-test svolti in tutto il mondo, da cui le auto di Elon Musk escono sempre col punteggio massimo. Lo dicono, ancora più probanti, gli urti che in questi anni si sono verificati du strada. Il fatto che quest’uomo ne sia uscito sostanzialmente illeso è l’ennesimo indizio che contribuisce a creare una prova.
- La seconda: le Tesla sono oggetti da maneggiare con cura. L’accelerazione è talmente bruciante da sorprendere spesso chi non si aspetta scatti così da un’auto con il Model 3 che ha l’area di una normale berlina medio-grande. Parliamo da 4,4 secondi per passare da 0 a 100 km/h.
Io proporrei che per il primo mese la Tesla non rilascia l accelerazione massima al fine di capirne le reali prestazioni .
Come tra facendo con Autopilot in USA che lo rilascia solo a chi guida bene
Però lo facciamo anche per le Giulia Quadrifoglio, le Audi RSQ3, le Porsche…
Potrebbe anche essere ma hanno una accelerazione minore di Tesla e non così immediata
Tesla Model 3 Long Range (quella dell’incidente) 0-100 in 4,4
Tesla Model 3 RWD (la base) 0-100 in 5,6 (modello 2020) o 6,1 (Modello 2021)
Audi RS Q3 Sportback 0-100 in 4,5
Giulia Quadrifoglio 0-100 in 3,9
(non le ho mica citate a caso…)
Perchè la platea di gente che può permettersi una M3 (con gli incentivi magari) è pari a quella che si compra le Giulia Q e le Porsche, giusto ?
Non ha alcun senso produrre una berlina cittadina da 4” di accelerazione, fatela da 8” e aumentatene l’autonomia, no ?
Ah già, poi non si potrebbero più vantare dei record al Ring o di bruciare le RS6 al semaforo….
Basta configurare l’auto in CHILL mode e passa la paura nonché si riducono i consumi.
Riccardo
Non ho capito dove vuole arrivare: siccome le M3 riescono ad avere prestazioni da supercar ma costando meno, allora vanno penalizzate per aumentarne l’autonomia?
Perchè chiamare la Model 3 “berlina cittadina” dato che è lunga 470 cm e larga 185 cm?
E’ cmq un’auto diciamo da famiglia (forse con “cittadina” ho fatto male intendere che fosse una city car), non certo una Giulia Q o una Porsche di pari prestazioni (che sono anche tutt’altro a livello telaistico, le “prestazioni da supercar” non si misurano solo coi numeri da drag race, le strade non son tutte dritte).
“Penalizzate le prestazioni” che cosa dovrebbe comportare ? A chi interessa fare 0-100 in 4” con l’auto con cui va in ufficio o in ferie coi figli ? Se invece li facesse in 8”, verrebbe disprezzata ?
Facesse 8” ma avesse chessò, un costo ridotto del 30% ? o un’autonomia ancora maggiore ?
E’ come dicevo, la gara a chi l’ha più lungo.
Riccardo
Potrei anche essere d’accordo (se riferito a Tesla ha poco senso, dato che staccano, nonostante le prestazioni, tutta la concorrenza di almeno un 20% di consumo) se non fosse che in realtà non c’è affatto un rapporto diretto tra prestazioni e consumi e le Tesla sono lì a dimostrarlo.
Ai 45 km/h costanti (che in città sono un’andatura abbastanza normale) una Tesla Model 3 Long Range coi suoi 0-100 in 4,4 percorre ben oltre 10 km con un kWh, esattamente come una Zoe.
Ma in frenata rigenerativa, una Tesla si può permettere di recuperare circa il 70% dell’energia (dato misurato da un laboratorio) che ha usato per accelerare, perchè ha un potente motore e una batteria adeguata che possono accogliere i suoi 70kW di rigenerativa.
In città, una Tesla consumerà meno di una Zoe, nonostante il peso, è una conseguenza della sua potenza.
