Per i vertici del gruppo energetico finlandese Fortum non ci sono dubbi. “Senza il coinvolgimento dello Stato” non sarebbe possibile la realizzazione di nuove centrali nucleari. In altre parole, i privati da soli non si accollerebbero i costi di costruzione. Un modello simile a quello approvato in Repubblica Ceca.
Un’anteprima di quanto potrebbe accadere anche in Italia, dove il governo Meloni ha annunciato l’intenzione di aprire una nuova stagione nucleare. Con il ministro della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha annunciato entro la fine di gennaio la legge quadro in materia. In verità, l’aveva già promessa per la fine del 2024: ma secondo fonti governative il testo è al centro delle ultime verifiche.

Centrali nucleari: il governo propone piccoli reattori “modulari”. Ma chi sosterrà i costi dell’investimento?
Il testo, predisposto da una commissione di esperti presieduta dal giurista Giovanni Guzzetta), indicherà il percorso legislativo per arrivare alla costruzione di nuove centrali, la creazione di un’agenzia di controllo sugli impianti e le procedure per lo smaltimento delle scorie. In ogni caso, per completare la cornice normativa occorreranno ancora due anni. In ogni caso, la legge quadro non tratterà del tema di cui, per ora, il governo non ha mai fatto parola: ma chi paga?
La tecnologia individuata dal governo è quella degli Small modular reactor (in sigla SMR). Sono impianti tra i 100 e i 300 megawatt di potenza installata. Quindi con una capacità ridotta rispetto alle grandi centrali costruite in Europa a partire dagli anni Sessanta. Per dare una idea: la centrale di Caorso, chiusa dopo l’esito del referendum in seguito all’incidente di Chernobyl, sviluppa 840 megawatt.
Un reattore da 300 Mw costa fino a un miliardo di euro
Questo significa che i costi possono arrivare fino al miliardo di euro per un impianto da 300 megawatt. Detto che con il nucleare i conti si fanno sempre alla fine, anche a livello di preventivo bisognerebbe andarci piano. Al momento, non c’è una centrale con tecnologia Smr in funziona nel mondo. I primi prototipi potrebbero arrivare entro due anni. E lo stesso ministro Pichetto ha affermato che il primo impianto in Italia potrebbe andare in linea nei primi anni del prossimo decennio.
Tra l’altro, c’è chi ha avanzato più di un dubbio sulla convenienza della tecnologia SMR e sulla possibilità che possa portare a un risparmio in bolletta. Lo sostiene la coalizione 100% Rinnovabili Network, promossa da un gruppo di associazioni ambientaliste e del terzo settore, docenti universitari e ricercatori e da esponenti del mondo delle imprese e del sindacato.
Ma sul chi paga, gli addetti ai lavori in giro per l’Europa non hanno dubbi. “Senza il coinvolgimento dello Stato, e con l’attuale volatilità del mercato elettrico“, non sarebbe possibile realizzare investimenti per nuove centrali. La dichiarazione arriva dai vertici del gruppo finlandese Fortum, rilanciato in tutta Europa dal sito specializzato Montel. Si tratta della stessa utility che – con grande ritardo – ha inaugurato nel 2022 la centrale di Olkiluoto. Un grande impianto da 1770 megawatt, con reattori di terza generazione EPR.

Per la centrale di Flamanville i costi sono quadruplicati
Si tratta di una delle due centrali nucleari inaugurata in Europa negli ultimi 17 anni. L’ultima in ordine di tempo si trova in Francia a Flamanville, sulla costa della Normandia, a cura del colosso Edf. In questo caso i tempi di realizzazione sono triplicati e quelli di costruzione quadruplicati rispetto alle previsioni iniziali. Ecco perché il tema dei costi non è per nulla secondario. Perché oltre all’investimento inziale bisogna tener conto dell’andamento del “libero” mercato dell’energia. La volatilità dei prezzi dell’energia non dà certezze sui tempi di recupero dell’investimento.