Se uno compera in modello di auto di norma è oltre la forma guarda le prestazioni, perché dovrebbero esser castrate, diciamo che sopra certe prestazioni dovrebbe esser d’obbligo un corso di 24 ore di guida sicura, con il mezzo che va ad acquistare, così da fare imparare il più possibile soprattutto in caso di emergenza, lo faceva la BMW non mi ricordo da che modello in su.
E perché non castrare le prestazioni di una Giulia quadrifoglio così consuma meno?
Mi è capitato in via Ernesto Breda a Milano, un pelo prima che iniziasse l’era-covid, di imbattermi in una Tesla che confluendovi da una laterale si era incidentata “di punta” (cofano Vs cofano) contro una BMW che sopraggiungeva.
Già li mi ero immaginato la possibilità che al guidatore della Tesla, con il etaggio del premere l’acceleratore mentre si modula la frizione, gli fosse “scappata” la macchina mentre attendeva che la BMW passasse oltre.
Per fortuna nessuno si era fatto male.
Io, come tutti quelli (e ne conosco sul forum una marea…) che hanno fatto un test drive, ho imparato a guidare one pedal in 60 secondi. E’ una delle macchine più facili da guidare che mi sia mai capitato. Bisogna provare, per capire, garantisco.
Il problema casomai è il contrario, quando passi da una Tesla ad una termica, magari vecchia di qualche anno…
Confermo, giusto il tempo di capire in quanto spazio rallentava senza frenare col pedale e poi via in scioltezza. Se hai un minimo di capacità di guida, impari a dosare la rigenerativa e l’accelerazione in un minuto.
L’esame ripetuto dei primi attimi del video mostra che l’incidente sembra dovuto a una mancata precedenza all’incrocio con la grossa auto nera che proviene da sinistra. La Tesla, che procedeva a forte velocità, ha scartato per evitare la collisione all’incrocio ed è finita fuori strada apparentemente senza attivare la frenata automatica, da cui lo schianto.
In realtà quasi tutte le auto (tranne la Zoe e la Spring ehehheheh) avrebbero retto allo stesso modo. Ho cercato di fare dei calcoli per determinare la velocità prima della frenata e questa mi è sembrata, nella peggiore delle ipotesi, di 87 km/h. Poi ho visto che altri utenti di Twitter si sono cimentati nello stesso calcolo e hanno determinato velocità simili ma inferiori. Anche ipotizzando la velocità più alta, 87 km/h, è una velocità alla quale il conducente avrebbe dovuto avere ancora il controllo, ma ciò non accade.
Analizzando il video, il conducente si vede sbucare da una traversa sulla destra, dove c’è il segnale di stop, un’auto che “sembra” tagliargli la strada: così però non è perché il veicolo si arresta in sicurezza, evitando di invadere la corsia della Tesla. E’ solo lo “spavento” che induce il conducente della Tesla a commettere il fatidico errore: una sterzata eccessiva a sinistra, andando a “suicidarsi” nel muro. Succede che in situazioni di panico non si ha la capacità di dosare lo sterzo ma in generale andrebbe fatto sempre: inchiodare e usare lo sterzo per “dirigere” l’auto per schivare l’ostacolo evitando di scomporre troppo l’assetto.
C’è poi l’altro fattore: quando l’utente esagera con lo sterzo, si vede tutto il limite della trazione posteriore abbinata al peso dell’auto. L’auto “stramba” a sinistra col posteriore dell’auto che accenna una leggera scodata (favorita dal rilascio improvviso dell’acceleratore) e accompagnata dallo stridio dei pneumatici che faticano a tenere il grip; la scodata “scoraggia” l’utente meno esperto dalla necessaria controsterzata: l’auto viene “raddrizzata” dall’elettronica di bordo che aiuta l’utente frenando in modo diverso le 4 ruote e solo allora l’utente agisce con veemenza sui freni ma non ha sufficiente spazio di arresto. L’impatto avviene ad una velocità sicuramente modesta, sebbene la frenata stessa sia “disturbata” dalla salita sul marciapiede (ma comunque il suo destino era “segnato”).