Ecco perché, dalla Finlandia, i vertici di Fortum hanno messo le mani avanti dopo le dichiarazioni del ministro dell’Energia Kai Mykkanen , che sottolineava la volontà del governo di prendere in considerazione un sostegno finanziario per la costruzione di una nuova centrale nucleare. “In Svezia e Polonia, si prevede che le nuove centrali nucleari saranno sostenuta da un mix di sostegno finanziario e meccanismi di mercato, tra cui aiuti finanziari e prezzi dell’elettricità garantiti“, ha affermato un portavoce della società.
Confindustria ha lanciato l’allarme prezzi dell’energia
“Un modello simile è già stato approvato dalla Commissione Europea per la Repubblica Ceca“, ha proseguito. Aggiungendo che progetti nucleari su larga scala con tempi di costruzione lunghi richiedono sia prezzi dell’elettricità prevedibili sia finanziamenti accessibili. Fortum ha affermato di aver trascorso gli ultimi due anni studiando la fattibilità della costruzione sia di piccoli reattori modulari sia di nuove unità convenzionali in Finlandia e Svezia, con risultati attesi per la prima metà di quest’anno. Come dire, tutti in attesa ma nessuno che si azzarda ancora a parlare di costi fino a quando non ci sarà un prototipo industriale dei reattori “modulari”.
Peccato che il tema dei prezzi dell’energia va risolto ora. Soprattutto in Italia, dove cittadini e imprese pagano una delle bollette mediamente più care d’Europa. Lo hanno gli industriali soltanto due giorni fa al governo. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi di Confindustria, il prezzo unico nazionale (Pun) dell’energia elettrica è salito a 139 euro per mwh nel gennaio 2025. Con un incremento del 57,9% rispetto a febbraio 2024, quando si attestava a 88 euro.
Confindustria è tornata a chiedere una revisione del meccanismo con ci si forma il prezzo dell’energia, ora guidato dalle centrali a gas. E con i prezzi del gas più che triplicati dall’inizio della guerra in Ucraina la bolletta energetica è diventato un peso nei bilanci, sia familiari sia delle imprese.
Nuculare di nuova costruzione è aumentato di costo ogni decade, non è più conveniente già da fine anni 90′
oggi poi tra costo del lavoro e normative sicurezza aggiornati, in Europa e Usa ha costi non solo non più convenienti, ma persino mostruosi, che vengono nascosti nel debito pubblico invece che in bolletta; nel mondo non lo installa quasi più nessun paese se non per esigenze di filiera militare in sviluppo
perchè dal 2018 abbiamo le rinnovabili scese a basso costo,
e dal 2024 anche gli accumuli stanno crollando di prezzo
== Grafico 2023 – studio LCOE analisti BLOOMBERG
https://www.vaielettrico.it/wp-content/uploads/2023/07/LCOEfig1-768×520-1.png.webp
== Grafico 2024 – Istituto Fraunhofer (Germania)
https://www.pv-magazine.com/wp-content/uploads/2024/10/Levelized-Cost-of-electricity-2024.png
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Nel 2024 nel mondo sono stati installati:
– 560-600 GW – Fotovoltaico
– 140 GW – Eolico
– 20 GW – Idroelettrico
– 5,5 GW – Nuculare (pari e patta con gli impianti chiusi)
Qui si vede la progressione esplosiva della rivoluzione delle rinnovabili, avviene in una manciata di anni, 2019-2029
https://www.pv-magazine.com/wp-content/uploads/2025/01/thumbnail_Picture1-1536×1139.png
Avranno ragione Salvino, Fratin e quattro youtuber furbetti a voler buttare palate di soldi nostri in investimenti a perdere e già bolliti da tempo, o avrà ragione il resto del pianeta che mette a frutto la novità?
Perché mi sembra come la barzelletta dell’ubriaco che in autostrada si chiede perché tutti vanno contomano
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Calo costi delle rinnovabili dal 2010 al 2023
statistiche del report IRENA
https://www.qualenergia.it/wp-content/uploads/2024/09/LCOE-rinnovabili-Irena-2023.jpg
Al nucleare negli anni ’80/90 magari non c’ erano alternative efficaci, economiche, sicure come adesso con tutte le possibilità da F.E.R.
E poi…se noi italiani siamo “ricchi” di sole, vento e lunghissime coste … perché rinunciare?
Se stavamo in Saudi Arabia scommetto che avremmo buttato via o regalato il petrolio come acqua sporca…
Ragionamenti assolutamente infantili.