Aldilà dei 5 errori commessi dal guidatore (velocità eccessiva, sterzata eccessiva, rilascio dell’acceleratore, nessuna controsterzata, frenata troppo ritardata) c’è da dire che la trazione posteriore e il peso dell’auto non lo hanno aiutato. Lo so che la Tesla è ottima nei test dell’alce ma quei test non raccontano tutta la verità: infatti sono fatti da professionisti che sanno come “imporsi” sullo sterzo per sfruttare al meglio l’auto e la sua elettronica. Le persone “normali”, invece, non sanno farlo: già frenano forte per molti è un problema, non a caso negli anni si sono sviluppate tecnologie per cui se l’utente frena “abbastanza” l’auto diminuisce la resistenza del pedale “invitandolo” a frenare completamente. Un’auto di 2 tonnellate a trazione posteriore, per quanto eccellente, richiede il dovuto rispetto e la dovuta conoscenza, che non è alla portata di tutti.
Conclusione (mi secca molto scrivere questo): se l’auto fosse stata a trazione anteriore e più leggera, molto probabilmente l’utente avrebbe recuperato lo sterzo…
Chiedo ad Alessandro D e a Guido che ne pensano …
Sul finire del ‘900 feci un corso di guida sicura di una giornata. Per dire non una cosa da professionista, ma giusto per curiosità.
Poi qualche anno dopo, primi 2000, alla guida di una Saxo in autostrada da 125km/h sono riuscito a decelerare a 70km/h in frazioni di secondo.
In quel frangente stavo cercando di capire quando arrivasse un benzinaio, e i cartelli kilométrici erano tutti sul lato destro! Così io monocolo a sx, dovevo guardare a dx.
Ad un certo punto di questo andazzo, appena il nistagmo mi aveva ricentrato l’occhio sx nell’orbita, mi sono trovato ad arrivare, alla velocità intorno a 125, in prossimità di tamponare una coda di macchine che procedeva si è no a 70, che erano nascoste dal tratto di autostrada lievemente curvato a sx.
Ne sono uscito indenne, restando sulla corsia, memore del corso guida sicura, sono riuscito a simulare l’ABS frenando e rilasciando per evitare di far pattinare inutilmente le ruote. Allo specchio vedevo le strisciate di gomma sull’asfalto. Con lo sterzo facevo i miracoli a tenermi dentro la corsia mentre frenavo a tratti, avevo macchine tutte intorno. Ma alla fine sono riuscito ad allinearmi alla velocità di chi mi stava davanti, ma davvero non leggevo la sua targa tanto mi ero avvicinato. Il tutto sarà durato meno di 2 secondi, ma li per li mi sembro’ una eternità. Strano a dirsi ma quello che mi mosse di più fu il terrore all’idea della patente sospesa per un tamponamento.
(Ps ma che nistagmo e nistagmo, volevo scrivere “movimento saccadico”)
Te hai della buona robba!
Bellissimo racconto che conferma l’utilità dei corsi di guida sicura. Grazie per la condivisione.
Beh, la premessa che si dia per scontato fosse una RWD, cosa che non è specificata (io non l’ho trovato scritto nemmeno cercando)
Parto dalla conclusione: può essere.