1) non è una gara rinnovabili vs nucleare
ciascuna fonte assolve a funzioni diverse nel mix energetico, il nucleare è adatto a fornire un 10%-20% (per la maggior parte delle nazioni industrializzate) per soddisfare un certo carico di base.
La crescita esplosiva di fotovoltaico ed eolico è consequenza del fatto che sono tecnologie relativamente recenti che stanno giustamente occupando un peso maggiore nel mix.
Se seguissimo il tuo ragionamento fallace dei trend di crescita dovremmo anche rinunciare all’idroelettrico (che è cresciuto, ma molto meno rispetto a fotovoltaico/eolico) e geotermico (che è rimasto circa uguale).
2) pensare che l’LCOE sia l’elemento fondamentale ci condurrà a produrre energia a bassissimo costo in certi periodi e a bruciare carbone durante i dunkelflaute (come avverrà sistematicamente in Germania per parecchi decenni).
Sicuramente la Finlandia ha sostenuto un costo notevole per costruire le sue centrali nucleari, ma ora è a un passo dal raggiungere la neutralità climatica per la produzione di energia elettrica.
Non mi viene in mente nessuna nazione il cui mix energetico si basi perlopiù su fotovoltaico/eolico e senza nucleare che abbia raggiunto risultati altrettanto encomiabili
*e senza disporre di accumuli idrici molto superiori rispetto al proprio fabbisogno energetico, ovviamente
https://www.ilsole24ore.com/art/nucleare-francia-costi-che-lievitano-e-tempi-incerti-corte-conti-ferma-nuovi-impianti-AGARFtMC
meno male che i francesi hanno molti decenni ed aziende specializzate nell’industria del nucleare….
pensate noi italiani… che dobbiamo pure “fare esperienza diretta” che cifre verrebbero fuori…
i Francesi hanno dichiarato costi per ipotesi di nuovi reattori di grande taglia pari a 11 miliardi ognuno,
già sopra ai numeri che vengono fatti girare sulla stampa italiana senza verificare le frasi dei pubblicitari
va poi considerato che in corso d’opera le stime iniziali farlocche necessaria a far approvarei progetti, vengono sempre rialzate da un minimo di x3 a un massimo di x6;
in gergo lo chiamano “overrun sui prezzi” e sulle tempistiche, è il cuore della truffa, reso possibile dai tempi lunghi di costruzione e dal pagatore ultimo che è lo Stato, invece dei privati, spennabile senza limite
reattori recenti in Europa (e gli unici 2 recenti in USA, senza altri eredi) hanno mostrato costi reali tra loro allineati a:
16 miliardi x ogni GW nominale
(solo fase di costruzione)
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l’unico caso occidentale che forse ha fatto un pò meno peggio sui costi ( ma non sui tempi) era proprio quello finlandese; dico forse, perché la cifra che gira sui giornali è solo una parte, il costo totale non è stato reso noto; inoltre era stato iniziato nel 2005, prima degli alti, sarebbero costi da riaggiornare;
e dopo questa esperienza, avevano cancellato i programmi di nuovi reattori, sostituendoli con parchi iolici, c’era un puntata di Report ( o Presa-diretta?)
Rapporto di Gennaio 2025 della Corte dei Conti Francese
Questo il PDF integrale
https://www.ccomptes.fr/sites/default/files/2025-01/20250114-La-filiere-EPR%20-une-dynamique-nouvelle-des-risques-persistants_0.pdf
il link è da questa pagina
https://www.ccomptes.fr/fr/publications/la-filiere-epr-une-dynamique-nouvelle-des-risques-persistants
Scrivono:
1) (pag 28) il reattore Flamanville-3 da 1,6 GW in Francia, gemello di quello Finlandese è costato 23,7 miliardi in euro del 2023, cioè 24,5 miliardi di oggi
– questo per l’investimento inziale (CAPEX), 24,5 miliardi
– assumono poi costi di gestione (OPEX) 36 euro al MW-h prodotto;
– non considerano i costi di smantellamento e gestione scorie
2) (pag. 29) usato ad una potenza media del 75% ( il valore francese è pure più basso, non arriva a 70%) per ripagarsi in (molto ottimistici) 60 anni continuativi di funzionamento senza spese di manutenzione staordinarie, necessiterebbe di far costare il kw-h tra 14 e 20 cents in moneta del 2023;
la forchetta varia a seconda di inflazione, tassi di sconto, aspettative di redditività sul capitale investito; e mancano i costi di dismissione e gestione scorie
140-200e al MW-h è la stessa stima fatta da Lazard sui reattori americani Vogtle 3 e 4; le stime sono allineate tra loro
3) (fondo di pag 32) per il nuovo programma di 6 reattori francesi da 1,6 GW, la stima teorica del costo è 93 miliardi in moneta del 2023 nell’ipotesi irrealisticamente ottimistica per questo tipo di progetti di un costo di finanziamento al 4% e di tempi di realizzazione brevi; cioè 15,5 miliardi a reattore (sopra avevo scritto 11 come da dischiarazioni del 2022)
contando il fattore “costi overrun” in corso d’opera, tipicamente i costi reali superano almeno x3 le stime iniziali, ogni reattore supererebbe abbondantemente i 24 miliardi di costo per 1,6 GW che ipotizzavo sopra
si conferma che le stime di costo aumentano ogni anno più dell’inflazione, in gergo si dice che ha una “curva di apprendimento negativa”; capita con le tecnologie problematiche e in declino, insitere ancora è per masochisti
È sempre inquietante leggere commenti che rivelano come la gente viva in un altro pianeta basato sulle favole. Oggi paghiamo bollette elevate x colpa delle rinnovabili, che vanno pagate con incentivi. Il gas costerà sempre di più, l’unica soluzione è il nucleare tradizionale unito alle rinnovabili, non esiste altro. Alcune grandi centrali e via. Naturalmente in un paese di dementi non si faranno mai per la questione nimby. Nel frattempo i russi hanno addirittura centrali galleggianti su chiatte apposite, i cinesi installano centrali a raffreddamento “solido” e nei paesi arabi ne tirano su diverse in 9 anni. Ma qui vi sono i bimbi scemi del geotermico e delle pale eoliche… Che però non vogliono a casa loro ovviamente. L’Italia scomparirà presto grazie a questi supergeni del nulla. Grazie ragazzi, potevamo avere un “bel paese” ma voi no, meglio scomparire.
Tra le varie favole, c’è anche quella del nucleare di quarta, quinta e sesta generazione che produce elettricità a costo zero. E i “bimbi scemi” che ci credono.
Concordo.
forse lei confonde il 110 percento ,tra l’altro votato anche da partiti che ora sono al governo ..
con un piano energetico serio basato sulle rinnovabili
niente di più falso ,
quello di Germania,Portogallo e Spagna sono stati piani energetici
quelli di Germania , in anticipo sui tempi hanno pagato il costo dei pannelli e torri eoliche più alte , anche se gli hanno permesso nel secondo caso di essere tra i paesi leader di produzione di torri eoliche
quelli di Portogallo e Spagna a seguire inv
ece hanno cavalcato l’onda dei prezzi bassi grazie alle economie di scala dell’ultimo decennio
ottenendo il massimo profitto dalla riduzione del costo dell’energia
allo scoppio della guerra ucraina
questi paesi invece di andare a mendicare gas in nord africa e spendere soldi per rigassificatori , anno ulteriormente accelerato le installazioni di rinnovabili
nei prossimi 10 anni tocca agli accumuli stazionari , fare la staffetta e l’integrazione
i segnali ci sono tutti , tesla ha appena inaugurato una nuova fabbrica di batterie in Cina proprio per soddisfare l’aumento di domanda di batterie stazionarie per le reti elettriche di tutto il mondo
noi invece di inaugurare fabbriche di batterie e riciclo del litio come fa la Germania
perculiamo le loro scelte, di chiudere le centrali nucleari e a fossile , a favore di percentuali sempre maggiori di rinnovabili
osannando le proprietà curative e taumaturgiche del nuculare ,dell’igroggeno e dei biocarburanti ideati dal prode Galeazzo Musolesi al bar dello sport
presto vedremo i risultati della nostra incapacità di prevedere il futuro a breve medio termine
sul lungo termine ..
saremo tutti morti
Sicuramente il nucleare costa, ma iniziamo a vedere se ci sono degli investitori che si possano affacciare alla porta. Se sí, del costo ce ne frega fino a un certo punto, altrimenti si andrà avanti in altra maniera
Gli investitori privati non ci sono. E del costo è meglio non fregarsene, perchè ci tornerebbe sul naso vestito da tariffa.