In generale, testimoniato dai numerosi incidenti disastrosi che sono avvenuti con urti frontali tra veicoli che viaggiavano a più di 60 miglia, di pari peso (anzi, Tesla a volte più leggera) dove il conducente Tesla è sceso aprendo la portiera (e ho già fatto due affermazioni forti: la portiera si apre e il conducente scende da solo!) mentre gli occupanti dell’altra auto sono morti sul colpo o li hanno dovuti tirare fuori (esempio: https://www.thedrive.com/news/27781/watch-a-tesla-model-s-driver-miraculously-walk-away-from-horrific-head-on-crash e ce n’era uno dove sono morti in 4, in USA, ma non lo trovo)
Segnalo questo link, inequivocabile, aggiornato ad ottobre 2020: prese le prime 50 macchine in ordine crescente di sicurezza testate da NHTSA, le prime 3 sono i 3 modelli Tesla esistenti nel 2020: https://www.torquenews.com/11681/tesla-model-3s-incredible-crash-safety-results
In generale può essere vero che un 1% di guidatori esperti farebbe con una Giulia Quadrifoglio molto meglio di una Model 3, ma il restante 99% farebbe molto peggio. E nella prova dell’Alce, fatta da piloti professionisti, i risultati ci sono, eccome se ci sono…
Senza citare il fatto che, dati sempre NHTSA, Tesla fa dannatamente meno incidenti delle altre macchine.
La mia conclusione è: salvo particolari e rare eccezioni, meglio avere la macchina più sicura che esista passivamente e attivamente che in mano ad un pilota esperto che non si fa prendere dal panico in una manovra di emergenza non riesce ad evitare un incidente piuttosto che avere una macchina che potrebbe eventualmente riuscire a farmi evitare un incidente ma che se non lo evito mi ammazza.
Sarò anche di parte, lo ammetto, ma la statistica è dalla mia!
E chissà cosa sarebbe successo con le tanto decantate, da Enzo, superiori, migliori ed economiche auto cinesi.
Mai scritto o pensato che una cinese è migliore di una Tesla
Ed io non l’ho scritto.
Ma tu continui a decantare quanto siano migliori le cinesi e poco costose.
E continui ad invocare la loro venuta.
Ho scritto e pensato che le cinesi elettriche sono migliori delle europee a parità di costo. Ne sono convinto.
Non di Tesla, però. Tesla non si batte.
Invoco la venuta delle cinesi perché, a differenza di Tesla, coprono anche la fascia bassa del mercato.
Stamani ho fatto una ricerca in rete e pare che avessi ragione, l’auto è una RWD [ fonte: https://www.autoevolution.com/news/weird-tesla-crash-in-new-york-shows-the-dangers-of-excess-speed-179373.html ]. L’uomo alla guida era un 62enne, anche questa una conferma indiretta della reazione scomposta dell’uomo.
Per il resto, Guido, concordo al 100% con quello che scrivi. Tra l’altro la mia considerazione non nasceva per mettere in discussione la sicurezza della Tesla (che reputo ottime auto e le migliori elettriche sul mercato) ma per capire cosa aveva generato quella dinamica.
si, si, avevo intuito l’intento.
Stai complicando le cose più di quanto sia necessario. Il guidatore della tesla arriva all’incrocio troppo forte e probabilmente ancora in accelerazione. Vede l’auto nera uscire dall’incrocio troppo tardi e invece di frenare immediatamente e cercare di evitare l’ostacolo rimanendo sulla sua corsia fa una manovra errata: senza praticamente frenare gira a sinistra e procede a schiantarsi contro lo spigolo del palazzo. Su quale asse la vettura abbia la trazione è praticamente irrilevante e ij ogni caso së fosse una LR o una performance sarebbe integrale. Che il peso della model 3 sia stato un limite nella manovra è possibile ma in realtà è solo leggermente superiore a quello di una berlina paragonabile come una bmw serie 3 330d, ad esempio ( che pesa 1770 invece di 1800 Kg, solo 30 in meno). Molte altre auto della stessa classe pesano anche di più. Il sistema di frenata automatica non sarebbe mai riuscito a fermare l’auto in tempo perché l’ostacolo era già troppo vicino e solo una manovra corretta ed eseguita in tempo, cosa non facile in quella situazione, avrebbe potuto evitare una collisione. Quindi cosa ci dice lo schianto di questa Tesla? Che ogni mattina qualcuno si sveglia e prende la macchina. Che tu sia a new York o a Tokyo, che tu abbia una macchina a benzina o ad elettricità, è meglio che tu sia attento a dove stai andando e sia pronto a reagire in ogni condizione, altrimenti non ci sono leone e gazzella che tengono.
Concordo con la tua analisi. Aggiungo solo che non può trattarsi di una Performance perché monta i cerchi da 18″ con gli aero, mentre la Performance può montare solo i 20″.
Quello che davvero non capisco del discorso di Enzo è: ma una volta riconosciuto il fatto che una Model 3 è superiore a praticamente tutte le berline di pari categoria (ed anche a molte sportive) nei test di handling… che i test siano stati effettuati da piloti esperti o meno… cosa cambia? Con una berlina con inferiori capacità di gestire quel tipo di manovre sarebbe forse più “semplice” uscire indenni da una situazione del genere a parità di pilota?
Io certe argomentazioni davvero non le capisco…
Concordo su tutto tranne sul fatto che l’asse sul quale la vettura ha la trazione è irrilevante. L’utente, pur procedendo ad una velocità alta solo in senso relativo (perché in città) ma non in senso assoluto (è inferiore a 100 km/h) effettua una sterzata brusca accompagnata da un rilascio dell’acceleratore che produce una sbandata del retrotreno (corretta elettronicamente ma con inevitabile ritardo) che amplifica il panico del conducente che persevera nel non fare le uniche 2 azioni giuste: frenare e usare lo sterzo per governare la traiettoria (cose che cercherà parzialmente di fare solo da metà incrocio in poi, troppo tardi). Avendo avuto auto a trazione anteriore e posteriore, posso dirti che questo comportamento non si verifica praticamente mai con una trazione anteriore (ho fatto un 360 con una anteriore una volta, su strada asciutta, e comunque con l’elettronica di oggi credo sarebbe impossibile replicare quel 360 …) mentre col posteriore si verifica continuamente, con tutta l’elettronica inserita.
A me questo incidente mi ha “insegnato” questo: che ci sono 2 test dell’alce, uno fatto da un pilota che adotta il comportamento perfetto in ogni situazione, l’altro fatto da un cittadino qualunque che forse non andrebbe messo al volante di auto a trazione posteriore. Puoi avere l’auto migliore del mondo, ma se non sai guidarla nessun miracolo ti salverà la vita …
Stai confondendo la questione dell’asse di trazione con il bilanciamento e la distribuzione dei pesi. E’ vero che tendezialmente le auto a trazione posteriore hanno una distribuzione di peso maggiore al posteriore (rispetto alla media delle vetture a trazione anteriore) ma nel caso delle berline in questione la differenza è bassa (se esiste) e in ogni caso a vantaggio della model 3 che ha sicuramente un baricentro molto più basso (ad esempio rispetto ad una 330d) grazie al grosso del peso concentrato tra i due assi ed in basso, per via del fatto che il componente di gran lunga più pesante dell’auto è la batteria. Nella stragrande maggioranza delle situazioni tipiche della guida di tutti i giorni la distribuzione dei pesi e l’altezza del baricentro è un netto vantaggio per la model 3 quanto a comportamente su strada e in condizioni di emergenza. Nel nostro caso la velocità era relativamente bassa e non era una situazione nella quale una diversa configurazione dell’auto avrebbe fatto grande differenza: infatti si vede benissimo che la sbandata del posteriore nel momento dello scarto è minima e controllata, favorendo la rotazione del veicolo verso il punto in cui il guidatore sta sterzando. Infatti l’auto segue quasi perfettamente la traiettoria impostata dal guidatore con un po’ di sottosterzo. Peccato solo che puntasse contro il muro, come si vede bene dalla posizione delle ruote anteriori. Il guidatore, fosse stato più pronto e consapevole, avrebbe potuto effettuare la manovra corretta, evitando l’ostacolo, quasi senza invadere l’altra corsia, per poi fermarsi al massimo qualche decina di metri dopo. In ogni caso, come dici anche tu, è più facile a dirsi a posteriori, che farsi nel momento del bisogno, specie per una persona qualunque e certamente non preparata all’evento. Ma questa è più che altro una questione di corretta informazione e preparazione alla guida e ha poco o nulla a che fare col veicolo che stai guidando.