Che il nucleare sia economicamente insostenibile è chiaro a chiunque sia minimamente informato, non c’è un solo soggetto privato al mondo pronto a mettere 1€ su nucleare, mentre ci sono centinaia di progetti di privati, pronti a pagare concessioni, per realizzare FER, ma ostacolati da assurde restrizioni come la recente regolamentazione dell’agrivoltaico, o da campagne stampa perché oh mio dio che brutte le pale eoliche, o mammina se mettiamo i pannelli non produrremo più cibo ecc
io spero solo che venga fatto il referendum pro, hanno raccolto 75000 firme
dato che de facto il nucleare in italia ha chiuso i battenti con un referendum abrogativo
spero che si discuta per altri 30 anni prima di iniziare qualcosa
così sarò passato a miglior vita prima
pessimismo e fastidio
nel mondo in cui rinnovabili e batterie , grazie all’economia di scala
fanno prosperare paesi del mediterraneo come noi OGGI
Fotovoltaico ed eolico non sarebbero nate e prosperate senza l’intervento dello stato. Chi acquisterebbe un impianto FV senza sgravio fiscale e senza scambio sul posto/ritiro dedicato?
Il nucleare serve a fare abbassare la bolletta e diminuire le emissioni di gas serra.
Fotovoltaico ed eolico hanno raggiunto la sostenibilità economica senza alcun sussidio dello Stato. Il nucleare no, nonostante 50 anni di sviluppo.
Perchè lo “scambio sul posto” lo puoi fare per impianti di 1000KWp? O 10.000 KWp? O è solo per clienti residenziali quindi roba da 3-6KW. Comunque non oltre 20KW?
Giusto per sapere.
@Valentino
Ma le continue sovvenzioni, 60/70/80 miliardi all’anno al fossile le contiamo oppure non valgono?
Hai presente il significato di quella cifra?
La investissimo per 3 anni nella rinnovabili mi sa che raggiungeremmo il 100% dell’indipendenza energetica con enorme, infinito vantaggio economico per il Paese… in un po’ di anni potremmo ripagarci il debito pubblico e vivere in un paradiso terrestre.
Si parla sempre di alti costi energetici per le nostre industrie rendendole non competitive , non si parla mai di come abbassare i costi immediatamente rendendole competitive – Si parla di HUB del gas sempre per rendere le nostre industrie non competitive ma favorendone solo una o due . E’ sconcertante e rattrista . Con i miliardi trovati per il ponte si potrebbe favorire la nostra economia in modo rapido , ma ovvio si preferisce buttare soldi a mare
5 miliardi per 300 MW,
non
1 miliardo per 300 MW
non è un dettaglio strascurabile, siamo oltre la truffa;
più i costi di gestione, sicurezza, smantellamento, e gestione scorie
L’unica centrale nucleare che mi piace e che funziona ininterrottamente da 5 miliardi di anni e per altri 5 miliardi funzionerà senza problemi e che è gratis, pulito a disposizione dii tutti non porterà mai a guerre è il sole, basta solo usare l’intelligenza….
tra l’altro il Sole va già a fusione (invece che a fissione)
i pannelli fotovoltaici sono di fatto il “nucleare a fusione” (con sorgente sul Sole e ricevitore sulla Terra) già pronto nel 2024, di un tipo economico e senza casini
Gli scopi sono:
– arricchire i loro amici imprenditori;
– togliere soldi alle rinnovabili;
– tenere il costo dell’energia elettrica il più alto possibile per frenare l’elettrificazione e far sopravvivere i fossili (sempre loro amici).
Più che evidente.
Ho però un ulteriore timore, purtroppo ci sono scienziati che lavorano a fin di bene ed altri invece che servono interessi ben più ristretti ed enormi.
Mi spiego meglio sperando si tratti di casualità.