Verissimo, anche la distribuzione dei pesi contribuisce, ma in questo caso, nonostante il baricentro basso dell’auto, l’ottima distribuzione e la velocità comunque non elevata, a seguito della sterzata improvvisa si innesca un sovrasterzo. La sbandata è minima per via dell’intervento dell’elettronica.
Quello che posso dirti è che con tutte le mie auto sportive a trazione posteriore, baricentro basso e distribuzione 50 e 50 dei pesi, se in piena accelerazione levo all’improvviso il piede dall’acceleratore e sterzo di brutto l’auto sovrasterza in modo violento. Con tutte le auto a trazione anteriore che ho avuto non è mai successo.
Io uso solo auto a trazione posteriore , odio quelle a trazione anteriore per di più ad ogni tornante va in crisi il controllo di stabilità, ho avuto tre auto a trazione anteriore la prima una golf 1800gti la seconda un Astra SW 1.9 e l’ultima la 500e ma è l’unico difetto che ha, per tutte le altre trazione posteriore fiat nuova 500 del 78, fiat 124 del 69, Alfa 75 twin spark, Mercedes 200 sport line , e un altra diecina l’ultima da 280CV tutte a trazione posteriore, stile di guida molto diverso ma l’elettronica di trazione la tiene tranquillamente nella retta via.
Li il primo errore è la velocità il secondo è il guidatore sembra un neopatentato, forse se avesse usato l’autopilot l’incidente non sarebbe avvenuto, quindi ma notizia cambia significato, perché mi incidente così lo faceva tranquillamente con qualsiasi mezzo, non so se però usciva allo stesso modo.
Come si fa a passare da una Fiat 124 del 69, da una Alfa 75 e da una Mercedes da 280cv a trazione posteriore alla Fiat 500e solo uno come Massimo può saperlo …
p.s.: non è che hai fatto un brutto incidente prima di acquistare la 500 elettrica? Perché non me lo spiego …
Enzo non è il Mercedes da 380cv e l’americana che ancora possiedo ma è ferma da 6 mesi o meglio in 6 mesi ha fatto 50 km.
Tranquillo nessun incide, è stato un calcolo prettamente economico poi è ecologica e perché amo la 500 e quella elettrica è molto simile con spinta futuristica.
In 6 mesi ho già risparmiato 1200€ ( costo spesa diesel – costo ricarica ) che dire è da farci un pensierino.
Le Tesla sono macchine decisamente sicure?
L’annuncio sul NYT è discutibile e può derivare da interessi di parte, ma non può essere ignorato come se il problema non esistesse.
Vedi mia risposta sopra ad Enzo. Primi 3 modelli sulle prime 50 macchine testate da NTHSA nel 2020 sono i 3 modelli Tesla.
Ultimo quadrimestre 2021, fonte NHTSA, tasso di incidente medio automobili USA è di 1 ogni 484.000 miglia. Tasso di incidenti Tesla senza Autopilot è di 1 ogni 1.590.000 miglia. Tasso di incidenti Tesla con Autopilot inserito 1 ogni 4.310.000 miglia.
Tesla fa meno di 1/3 degli incidenti medi degli altri veicoli (e parliamo negli USA di un parco circolante di oltre un milione di auto, non è di nicchia).
https://www.tesla.com/it_IT/VehicleSafetyReport
Aggiungiamo: in USA si incendia un’auto termica ogni 19 milioni di miglia, Tesla ogni 205 milioni di miglia (il dato include anche tutte le Tesla incendiate per qualsiasi causa compreso quella esterna come l’incendio del palazzo per motivi diversi e non solo gli incedi a seguito di incidente)
Bè, comunque se il miracolato era un infermiere,dopo lo spavento poteva anche prestare soccorso all’autista! Nel video scappa impaurito e non si fa più vedere!
Resto del idea che la guida autonoma ne ha di strada da fare, per il momento mi fido dell’uomo tra due decenni si vedrà.
E si è visto l’uomo cosa ha fatto…
Anche l’Autopilot sbaglia un po’ di volte, ovvio, ma prova a mettere sulla bilancia gli incidenti evitati e causati dalla guida autonoma…
Anche a me è capitato che in momenti di lieve distrazione la Model 3 reagisse prima di me!
Non ho mai detto che l’uomo è infallibile, ma io con quasi 2mikioni di km ho fatto 4 incidenti di qui uno solo in torto quando avevo 18 anni 🤷
NON concordo con voi !
Non solo le Tesla ma tutte le auto a pistoni o elettriche devono essere guidate sempre con cura !
La massa e la velocità dei veicoli fanno si che in caso di incidente sono in grado di fare moltissimi danni a persone, animali o cose.
Proprio questa sera mi si è attivata la frenata di emergenza, per la prima volta.
Un pedone mi ha attraversato la strada mentre io arrivavo, velocità ridicola (stimo tra i 15 e i 20 km/h), ho valutato che il pedone avrebbe semplicemente finito di farsi i fatti suoi (era in torto marcio, ha cominciato ad attraversare la strada nonostante mi avesse visto – era sera con i fanali accesi a 10 metri da lui…) e io non avrei dovuto modificare la mia velocità (strada con macchine parcheggiate da entrambi i lati, nebbia MOLTO fitta, i 20 km/h erano proprio adeguati). Beh, la macchina ha “deciso” che era più prudente frenare e ha INCHIODATO suonando l’allarme all’impazzata, con “FRENATA DI EMERGENZA – PEDONE”. Ho creduto di avere urtato un muro. Si è bloccata con una violenza tale che non riuscivo a credere che avesse semplicemente frenato: ho fatto delle prove di frenata, anche forte e su asciutto, ma quello che ha fatto lei non lo credevo fisicamente possibile. Tra l’altro, causa nebbia, asfalto bagnato e umidiccio.
Signori, l’effetto è quello di una catena attaccata al gancio di traino che fosse arrivata a fondo corsa, da non credere. Credevo di avere urtato qualcosa di cemento senza averlo visto.
Il pedone si è girato di scatto con gli occhi sbarrati quando ha sentito il rumore secco delle pinze che si chiudevano, ma era già oltre la mia traiettoria e chissà cosa ha pensato.
Guido per curiosità: sulla Tesla è disattivabile la frenata d’emergenza automatica?
Si, ma la disattivazione è sempre temporanea e vale per quel singolo viaggio, alla partenza successiva (inserire la marcia dopo parcheggio) si reimposta attiva.
Qualche giorno fa ho “provato” anche la sterzata di emergenza….. ero in autopilot a 120/125 in 2a corsia e stavo sorpassando una colonna di macchine e camion quando una Passat, non accorgendosi della mia presenza si è spostata a sinistra per mettersi a sua volta in sorpasso: la macchina ha sterzato violentemente a sinistra (la corsia di sorpasso era libera) e poi subito a destra per rimettersi in linea. Se avessi fatto una manovra del genere con la ix20 di mia moglie saremmo di sicuro finiti male, mentre la M3 sembrava su due binari…. però la sensazione di essere un passeggero pur avendo il volante in mano è stata strana
La frenata automatica è scioccante: a me la prima volta è capitato mentre uscivo da un parcheggio in retro ed avendo un furgone posteggiato a fianco non ho visto arrivare un’auto.
Si sono bloccate tutte e quattro le pinze e, pur essendo praticamente fermo, mi ha fatto saltare il cuore in gola…