Nell’ultimo anno dalle mie parti il fotovoltaico ha reso sensibilmente meno a causa di una maggiore diffusione di nuvolosità.
Per ora questo Gennaio siamo al 43% dell’anno scorso e fino a fine mese è previsto nuvoloso, quindi arriverermo al 50/60%.
Sappiamo che abbiamo già raggiunto 1,5° di aumento di temperatura causa riscaldamento… non vorrei che la maggiore temperatura portasse ad una costante maggiore nuvolosità, quindi a minore produzione fotovoltaica e di conseguenza si facesse passare la necessità di rimanere agli idrocarburi e poi al nucleare.
Ecco, non vorrei che dietro ci fossero studi di questo tipo.
Oggi sono in vena di fantasie. 🙂
Parafrasando il grande rag. Fantozzi…”il nucleare SMR è una cagata pazzesca! ”
Ma il ministro Giorgetti.. che he tanto si lamenta per il gigantesco buco di bilancio del “110%” … ha forse voglia di fare pure di peggio..se i colleghi di governo ne vogliono costruire almeno una decina??
Prudenza vorrebbe che si aspettasse almeno la partenza di qualche SMR nelle nazioni da più tempo impegnate nel “nucleare” (™️ di >R.S.)..se funziona, hanno rispettato i tempi di costruzione e soprattutto il budget…allora ci si può pensare pure noi super indebitatissimi italiani ..
altrimenti molto, molto, molto meglio continuare a comprare energia elettrica da altri.
Prudenza è una bella parola…la conosco io…la conosci tu..
Prudenza è scegliere…SMR serve? forse…il ponte sullo stretto…si può evitare…
Queste cose fanno venire l’angoscia.
Ci sono ragazzi che studiano alberghiera e bar , gelaterie , e ristoranti dove ti servono dei robot… Nei supermercati e nei cinema le casse automatiche…
Ma di preciso tutti questi miliardi di euro buttati nel water a chi serviranno?
E chi li pagherà?
Non è solo quello. Anche.
Ma soprattutto, l’energia pulita è aa basso costo ci serve adesso. Meglio puntare forte su rinnovabili e sistemi di accumulo, perché per questi invece sia i tempi di costruzione sia il ritorno sull’investimento hanno dati storici affidabili, nonché fattibili
Tanti studi universitari, quindi non di quacquaraquà qualunque a meno che Giorgetti diffidi delle università e visto il governo attuale potrebbe anche essere, affermano che gran parte delle rinnovabili in Italia sono sotto sfruttate tranne forse l’ idroelettrico. Sto governo non capisce che le FER sono tante e vanno tutte utilizzate assieme in base a territorio ove sono più efficaci, non ne abbiamo una magica . Zone che sarebbe possibile alimentare con il geotermico sarebbero tante, non è una fonte diffusa solo in una parte di Toscana come dicono. Poi abbiamo tutto l’ eolico e soprattutto l’ eolico offshore che metterebbe a disposizione enormi quantità di energia come ha detto il Polimi, altro che dire ” eeeh ma in Italia non c’è vento” non ce n’è nella pianura padana che altrimenti noi avremmo la nebbia ma non vuol dire che su tutto il territorio italiano mare incluso non esista. Poi devo ancora capire come a molti faccia più schifo vedere pale eoliche che centrali giganti di cemento e acciaio. C’è tutta l’energia utilizzabile dal moto ondoso e sì da il caso che l’Italia sia una penisola. Noi abbiamo bisogno di energia subito, altro che investire miliardi per qualcosa che vedremo tra anni e anni forse pure una decina. Ho sempre seguito l’avvocato dell’ atomo e per me fa ottima divulgazione, ma non abbiamo tutto quel tempo e non possiamo prendere come riferimento la korea del sud che ci mette poco ma ha un sistema che fra mafia, pressappochismo del lavoro ed orari infiniti non è paragonabile al nostro che ok che ogni singolo tondino te lo guarda la commissione internazionale ma i tempi sono primariamente influenzati dal tessuto nazionale e dall’ andamento dell’ energia che in anni può cambiare tantissimo.
Concordo ma
ops! hai nominato “mafia”… direi che abbiamo ben poco da imparare.